Nel 50° anniversario dell'apertura del concilio vaticano ii, della morte di papa Roncalli e dell'elezione di papa Montini, la Fondazione Giovanni XXIII di Bergamo e l'Istituto Paolo VI di Brescia hanno promosso un convegno internazionale per studiare la linfa spirituale che, per strade distinte ma spesso intersecate, ha nutrito questi due grandi Papi facendone i protagonisti del Vaticano II. Il convegno ha messo a fuoco i profondi rapporti intercorsi tra Roncalli e Montini: il comune patrimonio culturale e religioso che li ha visti crescere e formarsi; le molteplici relazioni che hanno intrecciato tra loro nell'attività diplomatica a servizio della santa Sede; la sintonia nel loro modo di intendere e di esercitare il ministero episcopale in due grandi città come Venezia e Milano; e soprattutto la totale condivisione del progetto conciliare di rendere la Chiesa sempre più docile alle mozioni dello Spirito Santo. Come disse Jean Guitton, la provvidenza si è servita di loro: «dell'audace, anziano pilota per lanciarne in mare il vascello» e «del giovane per farlo giungere in porto». A illustrare un tema dai molti risvolti storici, teologici ed ermeneutici, sono stati chiamati studiosi di fama internazionale e personalità di grandissima rilevanza ecclesiale, come i cardinali W. Kasper e P. Poupard. Con la pubblicazione degli Atti, il convegno giunge al suo compimento. Nel frattempo, con la decisione di canonizzare papa Giovanni XXIII il 27 aprile 2014 e di beatificare Papa Paolo VI il 19 ottobre 2014, Papa Francesco ha voluto esprimere non solo la sua venerazione per questi due grandi pastori della Chiesa del XX secolo, ma anche la chiara volontà di inserirsi nel solco da loro tracciato.
Il volume si propone di individuare le strette connessioni tra il movimento costruttivista e i grandi problemi dell'epistemologia genetica di Jean Piaget. Inevitabilmente l'adozione di un simile intento ha condotto a considerare un sempre più vasto numero di problematiche, in ossequio alla fondamentale tesi piagetiana decisamente avversa ad una concezione locale e parziale della conoscenza, e che per questo non poteva né doveva essere una feyerabendiana "consolazione" per lo specialista. Da qui la progressiva adozione di un approccio globale alle problematiche dello sviluppo cognitivo, che proprio per la sua natura deve correlare, in modo dialettico piuttosto che sistemico, le componenti essenziali (biologica, sociale, ambientale), che costituiscono questi studi. Il presente lavoro è da intendersi come appartenente alle scienze dell'uomo che, grazie alla definizione data, devono andare oltre la oramai canonica e stantia suddivisione delle discipline, per spingersi in ambiti solo ideologicamente ritenuti tra loro separati ed incommensurabili. Da qui la necessità di riprendere un legame con la filosofia, che fornisce problemi epistemologici di capitale importanza e demanda la loro discussione e soluzione a discipline specifiche, senza mai scinderle l'una dall'altra.
"In pagine dense e documentate con ampie citazioni dalle fonti originali, il dott. Giacomo Scanzi illustra brillantemente le tappe dell'esistenza di Giovanni Battista Montini, il valore del suo pensiero, la santità della sua vita, la genialità delle sue iniziative e la grandezza dell'opera da lui svolta a servizio della Chiesa e dell'umanità, nei vari ruoli a cui la Provvidenza divina lo ha chiamato. Papa Paolo VI resterà nella storia per il ruolo che ha avuto nel Concilio Vaticano II. Se, infatti, è di Papa Giovanni XXIII il merito di averlo indetto e aperto, si deve a Paolo VI l'averlo condotto avanti con mano sicura, rispettando in tutto la piena libertà dei Padri Conciliari, ma intervenendo opportunamente come Papa là dove era necessario intervenire. Egli fu il vero timoniere del Concilio. Anche se fu poco compreso, Paolo VI resterà anche come il Papa che ha amato il mondo moderno, ne ha ammirato la ricchezza culturale e scientifica ed ha operato perché aprisse il cuore a Cristo, Redentore dell'uomo." (dalla Prefazione del Card. Giovanni Battista Re)
Con la beatificazione Paolo VI è proposto a tutta la Chiesa come modello esemplare per la vita cristiana che ha vissuto, per le virtù che ha praticato e per il servizio alla Chiesa al quale la sua esistenza è stata totalmente dedicata. Questo messaggio può essere accolto in tutta la sua ricchezza e profondità solo cogliendo la radice spirituale che ha alimentato la vita di credente e il ministero ecclesiale di Giovanni Battista Montini. Sotto il titolo Scritti spirituali sono qui raccolti alcuni testi, distribuiti lungo tutto l'arco della sua esistenza, che rivelano l'animo di Paolo VI, la sua sensibilità per la cultura del tempo, i passaggi fondamentali del suo cammino di credente, la ricerca di un "metodo" per la vita spirituale e lo sforzo instancabile di far brillare la luce della verità evangelica che, nelle diverse stagioni della vita, ha ispirato il suo ministero di pastore.
Il volume, quasi una biografia incrociata di Paolo VI e di Jacques Maritain, sviluppa un'analisi della loro partecipazione, da protagonisti, alla vita culturale, politica, ed ecclesiale del XX secolo. Partendo dalla corrispondenza, e da quelle di altri loro amici, considera le affinità spirituali tra il filosofo e il Papa, nella comune vocazione alla contemplazione dell'Assoluto e all'impegno per la promozione di una società più umana. L'opera evidenzia il lavoro intellettuale di G. B. Montini tra gli universitari della FUCI e tra i laureati cattolici; analizza la riflessione sulla formazione della coscienza morale, sociale e religiosa nelle Lettere pastorali dell'Arcivescovo di Milano; la prudente, ma efficace, gestione dei lavori del Concilio Vaticano II da parte di Paolo VI. In parallelo considera il contribuito di Maritain, mediato da Charles Journet, ai lavori conciliari, a riguardo del rapporto Chiesa-mondo, del valore della libertà religiosa, della questione dell'antisemitismo. Vengono anche considerati i loro rapporti con il mondo dell'arte, della poesia e della musica. Alcuni nodi strutturali, come il rapporto tra ragione e fede, la laicità dello Stato, l'autonomia dell'arte e la responsabilità e dell'artista, sono esaminati attraverso gli scritti del filosofo e la pastorale del Pontefice.
SOMMARIO
In ricordo del dottor Giuseppe Camadini
Vincenzo Cappelletti, Michele Bonetti, Bruno Fasani, Gino Trombi, Riccardo Romagnoli, Federico Severino, Luciano Monari
483
Mario Luzi. Nel centenario della nascita (Sezione monografica)
A cura di Irene Baccarini
IRENE BACCARINI
Introduzione
507
STEFANO VERDINO
Quattro discussioni di Mario Luzi
509
LAURA PIAZZA
«Hystrio è dio». Ermeneutica dell’attore nella drammaturgia di Mario Luzi
520
IRENE BACCARINI
Mario Luzi: il senso del ricongiungimento
535
FILOSOFIA
FRANCESCO RIZZO
Lineamenti di storia dell’estetica in età moderna. L’ontologia esistenzia- le nel panorama culturale italiano ed europeo
551
DIBATTITI
PAOLO TRIANNI
Dossier Realismo. A cura di Vittorio Possenti
571
DIRITTO
NICOLÒ LIPARI
Alfredo Carlo Moro: testimone di una sintesi possibile tra fede e storia
588
FRANCESCO D’AGOSTINO
Alfredo Carlo Moro: un intelletto aperto alla bontà
591
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
GIUSEPPE LAZZARO
La feconda, lungimirante lezione di Federico Caffè. Il suo rapporto con Studium
595
OSSERVATORIO POLITICO
PAOLO CARUSI
Aspettando la nuova legge elettorale
609
OSSERVATORIO BIBLIOGRAFICO - LETTERATURA: TEOLOGIA
A cura di PASQUALE BUA
619
INTERVENTI CRITICI
FRANCESCO LIOCE
Le origini poetiche di Antonio Debenedetti
628
MARIA TERESA GIUFFRÈ
Luigi Santucci “nato per lodare”
635
A questo numero hanno collaborato:
IRENE BACCARINI, dottore di ricerca in Italianistica, Università Tor Vergata, Roma. STEFANO VERDINO, professore di Letteratura italiana, Università di Genova.
LAURA PIAZZA, dottore di ricerca in Italianistica, collabora con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania in qualità di cultrice di Discipline dello Spettacolo.
FRANCESCO RIZZO, dottore di ricerca in Filosofia tardo medioevale e rinascimentale, docente a contratto presso la Link Campus University in Storia contemporanea e Storia delle dottrine politiche.
VITTORIO POSSENTI, professore ordinario di Filosofia politica, Università Ca’ Foscari, Venezia.
NICOLÒ LIPARI, professore emerito di Istituzioni di Diritto privato, Università Sapienza, Roma.
FRANCESCO D’AGOSTINO, professore ordinario di Filosofia del diritto, Università Tor Vergata, Roma.
GIUSEPPE LAZZARO, già direttore editoriale delle Edizioni Studium.
PAOLO CARUSI, ricercatore in Storia contemporanea, Università Roma Tre.
PASQUALE BUA, docente incaricato di Teologia dogmatica, Istituto Teologico Leoniano, Anagni (FR).
"Qui risplendono a luce piena il senso, la forza e la vocazione e, per così dire, la virtù di quella che abbiamo chiamato la bimba Speranza. È la fonte di vita, perché è lei che costantemente disabitua. È il germe. Di ogni nascita spirituale. È la fonte e la sorgente di grazia, perché è lei che costantemente toglie di dosso il rivestimento mortale dell'abitudine. Non per niente è Teologale. Perché è la principessa bambina delle Teologali. [...] Non per niente cammina in mezzo alle sue due sorelle maggiori, e loro le danno la mano. Ma non le danno la mano nel senso che si potrebbe pensare. Dal momento che è piccola, si potrebbe pensare che abbia bisogno delle altre. Per camminare. Invece, sono le altre che hanno bisogno di lei. E che sono ben felici di darle la mano. Per camminare. Perché senza di lei la Fede si sarebbe abituata al mondo, e senza di lei la Carità si sarebbe abituata al povero. E così senza di lei la Fede e senza di lei la Carità, ciascuna a suo modo, si sarebbero abituate anche a Dio." (Ch. Péguy)
Il problema dell'empatia, un'opera di alto valore scientifico, viene qui presentata per la prima volta in lingua italiana. Posto ai confini tra filosofia e psicologia, questo studio mostra come si possa esperire la coscienza altrui, per giungere alla comprensione delle persone con cui entriamo in rapporto.
Il volume presenta i dati di una ricerca affidata nell'anno scolastico 2010-2011 al Centro di Ateneo per la Qualità dell'Insegnamento e dell'Apprendimento (CQIA) dell'Università degli Studi di Bergamo. La ricerca ha indagato le conoscenze acquisite dagli studenti al termine di cinque, otto e tredici anni di Insegnamento della Religione Cattolica e ha coinvolto un campione di 7656 studenti di sei diocesi lombarde. Il volume, a partire dall'analisi dei dati, si propone di mostrare come la scuola e in essa l'Insegnamento della RC e di ogni altra disciplina, "sul piano pedagogico", debbano avere sempre lo scopo di permettere "a ciascuno di trasformare le nozioni/informazioni in vere conoscenze, le quali, a loro volta, rigenerate come nuove nella propria coscienza" divengano "mezzi privilegiati a disposizione per diventare una persona migliore" (dall'Introduzione di G. Bertagna)
"Signore, vorrei tre cose. La prima staccarmi da tutto il creato e purificarmi. La seconda operare e patir per voi e confidarmi in voi nelle maggior cose, che immaginar si possa. La terza con grandezza d'animo spropriarmi di nuovo non solo da quanto mi avete dato, ma insieme ancora da quanto per vostra grazia mi confido, che mi state per dare e così tutto spropriato che io mi getti in voi e con voi così mi unisca e in voi mi trasformi; che voi solo siate il padrone e che un giorno senta per l'infinitissima vostra misericordia: Vivit in me Christus". (Alc. 3.31 concetti spirituali n. 50)