Nel quadro attuale della scienza canonica, il volume affronta il delicato tema del diritto del fedele a scegliere senza costrizioni la propria vocazione. Il principio si trova enunciato nel canone 219 del CIC. Nel commentarlo, l'autore risale ai presupposti storici e culturali del canone ed esamina le sue applicazioni pratiche alla vita dei fedeli, dove la libertà di scelta della vocazione assume la dimensione della stabilità e dell'impegno definitivo. La materia è trattata in modo esaustivo: si considerano la scelta della vita consacrata nella professione dei consigli evangelici, la vocazione al sacerdozio e quella alla vita matrimoniale. Particolare attenzione è dedicata alla tutela giuridica dello stato di vita dopo la sua assunzione definitiva.
Direttore
Giovanni Ancona
Comitato di redazione
Gianni Colzani, Giovanni Deiana, Alessandro Dell’Orto, Innocenzo Gargano,
Maurizio Gronchi, Godfrey Onah, Luca Pandolfi Luigi Sabbarese,
Donatella Scaiola, Leonardo Sileo, Luca Tuninetti
Hanno collaborato a questo numero
Claudio Bonizzi, Massimo Borghesi, Carlo Cirotto, Gianni Colzani,
Giovanni Deiana, Elvio Celestino Fontana, Indunil Janaka Kodithuwakku, Paolo Miccoli, Ardian Ndreca, Claudio Papale, Paul B. Steffen, Luca F. Tuninetti, Donatus Pius Ukpong, Cataldo Zuccaro
FOCUS – CORNELIO FABRO INTERPRETE DELLA MODERNITÀ
Cornelio Fabro o della modernità sotto sequestro
Paolo Miccoli
La prima comprensione fabriana dell’esistenzialismo
Ardian Ndreca
Modernità e ateismo.
Il confronto tra Cornelio Fabro e Augusto Del Noce
Massimo Borghesi
La lezione della filosofia moderna.
Il percorso di Fabro all’Urbaniana
Elvio Celestino Fontana
ARTICOLI
Telling the Story of Jesus to Indigenous Peoples
Indunil Janaka Kodithuwakku
A Theological Analysis of Caritas in veritate of Pope Benedict XVI for Economic Transformation of Nigeria
Donatus Pius Ukpong
La visita apostolica in America Latina di Giovanni Genocchi e la pubblicazione dell’enciclica Lacrimabili statu indorum di Pio X
Claudio Bonizzi
Inculturazione della morale e nuova evangelizzazione
Cataldo Zuccaro
Nel volume vengono individuate e illustrate le coordinate socio-religiose dell'Europa di oggi. Vi è ricostruita la nuova mappa del vecchio continente che documenta le profonde trasformazioni antropologiche e culturali che l'hanno reso "nuova terra di missione". In forma critica e originale, l'autore mette a fuoco i fenomeni della secolarizzazione e dell'indifferenza religiosa, dilaganti nei paesi europei dell'Ovest come dell'Est. Intreccia quindi molteplici prospettive interdisciplinari richiamando il magistero degli ultimi pontefici e i risultati della ricerca più aggiornata e accreditata. La sua analisi dei fenomeni sfocia in una robusta proposta di evangelizzazione all'interno e all'esterno della Chiesa. Secondo l'autore una vera e propria auto-evangelizzazione ecclesiale si renderà possibile con l'approfondimento della propria identità cristiana. Essa non potrà che confermare la vocazione missionaria di ogni credente-in-Cristo.
"Nell'esercizio della loro attività (le POM) portano nel mondo cattolico quello spirito di universalità e di servizio alla missione, senza il quale non esiste autentica cooperazione" (Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 84 l'enciclica sulla "Permanente validità del mandato missionario"). Il presente volume affronta i vari ambiti della cooperazione missionaria in una prospettiva interdisciplinare. I contributi di storia, teologia, diritto, pastorale qui contenuti concorrono a fornire un ampio inquadramento delle problematiche attuali. Le riflessioni offerte sono il frutto di una giornata di studio organizzata dalle Facoltà di Diritto Canonico, di Missiologia e dell'Istituto Superiore di catechesi e spiritualità missionaria della Pontificia Università Urbaniana nel marzo 2009. La pubblicazione inaugura la collana dei "Quaderni di Ius Missionale", la rivista fondata nel 2007 dalla stessa Facoltà di Diritto Canonico dedicata ai temi del diritto missionario. Il volume è anche arricchito dal testo degli Statuti delle quattro Pontificie Opere Missionarie
L'opera di Hans-Georg Gadamer (1900-2002) si è intrecciata con gli sviluppi teologici del mondo protestante, influendo poi in ambito cattolico. Il suo modo di concepire la verità e la storia e il rilievo dato alla tradizione per la coscienza della determinazione storica hanno avuto ampi riflessi negli sviluppi filosofici del Novecento. Individuato nella teoria della "storia degli effetti" (Wirkungsgeschichte) il nucleo centrale e innovatore della filosofia ermeneutica di Gadamer, il presente studio ne ricostruisce l'elaborazione. Notevole la descrizione del superamento gadameriano dello storicismo di Schleiermacher e Dilthey. Analizza quindi l'andamento del dialogo critico tra la sua teoria e gli esponenti della teologia liberale e dialettica (Troeltsch, Barth, Bultmann), e della "nuova ermeneutica" (Fuchs, Ebeling). Discute, infine, gli esiti della teoria presso teologi protestanti (come Pannenberg), e cattolici (come Geffré). Suggestivo il capitolo conclusivo intitolato "Ermeneutica e pluralismo religioso". In appendice, un'intervista dell'autore al cattolico Claude Geffré, esponente di spicco della teologia ermeneutica del nostro tempo
Nel manuale viene affrontata l'intera materia processuale canonica. L'autore procede a un attento esame della normativa vigente osservata anche nella sua evoluzione storica. Di seguito al chiarimento dei concetti generali, indispensabili a una retta comprensione delle varie problematiche, egli analizza i fondamenti giuridici e gli aspetti procedurali dell'indagine previa, delle forme processuali canoniche e dell'azione risarcitoria. Si sofferma anche su questioni meno approfondite dalla dottrina, come, ad esempio, gli elementi che debbono caratterizzare il contenuto della notitia criminis, il diritto a difendersi dell'imputato, l'esercizio dell'azione criminale da parte del promotore di giustizia e la successiva rinuncia ad essa, nonché la figura della parte lesa. Questa nuova edizione, riveduta e aggiornata, si è resa necessaria soprattutto alla luce delle rilevanti modifiche apportate alla normativa concernente i delitti "più gravi", riservati alla competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede, introdotte con decisione del Santo Padre del 21 maggio 2010 (il testo integrale italiano/latino delle Normae de delictis reservatis viene riportato in appendice).
Negli ultimi decenni la Chiesa ha dimostrato in maniera sempre più incisiva la sua vicinanza a coloro che vivono il dramma della mobilità umana. Documenti fondamentali sulla vita religiosa hanno contribuito a suscitare una forte sensibilità verso questo fenomeno. La stessa vita comunitaria e la missione hanno risentito di tali trasformazioni: gli ordini religiosi si sono infatti aperti a una prospettiva di internazionalità e interculturalità. Nel presente volume vengono proposte anche alcune testimonianze di congregazioni e istituti di vita consacrata che si sono lasciati coinvolgere nel fenomeno dei migranti e dei rifugiati e che, modificando le proprie strutture, hanno saputo realizzare comunità sempre più aperte al dialogo e alla convivenza. In evidenza, le esperienze dei missionari di San Carlo–scalabriniani, dei gesuiti, dei verbiti, delle cabriniane, delle figlie di Maria Ausiliatrice-salesiane e di altri ancora. Autori: Vincenzo Rosato, Velasio De Paolis, Anna Fumagalli, Maurizio Pettenà, Tiziana Longhitano, Filippa Castronovo, Beniamino Rossi, Lina Guzzo, Mariella Guidotti, Mark Raper, Antonio M. Pernia, Patricia Spillane, Maria de los Angeles Contreras.
Aldo Vendemiati, professore di Filosofia Morale alla Pontificia Università Urbaniana, propone una lezione di metodo che mette in opera tutte le risorse del metodo storico-critico per estrarre l'autentico insegnamento di San Tommaso sulla legge naturale.