Johnny ha dieci anni e con il suo meraviglioso esercito di schiaccianoci affronta e mette in fuga nemici immaginari. Quei trenta soldatini dall'aspetto feroce e orgoglioso sono un regalo di suo padre, il miglior giocattolaio di tutta Londra. Quando nel 1914 la Germania dà inizio alla guerra in Europa, il padre di Johnny si arruola e, come migliaia di altri suoi connazionali, parte entusiasta per il fronte nella convinzione che il conflitto durerà solo pochi mesi. Ma la vita degli uomini nelle trincee si rivela ben presto in tutta la sua angosciante disumanità. Le lettere che giungono dal fronte, insieme ad altri soldatini intagliati, riflettono via via lo stato d'animo del padre. Intanto, nel giardino di zia Ivy, i giochi di guerra di Johnny continuano e i nuovi soldatini inglesi e francesi vengono impegnati in furiosi combattimenti contro gli schiaccianoci. Fino a che il gioco sembra misteriosamente rispecchiare le battaglie reali e determinare il destino stesso del padre. Età di lettura: da 11 anni.
Il dialogo (e se possibile anche la collaborazione) tra fede e scienza non è mai stato scontato: i due mondi si sono spesso pensati come alternativi, se non come irriducibili avversari. Questo saggio ripercorre la storia e i modelli del loro rapporto, ma lo fa soprattutto per portarci a riflettere sul presente: nell'epoca delle fake news, anche sulle certezze scientifiche più evidenti, le posizioni della Chiesa e dei credenti devono risultare di aperto sostegno alla ricerca scientifica rivolta al benessere dell'umanità. Probabilmente, spiega l'autore, abbiamo finalmente imboccato la giusta rotta e possiamo trattare in modo costruttivo di scienza ed etica, di libertà e responsabilità della ricerca, di una Chiesa schierata addirittura a difesa della scienza. Si annuncia l'era del comune impegno a favore dell'integralità umana: possiamo avere fiducia, se vogliamo (e abbiamo molte ragioni per farlo), sul fatto che fede e scienza si pongono come due forme complementari del progresso umano.
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall'esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
La possibilità che il Gesù dei vangeli avesse fratelli, che non fosse l'unico figlio di Giuseppe e Maria, solleva questioni spinose, a partire dalla ridiscussione del significato della verginità della madre di Cristo. Per questo è necessario approfondire i contorni dell'identità storica di Giacomo, sovente citato «come fratello del Signore», attraverso le fonti storiche. Affrontando questo tema, centrale per il cristianesimo delle origini, ci si scoprirà a un bivio, a una contraddizione fra storia e fede. Di fronte a essa il futuro dovrà operare nel senso di una riconciliazione, per ora difficile ma affascinante, di certo portatrice di novità. La questione di "Giacomo fratello di Gesù-, piuttosto che un problema irrisolvibile, potrà rivelarsi allora come l'occasione su cui costruire un dialogo, il terreno ideale per rendere fecondo l'incontro di dogma e verificabilità.
Gerberto d'Aurillac nacque da umilissima famiglia tra il 940 e il 950, in Aquitania, e fu il primo francese a essere eletto papa nell'anno 999, con il nome di Silvestro II. Per descriverne la figura, la cui storia è oggi complessa da ricostruire, competono due diverse tradizioni: da un lato Gerberto fu un grande intellettuale, uno dei più raffinati del suo tempo, conoscitore dell'aritmetica araba, inventore dell'abaco e persino uomo di inscalfibile integrità religiosa; dall'altro lato fu un esperto di magia nera e stregoneria, un anticristo che, pur di arrivare al potere, strinse un oscuro patto con il demonio. Tra testimonianze storiche, ricerche scientifiche, pregiudizi e leggende, questo libro si mette sulle tracce di Silvestro II per scoprire se il "papa mago- fu il più geniale tra i sant'uomini o il più astuto degli eretici.
Un testo agile e completo per scoprire l'importanza del canto e della musica nella celebrazione eucaristica: due elementi costitutivi della liturgia che nell'azione rituale hanno la forza di accomunare gli animi, introdurre nel mistero celebrato, amplifi care e far risuonare con singolare espressività la parola di Dio. Queste pagine, con una presentazione storica dei canti dell'Ordinario e del Proprio della Messa, aiutano a riflettere sulla natura del canto e della musica quale manifestazione della «unione spirituale e della gioia del cuore» (Ordinamento Generale del Messale Romano 86), segni sensibili e distintivi della fede celebrata insieme. Numerosi suggerimenti pastorali arricchiscono il testo, rendendolo uno strumento di studio e di verifica.
Secondo la tradizione, la Vergine Maria raccontò all'evangelista Luca gli eventi misteriosi che accompagnarono la nascita di Gesù: l'Annunciazione dell'angelo e la concezione verginale; l'incontro con Elisabetta e il viaggio a Betlemme; l'apparizione degli angeli e la visita dei Magi; la presentazione al tempio e il pellegrinaggio quando Gesù era già ragazzo. Il Card. Comastri, con la sua sapiente narrazione, si è messo nei panni di Luca lasciandosi raccontare gli eventi ulteriori della vita di Gesù in cui Maria ebbe un ruolo decisivo: l'inizio del ministero pubblico e il primo miracolo a Cana; la passione, la morte e la risurrezione. La scena si sposta poi in cielo. Qui la Vergine, sposa e madre di Dio, vive nell'amore e nella contemplazione. Anche da lì, però, non dimentica quelli che, divenuti fratelli del Figlio suo, sono a loro volta fi gli. Eccola allora impetrare per loro. Eccola apparire, a Lourdes come a Fatima. Un volume che unisce alla sapienza del contenuto la grazia del racconto e che ci permette di ascoltare la voce di Maria come se uscisse dalle pagine del Vangelo. Un'opera riccamente illustrata con il ciclo di affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni.
Le pagine più belle di mistiche, poetesse, narratrici, sante, teologhe, filosofe, innamorate e sapienti di ogni tempo per una lettura che accompagna ogni giorno dell'anno. Migliaia di parole di autrici che vengono da tutte le culture e da tutti i secoli fino a raggiungere ciascun lettore nel suo oggi e, così, provocarlo. Sono qui raccolte soltanto voci femminili, non per escludere quelle maschili (che sono raccolte in un'antologia che vede la luce contemporaneamente alla presente), né per volontà separativa: al contrario, per dare uno spazio paritario a queste due "voci-. Questo libro cammina accanto al suo gemello, Breviario di voci d'uomo, col quale i giorni dell'anno si possono intrecciare, rivelando la completezza delle tonalità maschile e femminile, in una sorta di dialogo continuo, serrato, spesso anche provocante e provocato.
Le pagine più belle di mistici, poeti, narratori, santi, teologi, filosofi , innamorati e sapienti di ogni tempo per una lettura che accompagna ogni giorno dell'anno Chi aprirà questo volume si troverà di fronte una varietà di stili: dalla poesia alla prosa, dall'aforisma alla riflessione filosofica ampia, fino alla preghiera. L'umanità, infatti, si esprime modulando tutto il campo armonico che possiede e del quale, in qualche modo, abbiamo voluto dare testimonianza Sono qui raccolte soltanto voci maschili, non per escludere quelle femminili (che sono raccolte in un'antologia che vede la luce contemporaneamente alla presente), né per volontà separativa: al contrario, per dare uno spazio paritario a queste due "voci-. Questo libro cammina accanto al suo gemello, Breviario di voci di donna, col quale i giorni dell'anno si possono intrecciare, rivelando la completezza delle tonalità maschile e femminile, in una sorta di dialogo continuo, serrato, spesso anche provocante e provocato.
Un commento alla Bibbia scritto a più mani da ebrei e da cristiani rappresenta, nel panorama italiano, e non solo, una novità. In questo momento storico, con il ritorno di pregiudizi antisemiti e una crescente ignoranza del testo biblico, una collaborazione tra studiosi delle due religioni monoteiste che condividono la stessa Bibbia è un segno di amicizia. Il presente volume nasce dall'incontro di due realtà: l'amore per la Parola di Dio e l'amicizia tra ebrei e cristiani. Da millenni ebrei e cristiani leggono e meditano la Bibbia separatamente. Da alcuni decenni ebrei e cristiani hanno iniziato un percorso di dialogo per superare odii e incomprensioni. È ora possibile iniziare a leggere la Bibbia insieme. Il progetto ha come finalità quella di far gustare la Bibbia e far dialogare, per la prima volta in modo così articolato, ebrei e cristiani sul testo fondativo delle due religioni. Dopo il successo dei primi due volumi, in questo terzo volume cinquantadue studiosi si soffermano sui Ketuvim/Scritti, commentando passi scelti tra i più significativi. Lo scopo non è quello di arrivare a una lettura unficata della Bibbia nella quale le diversità si stemperino fino ad annullarsi, ma quello di conoscersi meglio, di conoscere meglio le rispettive letture e interpretazioni, accettando che esse possano essere diverse.