"La Luce va data", sollecitazione tratta da uno dei 58 scritti che compongono il primo libro di Chiara Lubich Meditazioni (Città Nuova, Roma 1959, 202029), esprime felicemente anche il senso che l'Autrice attribuisce alla scrittura e spinge ad una approfondita riflessione sul ruolo svolto dai suoi scritti nella trasmissione del Carisma dell'unità di cui ella è portatrice. L'avventura di Meditazioni, su cui indaga la presente edizione critica, viene qui narrata attraverso un dinamico percorso che ci fa risalire alle origini di ogni singolo scritto lasciandoci intravedere poi le sue fasi evolutive, tra varianti testuali, espunzioni di testo e successivi reinserimenti, in vivace interazione con il contesto storico-culturale che fa da sfondo ad ognuna delle sue 29 edizioni in lingua italiana.
Con un linguaggio accessibile a tutti, l'autrice introduce e accompagna il lettore a conoscere e ascoltare alcuni capolavori della tradizione cristiana per celebrare l'Avvento e il Natale, la Quaresima e la Pasqua, le Solennità e le Feste dei Santi. Un florilegio di artisti, noti e meno noti, che hanno segnato lungo i secoli la celebrazione dei misteri della vita cristiana. Per ogni brano vengono offerte alcune indicazioni biografiche dell'autore, il testo (e la traduzione) e un link per ascoltare le composizioni su YouTube o tramite codice QR.
Irresponsabili che con le loro azioni scatenano le rappresaglie naziste e fasciste che si abbattono sulla popolazione inerme. Esaltati che combattono per imporre una dittatura comunista in Italia. Assassini che infieriscono sui vinti. E ancora, autori di un racconto falsificato della storia, imposto a tutti. Questi giudizi sui partigiani oggi sono parte integrante di un senso comune diffuso, popolato di frasi fatte. Con un meccanismo connaturato ai media in generale ma amplificato dalla rete, prende forma un racconto che azzera i contesti, semplifica brutalmente, trasporta gli avvenimenti del passato nel presente per giudicarli con il metro dell'oggi. Come possiamo rispondere a questa offensiva pluridecennale? Chiara Colombini restituisce concretezza alla distanza che ci separa da quegli anni, calandosi nella realtà dura e drammatica, ma anche piena di speranza, di quei venti mesi che tanto hanno significato per la storia del nostro paese. Un libro per conoscere ciò che è stato. Senza retorica, tornando alla storia.
Secondo gli studi di Maria Montessori, prendersi cura di piante e animali possiede una grande valenza educativa per i bambini: accresce il loro senso di responsabilità, offre spunti importanti per lo sviluppo emotivo, insegna il valore dell'impegno e il significato della dedizione. Dedicato ai genitori di bambini tra i due e i dieci anni, questo manuale propone una ricchissima serie di attività incentrate sul valore della natura nella pedagogia montessoriana: disegnare con le pietre, fare collane di semi e bacche, piantare un fagiolo, osservare l'alba e il tramonto... Tante esperienze speciali per recuperare il legame innato tra i bambini e il mondo naturale. Dedicato ai genitori e agli educatori di bambini tra i 2 e i 10 anni. 55 attività divise in quattro sezioni - Sperimentare la natura, Muoversi nella natura, Prendersi cura di esseri viventi, Scoprire la natura - a seconda delle diverse aree educative coinvolte. Attività pensate in parte per la casa, ma per lo più ispirate da luoghi ed esperienze all'aria aperta (giardini, cortili, parchi...).
Balò il palloncino, questa volta, atterra a Sempredifretta, una piccola e fumosa città dove la gente corre sempre e non fa altro che guardare gli smartphone. A Sempredifretta non esistono case con i tetti verdi... o meglio, ce n'è solo una, e lì ci abita Alice, una vivace e determinatissima ragazzina alle prese con i boschi, l'ambiente, il verde, la cura della terra, casa di tutti e pianeta delle meraviglie. Alice non è sola. Con lei altri amici, con buffi cappellini, e poi Mister Cuore... invisibile per molti ma capace di dare la giusta carica per affrontare le sfide più grandi. Età di lettura: da 5 anni.
Principale strumento di tutela dei diritti di cittadinanza in risposta a rischi e bisogni individuali e collettivi, lo Stato sociale è da anni al centro di un dibattito che tende a ignorarne la storia. È appunto la storia che intende raccontare questo volume che per la prima volta riunisce in una narrazione complessiva l'evoluzione nel corso del Novecento dello Stato sociale visto nei suoi tre pilastri: la previdenza, la sanità e l'assistenza. Con un approccio che combina i processi politici e istituzionali, come anche sociali, economici e culturali, le autrici rintracciano le radici del welfare italiano nell'età liberale, ne seguono la parabola attraverso il ventennio fascista e l'età repubblicana, e ne enucleano gli elementi fondanti, offrendo un importante contributo di conoscenza su un aspetto costitutivo della società italiana contemporanea.
«Siamo tutti sulla stessa barca». Lo abbiamo ascoltato da papa Francesco nel pieno silenzio della pandemia. E poi ce lo siamo ripetuti mille altre volte: o ci salviamo tutti insieme, o periamo tutti insieme. Ma la percezione della comune sorte, in quanto esseri umani, si è ben presto infranta contro la scottante realtà. Il coronavirus non ci ha trovato tutti uguali e non ci ha resi tali. Per le persone che vivono ai margini, per gli invisibili, la pandemia è stata una vera e propria trappola. Come hanno vissuto il lockdown i senza dimora, i rifugiati, i migranti? Come stanno affrontando la crisi socio-sanitaria? L'emergenza e le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, per noi "cittadini", hanno portato alla limitazione dell'esercizio di alcuni diritti, ma per coloro che la nostra società relega ai margini, i diritti inviolabili dell'uomo, sanciti anche dalla nostra Costituzione, non hanno ancora trovato una tutela adeguata. Infatti, dove i diritti di tutti, a cominciare dagli ultimi, sono protetti e garantiti, lì c'è una democrazia matura. La conclusione è che forse l'Italia non lo è ancora. Un dialogo serrato e provocatorio sul rapporto tra i diritti e l'emarginazione, a partire da un punto di vista privilegiato: quello delle persone richiedenti asilo, raccolto grazie all'esperienza del Centro Astalli (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati), di cui Camillo Ripamonti è presidente.
Tra i testi di accompagnamento ai drammi euripidei giuntici dall'antichità, le hypotheseis narrative rappresentano una tipologia omogenea e riccamente testimoniata, risalente in ultima analisi a un'opera unitaria di sintesi dell'intera produzione euripidea. Questo lavoro offre per la prima volta un'edizione critica complessiva e un commento perpetuo di tutti i testi riconducibili alla raccolta: si tratta di quarantasei hypotheseis euripidee giunteci su papiro o per tradizione medievale, delle quali si fornisce un nuovo testo critico basato sul riesame dei testimoni e un commento incentrato sull'analisi linguistica e strutturale. L'introduzione offre un inquadramento di questa tipologia testuale nella più ampia categoria dei testi paraletterari, ne definisce i caratteri specifici, analizzando in particolare la tecnica di sintesi e il rapporto tra hypothesis e relativo dramma, e affronta varie questioni ancora aperte, quali datazione, autore, origine della denominazione, finalità dell'opera.
Diventare seed savers, ossia contadini custodi di semi e di piante biodiverse è un gesto "poetico" ma concreto. Questo libro vi spiega come coltivare la biodiversità, dalla terra alla tavola. Tutti possiamo essere custodi della "diversità" di semi e piante, sul nostro balcone o sul davanzale o nell'orto. Ma anche nella nostra cucina, attraverso le scelte alimentari quotidiane. Questo libro è un manuale di biodiversità domestica che spiega: dove acquistare o scambiare i "semi dimenticati", come coltivare piante di varietà "perdute" sul proprio balcone o nell'orto di casa, con le tecniche di base e gli esempi pratici, dove incontrare e conoscere le realtà e le comunità che promuovono gli scambi dei semi e si battono per la loro salvaguardia, la lista della "spesa biodiversa", dai mercati contadini ai gruppidi acquisto solidali, per la propria "sovranità alimentare", come promuovere e sostenere le economie alimentari locali. Con le storie straordinarie e una "mappa" dei seed savers in Italia. Con un testo di Pia Pera.
Nella vita frenetica di tutti i giorni diamo per scontate molte cose, tracui le malattie nostre e dei nostri figli. Ci viene spontaneo pensare che problemi quali le adenoidi, le allergie, i raffreddori frequenti, i denti storti, l'asma, il russamento, i disturbidell'apprendimento siano ildestino normale di tutti i bambini, che infatti affollano le sale d'attesa dei pediatri come si fosse a una festa di compleanno; finendo poi spesso anche da dentisti, otorino e neuropsichiatri.Ma davvero le cose stanno in questo modo? I dati epidemiologici sottolineano che i suddetti problemi sono in netto aumento nei Paesi occidentali inurbati e tecnologizzati, e che lo stato di salute pediatrico non è sempre stato così, ma si è spostato dalle malattie acute infettive a quelle croniche che coinvolgono alterate risposte del sistema immunitario. Tutto ciò ha un comune denominatore: l'alterazione degli automatismi di respirazione e di deglutizione nei bambini piccoli, indotta dal nostro stile di vita e dai nostri ritmi artificiali.
Regalatemi i vostri sogni. Così mi aiuterete a sconfiggere il virus”. Il protagonista de “La marcia dei sogni” ha coinvolto così un nutrito gruppo di bambini aiutandoli ad affrontare una situazione difficile.
Durante il lockdown questi bambini, figli di medici, infermieri e del personale sanitario dell’ospedale di Lecco, sono stati costretti a restare a lungo lontani dai genitori, impegnati giorno e notte per fronteggiare l’emergenza ed esposti al contagio.
Grazie all’intuizione di due psicoterapeute che hanno proposto la favola come progetto pilota, i bambini hanno saputo accettare la situazione e sostenere sé stessi e i loro cari con la forza dell’immaginazione.
“La marcia dei sogni”, che presto sarà utilizzata in situazioni simili, invita grandi e piccoli a tirar fuori i propri sogni per affrontare i momenti più delicati.
Con lei viaggiano altre sette favole: ognuna porta un dono prezioso (meraviglia, gioia, cura, amicizia, curiosità, leggerezza, libertà, speranza) e ci chiede di giocare, con noi stessi e con gli altri riscoprendo l’arte di meravigliarci.
Tutte le favole del libro sono illustrate con i disegni di Roberta Ripaoni.