Dopo vent'anni, una donna torna da dove era scappata in seguito a una terribile disgrazia. Ma quella che torna è una donna diversa. La sua figura, gli occhi, persino la voce sono diversi. Neanche il suo nome è più lo stesso. La riconoscerà chi la amava all'epoca? Lui la riconoscerà? Mary Lohan, Marilé Lauría o María Elena Pujol - quella che è, quella che era, quella che è stata a volte - torna nei sobborghi di Buenos Aires dove vent'anni prima aveva una famiglia e dove aveva vissuto fino a quando ha deciso di scappare. Ancora non capisce perché ha accettato di tornare al passato che si era proposta di lasciarsi alle spalle per sempre. Però, mentre lo capisce, tra incontri attesi e inaspettate rivelazioni, capirà anche che a volte la vita non è né destino né casualità e che forse il suo ritorno non è altro che un piccolo colpo di fortuna.
Questa terza edizione, completamente rinnovata rispetto alle precedenti, è più attenta alla comunicazione e alla didattica; più aggiornata negli esempi; più completa nell'illustrazione di come si deve progettare e condurre una ricerca valutativa. Il manuale è utile per chi già conosce la valutazione e vuole approfondirne le tematiche metodologiche, è adatto anche a chi vi si avvicina per la prima volta. Dopo un ampio capitolo teorico generale, che consente al lettore di comprendere le principali problematiche della valutazione, il testo approfondisce come realizzare concretamente una ricerca valutativa in un processo che, tappa dopo tappa, segnala i luoghi di attenzione, gli elementi critici, i rischi dell'approccio iniziale col committente, della formulazione delle domande valutative, della definizione di una strategia di ricerca, fino alla redazione del rapporto valutativo finale. Seguono capitoli più specialistici sulla costruzione del dato e le tecniche di ricerca valutativa. Un capitolo di casi di studio, collegati alle precedenti definizioni metodologiche, consente di vedere come concretamente il metodo sia stato applicato in situazioni e contesti differenti. Il volume si chiude con un ampio glossario.
Nel Novecento alle speranze di una società migliore si sono spesso contrapposte le politiche dell'esclusione, l'annientamento fisico delle minoranze, le violenze di Stato, la condizione marginale dei tanti apolidi in fuga. La storia dei Lager e dei Gulag, la presenza dei luoghi di internamento e le vicende degli spostamenti forzati di popolazioni, si incrociano con la crisi delle società liberali e con la affermazione dei poteri totalitari. Deportare, concentrare, annientare non sono patologie del passato ma il lato oscuro dei tempi correnti, quelli che si vorrebbero governati dal diritto, ma che rivelano ancora la tentazione di cancellare quella umanità considerata un'intollerabile "eccedenza" rispetto agli interessi delle maggioranze silenziose e consenzienti.
Il presente volume illustra la plurisecolare vicenda della trasmissione dell'opera di San Giovanni da Capestrano mediante la ricostruzione della tradizione letteraria - sia manoscritta sia a stampa - del trattato sull'autorità del Papa e del Concilio. Attraverso queste pagine sarà possibile riscoprire l'universo religioso, politico e culturale del tempo e respirare l'atmosfera creata dal Grande Scisma d'Occidente. "In un tale contesto, scrive Bernard Ardura nella Prefazione - l'importanza del trattato di San Giovanni da Capestrano si manifesta immediatamente e in tutta la sua ampiezza. Le sue riflessioni e in particolare l'impossibilità, per lui, che un Papa cada nell'eresia, sono una bella e profonda riflessione illuminata dal lumen fidei".
Nella vita da uomo qualunque dell'architetto Pablo Simó c'è una fessura inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara. Forse era solo un piccolo truffatore, una "canaglia", ma anche Pablo Simó sa di essere una canaglia, nonostante l'apparenza di irreprensibile professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara scatena in lui un'attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di essere canaglia fino in fondo lo travolge. Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l'apparenza, più che mai, inganna.
C'è una Roma nascosta, di cui si sono perse le tracce tra le anse del Tevere, i vicoli del centro e dei quartieri popolari. È una città lontana da quella di oggi, dove i segni del suo glorioso passato si sono mimetizzati, e vanno cercati con grande attenzione tra il tessuto urbano moderno. È la Roma dei fasti dell'impero ma anche del cupo Medioevo, passata attraverso il Rinascimento, le inquietudini del Risorgimento, fino alle guerre mondiali e al dopoguerra. Scopriremo così una città insolita, dalle usanze ormai perdute: i giochi da osteria, i rimedi popolari, le ricorrenze più curiose, le origini del romanesco e i personaggi che hanno dato un carattere deciso alla città. Andremo alla ricerca del suo lato oscuro ed esoterico, per conoscere poi la Roma industriale, fiumarola, quella nascosta nelle viscere della terra, quella malavitosa o perduta tra peccati, cortigiane, omicidi e intrighi di palazzo.
"Il negazionismo è un piccolo universo autoreferenziato, per alcuni aspetti quasi un genere letterario a sé, che non viene scalfito dalla ragione poiché ha una sua ragione, che riposa sulla negazione": soprattutto è un fenomeno carsico, perché a intervalli più o meno regolari, si ripresenta con inquietante costanza negando l'evidenza dello sterminio degli ebrei e, con esso, delle condotte criminali assunte dalla Germania nazista. "La totalità della menzogna non sta nelle singole affermazioni ma nel loro utilizzo in sequenza, all'interno di un universo di significati che è menzognero poiché perviene a negare la realtà dei fatti. Il negazionismo, sul piano dei concetti, non è propriamente un'ideologia compiuta così come, sul versante di coloro che lo professano e lo condividono, non costituisce una setta, anche se molte delle sue manifestazioni e dei comportamenti di coloro che si riconoscono in esso farebbero pensare altrimenti. Si tratta piuttosto di un atteggiamento mentale che si traduce in un modo di essere nei confronti del passato. Al giorno d'oggi si presenta come il prodotto della stratificazione e dell'interazione di tre elementi: il neofascismo, il radicalismo di alcuni piccoli gruppi della sinistra più estrema e il viscerale antisionismo militante delle frange islamiste". Claudio Vercelli ricostruisce storicamente il fenomeno negazionista, ne descrive i protagonisti e gli ideologi, racconta la mappa concettuale...
Affrontare il tema dell'amicizia nell'epoca di Facebook e dei social network richiede coraggio e perfino una certa impertinenza. La relazione amicale comporta fiducia, fedeltà, disponibilità alla condivisione profonda. Ebbene, assicurano i sociologi, mai questo atteggiamento fu più improbabile che nel nostro tempo di drammatica riconfigurazione antropologica. La ricerca sull'amicizia non può dunque prescindere dal pensiero antico: con profondità ineguagliata esso ne indovina le più ampie implicazioni, affettive quanto politiche. Le epoche successive non oseranno tanto, e l'amicizia scomparirà dal pensiero politico così come da ogni considerazione complessiva sull'essere umano. L'autrice percorre gli snodi della riflessione antica, nella convinzione che abbia a che fare con mondi a venire.
Indice
Dopo quasi un quarto di secolo
Premessa
Fondamenti e generazioni
Vecchi caratteri ereditari: Il retroterra della tradizione – L’epoca delle sovvenzioni e dell'attore funzionale – La regia equilibratrice – Tre modelli – Persona mascam versus
Parte prima. Guerra e dopoguerra della generazione dei registi
Prime «sincerità» dei giovanissimi
La scena di «Corrente» e il caso Joppolo – Il disordine coerente di Vito Pandolci – Lo spettacolo dei letterati – La polemica Grassi-Jacobbi – Demiurgia e disumanità. L'approdo di Strehler alla regia – Le ridicole imprese di uno straccione e due fratelli rivali – Il gruppo dell'Accademia – Guerrieri Pandolfi Flaiano e il manifesto «Per un teatro delpopolo» – La resistenza, una storia a parte
Quale regia
La regia italiana: tre tendenze e una anomalia – L’incontro con la critica – L’esperienza provvisoria dei teatrini – Masca eris
Per quale «aggiornamento»?
Il lutto si addice alla generazione. A proposito di Strehler e De Bosio L’io e il sé di Pandolfi – Squarzina dall'accademia in poi – La riconversione di Grassi, l'addio di Jacobbi e la nascita istituzionale del «Piccolo» – Il teatro di Strehler – Le scene dei comunisti da quattro a due – Teatranti e pifferai
Parte seconda. La regia critica
Lo schema del doppio percorso
L'ambito della regia critica – La congiuntura istituzionale – Dalla crisi alla critica – La novità registica – Callide masca eris
Parte terza. Eccessi personali e tagli deflazionistici
Strehler. Tra favola e angoscia: I, 303; IL 316; HI, 327; IV, 341; V, 351 – Il taglio delle fantasie divaganti. Nota su alcuni spettatori-letterati
L'eresia disarmata di Pandolci: 1,361; II, 372; III, 387 – Il taglio delle estreme: il teatro da camera e il teatro di massa...
De Bosio. La periferia come centro: I, 415; II, 429; III, 442 – Il taglio dei teatri di base. Con un’osservazione sui teatri stabili nati successivamente
Squarzina. Per un teatro di cultura: I, 473; II, 480; HI, 500; IV, 511
Poscritto
Gli altri anni cinquanta
Nuovi caratteri ereditari: Temporalità e perduranza culturale dei modi produttivi. Il caso della regia critica – Un’ipotesi sulla regia recente – Masca eris et ridebis semper
Indice dei nomi
Faustina Kowalska (Glogowiec 1905 - Cracovia 1938), suora della Beata Vergine Maria della Misericordia, mistica polacca e apostola della Divina Misericordia. Far conoscere a ogni uomo la Misericordia di Dio, invocarla per i peccatori dando vita al culto e al movimento apostolico della Divina Misericordia: questa la missione di suor Faustina descritta nel "Diario" da lei redatto su indicazione dei padri confessori e riportato in questa antologia. Un cammino, quello di suor Faustina, prezioso per ogni credente.
Il periodo longobardo (VI-XI secolo) è un momento assai significativo della storia d'Italia. Oltre ad aver segnato la prima frammentazione politica della penisola dopo i secoli di unità garantiti da Roma, la presenza longobarda nel centro-nord della penisola e successivamente nei principati meridionali ha lasciato tracce importanti in diversi ambiti, anche sul piano della percezione identitaria di singole regioni. Il volume presenta la storia dei longobardi in una nuova sintesi aggiornata.
I giovani di oggi potrebbero essere la «prima generazione dei nuovi credenti». È questa la tesi centrale del libro, sviluppata con un’attenzione tutta particolare per le straordinarie potenzialità dei ragazzi rispetto a una fede che sembrano rifiutare ma che, in realtà, spesso semplicemente ignorano. E se invece riuscissero a conoscerla? Se si lasciassero veramente interrogare da un messaggio che si offre di rispondere alle loro attese più profonde?
«Saremmo di fronte a una vera e propria “conversione”, che forse avremmo difficoltà ad accogliere o che addirittura, per certi versi, temiamo, perché richiederebbe anche a noi un cambiamento al quale non siamo preparati», scrive Silvano Fausti nell’introduzione. «La nascita di una generazione di nuovi e più autentici credenti interrogherebbe ancora una volta e in modo ancor più esigente noi tutti circa la vera natura della fede, costringerebbe a prendere una posizione non più scontata».
Il libro propone una riflessione che può rivelarsi utile soprattutto a chi è impegnato a trasmettere il Vangelo alle nuove generazioni e per farlo si sforza continuamente di capire che cosa agita il cuore dei giovani rimanendo in dialogo costante e aperto con la Scrittura.
Claudio Cristiani ha conseguito il Baccalaureato in Filosofia alla Pontificia Università Gregoriana e la laurea in Scienze politiche alla Statale di Milano. Si dedica a studi di carattere storico e teologico ed è autore di numerosi manuali di storia e di religione per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Da anni è educatore e formatore nell’ambito dello scoutismo cattolico (Agesci).
Silvano Fausti, gesuita, è stato docente di Teologia e oggi vive in una comunità di confratelli dediti al servizio della Parola e impegnati nei contesti di emarginazione. È autore di numerose pubblicazioni biblico-teologiche, sia di studio sia di divulgazione.