Il libro raccoglie gli atti del Convegno nazionale Aipas tenutosi ad Assisi nell'ottobre 2021. Un'occasione per approfondire, rileggere e conservare le riflessioni più importanti sul tema - sempre più dirimente e decisivo - della pastorale della salute. Introduzione, Don Isidoro Mercuri Giovinazzo «Aprirò una via nel deserto», Don Luigi Maria Epicoco Nuove vie della Pastorale della Salute aperte dalla crisi sanitaria, Mons. Marco Brunetti Dopo la Pandemia sapremo ripartire e ricominciare?, Padre Francesco Piloni Verso una nuova prossimità?, Luciano Sandrin Carità e servizio per la salute, Marina Menna L'esercizio dell'Assistenza, Tomas Chiaramonte I servizi nei reparti Covid ed in terapia intensiva, Piero Capuzi Uniti contro il Covid-19, Emanuela Perri
Perché c'è la Chiesa? E che può apportare ai nostri contemporanei nel loro vivere assieme? Il Vangelo può contribuire a umanizzare questo mondo? A quali condizioni? I saggi che compongono questo quaderno intendono onorare la sfida di pensare quella "forma" di "Chiesa in uscita" di cui parla Papa Francesco in Evangelii Gaudium, quando afferma che l'azione missionaria costituisce il paradigma di ogni opera della Chiesa al punto che si dovrebbero trasporre in chiave missionaria tutte le azioni abituali della stessa.
Il Quaderno della Formazione Permanete del Clero vuole essere uno strumento per preti e diaconi per raccogliere e vivere la proposta dell'arcivescovo Delpini a essere discepoli di Gesù che pregano e insegnano a pregare. È grazie alla preghiera personale e comunitaria che il cammino di una Chiesa sinodale trova senso e riceve forma e forza, come sottolinea l'Arcivescovo. La preghiera per dimorare in Gesù, per essere docili allo Spirito, è «principio di pace e di fortezza», è sollecitudine e cura per le sorelle e i fratelli.
Fra esorcismi, accoglienza e apparizioni. Tre sacerdoti protagonisti di imprese straordinarie raccontano la loro vita, la missione e ci offrono la chiave per superare paure e difficoltà. Tre carisma sacerdotali, previsioni del mondo e della Chiesa, tremori di vivere la fede, un'unica strada: Cristo.
“Chiesa in uscita”, chiamata a vivere la conversione missionaria per annunciare il Vangelo oggi. Il Vaticano II ha rilanciato la centralità dell’evangelizzazione e dell’accompagnamento degli adulti nella fede. L’incontro tra la realtà socio-culturale ed ecclesiale italiana con un teologo del Concilio, M.-D. Chenu, invita a riscoprire l’identità teologale della catechesi e a rivisitare il rapporto tra dottrina e pastorale, tra teoria e prassi, tra teologia e agire pastorale. Padre Chenu offre anche al nostro tempo la freschezza del Vaticano II con espressioni quali: discernere i “segni dei tempi”, la “Chiesa in stato di missione”, ritornare all’essenziale della Parola, l’ascolto dei poveri, una teologia induttiva, il principio dell’incarnazione... L’approfondimento si colloca nell’ambito della teologia pratica.
"Dalla testimonianza di Cesare de Bus Paolo VI ricavò i tratti essenziali del vero catechista: essere l uomo della Bibbia e l uomo della Chiesa, ansioso di trasmettere la vera dottrina di Cristo. Sullo stile e sul metodo particolare di fare catechesi di san Cesare de Bus in questo libro ci si sofferma doverosamente, nel quadro generale della sua figura e del suo tempo, nonché del suo cammino spirituale. Questo libro ci aiuta a conoscerlo e ad amarlo e c incoraggia a imitarlo." Marcello Card. Semeraro
Un libro di parte e di denuncia. Trattandosi dei giovani, un libro di parte: sin dall'inizio vuole esplicitare la simpatia per le nuove generazioni che ispira ogni sua pagina. E occupandosi di pastorale giovanile, un libro di denuncia: l'identità di questa giovane disciplina nata e cresciuta all'ombra della catechetica, infatti, corre oggi il rischio di dileguarsi. La pastorale giovanile costituisce una sfida cruciale per la prassi cristiana, se non la sfida per antonomasia, il punctum dolens più delicato e decisivo per la Chiesa. Stando così le cose, il ragionamento dell'autore si muove sia nella direzione dell'identità interdisciplinare della pastorale giovanile, sia nel rispetto della sua metodologia particolare, che consiste nell'analisi della prassi e nella ricostruzione ermeneutica dell'educazione alla fede.
Due voci, quelle di Rafael Luciani e di Serena Noceti, che affrontano la "sinodalità2, un concetto astratto che deve essere costantemente ribadito, soprattutto in vista del sinodo dei vescovi. Due voci che rivelano due visioni intersecanti della sinodalità, che è soprattutto uno stile, un habitus, un modus vivendi et operandi: lo stile di un popolo che Dio raccoglie e invia come corpo ecclesiale di Cristo e tempio dello Spirito Santo. La sinodalità è una dimensione costitutiva e costituente della vita e della missione della Chiesa che deve essere recuperata e che richiede la costante revisione degli stili di vita, delle pratiche di discernimento e delle strutture di governo. Una conversione di mentalità che implica il ripensamento dei rapporti di autorità e di uguaglianza, e quindi il passaggio a un nuovo modo di procedere ecclesiale che si fonda sulla base che comprende tutti i fedeli che compongono il popolo di Dio.
Conquistato dall’esempio e dal carisma di Padre Annibale di Francia, fondatore dei Rogazionisti, il sacerdote Pantaleone Palma (1875-1935) divenne suo valido e fedele collaboratore. La storia di fede e umiltà di Padre Pantaleone, che visse le Beatitudini evangeliche fino in fondo, può oggi costituire un grande esempio di sottomissione alla volontà di Dio e un valido e coerente modello per sacerdoti e per quanti si professano cristiani.
Partendo da una visione integrale dell'uomo, tra ciò che è e ciò che è chiamato ad essere, il libro approfondisce alcuni temi legati alla formazione alla vita consacrata. Il primo tema riflette sull'importanza della Parola di Dio nell'iter formativo, alla luce dell'esortazione apostolica di Benedetto XVI Verbum Domini. Il secondo tema considera il contributo di Vladimir Lossky sulla vocazione dell'uomo, tra redenzione e deificazione. Infine gli ultimi temi sono: il ruolo della relazione nell'esercizio della leadership e la centralità dell'azione della grazia nella formazione, in riferimento ad un'esperienza concreta in cui si riflette sull'uso dei media digitali, sull'identità e sull'accompagnamento come occasione di crescita per educandi e educatori.
L'Italia è il Paese della "fragile bellezza". Un luogo stupendo, meraviglioso nel suo paesaggio e nelle sue opere d'arte, ma estremamente fragile nel suo tessuto urbanistico, territoriale e anche in quello sociale. L'Italia, infatti, è costituita da molte Italie: c'è un'Italia metropolitana e una urbana, un'Italia costiera e un'Italia delle cosiddette "Aree interne", dove la popolazione diminuisce progressivamente e dove intere zone rischiano di rimanere deserte. L'abbandono di queste zone costituisce un grave pericolo per il patrimonio artistico, sociale e ambientale del nostro Paese. Per questo motivo, l'ho scritto molte volte, avverto la necessità di rammendare l'Italia, con tutta la pazienza e l'amore degli uomini e delle donne di buona volontà. [...] Si tratta solo dell'inizio di un cammino comune che ha un obiettivo ambizioso: ricucire socialmente e spiritualmente il Paese partendo da quei territori che oggi ci sembrano marginali e in sofferenza. La Conferenza Episcopale Italiana sostiene questo cammino, che vuol essere anche uno specifico contributo alla crescita globale del Paese. Dalla prefazione di S. E. Rev.ma Card. G. Bassetti Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
«Il volume qui pubblicato trova il suo nucleo generatore nella relazione tra ministero di guida e corresponsabilità/partecipazione dei fedeli laici nella figura del discernimento ecclesiale, proiettandosi su una riconfigurazione complessiva dell'azione ecclesiale. La questione non è stata soltanto analizzata, valutata e progettata da chi scrive, ma anche verificata nel suo effettivo svolgimento, grazie a una puntuale ricostruzione che l'autore fa di un'interessante esperienza da lui stesso messa in campo nella sua diocesi, a partire dai criteri e dalla prospettiva qui presentata e articolata. Il lavoro rende conto di un serio itinerario di elaborazione attuando il metodo del discernimento comunitario di Sergio Lanza e coinvolgendo, sotto la presidenza intelligente ed equilibrata del vescovo del tempo, l'intera diocesi e il suo territorio di appartenenza. La "presidenza del discernimento comunitario" come figura caratterizzante il ministero di guida della comunità ecclesiale: è questo il punto di arrivo di tutto il percorso di Angelo Auletta in orizzonte sinodale di mistero di comunione e missione. Altri - è auspicabile - lo seguiranno, portando frutti per il buon servizio della teologia e per l'edificazione della Chiesa (dalla Prefazione di Paolo Asolan).