È ancora possibile pregare Dio dopo Auschwitz? Dio vorrà davvero esaudirci? E può farlo? Cioè è onnipotente di fronte alla sofferenza e al male? A questi e ad altri interrogativi - sempre attuali - Cullmann si sforza di dare una risposta fondata sul Nuovo Testamento, frutto di sessant'anni di riflessioni di uno dei più grandi teologi protestanti del Novecento.
Questo volume ha il duplice intento di fornire gli strumenti concettuali per affrontare criticamente sia lo sviluppo dei metodi di indagine storico-artistica che il campo, di sempre più attuale urgenza, della conservazione e fruizione delle opere d'arte. Al primo intento si riferiscono le prolusioni dedicate alla Storia della critica d'arte e all'Iconografia e iconologia, che ripercorrono le linee fondamentali dello sviluppo di questi ambiti disciplinari e propongono all'attenzione del lettore i principali nodi problematici presenti nel dibattito contemporaneo. Nella seconda parte del volume, il Dizionario, i lemmi relativi alla storia della critica d'arte sono dedicati essenzialmente, anche se non esclusivamente, ai concetti, colti sempre nel loro divenire storico, adoperati per definire, classificare, comprendere e apprezzare le opere d'arte. Al secondo intento si rifanno le prolusioni di Museologia e di Restauro, nonché i relativi lemmi del Dizionario. Le voci di museologia/museografia descrivono le diverse tipologie museali e le relative problematiche. Le voci sul restauro, scritte in stretta interconnessione con la relativa prolusione, affrontano con acume critico, ma anche operativo, le metodologie di intervento, i materiali che costituiscono l'opera d'arte e i problemi - che potremmo quasi definire «epistemologici» - che hanno condizionato e condizionano le valutazioni sulle scelte da operare quando si interviene su un'opera d'arte.
Nel 381, minato nel fisico e nello spirito, Gregorio Nazianzeno fa ritorno nella natia Cappadocia, lasciando la cattedra episcopale di Costantinopoli. Qualche tempo dopo affida l'acre risentimento per la sconfitta patita ai versi rivolti A se stesso qui raccolti, tradotti e commentati. La sua scrittura, modernissima per alcuni tratti, si frange di continuo, giustapponendo i piani temporali del passato, del presente e del destino ultimo dell'uomo, e alterna nostalgici flashback autobiografici, aspre invettive contro il clero contemporaneo, bollato come ignorante e corrotto, e grida di supplica a Cristo. Traspare da queste poesie l'inquietum cor del personaggio, sempre sospeso tra l'amaro pessimismo della ragione e le certezze luminose della fede, tra le esigenze di una vita sobriamente contemplativa e le urgenze di una Chiesa militante e impegnata. Un messaggio remoto, ma di singolare attualità.
Un nuovo libro per fare marketing con Instagram, che illustra come il social network più famoso e maggiormente utilizzato dai millennial si sia evoluto profondamente solo pochi anni dopo la sua creazione. Community, utenti, influencer, pratiche di black hat, strategia e cenni di fotografia è quanto rende questo manuale unico e indispensabile per tutti i marketer. Un condensato di nozioni e spunti molto utili per comprendere al meglio le attuali potenzialità e i limiti di questo social network. I principali temi affrontati sono: tutte le ultime novità apportate alla piattaforma; progettualità fotografica e personal branding; influencer marketing, cos'è e come funziona oggi; etica e branded content tool. Con il supporto di alcuni dei massimi esperti nel loro settore in Italia - un avvocato, un digital strategist, un docente universitario e un fotografo professionista - selezionati con cura dall'autrice, che ha visto nascere Instagram in Italia e ha contribuito al suo sviluppo e utilizzo.
II volume parte dall'idea che il problema ambientale e le soluzioni prospettate interpellano il pensiero non solo antropologico, ma anche teologico. Su questa base si innestano riflessioni che affrontano il tema ecologico dal punto di vista storico-filosofico, economico, politico, etico.
La storia politica delinea tuttora le coordinate di fondo per la comprensione e la periodizzazione dell'età contemporanea su scala europea e globale. Con l'intento di contribuire al suo rinnovamento, il volume ripensa alcuni fenomeni e processi fondamentali che hanno determinato le rotture e le continuità del divenire storico, dalla seconda metà dell'Ottocento in poi. Grazie a una serie di prospettive innovative, aperte agli sviluppi storiografici più recenti, il libro ripercorre la relazione tra imperi e nazionalismi, il nesso di democrazia e violenza, le dinamiche di disintegrazione, transizione e ricostruzione nei dopoguerra, le fasi di ascesa e crisi degli assetti europei e transatlantici, i flussi migratori e il ruolo degli organismi internazionali, i rapporti tra l'Europa e il mondo nelle esperienze coloniali e postcoloniali, i mutamenti ambientali dell'Antropocene. L'immagine di un "lungo Novecento" che arriva fino a oggi è il risultato di questa ampia lettura della contemporaneità.
Non si riesce a immaginare attore senza spettatore, spettacolo senza destinatario, teatri senza pubblico. Teatri e non teatro: luoghi, tipologie, linguaggi, nuovi soggetti, trasformazioni radicali, determinano oggi l'uso plurale del fare e del vedere teatro. Il teatro sociale si configura come uno spazio impervio e insieme necessario agli artisti e agli operatori, consolidati e di nuova generazione. Lo è anche per il pubblico? Il libro traccia un percorso nei luoghi del disagio sociale, attraverso l'intreccio di molte voci, cercando di indagare anche le ragioni di chi il teatro lo sceglie da spettatore consapevole, riconoscendone la funzione di mediatore e facilitatore dell.integrazione. Opinioni, narrazioni, conflitti, dubbi, ma anche primi modelli di formazione degli operatori e del pubblico vengono ospitati in queste pagine, cercando di seguire la traccia proposta da Giorgio Testa, quando rileva che "il teatro che si pratica con soggetti svantaggiati, disabili e variamente "esclusi", a scopo di cura, riabilitazione, riscatto, è, per statuto, un teatro necessario soprattutto a chi lo fa e nel suo farsi... Tuttavia, non solo tale teatro contiene già in sé, come scelta, l'aspirazione e la sfida a far vedere ciò che socialmente si vorrebbe tener nascosto, ma nei fatti un pubblico alla fine lo incontra e, anzi, sempre più spesso, lo reclama".
i saggi riuniti in questo volume considerati complessivamente, forniscono un utile contributo alla comprensione dell ordinata storica e dell ascissa logica che segnarono la nascita della medicina e della biologia moderna.
L'opera, suddivisa in tre volumi raccolti in un cofanetto ('Dalla preistoria all'epoca romana', 'Dal tardoantico al XVIII secolo' e 'Dalla caduta di Venezia ai nostri giorni'), ricostruisce la storia della Provincia di Belluno dalle origini ai nostri giorni. Vengono proposti una serie di approfondimenti di carattere storiografico, condotti sulla base di un ampio materiale storico-documentale e accompagnati da un ricco apparato iconografico, i quali svelano le complesse stratificazioni attraverso cui ha preso forma l'identità culturale, sociale ed economica di questo territorio montano la cui specificità rimane rilevante.