Nel corso degli ultimi decenni, in ambito storico e archeologico pochi temi hanno visto una crescita così impetuosa delle ricerche, un aumento così significativo dei dati disponibili e un mutamento così radicale dei paradigmi interpretativi quanto quelli relativi alla Roma medievale, in particolare riguardo al periodo più antico, fino all'anno Mille. La tradizionale visione della città altomedievale appiattita su una interpretazione esclusivamente in chiave di crisi e decadenza è stata messa in discussione dagli studi più recenti che, pur evidenziando la profondità della trasformazione e la gravità dei fenomeni di destrutturazione dell'assetto urbano, hanno messo in luce anche la continuità per tutto il periodo dell'insediamento all'interno dello spazio intramuraneo, l'importanza della città come centro di produzione e come terminale di flussi commerciali a scala mediterranea, il suo rilevante ruolo artistico e culturale. Nel volume alcuni dei più autorevoli specialisti italiani di archeologia, storia, storia dell'arte e cultura della Roma altomedievale tracciano un quadro complessivo dello stato attuale delle conoscenze sulla città dall'età tardoantica fino alle soglie dell'XI secolo.
Alla morte del nonno Alma torna nella casa dell'infanzia, su un'isola in mezzo a un lago circondato dalle foreste. La tranquillità delle sue giornate è sconvolta quando all'improvviso nella sua vita fanno irruzione un lupacchiotto e un leoncino. La ragazza decide di prendersene cura di nascosto da tutti, per proteggerli dagli uomini che li vogliono catturare e rinchiudere. I due cuccioli crescono giocando insieme come fratelli. Ma un giorno il segreto viene scoperto: il lupo è rinchiuso in una riserva naturale e il leone spedito in un circo. Separati da centinaia di chilometri, da sbarre e recinti, Alma e i suoi due amici cercano disperatamente di ritrovarsi... Il romanzo tratto dal film Il lupo e il leone del regista di Mia e il leone bianco. Età di lettura: da 8 anni.
Guerre e violazione dei diritti umani sono arrivati ormai dentro l'Europa, dove le persone in fuga e in cerca di protezione hanno ormai raggiunto la cifra allarmante di 100 milioni. Il report del 2022 fotografa le contraddizioni delle politiche italiane ed europee in tema di protezione internazionale, da una parte l'apertura e la protezione riservata agli ukraini, dall'altra i respingimenti, i campi ai confini e una burocrazia cavillosa riservata invece alle altre persone in fuga dagli altri conflitti.
Nel 1869 fu indetta a Napoli un'assemblea di liberi pensatori in concomitanza con il Concilio Vaticano I. A quell'Anticoncilio aderirono anche 185 donne che chiedevano il riconoscimento della dignità e dei diritti femminili. Tra coloro che contrapponevano l'esigenza di libertà e di emancipazione alle rigide posizioni ecclesiastiche, ebbero un ruolo da protagoniste le sorelle Giulia ed Enrichetta Caracciolo: l'una era Gran maestra di loggia massonica e combattente garibaldina, l'altra, monaca irrequieta desiderosa di affrancamento da una religiosità opprimente. Il volume racconta queste esperienze e come le spaccature createsi durante e dopo la chiusura del Vaticano i portarono alla nascita della Chiesa veterocattolica che ha aperto oggi alle donne importanti ruoli ministeriali. Con i contributi di Angela Russo, Cristina Simonelli e Nadia Verdile.
Presentazione di Franco Buzzi. Postfazione di Gianfranco Garancini.
Il rapporto tra liturgia e pietà popolare è venuto alla ribalta della riflessione teologico-liturgica e pastorale in seguito alla riforma liturgica, che nella sua attuazione ha ridimensionato le varie espressioni di pietà popolare. La problematica è stata esasperata dal fenomeno della secolarizzazione che in nome della scienza e della tecnica ha fatto piazza pulita di tutte le forme della pietà popolare. Negli ultimi decenni si è fatta strada una riflessione che studia la pietà popolare in se stessa come universale e ineliminabile dato antropologico che rivendica la sua autonomia e il suo valore catechetico, spirituale, teologico e missionario e si interroga sulle legittime istanze che essa pone alla liturgia.
La famiglia come valore collettivo e "relazione del Noi": i diversi approcci presentati in questo volume mettono a fuoco i mutamenti dell'oggi nell'evoluzione del concetto di famiglia e analizzano come le politiche pubbliche possano efficacemente approcciarsi alla sfera familiare sostenendola e valorizzandola come nucleo centrale della vita sociale. Le famiglie, con le loro relazioni, sono quel tessuto connettivo essenziale che tiene insieme un popolo, che viene alimentato quotidianamente, con pazienza, fatica e tenacia, e che è risorsa insostituibile per l'equilibrio e la stabilità sociale ed economica del Paese.
Il Rapporto SVIMEZ 2021 analizza le ricadute economiche e sociali della pandemia nella nuova geografia dei divari territoriali europei e italiani. L'aggiornamento annuale di contabilità territoriale fornisce il «consuntivo» delle perdite asimmetriche sofferte da famiglie, lavoratori e imprese nell'anno della più profonda recessione dal secondo dopoguerra. Il Rapporto evidenzia le debolezze strutturali del Sistema Paese amplificate dalla crisi da Covid-19 che soprattutto nel Mezzogiorno sviliscono le condizioni di vita delle famiglie e le opportunità di crescita delle imprese: gli squilibri demografici; il digital divide; i diritti di cittadinanza limitati in sanità, istruzione e mobilità; la questione dei giovani e delle donne; le inefficienze del sistema giudiziario; la carenza di risorse umane e finanziarie nella Pubblica Amministrazione. Grazie alla «nuova» Europa del Next Generation Eu, la coesione economica, sociale e territoriale è stata «promossa» a obiettivo esplicito da conseguirsi con le politiche generali, non più «solo» con la politica di coesione. Dopo decenni di «conflitto», politiche generali e politiche di riequilibrio territoriale sono orientate verso un obiettivo unitario: condizionare la ripartenza post-Covid alla riduzione delle disuguaglianze. L'agenda congiunta di riforme e investimenti opportunamente tracciata dal PNRR dovrà perciò estendersi alle politiche generali da ricentrare sui temi dell'interdipendenza tra i territori e dell'attivazione dei potenziali sottoutilizzati di genere e generazionali. Valorizzando il contributo alle transizioni «gemelle» verde e digitale delle regioni del Sud e negli altri territori in ritardo di sviluppo, all'interno di un disegno unitario di politica industriale capace di mettere a frutto il posizionamento strategico del Paese nel Mediterraneo.
In questo volume sono raccolti i messaggi che Ines ha ricevuto dal Cielo negli ultimi cinque anni. Sono messaggi di grande attualità, dai quali emerge una ferma condanna del male, ma anche e soprattuttto l'Amore profondo e incondizionato di Dio, che non ci abbandona mai. Da tutto questo viene un'indicazione: impariamo a discernere i "segni dei tempi", a partire dal nostro vissuto quotidiano, lasciandoci interrogare dalla Parola di Dio.
Il volume edito da Electa celebra, con il Parco archeologico del Colosseo e FENDI, la restituzione alla collettività di uno dei monumenti più iconici dell'Impero Romano, dopo il completamento degli interventi di restauro e di valorizzazione del Tempio di Venere e Roma, frutto di una sponsorizzazione tecnica della Maison. Il più grande edificio della Roma antica deve la sua straordinarietà, oltre alle eccezionali dimensioni, all'originalità del disegno architettonico, che combinava le proporzioni e la spazialità ellenistica con l'urbanistica e la tecnica costruttiva romana, realizzando una forma del tutto innovativa. Oltre 200 colonne in granito grigio e proconnesio avvolgevano un unico volume rettangolare, ripartito tra le due aule di culto contrapposte: quella dedicata alla dea Venere Felice, dea della natura generatrice, madre di Enea, progenitrice di Augusto e quindi della famiglia imperiale, rivolta verso il Colosseo; quella dedicata alla dea Roma Eterna, personificazione sacra della città e del suo dominio sui territori dell'Impero, rivolta verso il Campidoglio. L'architettura era messa in risalto dalla ricchezza delle decorazioni architettoniche, il cui splendore era aumentato dall'uso della foglia d'oro negli stucchi, dalle colonne in porfido e dalla sinfonia dei marmi policromi nelle superfici pavimentali: il rosso violaceo del porfido e del brecciato pavonazzetto, contrastava con il verde cangiante del cipollino e il giallo antico. Le pareti, rivestite da lastre di marmo, accoglievano nelle nicchie statue di marmo, mentre le gigantesche statue di culto sedute delle divinità campeggiavano nelle absidi. Il volume, nella copertina in tela grezza con la grafica laminata bronzo, vuole richiamare i colori fondamentali del monumento, il cui splendore si rivela sfogliando il ricco reportage fotografico realizzato da Stefano Castellani, che accosta immagini d'archivio a foto scattate durante e dopo le diverse fasi dei lavori di restauro, ma anche dell'eccezionale sfilata Fendi Couture ospitata nella cella di Venere a luglio 2019.
Sei adorazioni eucaristiche per ripercorrere il messaggio e la testimonianza di Giovanni Battista, il profeta dell'Avvento: - La nascita di Giovanni Battista (Lc 1,5-25.57-66) - Voce di uno che grida nel deserto (Lc 3,1-6) - Che cosa dobbiamo fare? (Lc 3,10-14) - In mezzo a voi sta uno che non conoscete (Gv 1,6-8.19-27) - Il Verbo si fece carne (Gv 1,14-18) - Ecco l'agnello di Dio (Gv 1,29-34). Uno strumento adatto per la preghiera personale e comunitaria davanti all'Eucaristia.