"Il volume è suddiviso in tre parti: la prima, di carattere introduttivo, evidenzia alcuni temi ed espressioni che costituiscono lo scenario complessivo e costitutivo attraverso il quale si può fare una lettura più puntuale delle tradizioni di questa Settimana. La seconda è di carattere descrittivo/analitico e riguarda lo studio strutturale dei singoli giorni della Settimana. Nella terza, di carattere conclusivo, viene fatta una rilettura complessiva utilizzando due “orizzonti”: quello storico, in cui si rintracciano le origini e le varie fasi di sviluppo delle tradizioni nel contesto della storia dell’espressione religiosa popolare nell’ambito del Cristianesimo occidentale; e quello teologico, in cui si individuano quelle che sono le tematiche e le peculiarità complessive e specifiche dei singoli giorni che sottostanno alla Settimana Santa in Sicilia."
I sermoni quaresimali: digiuno del corpo, banchetto dell’anima (Lenten sermons: fast of the body, banquet of the soul) a cura di P. Delcorno, E. Lombardo, L. Tromboni
Sono passati cinque anni, da quella sera. Due giorni appena di Conclave, e dopo la scossa imponente arrivata il mese prima con le dimissioni di Benedetto XVI, un altro fatto imprevedibile: dalla loggia di San Pietro si affacciava Francesco, il primo Papa latinoamericano, quello che i Cardinali erano andati a prendere «quasi alla fine del mondo».
Si è capito in fretta che quel «fratelli e sorelle, buonasera» con cui papa Bergoglio salutò per la prima volta i fedeli, e il gesto altrettanto inedito di chinarsi davanti a loro per domandare la benedizione del popolo «per il suo Vescovo», erano solo i primi segni di grandi novità in arrivo.
In questi anni, Francesco ce ne sta proponendo tante. Lo fa usando sempre lo stesso metodo: parole e gesti insieme, inseparabili. Così, per esempio, all’insistenza sulla «Chiesa in uscita» e le periferie si accompagnano le visite insolite con cui inizia sempre i suoi viaggi (il carcere, la casa d’accoglienza, il quartiere-banlieue). L’urgenza di trattare i migranti come persone viene richiamata mentre lui stesso accoglie i profughi a Lesbo. Alla condanna della «terza guerra mondiale a pezzi» si affiancano le iniziative che hanno permesso di gettare ponti dove c’erano solo muri (tra Usa e Cuba, nel Centrafrica, in Colombia; e in Siria, Russia, Cina...). La «preferenza per i poveri» si intreccia con gesti concreti e simbolici, dal pranzo con i senzatetto al rifugio aperto in Vaticano, alla lavanda dei piedi del Giovedì Santo. E via dicendo, in una serie di fatti che danno una luce più intensa anche a quelli che potrebbero sembrare soltanto “richiami morali”, come le parole contro i crimini dell’«economia dello scarto» o a favore di una politica che serva il bene comune - urgenza che ricordavamo proprio il mese scorso e che resta decisiva qualsiasi sia il risultato delle elezioni avvenute nel frattempo (questo giornale viene stampato prima del 4 marzo...).
Possiamo resistere davanti a questi fatti, fermarci a una lettura superficiale, ridurne la portata riconducendoli nel recinto degli schemi abituali, e ritrovarci a parlare di sociologia, di pauperismo, persino di vicinanza o meno alla Tradizione. Oppure possiamo lasciare che quell’unità così potente di parole e gesti - la testimonianza di Francesco - ci provochi fino in fondo, fino alla sua origine. Che lui stesso, da subito e in mille modi, chiama l’«essenziale», «il cuore del Vangelo», il «primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti”». Un annuncio rivolto a tutti, come si è visto in maniera clamorosa durante l’Anno della Misericordia. E capace di rendere ancora più radicale il confronto avviato dai suoi predecessori, e in particolare proprio da papa Ratzinger, con il caotico «cambiamento d’epoca» di cui, poco alla volta, stiamo prendendo coscienza.
Cinque anni sono pochi per abbozzare bilanci. Ma possono essere l’occasione per fermarsi e riprendere il filo di una domanda decisiva: ma a noi - a me - cosa chiede tutto questo? Che strada sta indicando il Papa? Cosa ci propone e cosa ci offre?
È il tentativo che facciamo con il “Primo Piano” di questo numero. Intervistando testimoni significativi. Raccontando storie che “fanno vedere”. E usando come bussola un testo che risale a pochi mesi dopo l’elezione di Francesco, ma che è tutt’altro che superato. Anzi, è decisivo per capire: è l’Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica da lui stesso indicata come suo «documento programmatico». Il titolo dice già molto: la gioia del Vangelo. Non è un caso, come osserva il cardinale Luis Tagle, uno degli uomini più vicini al Papa: «Francesco mette l’accento sulla gioia. C’è una tendenza nel mondo contemporaneo, non solo nella Chiesa, a sentirsi stanchi e tristi. La vita familiare, lo studio, il lavoro: sono vissuti come un peso. Ma noi abbiamo la vera ragione per essere lieti: Gesù, morto e risorto, è vivo ed è la nostra speranza».
In fondo è questo che indica il Papa, con parole e gesti. E noi «non desideriamo altro che seguirlo», come ha scritto don Julián Carrón alla Fraternità di CL dopo l’udienza del 2 febbraio, domandando «allo Spirito di Cristo risorto di aiutarlo a portare il peso di tutta la Chiesa». Buona lettura. E buona Pasqua.
Il presente volume si configura come un vero e proprio compagno di viaggio per il nostro cuore e la nostra anima. Esso propone, come anticipa il titolo, le meditazioni della studiosa cattolica di fama interazionale, Phyllis Zagano, sulla Quaresima e il Triduo pasquale. Attraverso le sue pagine sarà possibile riflettere su numerosi temi che spaziano dalla vita di tutti i giorni all'essere cristiani: lo scopo e condurre il lettore giorno dopo giorno alla celebrazione del Mistero della morte e resurrezione di Cristo nella propria vita. Il periodo di riflessione si apre con le meditazioni proposte in occasione del mercoledì delle Ceneri e per tutta la prima settimana di quaresima tocca temi come: la solitudine e il silenzio «croce degli esseri umani», il concetto di digiuno, le ferite della vita quotidiana, le tentazioni, la preghiera, i mali contemporanei e le ragioni che ci allontanano dalla nostra umanità, il male, la rabbia, il rancore. La seconda settimana di quaresima è caratterizzata da meditazioni sul giudicare e l'essere giudicati, sull'umiltà, sugli status symbol e l'apparire, sulla capacità di ascoltare e di aspettare, sulla speranza. La terza settimana affronta temi come: le profezie e i profeti, il perdono, il rispetto delle regole, l'amore, il compito della vita spirituale. La quarta settimana richiama a valori come la fiducia, la libertà, la verità, mentre la quinta settimana invita a riconoscersi in Cristo, ad ascoltare, a riflettere sulla morte, su Dio e sull'essere suoi figli, sul Figlio di Dio e sulle opere del Padre. Le meditazioni proposte per la Settimana Santa aiutano a comprendere il Mistero della morte e resurrezione attraverso riflessioni sul tradimento e il rinnegamento, il Corpo e il Sangue di Cristo e l'Ultima Cena e ancora l'attesa piena di speranza e paura del Sabato Santo e la gioia della domenica di Pasqua, giorno della resurrezione di Nostro Signore.
Molto spesso pensiamo ai peccati come a un affare privato della coscienza, da regolare tra se stessi e Dio; a tale mentalità corrisponde quella della conversione intesa come decisione del tutto privata e individuale. Ma nessun peccato, anche il più segreto, riguarda esclusivamente colui che lo commette: il peccato si ripercuote sulla Chiesa e sulla famiglia umana. Una buona pastorale della penitenza richiede una pedagogia della conversione che aiuti i peccatori a leggere la loro vita nella luce di Dio. Il libro è un vero e proprio strumento pastorale composto da dieci celebrazioni. Si tratta di canovacci, cioè
di schemi “elastici”, sperimentati in diverse occasioni e incontri, che offrono una sequenza celebrativa (preghiere comuni e brani meditativi) e che andranno adattati secondo le circostanze e l’assemblea celebrante. Ogni celebrazione ha una sua struttura articolata e offre molto materiale (Parola di Dio, testi patristici, invocazioni, preghiere, canti, monizioni della guida, gesti rituali).
I versi di Antonio Tarallo sapranno accompagnare la mente e il cuore del lettore all'incontro con la manifestazione del Volto di Dio, non in un'idea astratta, ma nel volto personale e misericordioso di Cristo Crocifisso e Risorto.
Dalla zuppa alla certosina alla minestra di erbe passate. Dai gnocchi di farina gialla ai maccheroni con le sarde. Dallo sformato di spinaci alle rotelle di palombo. Dal bianco mangiare ai tortelli di ceci. Oltre cinquanta ricette per dare piacere al palato anche senza carne.
Pasqua 2016: Così la vita può cambiare
Siamo in un'epoca post-cristiana che ha perso confidenza con i linguaggi della tradizione. Abbiamo bisogno di mappe e bussole. Ecco, allora, questo libro in cui sono raccolte delle "istruzioni per l'uso": domande, provocazioni, infografiche, testi, preghiere per aiutarci a conoscere e vivere la Quaresima e la Pasqua, tempo per eccellenza della ricerca, della conversione, della possibilità di una vita nuova per il cristiano e per la Chiesa.
Il nuovo sussidio liturgico–pastorale di Pasqua 2016 per seguire e condividere il cammino della Chiesa nell’Anno liturgico. L’Anno liturgico infatti determina un percorso celebrativo in un crescente inserimento nel mistero di Cristo. A tal proposito, come auspicato dai vescovi italiani negli “Orientamenti per il risveglio della fede”, il nuovo sussidio di Pasqua desidera evitare il rischio che per molto tempo nella Chiesa Italiana si è perpetuato: aver trasformato l’Anno liturgico in un contenitore di qualsiasi attività e istanza rischiando di trasformare la “memoria liturgica” in un semplice “ricordo contemplativo” della vita di Gesù. Curato da don Alessandro Amapani, già vice direttore del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, il sussidio presenta un’importante ricchezza di contenuti così strutturata:
• Introduzione altempo liturgico che offre le linee essenziali per vivere l’itinerario spirituale della Pasqua, dal giovedì Santo a Pentecoste.
• Proposta di un’icona, spiegata ne i suoi particolari, per cogliere la parola di Dio come immagine.
• Lectio divina sul vangelo domenicale che attua il passaggio dal testo biblico domenicale alla vita di ogni giorno.
• Catechesi per la settimana con interessantissime proposte di evangelizzazione scaturite dal vangelo domenicale.
• Una preghiera da celebrare intorno alla tavola per ricordarsi del legame che l’uomo ha col creato ed il cibo.
• Un proposta per prepararsi a vivere e celebrare in “nobile semplicità” il Tempo forte della Chiesa.
• Proposta di canti attinenti al rito ed al Tempo liturgico che si sta celebrando per la formazione degli animatori musicali all’interno dell’assemblea.
• Catechesi in disabilità: desidera condurre per mano chi si trova a contatto con i disabili. Tante utili idee per preparare lavori e attività di gruppo.
• Inoltre: il settenario di Pentecoste, rito di spegnimento del cero pasquale.
• Per finire: una proposta cinematografica che, nella visione e nell’analisi di un film, offre un approfondimento del Tempo liturgico attraverso la scheda tecnico–pastorale per un utilizzo di catechesi comunitaria o personale.
Quello sognato da papa Francesco è un giubileo delle porte aperte. Aperte le porte del cuore e della vita, perché gli altri diventino amici e fratelli e possiamo trovare spazio nel nostro cuore, come noi troviamo spazio
nel cuore di Dio. Se apro la porta del mio cuore, Dio mi parla, mi sorride, mi accompagna. Una porta aperta e un segno di speranza, è un invito. Attraversare la porta è incontrare Dio, un padre misericordioso.
La Quaresima ci offre un tempo per dedicarci a Gesù e al suo Vangelo. Un tempo per ascoltare il nostro cuore, ascoltare Dio (la preghiera), le cose (il digiuno) e gli altri (la carità). Oltrepassiamo la porta per ascoltare noi stessi, gli altri, Dio. Dal mercoledì delle Ceneri alla Domenica di Pasqua, il sussidio presenta ogni domenica, e quindi la settimana, come una porta da attraversare:
• Ia DOMENICA: porta dell’aurora
(porta del cambiamento, per scoprire il deserto nel quale incontrare se stessi).
• IIa DOMENICA: porta della notte (porta della fede, per vedere le cose invisibili agli occhi ma visibili al cuore).
• IIIa DOMENICA: porta del mattino (porta della speranza, per guardare le persone e le cose con uno sguardo nuovo).
• IVa DOMENICA: porta della sera (porta del perdono, per scoprire l’abbraccio di Dio). Giovedì, Venerdì e Sabato Santo (le porte del triduo pasquale).
Dal 15 febbraio al 19 marzo sono riportati i riferimenti per la lettura evangelica del giorno e un’azione da compiere. Le illustrazioni, curate nei minimi particolari, offrono ai ragazzi la possibilità di concentrarsi anche visivamente sull’importanza di ogni momento raccontato.
Una testo per guidare meditazione e preghiera durante la Via Crucis scritto da Costanza Miriano, scrittrice e giornalista molto nota al grande pubblico. Miriano affronta le 14 stazioni della Via Crucis partendo dall'assunto che la vita cristiana è un combattimento ma con la certezza che la risurrezione, quel fatto che duemila anni fa ha cambiato la storia dell'umanità, ha fatto entrare nel mondo la certezza che neanche una goccia del nostro sudore, nessuna lacrima andrà perduta se messa nelle tue mani, Signore. Quindi se è vero che la Via della croce è epifania della violenza, è anche vero che è testimonianza di come Gesù ha vissuto questa violenza e dunque è epifania di amore.