Il clan Di Lauro è stato senza dubbio una delle più potenti cosche camorriste degli ultimi vent'anni: forte di centinaia di affiliati e grazie al controllo delle più importanti piazze, ha gestito a lungo i business della droga, dei cantieri e dell'estorsione in Campania. Luigi Alberto Cannavale, che ha lavorato per anni come pubblico ministero per contrastarne l'attività criminale, ci racconta la storia di questo sanguinoso clan, attraverso la voce di un pentito dell'organizzazione. Un'epopea iniziata negli anni Settanta tra le strade di Secondigliano, con le prime rapine di una banda di ragazzini diventati adulti a colpi di pistole, che in pochi anni, dopo aver eliminato le bande rivali, raggiungono un immenso potere, tra bische, cocaina e feroci regolamenti di conti. Negli anni recenti, sotto i colpi della magistratura, le retate, le confische, il declino è inesorabile, fino all'arresto dopo la faida di Scampia del 2004, del boss "Ciruzzo", lo pseudonimo romanzesco del capo clan Paolo Di Lauro. Un vero e proprio romanzo criminale con il respiro della grande narrazione e l'ambientazione, ben conosciuta, nella Campania raccontata da Roberto Saviano.
Dai primi passi della creazione, plasmata dalla divina parola, emerge un progetto affascinante, in cui riposo e lavoro, festa e quotidianità non sono mai solo se stessi ma sacramenti che rivelano la dignità infinita dell'uomo, chiamato a cooperare al disegno della creazione e ancor più a partecipare al riposo contemplativo di dio.
Nota Breve : Sulla scia dell'anno sacerdotale, all'alba di un decennio sulla educazione, il tema del pastore tra Antico e Nuovo Testamento. Al centro, il "prendersi cura" e la gioia del ritrovamento.
Un importante testimone del nostro tempo si racconta, con ironia e franchezza: Giacomo Biffi sceglie '' al guazzabuglio dei giorni trascorsi'' i fatti, le parole, le persone ''meritevoli di essere salvati dalla dimenticanza''. Emerge cosi' dal passato il vivido ricordo della casa natale, della scuola, della sua formazione umana e cristiana; quindi la preparazione all'ordinazione presbiteriale, i trent'anni al servizio della Chiesa di Milano, per giungere infine al periodo trascorso alla guida della Chiesa di Bologna. Una gioiosa scorribanda nel passato, un esempio per chi, tra le nuove generazioni, vorra' intraprendere la ricerca della Verita'.
Un manuale che analizza i Mass media in funzione al ruolo e alla missione della Chiesa. Messaggi e contenuti culturali hanno oggi un impatto sociale crescente, offerto loro dagli strumenti della comunicazione sociale, mentre a loro volta, nella storia della Chiesa le meravigliose invenzioni tecniche sono sempre state considerate doni di Dio così come il Concilio Vaticano II ha confermato.
Il Santuario dedicato a Sant'Antonio, a La Spezia, sorge accanto al convento intitolato a San Francesco. È una chiesa grande e luminosa, amata dai fedeli e dai pellegrini, che si rivela adeguata sia per le grandi celebrazioni liturgiche che per la preghiera personale più intima. Negli anni Sessanta del secolo scorso è stato restaurato e arricchito di pregevoli opere artistiche. Il complesso è immerso nel verde del Parco della Rimembranza e nel silenzio della natura.
La figura di Clelia Barbieri nel contesto storico del Risorgimento e dell'Unificazione dell'Italia. Con la raccolta di alcune omelie che il card. Biffi ha tenuto in occasione della festa della santa, che ricorre il 13 luglio.
Il Santuario dedicato a Sant'Antonio, a La Spezia, sorge accanto al convento intitolato a San Francesco. È una chiesa grande e luminosa, amata dai fedeli e dai pellegrini, che si rivela adeguata sia per le grandi celebrazioni liturgiche che per la preghiera personale più intima. Negli anni Sessanta del secolo scorso è stato restaurato e arricchito di pregevoli opere artistiche. Il complesso è immerso nel verde del Parco della Rimembranza e nel silenzio della natura.
Il fumatore è assediato da eserciti di salutisti, menagramo e ricattatori. Tra cui i bambini che ripetono a raffica: «Vuoi piú bene alla sigaretta che a me».
Oggi un altro mostro è comparso. Allen Carr e il suo libro da novanta milioni di copie hanno creato dal nulla orde di ex fumatori molesti. Che ti guardano con un sorrisetto schifato.
L'autore ha letto il libro. E per sei mesi non ha toccato una sigaretta. Era abbastanza felice, ma al tramonto si trasformava in Dracula. Cosí, alla fine, ha deciso di smetterla. E di ricominciare. Questo è il suo diario. La storia delle sue sofferenze e scoperte.
Che riguardano la vita e i limiti di ognuno.
È un sorriso liberatorio contro la paura che tutto, là fuori, sia un veleno, ma le sigarette di piú.
Farà ridere, soffrire e pensare. Vi farà incontrare anche il primo tabagista europeo, tre Marlboro-men, e l'annoiato artigliere egiziano da cui tutto iniziò. Vi mostrerà che nell'universo non siamo soli.
E offrirà qualche buon consiglio per non scomparire di nuovo dietro a una nube di fumo.
È stato il più potente e misterioso servizio segreto italiano. Campagne di disinformazione, depistaggi, doppiogiochismi, provocazioni: nulla è mancato nella storia dell'Ufficio Affari riservati. Eppure, una ricostruzione dell'attività di questo organismo non è mai stata scritta, tanto che ancora oggi gran parte dell'opinione pubblica ignora perfino che sia esistito. Questo libro colma finalmente il vuoto e, attraverso una corposa mole di documenti inediti, frutto di approfondite ricerche d'archivio, ripercorre la storia dei servizi segreti del Ministero dell'Interno, concentrandosi soprattutto sull'influenza che ebbero nelle vicende nazionali tra l'immediato dopoguerra e gli anni di piombo, e fornendo nuove e significative rivelazioni su alcuni dei principali misteri italiani, dalla strage di piazza Fontana al golpe Borghese. Dalla ricostruzione emerge per la prima volta con completezza d'informazioni la figura di Federico Umberto D'Amato, sotto la cui direzione i servizi segreti del Viminale raggiunsero a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta l'apice del loro potere. Anima nera della Repubblica per i suoi detrattori, il più geniale uomo d'intelligence che il paese abbia mai avuto, per i suoi sostenitori, D'Amato trasformò l'Ufficio Affari riservati in un moderno organo di spionaggio, dotato di una rete di infiltrati senza precedenti, sempre in bilico tra legalità e illegalità.