Dieci anni fa, Papa Francesco firmava quello che da tutti è stato sempre considerato il documento programmatico del suo pontificato: l'Esortazione apostolica Evangelii gaudium sull'annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013). A dieci anni di distanza dalla pubblicazione di questo documento, pietra miliare del suo magistero, il Papa torna a occuparsi del tema dell'evangelizzazione, dedicando un intero ciclo di catechesi al cosiddetto zelo apostolico o passione per l'evangelizzazione. Se mai ce ne fosse bisogno, questa felice coincidenza non fa altro che attestare come per Papa Bergoglio la Chiesa non ha altro compito se non quello di annunciare la Buona Notizia del Vangelo, cioè che l'amore di Dio è per tutti, non esclude nessuno. La Chiesa non può prescindere da quella che è la sua missione specifica: assumendo lo sguardo di Gesù, annunciare a tutti la bellezza del Vangelo. Papa Francesco, nelle catechesi raccolte in questo volume, oltre a richiamare l'esempio di Gesù e dei primi testimoni del Vangelo, non si stanca di ripetere che l'evangelizzazione è l'ossigeno della vita cristiana. Senza la passione per l'annuncio del Vangelo, la Chiesa si ammala di autoreferenzialità, vive ripiegata su sé stessa ed è destinata a non avere più futuro, perché non sa più generare nuovi cristiani. Presentazione di Armando Matteo.
Fra Emiliano Antenucci e Alfredo Altomonte si sono incontrati e hanno deciso di scrivere qualcosa che possa aiutare tanti ragazzi, resi indifferenti e abulici dalla vita, a ritrovare sé stessi e a credere nella forza della loro interiorità per riscoprire la bellezza e la positività della vita. Per farlo, dopo aver esaminato vari aspetti della realtà in cui oggi viviamo, ne sottolineano le difficoltà, i limiti, le ingiustizie, le incomprensioni, i falsi giudizi e lanciano messaggi di solidarietà e speranza. Ribadiscono la necessità che i giovani non siano soltanto e sempre compresi ma anche ripresi, con autorevolezza sì ma con la fiducia nella loro positività, in ciò che di bello portano con sé, nei valori di cui sono espressione. Ritengono necessario frenare l'onda di svalutazione di tutto ciò che fanno o sostengono, mettersi al loro fianco per affrontare insieme le forti problematiche che trovano nel loro cammino, come il bullismo, la violenza, i femminicidi, l'ostentazione del genere, le provocazioni, la mancanza di lavoro, una scuola spesso poco attenta, più azienda che palestra di umanità. È attraverso tutto ciò che si scoprono nuove dimensioni di soggetti giovani che spesso hanno soltanto bisogno di essere visti, amati, apprezzati, incoraggiati, per esprimere i propri sentimenti più veri e profondi e poter schiudere i propri petali a una vita vissuta con speranza e gioia, nella certezza che prima o dopo, presto, la loro fioritura avverrà. Prefazione di Davide Banzato. Postfazione di Antonella Arioli.
In risposta alla deriva antireligiosa e secolarista che segna la contemporaneità, l'uomo occidentale avverte il bisogno sempre più pressante di riappropriarsi di strumenti che rinvigoriscano la pratica religiosa e, tramite essa, il significato stesso della vicenda umana. La preghiera interiore, in tale prospettiva, deve essere ricollocata al centro dell'esperienza cristiana: occorre tornare ad abitare il silenzio, grembo in cui la Parola ha origine e condizione di cui necessita per essere interiorizzata, affinché non si disperda il «lievito evangelico» che ha cambiato il volto del mondo. In questo volume l'autore presenta una compiuta rassegna della pratica contemplativa cristiana, con richiami alle grandi tradizioni spirituali. Grazie alla sapiente supervisione di padre Gentili, il libro segnala l'urgenza della preghiera e della contemplazione, strumenti essenziali per raggiungere la dimensione interiore da cui scaturisce uno stile di vita autenticamente evangelico: una necessità, questa, evidenziata e posta alla base del grande Sinodo indetto da papa Francesco. Prefazione di padre Antonio Gentili.
Dopo La bussola di Abramo e Abramo nella tempesta, in questo volume padre Matarazzo affronta un'altra tappa della vita di Abramo che, proprio nel momento in cui la sua comunità dovrebbe conoscere un periodo di benessere (il rientro nella terra promessa dopo la drammatica esperienza in Egitto), è costretto ad affrontare il conflitto interno al suo mondo vitale, in particolare la rivalità fra lui e Lot per la guida del gruppo. Il Dio della promessa, quel Dio che Abramo sta imparando a conoscere, anche in questo caso non lo abbandona, anzi gli dà gli strumenti, la forza e la speranza necessari per affrontare le sfide che gli si pongono davanti. Riflettendo insieme all'autore, che ci chiama ad essere protagonisti di questa meditazione attraverso 102 tracce e 474 domande, ci rendiamo conto che le difficoltà di Abramo - che si destreggia fra ambizioni individuali, tensioni e ostilità all'interno della comunità e gestione delle poche risorse a disposizione -, sono anche le nostre. Le meditazioni su questo periodo conflittuale della vita di Abramo diventano quindi un vero e proprio percorso di rivitalizzazione del nostro mondo relazionale e sociale. E ci fanno realizzare che la sfida di Abramo, che sembra così distante da noi, è in realtà sempre più la nostra stessa sfida.
Miryam, nata da un preghiera disperata, cresciuta nel timore, allontanata e nascosta nel cuore del culto della città santa, torna a Nazaret e viene chiesta in sposa da Yoseph, spaventato da quell'amore che lo lega a una ragazza il cui segreto sembra sfuggire a tutti. Perfino a lei stessa. Ma presto Miryam scoprirà che la voce che da sempre l'accompagna, la sveglia, la sorprende, la scuote, è quella di una chiamata. Miryam capirà che la scelta coraggiosa che sta maturando è il primo passo per diventare discepola del bambino che ha in grembo. Età di lettura: da 12 anni.
Il desiderio come forza propulsiva dell'anima: in questo libro esploriamo tutte le facce di questo elemento vitale dell'esistenza umana, nella sua straordinaria capacità generativa e come motore di realizzazione dell'individuo, oltre che ponte di apertura verso l'altro. Una splendida lettura con tante domande di riflessione per la coppia, che aiuta a guardarsi meglio dentro, a distinguere tra desiderio e pulsione, tra fretta di consumare e bellezza di un cammino, fino a scoprire che la sete più grande è quella di Dio, il solo capace di aprire lo sguardo dell'uomo all'infinito. Prefazione di Erio Castellucci.
Oltre a essere un supporto concreto fondamentale, i nonni possono essere protagonisti di un percorso educativo? La loro presenza accanto agli sposi e ai nipoti è una benedizione ma i giusti atteggiamenti, i gesti generosi e non invadenti, fanno parte di un'arte raffinata. Imparare a fare i nonni si può, ed è una grande gioia. Mascher, che ai nonni ha già dedicato un volume di grande successo, li accompagna in un percorso che illustra gioie, dolori, ma soprattutto utilità e bellezza del loro ruolo. Il testo è arricchito da una riflessione di papa Francesco.
Cos'è la famiglia? Qual è il suo specifico nella vita delle persone? Qual è il suo ruolo non delegabile? Domande all'apparenza semplici ma che richiedono riflessioni approfondite. La famiglia appare essere più un terreno di scontro tra diverse visioni che la possibile scoperta di inedite dimensioni d'amore. Convivenze, nuove unioni tra separati, nuclei allargati... la famiglia non è un bene scontato ma necessita di un lavoro di comprensione e accettazione. Fra certezze irrinunciabili e nuove prospettive, dove c'è relazione si può guardare comunque al futuro ed è proprio questo l'obiettivo che si pone Simone Bruno in queste pagine. Il testo è arricchito da una riflessione di papa Francesco.