"Ecco la grazia di prendere a cuore e in mano l'annuncio del Vangelo, senza rassegnazione o vittimismo".
NUOVA VERSIONE DELLA BIBBIA DAI TESTI ANTICHI
Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Tra tutti i libri di Alojz Rebula che hanno per protagonista un uomo di Chiesa, il romanzo Notturno sull'Isonzo occupa un posto speciale. Ispirandosi alla vita di un sacerdote realmente esistito, ovvero don Filip Tercelj (di cui Florijan Burnik è l'alter ego letterario), Rebula descrive il tragico destino che investì tanti preti sloveni, vittime dei totalitarismi del secolo scorso: il protagonista del romanzo è dapprima incalzato dai fascisti in casa propria, poi confinato ed esiliato in Italia; rinchiuso in un campo di concentramento dai nazisti; infine, nel dopoguerra, assassinato brutalmente dai comunisti senza tanti complimenti. Questo romanzo è un singolare monumento eretto alla memoria di tutti i sacerdoti sloveni della cosiddetta Primorska che, accettando la persecuzione e mettendo a repentaglio la loro vita, furono sempre pronti a difendere la dignità umana nonché il diritto fondamentale spettante a ciascun uomo di onorare Dio nella sua lingua madre e di conservare la propria identità nazionale.
Nell’ora più calda del giorno, mentre è in preghiera nella solitudine del deserto, l’integerrimo monaco asceta Zosima intravede qualcosa. Non è una bestia o un dèmone, ma una donna di cui scoprirà gradatamente la vicenda rocambolesca. Si chiama Maria, aveva condotto una vita dissoluta nella città di Alessandria e poi si era unita per caso a un gruppo di pellegrini in viaggio verso Gerusalemme. Convertitasi davanti al Santo Sepolcro, aveva deciso di vivere il resto della sua esistenza nel deserto come penitente. L’incontro con Maria trasforma Zosima, dando avvio a un paradossale cammino a ritroso nella sua via di perfezione e a una conversione che, scombinando i confini tra modelli maschili e femminili, gli permetterà l’accesso alla vera santità. Maria Egiziaca forse non è mai concretamente esistita, ma nella sua storia, che aveva evidentemente bisogno di essere raccontata, si sono riconosciute a partire dal VI secolo schiere di monaci e monache. Attraverso di essa scorgiamo il complesso mondo dei movimenti ascetici del primo millennio e le simbologie spirituali che hanno disegnato l’interiorità degli uomini e delle donne orientandone il cammino cristiano.
Quella cristiana è la storia del riscatto da un sequestro: Satana sequestra l'uomo, Dio paga di persona per liberarlo. È una storia che si intreccia con l'autobiografia dell'autore, scandita da un'originale rilettura dei complementi di luogo imparati alla scuola elementare. Dal giardino dell'Eden alla gattabuia del Demonio, andata e ritorno, è l'indicazione dell'eterno viaggio della speranza. Poiché tutto può il demonio, ma non cancellare dal cuore la nostalgia di Dio. Nulla hanno ancora potuto stragi, graticole, ripicche: la sua memoria è dappertutto. Basterà poco, il bisbiglìo di un Mistero, per risvegliare nell'uomo il sapore del Cielo. Accadrà come per le anatre domestiche, al tempo delle migrazioni: attratte dal grande volo triangolare delle anatre selvatiche di passaggio, esse «abbozzano un balzo maldestro», disprezzando per un istante il pollaio. Seguendo questa intuizione, suggerita da quello straordinario maestro della narrazione che è Antoine de Saint-Exupéry, Marco Pozza, in questo suo nuovo libro ricchissimo di suggestioni, ci racconta una storia che parla di anatre, di gazzelle e di deserti. Di un sequestro e del suo riscatto. Di una Cittadella da (ri)costruire, oggi più che mai, nel cuore dell'uomo.
Le riflessioni-contemplazioni elaborate da papa Francesco sul Quarto Vangelo, raccolte in questo volume, nascono dal suo silenzio, un silenzio in cui prende dimora la Parola che era in principio e si è fatta carne, un silenzio meditativo a cui il Papa è allenato fin dalla sua formazione di fedele discepolo di sant'Ignazio di Loyola, dall'abitudine di accogliere nel silenzio la Parola per farla poi risuonare nel suo intimo, coglierne tutte le variazioni, aprendosi allo stupore, vedendola nel suo farsi storia di oggi.
I Vangeli ci rivelano personaggi che sono vere e proprie icone eterne, e la cui vita va ben oltre le immagini che gli evangelisti ci hanno brevemente raccontato. Il semplice e gioioso esperimento che don Diego Goso prova in queste pagine è far incontrare alcuni di questi personaggi al di fuori delle cornici del testo sacro in cui siamo abituati a vederli. Non per completare loro, che non ne hanno alcun bisogno, ma per immedesimare noi nelle loro storie, per cercare di comprenderli meglio. Si sono mai incontrati Giovanni Battista adulto e la Madonna? In chi si è imbattuto Pietro, lungo un sentiero oscuro, nella triste notte del tradimento? Matteo e Zaccheo, ladri diventati uomini di carità, potevano già essere amici prima? Chi c'era nascosto nell'ombra sotto la croce di Gesù il Venerdì Santo? Sono alcune delle domande che hanno ispirato questi racconti e che provano a immaginare scene nuove all'ombra di quelle vere evangeliche. Per il gusto di camminare ancora con Nicodemo e la Samaritana. Di ascoltare Paolo e Giacomo confrontarsi sulla Chiesa. Per la gioia di ritrovare Lazzaro e Giovanni, Maria Maddalena e le altre pie donne: che ci hanno fatto innamorare del Vangelo perché loro innamorati di Colui che in esso è non solo raccontato ma vivo e desideroso di camminare anche con noi! Per il gusto di respirare ancora... il profumo del Vangelo!
Non ci sono scuole per diventare delle brave mamme. Non ci sono insegnanti che preparano all’avventura irripetibile di crescere un figlio. A volte non si è pronti. A volte si è troppo fragili e schiacciati dalle proprie difficoltà per prendersi cura di un figlio. A volte si ha bisogno d’aiuto e non si è capaci di chiederlo, o di accettarlo. Solo un figlio può far nascere una mamma. Perché la domanda più complessa non è come cresce un figlio, ma come cresce una mamma.L’affidamento familiare visto da dentro, nella sua complessità. Non una storia di burocrazia, ma una duplice storia d’amore.
Il volume presenta il processo di counseling nella sua struttura e nelle sue fasi: il primo colloquio, che farà cogliere al counselor e al suo cliente come stare nella relazione e come attivare il percorso di crescita e di cambiamento, l'intuizione quale elemento necessario nella relazione, la supervisione, che sarà l'elemento di verifica perché tutto questo processo possa essere compiuto nel rispetto e nella coerenza di una iena unitarietà metodologica. La novità di questo metodo consiste nello strutturare i processo di counseling in quattro fasi all'interno di quattro piani di lavoro, in modo tale che l'operare disponga di un sistema di riferimento scientificamente valido in ogni mento del suo intervento. Lo scopo è fornire al counselor un aiuto concreto per superare i rischi di genericità e superficialità del oro intervento, per fare una corretta lettura dei dati evitando le interpretazioni fuorvianti, per ottenere una maggior precisione nella dimensione diagnostica e quindi nella definizione dell'intervento possibile e appropriato al caso.
Gioca con la bocca a 4 mesi per diventare curioso; gioca a cucù a 12 mesi per imparare a separarsi; gioca a trasgredire a 2 anni, per capire i limiti; gioca a "fare com se" a 5 anni, per stimolare la sua immaginazione; inventa delle storie a 6 anni, per sviluppare il linguaggio... E' proprio giocando che il bambino si costruisce: pome le basi della sua sicurezza interiore, equilibra la sua vita affettiva, afferma la sua personalità. Ne trarrà il piacere della scoperta, che gli sarà utile nella sua vita di scolare e poi di adulto.