Gustaw Herling è stato uno scrittore, pubblicista e saggista polacco, noto soprattutto per il libro "Un mondo a parte" che testimoniò la sua tragica esperienza in un gulag sovietico negli anni 1940-1942. Vissuto a lungo in esilio in Italia, dove il suo percorso è stato segnato dall'incontro con Croce e dal sodalizio con Silone e Chiaromonte nella rivista «Tempo presente», solo dopo la caduta del Muro di Berlino fu pienamente riconosciuto dal mondo culturale italiano. Nel 2019 è stato dedicato alla sua opera un volume dei «Meridiani»: Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti. Questo volume, che raccoglie gli Atti del festival letterario Napoli di Herling tenutosi nel 2019 nel centenario della nascita dello scrittore, consentirà al lettore italiano di cogliere sfaccettature talora inedite non solo dell'opera, ma altresì dell'uomo che in prima persona ha combattuto per i diritti e la libertà di donne e uomini dell'epoca in cui ha vissuto, segnata dal marchio delle ideologie totalitarie e dall'ombra incombente del Male.
Da Reimarus ai nostri giorni tra i teologi è maturata la convinzione della necessità di distinguere tra il Gesù della storia (o il Gesù storico) e il Cristo della fede. Le due coordinate del mistero del Verbo incarnato dovevano essere studiate partendo da metodi e strumenti propri. Soprattutto si voleva evitare che lo sviluppo del Cristo della fede potesse oscurare la ricerca sul Gesù della storia. Queste due strade andarono progressivamente a separarsi fino ad arrivare alla pluralità di "cristologie" contemporanee, tra le quali è alle volte difficile muoversi. Nel mese di novembre del 2019, la facoltà di Teologia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum dedicò due giornate allo studio dell'argomento da diverse prospettive. Esso rispondeva al progetto, iniziato dalla facoltà, di affrontare sistematicamente le verità contenute nel Symbolum niceno-costantinopolitano.
Contributi di: Cristina Marras; Luca Bandirali; Luigi Catalani; Alois Pichler; James M. Fielding; Nivedita Gangopadhyay; Andreas L. Opdahl; Enrico Terrone; Fabio Ciracì; Mario A. Bochicchio; Simona Corciulo; Roberto Limonta; Riccardo Fedriga; Stefan Gruner.
L'opera si presenta quale innovativo strumento di preparazione e consultazione, utilissimo per tutti gli operatori del diritto ed in particolare per gli studenti universitari i quali potranno così disporre di un valido supporto per la comprensione degli istituti giuridici disciplinati dalla normativa contenuta nel Codice di procedura penale. Gli articoli del Codice sono corredati da un agile commento che pone in evidenza la ratio e il contenuto della disposizione. Segue un breve glossario che contiene la definizione dei termini evidenziati in neretto nel testo dell'articolo. Completano l'opera le principali norme complementari e gli schemi, studiati per facilitare la comprensione delle singole disposizioni.
Il volume ha l'obiettivo di ricostruire i nessi principali che definiscono la relazione tra social media e comunicazione politica. Con i contributi, teorici ed empirici, di ricercatori e professionisti della comunicazione, si discuterà delle forme moderne della popolarizzazione del discorso politico, di come gli attori politici usano i social network, di campagne elettorali online, pubblici connessi, transmedialità e memetic politics, chiavi di lettura per comprendere il funzionamento della sfera pubblica digitale contemporanea.
Il volume è una raccolta di saggi dedicati al tema della legge morale naturale esaminata attraverso tre momenti: uno sguardo al passato per rivisitare la tradizione; uno sguardo al presente fra pensiero scientifico e dibattito contemporaneo; uno sguardo al futuro tra legge naturale e legge morale alla luce della rivelazione cristiana.
Questa nuova edizione del compendio di Diritto Processuale Civile offre un quadro sintetico, ma completo del diritto processuale civile consentendo un rapido, ma non superficiale studio della materia sia a studenti universitari sia a coloro che devono affrontare concorsi pubblici e abilitazioni professionali (esame di avvocato).
Questo Compendio di diritto processuale civile è stato aggiornato anche ai numerosi interventi legislativi che sono stati adottati per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19 e, al contempo, consentire lo svolgimento dell’attività giudiziaria.
Completamente rivisitata, poi, la parte relativa ai procedimenti speciali, nel tentativo di dar conto nella maniera più organica possibile delle diverse forme di tutela (sommaria, cautelare e camerale) che tramite tali procedimenti si realizzano.
Come di consueto, l’esposizione di tutti gli istituti processuali, illustrati in uno stile semplice e schematico è avvenuta ponendo in rilievo i profili normativi più importanti, in modo da offrire una sintesi efficace ed esauriente degli stessi, nonché le ricadute pratiche della disciplina positiva.
Un utile questionario alla fine dei capitoli permette di testare il grado di preparazione raggiunto.
Gli originali prospetti esplicativi «Spiegare le norme» forniscono all’utente, infine, uno strumento per andare al di là del semplice significato letterale dei termini utilizzati dal legislatore, indicando l’accezione interpretativa più aderente al contesto applicativo della norma.
L'Opera si presenta quale innovativo strumento di preparazione e consultazione, utile per tutti gli operatori del diritto ed in particolare per gli studenti universitari i quali potranno così disporre di un valido supporto per la comprensione degli istituti giuridici disciplinati dalla normativa contenuta nel Codice civile. Gli articoli del Codice sono corredati da un agile commento che pone in evidenza la ratio e il contenuto della disposizione. Segue un breve glossario che contiene la definizione dei termini evidenziati in neretto nel testo dell'articolo. Completano l'Opera le principali norme complementari e gli schemi, studiati per facilitare la comprensione delle singole disposizioni.
"Caro Salutis Cardo", celebre frase di Tertulliano (De resurrectione mortuorum, VIII, 6-7), scelta come motto e insegna dell’Istituto di Liturgia Pastorale «Santa Giustina», delinea in stile lapidario e con rara efficacia la funzione della carne di Cristo e nostra nel mistero della salvezza e nella liturgia. La collana, curata dall’Istituto e articolata in tre sezioni (Contributi, Studi, Sussidi), intende offrire a studiosi, operatori liturgici e al pubblico la ricchezza di pensiero e il fervore di stimoli propri di una chiesa che celebra e vive in maniera cosciente il suo mistero.
Il 13 ottobre del 2022 si compiono i cento anni dalla nascita di Ugo Bianchi. Tale ricorrenza offre l’opportunità a un gruppo di suoi discepoli in collaborazione con altri studiosi di rendere omaggio a questo grande storico delle religioni, mettendo in evidenza in particolare il valore e l’attualità del metodo storico-comparativo da lui sviluppato. Le domande in gioco sono di grande portata. La complessità della cognizione del fenomeno religioso, che si manifesta sia sul piano teorico che su quello esperienziale, richiede la constatazione di fatti specifici verificabili in contesti particolari connessi a più vasti orizzonti culturali. La valenza della storia è di conseguenza fondamentale per comprendere il religioso e il metodo comparativo permette di cogliere quelle affinità e divergenze che ne consentono la stessa individuazione. Certo, studi disciplinari diversificati, che focalizzano dati secondo metodologie proprie, adducono apporti irrinunciabili, da cui potrebbero emergere non solo ipotesi ma opportunità di confluenze e di approfondimenti, se non prevalgono posizioni preconcette o aprioristiche. L’insufficienza di ogni ambito disciplinare concepito in sé è evidente nell’epistemologia attuale. Ciò è più evidente quando si tratta di ricerche storiche, in quanto il fenomeno storico stesso sottende un riferimento ontologico-relazionale. Nella prospettiva delle ricerche connesse al ROR, nella cui collana appare il volume, la forza del metodo storico-comparativo di Ugo Bianchi può essere identificata proprio in una epistemologia “laicale”, che riesce a far emergere le relazioni stesse dall’interno del fenomeno studiato, senza proiettare su di esso preconcetti teologici o ideologici. Da questa prospettiva il metodo storico-comparativo di Ugo Bianchi merita di essere conosciuto e pensato con attenzione, come preziosa eredità che ci può guidare nel passaggio delicato tra modernità e post-modernità.
L'aula delle udienze celebra i cinquanta anni di vita: è la visione, trasformatasi in pietra, dei suoi coraggiosi idealisti creatori: Paolo VI e Pier Luigi Nervi. Paolo VI sentiva l'urgenza e il bisogno di consumarsi, di effondersi; il bisogno di fare, il bisogno di dare, il bisogno di trasfondere negli altri il proprio tesoro, il proprio fuoco. E scriveva: "Sì; sì, o Signore, dimmi quello che io devo fare, e oserò, lo farò" (13 ottobre 1968). L'insegnamento che Paolo VI ci lascia è che bisogna sempre osare quando si tratta della causa di Dio. L'autenticità della vita cristiana esige un grande coraggio. "Non possiamo essere cristiani se non con coraggio pieno, con forza" (27 febbraio 1974). Nell'aula campeggia la grande Risurrezione in bronzo di Pericle Fazzini (1913-1987), posta scenograficamente a quinta del palco. Oggi, in quella scultura, possiamo vedere un chiaro messaggio all'uomo; dal dolore, dall'angoscia, dalla morte, con Cristo si risorge! Si calcola che in cinquanta anni, nelle udienze e nelle varie manifestazioni che vi si sono svolte alla presenza di Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, i fedeli siano stati oltre 12.000.000.
A novant'anni Liliana Segre, superstite della Shoah e senatrice a vita, decide di interrompere il trentennale impegno di testimonianza davanti a migliaia di ragazzi, in centinaia di scuole. Lo fa con un ultimo, indimenticabile discorso pubblico il 9 ottobre 2020 a Rondine (Arezzo). Un ideale passaggio di testimone alle nuove generazioni, un documento per preservare la memoria di ciò che è stato, raccontato dalla voce di chi l'ha vissuto. E, insieme, un messaggio di incoraggiamento e speranza, di altissimo valore civile, per i giovani e per tutti. Il testo, in cui Liliana Segre ripercorre la sua tragica esperienza, dalle leggi razziali del 1938 alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau, è raccolto integralmente in questo libro. Nel volume anche altre parole, immagini, ricordi della senatrice, dal lager fino a oggi, con proposte di approfondimento e un percorso cronologico. Per non dimenticare. E perché la storia non si ripeta né oggi né mai. Prefazione di Ferruccio de Bortoli. I proventi dei diritti d'autore verranno interamente devoluti in beneficenza.