Difesa, Errore, Garantismo, Intercettazioni, Prescrizione: sono alcune delle voci di un alfabeto particolare. Scritto da chi, con queste parole, ci lavora ogni giorno.
Che cos’è concretamente la giustizia e come funziona? Molti degli strumenti normativi o dei concetti chiave che la animano sono in questi anni al centro del dibattito pubblico, ma non sempre le ‘parole’ usate sono comprese correttamente. Una per tutte: ‘prescrizione’. Accade che tale termine (indicativo della estinzione di un reato per decorso del tempo) venga sempre più spesso considerato sinonimo di ‘assoluzione’ (cioè di esclusione della responsabilità o, addirittura, del reato) e che su questa confusione si giochino le aperture dei telegiornali di maggior ascolto e il compiacimento di politici di primo piano, finalmente appagati nel vedere giudizialmente certificata la propria illibatezza. Il peso della parola deformata è, in questo caso, decisivo. La parola a questo punto la prendono 16 magistrati per spiegare come funziona la giustizia in Italia, quali i fondamenti teorici a cui si rifanno molte norme e provvedimenti, quale è l’armamentario degli strumenti messo a punto, nel tempo, per ottenere risultati e perseguire i reati.
La crisi di fede che intacca non pochi ambiti della Chiesa dipende fondamentalmente dal fatto che Gesù Cristo è poco conosciuto. Forse molti battezzati non l'hanno mai incontrato veramente.
Non si ha fiducia nel cristianesimo e non si crede che sia l'unica religione portatrice della salvezza perché il Risorto è rimasto estraneo alla mente e al cuore di coloro che dovrebbero seguirlo e testimoniarlo.
Un titolo come Domande a Dio potrebbe sembrare un atto di superbia. In realtà questo libro non è altro che un'appassionata proposta di ciò che la fede cristiana e il Magistero della Chiesa possono suggerire a chi desidera spalancare il proprio cuore all'Assoluto.
Il testo si avvia con la sottolineatura di quale sia l'identikit del Dio "cattolico" e descrive il significato dell'atto d'amore mediante il quale egli ha dato origine al mondo e all'uomo. Grande spazio è dedicato all'approfondimento della figura della Madonna, che continua ad accompagnare tuttora quando si incamminano sulla strada della conversione.
Il rapporto tra fede e ragione e il mistero della contrapposizione fra il bene e il male sono ampiamente trattati, partendo dalle riflessioni dei più significativi pensatori della cultura greco-romana per giungere alle osservazioni degli intellettuali contemporanei. l'ultima parte del volume è dedicata all'analisi di ciò che attende l'uomo al termine della vita e alla riflessione su quanto accadrà nei tempi ultimi, quando la storia umana si compirà con la seconda venuta di Cristo.
Un nuovo libro-intervista di Padre Livio Fanzaga, famoso fondatore, direttore e speaker di Radio Maria, tutto incentrato sulla figura di Gesù, sul cristianesimo dello origini fino al mistero della Sacra Sindone. Un fuoco di fila di domande di Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano Il Giornale, a Padre Fanzaga. Un libro che si legge con curiosità e tutto d’un fiato.
Il libro segue la fortunata serie di libri-interivista sulla Chiesa e il cristianesimo – più volte ristampati – con Padre Livio Fanzaga: Maria e il futuro dell’umanità, L’inganno di satana, Attacco alla Chiesa e Aldilà (Gribaudi).
Sono già in preparazione, per il lancio del libro, trasmissioni a Radio Maria con i due Autori.
Questo libro piacevolissimo esplora una delle
domande più affascinanti e cruciali della fisica
fondamentale: perché la matematica è così
efficace nel descrivere la natura?
David Gross, premio Nobel per la Fisica 2004
La matematica è un prodotto dell’ingegno umano o una sua scoperta? E se si tratta di invenzione, come può rispecchiare così bene le regole di funzionamento del mondo? Su queste domande gli studiosi riflettono da sempre: da Pitagora a Einstein, fino ai giorni nostri. Più le nostre conoscenze scientifiche si sviluppano e più ci rendiamo conto che formule elaborate dalla ricerca pura, anche molto prima che se ne intravedesse un uso pratico, descrivono con precisione le leggi dell’universo. La matematica sembra essere addirittura in anticipo sulle altre scienze: onnipresente e onnisciente. Qual è il mistero di tanta “irragionevole efficacia”? Mario Livio ripercorre con vivace curiosità le avventure, i pensieri e gli accesi dibattiti delle grandi menti del passato: geni che non a caso furono insieme matematici e mistici, astronomi, fisici, sociologi e alchimisti. Secoli di interrogativi, conclude l’autore, ci hanno regalato almeno una certezza: se Dio esiste, di sicuro è un matematico integralista.
«Il mondo di oggi attraversa forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe»: con queste parole la Madonna a Medjugorje ha cominciato a mettere in guardia l’umanità dai pericoli che incombono sul suo cammino. La Regina della Pace si è manifestata a sei ragazzi di un piccolo paese della ex-Jugoslavia, ormai 28 anni fa, e tuttora continua ad apparire. A questi ragazzi, oggi adulti, ha consegnato anche dei segreti – dieci in tutto – che rivelerebbero il futuro prossimo dell’umanità.
Dieci segreti, come dieci furono le piaghe d’Egitto: due ammonimenti, un segno – che i veggenti dicono sarà «bellissimo, indistruttibile e non fatto da mani d’uomo» – e infine sette castighi. Questi segreti saranno svelati, uno dopo l’altro, con tre giorni d’anticipo, in modo che al loro verificarsi anche coloro che sono più increduli capiscano che è ora di decidersi per Dio e di cambiare vita, cogliendo le ultime possibilità di salvezza.
Dieci segreti per segnare altrettante tappe di un “tempo di prova” al termine del quale l’umanità che avrà scelto per Dio, dopo molta sofferenza e gravi attacchi alla fede, potrà finalmente abitare il mondo della pace che la Madonna ha promesso.
La filosofia è riflessione scientifica sull'esperienza umana universale e con le sue risorse naturali può conoscere qualcosa di Dio a partire dalla conoscenza del mondo. La teologia, invece, è riflessione scientifica sulla fede: si costruisce in rapporto all'evento della rivelazione divina, presuppone la fede in Cristo e si fonda sui dogmi definiti dalla Chiesa. Oggi la catechesi e l'evangelizzazione devono fare i conti con una cultura dominante che, intenzionalmente, confonde il discorso filosofico su Dio e la religione, da un lato, con il discorso teologico, dall'altro. Il presente trattato tenta di fornire gli strumenti epistemologici per superare questa confusione, fornendo un'accurata definizione della natura e del metodo della filosofia e di quelli della teologia. l trattato spiega anche come la teologia, per servire la verità soprannaturale rivelata da Dio, debba tener conto della verità razionale che può essere raggiunta dall'uomo con la filosofia, a condizione che questa abbia seguito correttamente il suo proprio metodo. Sulla scorta di questi precisi criteri epistemologici, vengono analizzati anche i più significativi esempi di feconda collaborazione tra filosofia e teologia nella storia del cristianesimo. Quindi vengono commentati dettagliatamente i documenti del Magistero sulla funzione ecclesiale della teologia e sul ruolo della filosofia nella ricerca teologica.
Questo libro mette a tema il rinnovamento dell'insegnamento della Teologia Morale alla luce del Concilio Vaticano II e delle encicliche Veritatis splendor e Deus Caritas est.
Cari giovani, tutto quello che il mondo di oggi vi offre è un'illusione, passa. proprio per questo potete comprendere che satana vuole, con la sua presenza, distruggere voi e le vostre famiglie…
Cari giovani, satana è forte e farà di tutto per portare scompiglio, ostacolandovi in tutte le vostre iniziative.
Aumentate quindi le vostre preghiere perché ne avete particolarmente bisogno in questi ultimi tempi.
La migliore arma da usare contro satana è il rosario.
L’armatura perduta è l’avvincente racconto di come ancor oggi l’archeologia possa riservare straordinarie scoperte, quale quella fatta da Livio Zerbini, valente studioso del mondo antico, in uno degli scenari paesaggistici e storici più affascinanti e suggestivi: la Colchide , l’antica regione, affacciata sul Mar Nero, il cui nome evoca immediatamente il mito di Giasone e degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro.
Le pagine del libro non soltanto ripercorrono e ricostruiscono le fasi salienti dell’eccezionale scoperta archeologica, un’antica armatura, completa ed in ottimo stato di conservazione, ma rappresentano una sorta di viaggio a ritroso nel tempo nell’antica Colchide, in cui la dimensione del mito si percepisce ancora e sembra quasi insita negli stessi luoghi, e in cui l’archeologia, proprio per l’insufficienza di scavi sistematici, risulta ancora inevitabilmente ammantata di quel fascino del mistero della scoperta.
Ma la scoperta, pur se di grande rilevanza scientifica, è di per sé l’occasione per raccontare un viaggio in una terra dall’incontaminata bellezza, che ancora preserva inesplorati tesori archeologici.
Questa terra, così densa di storia, oltre a conservare paesaggi incontaminati di assoluta e straordinaria bellezza, rappresenta un vero e proprio scrigno di tesori archeologici ancora tutti da scoprire. È il caso della straordinaria scoperta fatta dall’autore del libro, Livio Zerbini, dell’Università di Ferrara, insieme a Vakhtang Licelli, dell’Università di Tbilisi. Nella provincia di Samtskhe, a sud dell’attuale Georgia, in un territorio per molti secoli di grande importanza strategica, attraversato dal fiume Mtkvari, tra i villaggi di Tsunda e Tmogvi, lungo il percorso fatto da Pompeo Magno per giungere in Colchide, all’interno di una vallata ben celata e nascosta, in cui sembra che il tempo si sia fermato per sempre, si trova un’imponente necropoli, composta di innumerevoli tombe, che datano dall’età del bronzo al III secolo, che costituirà, senza alcun dubbio, una delle più interessanti aree archeologiche degli anni a venire.
L’armatura perduta è pertanto la palese dimostrazione di come molte rilevanti scoperte archeologiche possano ancora venire alla luce, e sottrarsi così all’oblio del tempo nel quale erano inevitabilmente cadute, e nel contempo concorrere a dare la giusta dimensione e fisionomia a quell’immensa galleria di fatti, avvenimenti e personaggi che hanno animato il grande palcoscenico della storia.
Livio Zerbini insegna Storia Romana presso l’Università degli Studi di Ferrara, dove è responsabile del Laboratorio sulle Antiche province Danubiane. Dirige una missione archeologica nella Colchide. Ha pubblicato numerosi lavori sull’economia, la società e il popolamento nel mondo romano e sulla didattica della storia antica. Tra i suoi libri recentemente editi, si ricordano: Demografia, popolamento e società del delta padano in età romana (Ferrara 2002), La città romana (Firenze 2005), Insegnare l’antichità (Roma 2006), L’ultima conquista (Roma 2006) e con Rubbettino La Dacia romana (Soveria Mannelli 2007) e Pecunia sua (Soveria Mannelli 2008). È autore di documentari e consulente scientifico di trasmissioni radiotelevisive.