In un pomeriggio d'estate, Milo, dodici anni, corre con la sua bici lungo una strada di campagna. Una discesa ripida, una curva e il ragazzo cade. Il destino non fa sconti, quando si tratta di mettere le persone di fronte a se stesse; l'imprevisto squarcia i legami familiari, ribalta le convenzioni che nel tempo hanno intrappolato, soffocato i sentimenti, rendendo l'amore un concetto astratto e vuoto che non si traduce né negli atti né nei pensieri. Denudati davanti alla durezza della realtà, genitori e figli, nonni e fratelli, sono costretti ad affrontare l'enormità delle proprie mancanze, che solo la consapevolezza di qualcosa di grande, di superiore a tutto, capace di ricostruire i frammenti dell'esistenza può redimere. Le quattro voci di questa storia riusciranno a raccontare cosa è successo quando tutto si è ingarbugliato e il passato si è fatto presente? E riusciranno a perdonarsi e a volersi bene?
Zoe ha quindici anni, e troppa fretta di innamorarsi. Ma, proprio quando crede di aver capito cosa significa conoscere l'attrazione e la passione si accorge, troppo tardi, che l'amore vero appartiene a un altro sguardo, a un'altra bocca, a un'altra persona. E di aver commesso un tragico, irreversibile, errore. Attraverso la voce fresca, brillante, commovente e pura di una quindicenne aggrappata alla sua umanità, Annabel Pitcher, autrice di "Una stella tra i rami del melo", cattura indelebilmente la perdita dell'innocenza di Zoe così come il suo cammino, irto di dolore e desiderio, verso un futuro fatto di promesse.
Sara, moglie e madre modello, è proprietaria di un negozio che a Barcellona è sinonimo di cioccolato, ed è fiera di continuare la tradizione di famiglia. Prima ancora di lei Aurora, la cui madre era al servizio di una famiglia borghese del XIX secolo, per la quale la cioccolata è qualcosa di proibito e peccaminoso. E all'inizio di tutto c'era Marianna, moglie del cioccolataio più famoso del XVIII secolo, inventore di una macchina prodigiosa. I destini di queste tre donne sono intrecciati e indissolubilmente legati alla storia di un'antica cioccolatiera di porcellana, che passa di mano in mano trasmettendo l'amore per la cioccolata, la vita e il coraggio di inseguire i propri desideri. Care Santos racconta di un'unica dolce passione che unisce destini e segna la vita delle sue protagoniste attraverso tre secoli di storia. Un viaggio nel tempo che ha profumo e sapore...
"Ho bisogno di parlarle di una cosa seria". Una voce di donna, al cellulare. Max Gilardi non conosce Lidia Morandi, ma è spaventata, così le promette che l'indomani sarà da lei. Non farà in tempo a parlarle: al suo arrivo Lidia è già morta, uccisa da sette coltellate nel suo stesso appartamento. Senza averla mai vista da viva, Gilardi sarà costretto a conoscerla tramite il suo passato, attraversato da grandi successi e uomini potenti, ma anche da tragedie crudeli e inspiegabili. Tra vicini impiccioni, architetti sfuggenti e giovani donne belle e misteriose, il caso si snoda tra colpi di scena, intrighi di quartiere e confessioni. E ancora una volta, sarà la sua Napoli il teatro delle indagini. "La cliente sconosciuta" inaugura una nuova serie di romanzi dal respiro più serrato, che raccontano alcuni casi risolti con straordinaria intuizione, competenza e impegno professionale da Max Gilardi, personaggio già amato da un vasto pubblico di lettori. Di scena esclusivamente vicende in cui episodi tratti dalla cronaca si intrecciano con la fantasia, il gusto e la scrittura avvolgente di Elda Lanza.
Come nasce un lettore? Esiste una ricetta in grado di suscitare nei bambini l'amore per i libri? Come tutte le pietanze più buone, anche questa ha di base pochi, essenziali ingredienti: disponibilità e pazienza (del genitore), curiosità e attenzione (del piccolo) e tanti libri in dispensa. Ma qualche volta il miscuglio non ha l'effetto sperato, e quello che si vorrebbe un momento magico di condivisione di storie rischia di diventare una parentesi svogliata e irritante tra le mille attività del giorno e la tappa forzata ma necessaria del sonno. È quello il momento in cui si è più tentati di rinunciare a favore della dieta ipertrofica della televisione; ma vale la pena fermarsi a pensare e, come suggerisce uno degli autori, fare qualcosa insieme: se ci si annoia, ed è umano, è noia personale, inventata, di certo non propinata da altri. In questo saggio-riflessione, un'autorevole esperta di letteratura per l'infanzia e uno dei più importanti autori italiani di libri per ragazzi si alternano per raccontare, spiegare, suggerire come i libri possano unire profondamente adulti e bambini, creando un rapporto esclusivo di condivisione, curiosità e complicità. La voce dell'adulto che legge ai più piccoli diventa la prima, indimenticabile canzone dell'infanzia; successivamente, quando il bambino è in grado di scegliere e leggere autonomamente, diventa gioco e partecipazione.
La Lovecraft non è una scuola come le altre, questo è sicuro, ma Robert non poteva certo immaginarsi niente di simile. Studenti che scompaiono misteriosamente, ratti che sbucano dagli armadietti, labirinti di corridoi e una strana, polverosa soffitta che un giorno c'è e il giorno dopo svanisce nel nulla. Perfino gli insegnanti non sono quello che sembrano... Di cosa parlano quando bisbigliano con fare sospetto nei corridoi? E che fine hanno fatto le sorelle Price? Toccherà a Robert indagare sul terribile segreto che si cela tra le mura della sua nuova, inquietante scuola media. Età di lettura: da 11 anni.
Si sa, le apparenze ingannano: Sarah e Sylvia Price sembrano normali studentesse, ma in realtà il loro aspetto nasconde un'identità ben più mostruosa. E per giunta si sono appena candidate al consiglio studentesco, con il malefico intento di rapire tutti gli alunni di seconda! Robert Arthur e i suoi amici - Glenn, Karina e il voracissimo topo a due teste - sono i soli in grado di fermarle: ma ci riusciranno? Dopo "Il professor Gargoyle", ecco il secondo capitolo della serie Scuola Media Lovecralt, più pericoloso, più mostruoso e più indiavolato che mai. Età di lettura: da 11 anni.
Budapest, inverno del 1960. Kristi ha quindici anni e il carattere chiuso di una ragazzina cresciuta all'ombra di una tragedia troppo grande. Sua madre è morta nel darla alla luce sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, e la sua famiglia è formata dal padre e dalla nonna materna. Un microcosmo senza allegria. Ma oggi è tutto diverso: a scuola c'è una festa di carnevale e Kristi ha ottenuto il permesso di parteciparvi. La nonna le ha cucito un bellissimo abito da zingara e così mascherata Kristi è sicura che troverà il coraggio per portare a compimento il suo piano. Parlerà con la sua professoressa preferita, la giovane Eva Megyesi, che tanto le è stata vicina in questi mesi, aiutandola a trovare quella serenità che le è sempre mancata. Kristi le dirà che ha capito che anche suo padre è stato conquistato dalla sua forza e dalla sua allegria e forse ci sarà una seconda occasione di felicità per tutti...
È l'inverno del 1932. A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato: David, figlio del giornalista ebreo Jakoob Korsakov, e Fritz, figlio del poliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di David è fidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di David sono amici. Età di lettura: da 10 anni.
La vita di Barney Willow è piuttosto dura: dodici anni, un cespuglio di capelli e due orecchie... non proprio perfette! Non bastassero gli scherzi stupidi che gli fa di continuo quell'antipatico di Gavin Needle, ci si mette pure Miss Whipmire, la preside venuta dall'inferno, la donna che detesta ogni singolo alunno della sua scuola, ma che ha deciso di trasformare in un vero incubo proprio la vita di Barney, tra continue convocazioni in presidenza e spietate lettere di richiamo. E poi c'è la scomparsa di suo padre, che da un anno non dà più notizie di sé, sparito nel nulla una mattina. L'unica nota positiva in questo disastro è Rissa, la sua migliore (anzi unica) amica, ma ci sono giorni in cui nemmeno lei può riportargli il sorriso. Barney vorrebbe solo fuggire da tutti, cambiare vita: magari diventare un gatto, un bel gattone pigro e soffice, senza scuola, senza Gavin, senza sveglia alle sette del mattino. I gatti, si sa, sono magici. Hanno poteri che gli umani possono soltanto sognare, ma bisogna fare attenzione a ciò che si desidera. Perché quando i desideri si realizzano possono essere molto, molto pericolosi. Soprattutto quando le orecchie diventano ancora più strane, per non parlare della coda. Età di lettura: da 10 anni.