
La "grande domanda" sul senso della vita di ogni uomo e di ogni donna, della storia umana e dell'universo intero è ineludibile e interseca quella sull'esistenza di Dio di fronte allo scandalo del male innocente. Siamo "assediati" dall'esigenza di rispondervi, «il che spiega - scrive Norberto ... Bobbio - la forza della religione». Lo hanno fatto grandi autori classici e contemporanei - da Pascal a Kant, da Kierkegaard a Wittgenstein - e queste pagine sono una più estesa articolazione delle loro riflessioni. Sulle "cose più alte" la scienza tace e la filosofia pone solo domande, senza risposte ultime. Siamo quindi costretti a scegliere tra l'assurdo e la speranza. È in questo preciso senso che siamo tutti fideisti.
Cosa intendiamo dicendo che l'essere umano è persona? L'idea contiene più di quanto si possa spiegare: l'intuizione stessa dell'umanità di ogni uomo. La svolta antropologica nelle riflessioni del secolo scorso ha dato alla filosofia e alla pedagogia un'evidente impostazione personalistica, della ... quale il volume traccia un bilancio critico per approdare a una nuova fondazione filosofica, attraversando i percorsi fenomenologici di Husserl, Scheler, Heidegger, Fink, Ricoeur e Marion, i personalismi cattolici di Guardini, Stein e Maritain e le tradizioni italiane di Stefanini, Capograssi e Pareyson. Una storia inedita del pensiero novecentesco: il personalismo, nella sua stessa pluralità di prospettive, diventa nuova fonte di senso nella società di oggi, che appare come un "villaggio dei diversi", attraversato dalle sfide della tecnoscienza, delle questioni di genere e del postumano. Introduzione di Antonio Bellingreri Contributi di Alberto Anelli, Stefano Biancu, Malte Brinkmann, Carla Canullo, Giuseppina D'Addelfio, Emmanuel Falque, Paul Gilbert, Massimo Naro, Giorgio Palumbo, Livia Romano, Giuseppe Tognon, Angelo Tumminelli.
Il Messaggio di papa Francesco per la 55a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali si rivolge a due diversi destinatari. Il richiamo a «consumare le suole delle scarpe» risuona come un appello etico ai professionisti della comunicazione, per una rinnovata consapevolezza delle proprie responsabilità ... e del proprio compito. Ma ogni credente viene chiamato a «venire e vedere», a distinguere la comunicazione in senso profondo dalla semplice interazione. Le riflessioni e gli strumenti presentati in questo volume mettono in campo suggestioni ed esperienze di condivisione, buone pratiche comunicative per accompagnare il territorio e per un uso pastorale del Messaggio. Papa Francesco «Vieni e vedi» (Gv 1,46) Comunicare incontrando le persone dove e come sono Vincenzo Corrado - Pier Cesare Rivoltella, Introduzione Commenti di: Vincenzo Corrado, Chiamati a nuove forme di prossimità Natasa Govekar, La sacralità dell'incontro Valentino Bulgarelli, Vieni e vedi Domenico Quirico, Non c'è giornalismo senza condivisione Unione cattolica stampa italiana, Grazie al coraggio di tanti giornalisti Ruggero Eugeni, Opportunità e insidie del Web Pier Cesare Rivoltella, Educare al senso critico nella società del codice Strumenti per l'uso pastorale del Messaggio di: Domenico Beneventi, Stefania Careddu, Alessandra Carenzio, Elisa Farinacci, Eleonora Mazzotti, Sergio Perugini, Marco Rondonotti.
Di fronte alle sfide del futuro l'educazione si presenta come il dono più prezioso che le generazioni più avanti negli anni possono offrire a quelle giovani, mettendo a loro disposizione le mappe per muoversi in un mondo complesso e trovare nuovi itinerari. In questa prospettiva siamo chiamati ... a rispondere all'appello di Papa Francesco per la costruzione di un patto globale perché «mai come ora, c'è bisogno di unire gli sforzi in un'ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un'umanità più fraterna». Il volume, mettendo a fuoco le categorie di dono e patto educativo, propone una pedagogia della famiglia che mette in luce le possibili declinazioni di questa alleanza intergenerazionale. La famiglia - come spazio generativo in grado di favorire l'incontro autentico tra figli e genitori, fratelli e sorelle, nipoti e nonni - aiuta a delineare, attraverso un patto affettivo e dialogico, il futuro.
Fin dai primi anni dopo l'istituzione della Compagnia di Gesù (1540), con la fondazione e l'avvio dei primi collegi per l'educazione della gioventù (1548), si era fatta largo l'esigenza di disporre di un ordinamento degli studi uniforme, che indirizzasse l'attività d'insegnamento e ne costituisse ... tratto distintivo. Nel 1599 vedeva la luce l'edizione definitiva della Ratio atque institutio studiorum Societatis Iesu, una grandiosa costruzione pedagogica in grado di rappresentare lo strumento efficace per la formazione delle élites europee dei secoli della modernità e di incidere profondamente nel costume scolastico e nelle pratiche di educazione e formazione fino alle soglie della contemporaneità. La meticolosità delle prescrizioni didattiche, la sua diffusione a tutte le istituzioni dell'istruzione secondaria-superiore, infine la centralità della tradizione classico-umanistica ne fanno una delle chiavi di accesso più efficaci all'organizzazione e alle forme della cultura dei secoli moderni.
L’Esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco rappresenta una svolta nel magistero papale: i suoi contenuti – la famiglia, l’amore e il futuro della Chiesa in una società complessa – sono stati elaborati attraverso un cammino sinodale, che il papa “venuto dalla fine del mondo” ha ... voluto, ispirato e guidato. Al centro c’è il bisogno di aprire nuovi orizzonti su temi quanto mai dibattuti, nella fedeltà creativa alla tradizione cattolica. Perché a vincere non sia la “globalizzazione dell’indifferenza”, ma “il primato della carità”. Questo libro è la guida per leggere e interpretare un testo destinato a segnare la vita e la dottrina della Chiesa.
Bruno Forte, arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, è membro del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e di quello per la Nuova Evangelizzazione ed è stato a lungo titolare della cattedra di Teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Tra le sue pubblicazioni: il libro intervista Una teologia per la vita, a cura di Marco Roncalli (ELS La Scuola 2011) e, per Morcelliana, Fede e psicologia (2014); Il libro del viandante e dell’amore divino (2016); La porta della bellezza. Per un’estetica teologica (2017); Il giovane Lutero e la grazia della giustificazione (2017); La Bibbia dei filosofi. Il Grande Codice e il pensiero dell’Occidente (2019); La patria europea (2019); La liturgia. Dove l’esodo incontra l’Avvento (2020) e, con Massimo Cacciari, Dio nei doppi pensieri. Attualità di Italo Mancini (2017).
L'«alta fantasia» è la teologia poetica di Dante, la cifra della sua eccellenza rispetto alla Scolastica medievale, la "terza teologia" tra platonismo monastico e aristotelismo universitario. Una teologia laica, trasversale alle diverse correnti dell'epoca. Soprattutto, è l'inversione di tendenza ... rispetto al pregiudizio degli accademici del Medioevo più maturo, per i quali la verità è difficile molto più che bella, ragion per cui la poesia non sarebbe all'altezza di occuparsene. L'alta fantasia è, in tal senso, l'estremo tentativo di evitare il divorzio tra ragione e fede, tra mente e cuore, tra verità e bellezza, fra teologia e messaggio biblico. «L'autore condensa un lievitare di pensiero originale, portando il discorso dell'Itinerarium mentis in Deum a sviluppi nuovi nel contesto storico-esegetico della Divina Commedia» (Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri). Prefazione di Andrea Riccardi.
Per pensare l’educazione occorre interrogarsi sul nostro continuo parlare del bene: sulla sua speciale evidenza, sul suo nesso con la ragione ma anche con tutto il nostro sentire e con le umane possibilità di felicità. Queste pagine offrono una fenomenologia dell’esperienza umana del bene agli ... educatori, di oggi o di domani, affinché abbiano l’occasione di fare una sosta filosofica e considerare la responsabilità etica connessa al loro compito. Chi educa è chiamato non solo a rispondere del bene dell’altro, ma innanzitutto ad essere testimone credibile, e persino affascinante, della propria personale ricerca del bene.
Giuseppina D’Addelfio è professoressa associata di Pedagogia generale e di Filosofia dell’educazione presso l’Università degli studi di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Desiderare e fare il bene (Vita & Pensiero, 2008); Filosofia per bambini ed educazione morale (La Scuola, 2011); In altra luce. Per una pedagogia al femminile (Mondadori, 2016); Diritti per l’educazione. Contesti e orientamenti pedagogici (Scholé, 2020, con M. Amadini, A. Augelli, A. Bobbio, E. Musi); Affettività ed etica nelle relazioni educative familiari. Percorsi di Philosophy for Children and Community (FrancoAngeli, 2021, con M. Vinciguerra).
Il problema della conoscenza ha costantemente interessato la riflessione di Sofia Vanni Rovighi da un punto di vista sia storiografico, sia teoretico. In questo volume ne coglie le diverse formulazioni e le differenti soluzioni proposte nell’intero arco della storia della filosofia e ricorre ... a una lettura diretta degli autori citati, spesso ascoltando anche le voci degli interpreti più autorevoli. Vengono così passati in attenta disamina i filosofi della Grecia classica e dell’età ellenistica, gli autori del Medioevo e i rappresentanti più rilevanti dell’Umanesimo e del Rinascimento, per poi soffermarsi sugli esponenti che tanto influsso hanno esercitato sul pensiero moderno: da Bacone, Galileo e Cartesio a Locke, Berkeley e Hume, sino a Leibniz, Kant e agli idealisti, fatti criticamente rivivere in Italia dal neohegelismo e in particolare da Gentile. Dalla fenomenologia di Husserl, tanto apprezzata nel metodo e nei suoi esiti, al neorealismo inglese e americano e al pragmatismo, sino a Russell, Wittgenstein, Schlick e il neopositivismo. Il capitolo conclusivo, dedicato alla neoscolastica e al neotomismo, mette in luce come, di là dalle apparenze, la corrente sia molto variegata e frastagliata, caratterizzata da nette differenze e opposizioni polemiche. Una analisi originale per chiarezza e rigore di un tema fondamentale per la ricerca filosofica: il rapporto tra il pensiero, la realtà e la verità, da sempre oggetto di accesi dibattiti.
Sofia Vanni Rovighi (1908-1990) ha insegnato a lungo all’Università Cattolica di Milano Storia della filosofia medievale, Storia della filosofia e Filosofia teoretica. Tra le sue pubblicazioni per l’Editrice La Scuola: Storia della filosofia contemporanea (1985), Storia della filosofia moderna (1994), Elementi di filosofia (nuova ed. 2013), Istituzioni di filosofia (nuova ed. 2015). Per Scholé ha curato: Leibniz, Monadologia (2021, tredicesima ed.) e Galileo Galilei, Le idee filosofiche, il metodo scientifico (terza ed. 2021).
Prefazione di Emanuele Severino.