La figura di Giorgio La Pira è un esempio mirabile di incrocio tra centralità del Vangelo, vita di preghiera, amore per la Chiesa, militanza associativa e dedizione per gli altri. La passione per Dio e la passione per i fratelli nella vita di Giorgio La Pira furono una cosa sola. In questo testo, semplice, immediato e insieme efficace, l'autore propone un primo approccio alla figura di La Pira, che speriamo possa essere utile a far conoscere la santità della sua vita, quella santità che non lo portò ad allontanarsi dalla realtà ma a sapervi essere dentro in modo più profondo.
Questo volume è il secondo di una breve serie dedicata ai sette sacramenti. Ne è autore Antonio Santantoni, per molti anni docente di liturgia ad Assisi e in diverse università e facoltà teologiche romane. La serie ha un titolo che è già una dichiarazione d'intenti: Sacramenti oltre: oltre la crisi, oltre la storia, oltre gli abusi e gli errori. Oltre la stessa tradizione del secondo Millennio. Per ritornare alle sorgenti. Sostiene l'autore che la Chiesa, riservandosi l'esclusiva del perdono dei peccati - perdono che a nessuno verrà più concesso se non per la mediazione di uno che la rappresenta in virtù d'un mandato sacramentale conferito con l'ordinazione - ha finito con il negare ai figli prodighi il diritto e la consolazione di rivolgersi direttamente al Padre, buttandosi ai suoi piedi per provare la dolcezza e la commozione dell'amplesso paterno. Peggio ancora, con questa decisione la Chiesa ha finito col negare al Padre la possibilità di riabbracciare il figlio perduto senza che questo abbraccio sia mediato dal "fratello maggiore".
Questo libro non ha certo la pretesa di fare un bilancio. Intende raccontare la storia dei primi due anni di Francesco: due anni intensi e straordinari, e, per molti, anche sconvolgenti. E, raccontando questa storia dal di dentro, è possibile così rileggere progressivamente il papato bergogliano nei suoi passaggi decisivi: la nascita, la novità che subito rappresenta, la sua crescita, i tanti cambiamenti, ma anche le sue debolezze, le sue contraddizioni, come pure le resistenze che incontra o che esso stesso provoca. E, al centro di tutto, il progetto di una nuova visione di Chiesa che Francesco ha disegnato nella "Evangelii gaudium", e che, se realizzato, potrebbe cambiare molte cose nel cattolicesimo. Per il momento, dunque, c'è un Papa che ha in mente una profonda riforma della Chiesa, gode ancora di un enorme consenso popolare, ma deve fare i conti con l'opposizione di forti settori della gerarchia ecclesiastica. Due prossimi appuntamenti - il secondo Sinodo sulla famiglia in ottobre, e il 50° della chiusura del Concilio Vaticano II in dicembre - ci daranno qualche risposta in più.
Ha scommesso su se stessa grazie a una grande fede in Dio. È stata tra gli ultimi fino all’ultimo dei suoi giorni. Lo ha fatto sporcandosi le mani, andando a vivere lì dove c’era bisogno di una parola di conforto, di un sostegno e della parola del Signore. Madre Assunta Marchetti, beata, è la cofondatrice delle Suore missionarie di San Carlo Borromeo – Scalabriniane. Qui il racconto, scritto in prima persona, della sua vita eroica. Dalla vocazione all’incontro con Monsignor Giovanni Battista Scalabrini, fino al viaggio dall’Italia al Brasile e alle scene che le si presentavano davanti nelle fazendas, luoghi della povertà e dello sfruttamento. Mai sconfortata, si è sempre rimboccata le maniche per cercare di aiutare gli orfani, i migranti, chi aveva bisogno. È un esempio quantomai attuale di una religiosa che ha vissuto il mondo delle migrazioni dell’Ottocento ma che è un modello per le missionarie di oggi. È un esempio per chi si occupa di politiche migratorie e di chi vive quotidianamente il dialogo interculturale. Religiosa dalle molte virtù, non amava parlare di sé, ma trascorreva le sue giornate aiutando gli altri. Servizievole, umile, semplice, povera. I bambini degli orfanotrofi la adoravano. Così come i tanti migranti – all’epoca italiani – che in Brasile le chiedevano aiuto. In sostanza, faceva battere i cuori di speranza. Un po’ come quel cuore che fece tornare a battere nel 1994. Era di un uomo. Un brasiliano. Una suora scalabriniana ha chiesto l’intercessione di Madre Assunta per farlo guarire. E così fu. Il cuore di Eraclide Teixeira Filho tornò a battere e il suo corpo recuperò ogni funzione, senza alcun danno fisico. Nel 2014 Papa Francesco la dichiara Beata.
Il volume raccoglie i tweet di Mons. Costantino di Bruno, teologo e assistent centrale del Movimento apostolico. Alcune delle migliaia di riflessioni che, giorno dopo giorno, il sacerdote consegna al web. Un mix di sapienza teologica e arte comunicativa contemporanea, che ci aiuterà a vivere in un tempo speciale per la Chiesa Cattolica e per l'intera società.
Parlare della famiglia oggi è diventato fondamentale. Essa, quale nucleo fondante della società umana, non può essere abbandonata a se stessa, ma deve essere accompagnata e guidata ad essere ciò che è: scuola di amore e di convivenza. La famiglia, infatti, possiede una spiritualità, quella dell'amore, che può rendere nuova l'umanità, trasformare la società. Il Sinodo ha voluto affrontare il tema per "dire una parola di verità e di speranza" sui "grandi valori del matrimonio e della famiglia cristiana in un tempo segnato dall'individualismo e dall'edonismo".
La relazione tra tecnologia e cultura si presenta in molteplici ambiti: si legge, si scrive e si diffonde la conoscenza in modo diverso rispetto al passato. I nuovi media sembrano aver messo radicalmente in discussione i precedenti modelli di acquisizione ed elaborazione dell'informazione. Tuttavia, non poche sono le strutture essenziali che permangono immutate nella produzione e nella fruizione del sapere: la tensione tra "continuità", "discontinuità" ed "integrazione" percorre l'intero quadro della società digitale. Svolgere oggi un lavoro intellettuale, implica la promozione di un sapere facilmente accessibile, che si arricchisce di continue relazioni e di contributi partecipativi. Il fenomeno dell'open access e la biblioteca digitale costituiscono i canali privilegiati, attraverso i quali lo sterminato universo documentario viene veicolato in rete. Il testo si propone di analizzare la portata di tutti questi mutamenti, consentendo agli studiosi, e non solo, di informarsi e di procedere riflessivamente ad una presa di coscienza sul significato delle proprie operazioni culturali.
Il libro vuole essere un contributo alla inesausta ricerca sull'affascinante tema del bilinguismo ecclesiastico. Attraverso uno studio storico, l'Autore ripercorre le motivazioni che hanno indotto la Chiesa a scegliere il latino come sua propria lingua e ad adottare, in contesti mutati, la lingua volgare.
Paolo VI in un'occasione scrisse: "Io sono amato da Dio, gioia, gioia, pianti di gioia". Quante volte fin dagli anni giovanili ricorre nei suoi scritti l'espressione "Signore Tu ci sei necessario". Nelle varie tappe della sua esistenza Paolo VI cercò sempre di "confessare Gesù nato da Maria Vergine". Guidò la Chiesa in anni difficili. Portò a conclusione il concilio Vaticano II, resse la barra del timone della Chiesa durante gli anni della contestazione. Convinto che il mondo ha bisogno di testimoni più che di maestri, fu un testimone per la Chiesa e nella Chiesa. La lettura di queste pagine ci aiuterà a capire la santità di questo pontefice che scelse il nome di Paolo per essere apostolo fra le genti.
In queste pagine l'Autrice racconta Roma, la città eterna", attraverso l'incontro con una serie di persone in difficoltà per i motivi più vari. Sono 25 storie su persone "periferiche" che si possono incontrare in diversi luoghi centrali dell'Urbe. "