
Il volume, tradotto per la prima volta in italiano, rappresenta il testo legislativo più completo ed elaborato delle antiche chiese di origine apostolica. Riproduce soprattutto la tradizione delle chiese di Siria e di Antiochia, ma relativamente a un tempo in cui le sedi apostoliche erano tra loro unite e tutte assieme in comunione con la sede apostolica di Roma. Emblematicamente ci sono consegnate sotto l'autorità di papa Clemente, vescovo dei romani e cittadino. Contengono in sintesi l'Insegnamento Cattolico, relativo alle regole di fede e di disciplina delle comunità cristiane. E sono divise in VIII Libri, a tipo dell'antico settenario, col sabato di riposo dalla creazione, congiunto all'ottavo giorno della risurrezione del Signore.
Il volume si prefigge di individuare un possibile quadro di riferimento ed un criterio interpretativo che agevolino il riconoscimento dei tortuosi percorsi dell'ateismo ovunque essi si diano. Tale impegno è richiesto a tutti coloro che desiderano chiarire a se stessi e fornire agli altri le ragioni della propria fede e della propria speranza. Per questo motivo, accanto agli studenti impegnati nello studio dell'ateismo contemporaneo, si pongono quanti desiderano orientarsi nella ricca complessità del quadro culturale di fine millennio, per scorgere in esso percorsi sicuri che preservino da ogni tentazione di "rendersi grande e felice indipendentemente da Dio".
La presente ricerca verte sui grandi temi della filosofia cristiana nel "De libero arbitrio" di Agostino, tenendo presente il pensiero agostiniano nel suo complesso e nella sua portata metafisica ed etica. Le tematiche approfondite mirano a situare il "De libero arbitrio" di Agostino in un momento decisivo di maturazione del suo pensiero soprattutto antropologico. In particolare, viene approfondita l'indagine sul tema della verità nel suo porsi come verità sussistente e immutabile, come bene universale, come criterio di giudizio, come fine dell'esistenza e come felicità; inoltre, viene studiata la dialettica tra verità e amore e tra interiorità-verità-peccato-libertà.
Un manuale, sintetico ma completo, concernente la disciplina sanzionatoria attualmente vigente nella Chiesa latina. Per la sua finalità didattica non si limita all’esposizione dei canoni in materia, ma affronta innanzitutto il senso del disciplina penale nella Chiesa, comunità di fede e di carità, soffermandosi in particolare sul perché lo strumento penale, lungi dall’essere estraneo al mistero della Chiesa, partecipi pienamente della sua finalità salvifica sia proteggendo l’identità del Popolo di Dio così come è stata voluta da Gesù Cristo, sia tutelando i fedeli da comportamenti che turbano profondamente la comunione ecclesiale fondata sulla carità e sulla giustizia.
Dopo un’ampia premessa di carattere metodologico e storico, il volume prende in esame la normativa vigente sia nel suo aspetto sostanziale che processuale, in modo da offrire una panoramica completa.
Si tratta di un commento approfondito della Parte I del Libro II del Codice, intitolata "I fedeli " (cann. 204-329). Essa consta di 125 canoni, per la cui presentazione viene seguita la sistematica del Codice stesso. Per la prima volta il Legislatore ha tentato una elencazione sistematica del diritto delle persone, evidenziando il significato che la comunione ha nella valorizzazione dello statuto giuridico delle diverse categorie di fedeli nella Chiesa e la funzione deontologica dei singoli statuti personali. Così si perviene, sulla base della comune partecipazione, in forza del battesimo, a considerare i fedeli in quanto tali. Il commento ai canoni viene arricchito dal riferimento al CIC/17, senza dimenticare le fonti antiche.