«La famiglia, oltre che sollecitata a rispondere alle problematiche odierne, è soprattutto chiamata da Dio a prendere sempre nuova coscienza della propria identità mlssionaria di Chiesa domestica anch'essa "in uscita"».
L'ascolto delle sfide sulla famiglia, il discernimento della sua vocazione e la riflessione sulla sua missione sono i tre grandi temi dell'Instrumenturm Laboris predisposto per il Sinodo dei Vescovi
in programma a Roma nell'ottobre 2015.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
La nuova enciclica sull'ecologia e sul nostro dovere di salvaguardare il creato. Sei i punti chiave attorno a cui si sviluppa la riflessione di papa Francesco: "Quello che sta accadendo alla nostra casa", "Il Vangelo della creazione", "La radice umana della crisi ecologica", "Un'ecologia integrale", "Alcune linee di orientamento e di azione", "Educazione e spiritualità ecologica". "Alla fine - scrive papa Bergoglio - ci incontreremo faccia a faccia con l'infinita bellezza di Dio e potremo leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell'universo, che parteciperà insieme a noi della pienezza senza fine... Nell'attesa, ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo. Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio... Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza" (dai nn. 243 e 244).
Il messaggio dell'enciclica è accompagnato da commenti che guardano al testo a partire da tre prospettive diverse: quelle di un teologo, di un vescovo e di un politico.
L. Boff: la teologia e l'enciclica; A. Zanotelli: i popoli impoveriti e l'ecologia; G. Giraud: la finanza e la cura del creato; C. Giaccardi: educare alla cura; G. Costa: passi concreti per la conversione ecologica per capire l'enciclica "verde" di papa Francesco con l'aiuto di grandi testimoni e autori di fama internazionale.
Il volume intende offrire ai fedeli una guida sicura per interpretare rettamente la discussione in atto tra quanti sono favorevoli alle tesi “pastorali” del cardinal Kasper (tra questi, il cardinale Marx) e quanti invece (come i cardinali Müller, Caffarra, Brandmüller e Sarah) propongono una pastorale che applichi efficacemente la dottrina della Chiesa sulla sessualità umana e sul matrimonio.
L'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
Il libro richiama l'importanza della costituzione dogmatica, e dei suoi temi nodali, nella e per la vita della Chiesa. In tal senso, orienta Dei Verbum 8, quando afferma che "la viva voce dell'Evangelo risuona nella Chiesa per mezzo di questa nel mondo". Sono eloquenti pure le parole di Benedetto XVI, nella "chiacchierata sul Concilio Vaticano II", avuta con i parroci e con il clero di Roma, il 14 febbraio 2013: "la Scrittura è la Parola di Dio e la Chiesa sta sotto la Scrittura, obbedisce alla Parola di Dio, e non sta al di sopra della Scrittura. E tuttavia, la Scrittura è Scrittura soltanto perché c'è la Chiesa viva, il suo soggetto vivo; senza il soggetto vivo della Chiesa, la Scrittura è solo un libro e apre, si apre a diverse interpretazioni e non dà un'ultima chiarezza".
Sta volgendo al termine il tempo intersinodale, durante il quale il Santo Padre Francesco ha affidato alla Chiesa intera il compito di «maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare» (Discorso per la conclusione della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, 18 ottobre 2014).
Dopo aver riflettuto, nella III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2014, su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione, la XIV Assemblea Generale Ordinaria, che avrà luogo dal 4 al 25 ottobre 2015, tratterà il tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Il lungo cammino sinodale appare così segnato da tre momenti intimamente connessi: l’ascolto delle sfide sulla famiglia, il discernimento della sua vocazione, la riflessione sulla sua missione.
La Relatio Synodi, frutto maturato nella scorsa Assemblea, è stata integrata da una serie di domande per conoscere la recezione del documento e per sollecitarne l’approfondimento. Ciò ha costituito i Lineamenta, che sono stati inviati ai Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, alle Conferenze Episcopali, ai Dicasteri della Curia Romana e all’Unione dei Superiori Generali.
Tutto il Popolo di Dio è stato coinvolto nel processo di riflessione e approfondimento, anche grazie alla settimanale guida del Santo Padre, che con le sue catechesi sulla famiglia nelle Udienze generali, e in varie altre occasioni, ha accompagnato il cammino comune. Il rinnovato interesse per la famiglia, suscitato dal Sinodo, è confermato dall’ampia attenzione riservata ad essa non solo da ambienti ecclesiali, ma anche da parte della società civile.
Sono pervenute le Risposte dei soggetti aventi diritto, alle quali si sono aggiunti ulteriori apporti, detti Osservazioni, da parte di molti fedeli (singoli, famiglie e gruppi). Varie componenti delle Chiese particolari, organizzazioni, aggregazioni laicali ed altre istanze ecclesiali hanno offerto importanti suggerimenti. Università, istituzioni accademiche, centri di ricerca e singoli studiosi hanno arricchito – e continuano a farlo – l’approfondimento delle tematiche sinodali con i loro Contributi – attraverso simposi, convegni e pubblicazioni –, mettendo anche in luce aspetti nuovi, secondo quanto richiesto dalla “domanda previa” dei Lineamenta.
Il presente Instrumentum Laboris è composto dal testo definitivo della Relatio Synodi integrato dalla sintesi delle Risposte, delle Osservazioni e dei Contributi di studio. Per facilitare la lettura, si segnala che la numerazione contiene sia il testo della Relatio che le integrazioni. Il testo originale della Relatio è riconoscibile dal numero tra parentesi e dal carattere corsivo.
Il documento si articola in tre parti, che mostrano la continuità tra le due Assemblee: L’ascolto delle sfide sulla famiglia (I parte) richiama più direttamente il primo momento sinodale; Il discernimento della vocazione familiare (II parte) e La missione della famiglia oggi (III parte) introducono il tema del secondo momento, con il proposito di offrire alla Chiesa e al mondo contemporaneo stimoli pastorali per una rinnovata evangelizzazione.
È la seconda enciclica di papa Francesco, ma è la più attesa, anche perché questa volta scritta interamente di proprio pugno e non mutuata dal pontefice predecessore. I mass media l'hanno chiamata l'enciclica "green", in realtà mette al centro anche i temi dell'economia, denunciando lo scandalo del miliardo e mezzo di persone che vivono sotto la soglia di povertà, quella che Jorge Mario Bergoglio chiama da tempo: miseria globalizzata. Papa Francesco riconosce, infatti, un legame inscindibile tra custodia del creato e promozione della giustizia: sono i poveri a subire le più drammatiche conseguenze dello sfruttamento insensato delle risorse del pianeta, della desertificazione, della scarsità e dell'avvelenamento delle acque, della espropriazione di terre coltivabili, dell'inquinamento atmosferico e dell'iniqua distribuzione di materie prime. Per una migliore individuazione dei temi, il testo dell'enciclica è affiancato da titoli sintetici a margine di ogni paragrafo ed è introdotto da una guida alla lettura a firma di una delle protagoniste della vita ecclesiale italiana, la teologa Cristina Simonelli, che da anni ha posto al centro della sua ricerca intellettuale ed esistenziale i temi dell'equità sociale, dei diritti, dell'ecofemminismo e dell'educazione alla pace.
Descrizione
La seconda Enciclica di Papa Francesco, "è rivolta a tutti". Lo ha precisato lo stesso Pontefice esortando i fedeli che gremivano piazza San Pietro "a pregare perché tutti possano ricevere il suo messaggio e crescere nella responsabilità verso la casa comune che Dio ci ha affidato". "Invito ad accompagnare questo avvenimento - ha concluso - con una rinnovata attenzione alle situazioni di degrado ambientale, ma anche di recupero, nei propri territori".
Ben noto fin dall’inizio del Pontificato è il magistero di Papa Francesco in tema di salvaguardia del creato. Un magistero incentrato soprattutto su due concetti chiave. La necessità della custodia, da un lato, e la lotta alla cultura dello scarto dall’altro. In pratica di fronte all’evidenza che l’azione incessante dell’uomo – specie negli ultimi 150 anni – ha avuto un impatto fortissimo sulla natura e potrebbe avere conseguenze dagli esiti potenzialmente disastrosi, il Papa in questi due anni ha richiamato tutti alle proprie responsabilità.
Francesco ha indicato all’uomo contemporaneo un comportamento da tenere e una condotta da evitare. Il primo è appunto l’atteggiamento del custode, di chi si prende cura, di chi non considera il creato e le creature come risorse da sfruttare in maniera intensiva e sciagurata, ma come un giardino da coltivare. La seconda è la tendenza di chi invece scarta tutto ciò che non gli serve.