Camminare è un modo di respirare e di conoscere, un ritmo con cui si sceglie di vivere, una trasformazione costante. È una via per incontrare gli altri superando confini, pregiudizi, inibizioni. Per Enrico Brizzi, scrittore, padre, viaggiatore, il cammino è una danza, una preghiera, una musica senza parole che segue il respiro antico del mondo, libera la mente dall'inessenziale e vince il drago che si nasconde in ognuno di noi. Con lo zaino carico di curiosità, di pazienza, di libertà, si pone sempre nuovi obiettivi, unico rimedio alla nostalgia che si prova quando si arriva alla meta. Così, dopo essere stato da Canterbury a Roma, dalla Vetta d'Italia a Capo Passero, da Roma a Gerusalemme, si incammina con i Buoni Cugini partendo dalla sua amata Torino alla volta di Santiago. E lungo il percorso - che valica le Alpi e i Pirenei correndo come un filo rosso attraverso storie e miti dell'Occidente, da Annibale a Carlo Magno, dal Cid Campeador a d'Artagnan, dai giacobini ai miliziani spagnoli - si interroga sulle radici del nostro Vecchio continente, cucendole insieme nel magico idioma dei viandanti.
Il volume intende offrire alle famiglie e a coloro che si accingono al matrimonio, una guida ai centri di spiritualità dedicati specificatamente a chi ha abbracciato questo stato di vita. Con una introduzione di Luciano Moia, giornalista del quotidiano Avvenire ed esperto di tematiche familiari, il volume si presenta agile e di facile lettura. Suddiviso in tre sezioni, seguendo un criterio geografico: Nord Italia, Centro, Sud, più una breve sezione dedicata ai movimenti che organizzano incontri, corsi, esercizi spirituali, periodi di vacanza e una mappa geografica, per facilitare l'individuazione delle strutture di spiritualità. Ciascuna sezione presenta una breve introduzione, che evidenza le caratteristiche specifiche delle offerte dell'area.
Gerusalemme è il luogo in cui il cielo ha toccato la terra e Dio ha camminato sui passi dell'uomo. Per questo motivo non si può visitare la Terra Santa senza avere tra le mani la Bibbia e non si può comprendere appieno la dimensione storica della rivelazione biblica senza conoscere la geografia della Terra Santa. Quale guida migliore, dunque, di un grande biblista per scoprire i luoghi santi? Il percorso proposto dall'autore è strutturato in quattro grandi tappe che corrispondono ai momenti fondamentali di un pellegrinaggio in Israele e Palestina: la Galilea, la regione settentrionale teatro dei primi atti di Gesù, la centrale Samaria, la meridionale Giudea e al suo centro - ma anche al centro di tutta la Terra Santa e di tutta la Bibbia - Gerusalemme, la città santa delle tre religioni monoteistiche sorelle, l'ebraismo, il cristianesimo, l'islam. All'interno di ognuna di queste grandi tappe si snodano, in successione alfabetica, le località concrete in cui il pellegrino sosterà: 18 centri per la Galilea, le 3 soste della Samaria, i 16 punti maggiori della Giudea e le 19 visite di Gerusalemme. All'interno delle descrizioni di tutte queste località, a cui sono spesso allegati i ricordi minori, vengono evocate storia, topografia, archeologia, dati biblici, tradizioni giudaiche, cristiane e musulmane.
Storia di Emanuele, bresciano di 28 anni, che ritrova se stesso dopo aver fatto a piedi il cammino di Santiago, nell'estate 2013.
Una pedalata nella storia: un itinerario ciclabile lungo la via Francigena che collega due luoghi unici, piazza del Campai e piazza San Pietro. L'ultimo tratto della Via Francigena parte da Siena attraversando la Toscana meridionale e l'Alto Lazio ed è lungo 280 chilometri. Si passa progressivamente dai profili dei cipressi ai coni vulcanici del Monte Amiata e t dei Monti Omini, dalla terra rossa alla nera roccia vulcanica, dai curatissimi vigneti del Brunello alle distese di noccioli, dei boschi di castagni agli spereni di tufo, dal recentissimo asfalto all'antico basolato romano. Per giungere sulle rive del Tevere si percorre la - dichiarata patrimoni dell'Umanità dall'Unesco Paglia, la Valle del Treja, a Valle del Sorbo e numerosi parchi regionali. Lungo il percorso si visitano splendidi borghi come Buonconvento, San Quirico d'Orciai Bagno Vignoni, Radicofani, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Vetralla, e città affascinanti come Viterbo e Sutri. L'ingresso nella Capitale attraverso la pista ciclabile lungo il Tevere, tra campi sportivi e greggi di pecore, lontani dal caotico traffico metropolitano, è una "chicca" che merita il viaggio e l'arrivo a San Pietro è un'emozione che lascia senza parole.
Il nostro pellegrinaggio nella fede attraverso l'arte, non termina qui: si prolunga nel pellegrinaggio della vita.
Non smarriremo il cammino verso il Regno dei Cieli, se seguiremo la Via della Bellezza.
Strumento ufficiale della Custodia di Terra Santa. Tutto quello che è necessario sapere su Israele, Palestina, Giordania, Sinai: storia e religioni, arte e archeologia, teologia e spiritualità. Contiene: i riferimenti biblici per ogni località (con più di 180 brani riportati integralmente); 32 pagine a colori (con mappe delle città e piantine dei siti); 245 luoghi descritti in 800 pagine; gli orari di apertura dei siti; informazioni sui mezzi di trasporto. Gli autori uniscono la loro competenza archeologica, biblica, storica e geografica alla passione per queste terre, amate e percorse di continuo, da soli o accompagnando gruppi di pellegrini.
"È il 25 maggio 2016, è passato un anno da quando ci siamo incontrati. Io sono appoggiata alla balaustra, la gente dietro preme, ma i miei quarantadue chili reggono alla grande (ah, quanto conta l'entusiasmo nella vita!). Il Papa cambia direzione, scende le scale del sagrato, sì, viene proprio verso questa vecchietta, col viso semicoperto da un cappello a falde e col suo metro e cinquanta soverchiato dall'entusiasmo della folla. Il mio cuore sembra uscire dal petto. Il contagioso sorriso di Francesco, diventato un simbolo universale, è via via sempre più nitido. È a un metro da me: 'Ciao campiona!'. Mentre lo dice, alza il pollice e poi mi abbraccia." L'entusiasmante abbraccio fra papa Francesco ed Emma Morosini conclude idealmente un percorso devozionale cominciato una notte di tanti anni fa, in un piccolo ospedale della Lombardia, precisamente sulla barella che conduce la protagonista di questa storia in sala operatoria. Prima di abbandonarsi alle mani del chirurgo, Emma fa un voto alla Madonna: se la aiuterà a superare questa prova, andrà a piedi a Lourdes. Sopravvissuta all'intervento, Emma mantiene fede alla sua solenne promessa. Poi, però, non si è più fermata. Anche oggi che di primavere ne ha novantatré, la straordinaria vecchietta di Castiglione delle Stiviere compie ogni anno almeno un pellegrinaggio in un santuario mariano. Quel che rende i suoi cammini eccezionali, salutati da folle spontanee e affettuosissime, documentati da radio e televisioni, è che li affronta da sola, con acqua, pane e qualche ricambio piegato dentro un carrellino della spesa. Armata, cioè, solo della sua incrollabile fede e in compagnia soltanto della Provvidenza. In questo libro, Emma narra le motivazioni profonde e le avventure più emozionanti vissute in sedici pellegrinaggi, in Italia e all'estero, fra i quali non poteva mancare quello verso il santuario di Lujàn, il preferito da papa Francesco, che l'ha "battezzata" la nonna pellegrina di tutti noi.
«Del "Cammino" si può parlare in vari modi: esiste un Cammino unico segnato da frecce gialle e conchiglie, ma sono infiniti i Cammini che ciascun pellegrino affronta, ognuno percorre il "proprio", intimo e personale, diverso da quello di chiunque altro. In questa Era tecnologica, postmoderna e indaffarata, in crisi morale ed economica, difficilmente si trova, nella decisione di percorrere il Cammino, una motivazione religiosa. È piuttosto qualcosa che si è "espansa" come moda, come interesse culturale o sportivo, paesaggi-stico, umano ma... attenzione, il Cammino riserva sempre delle sorprese, a volte si parte atei e agnostici, superficiali o in cerca di avventure ma si torna se non frati e convertiti perlomeno cambiati! Il Cammino, infatti, trasforma, segna, è un Cammino di vita, un labirinto dove perdersi e ritrovarsi».
Giorgio Boatti ha percorso per diversi mesi migliaia di chilometri, facendo tappa in monasteri famosi e in dimenticate comunità spirituali. Da Montecassino a Bose, da Serra San Bruno nel cuore della Calabria a Subiaco, da Camaldoli a Viboldone, da Finalpia a Monte Oliveta Maggiore, da Noci a Porto Maurizio sino all'isola di Barbana, dai contrafforti di Chiusi della Verna sino al Goleto, sui crinali dell'lrpinia orientale: luoghi dove ha preso corpo un viaggio diventato personalissimo resoconto. Soste, incontri, vite straordinarie, esistenze minime ma ugualmente significative: "normalisti" diventati abati, laureate in medicina che hanno dismesso il camice per la tonaca, ufficiali antiguerriglia passati al servizio della Liturgia delle ore. Dal chiedere ospitalità ai monasteri, in nome del "bussate e vi sarà aperto", è scaturita l'osservazione diretta, discreta e rispettosa della vita quotidiana che vi si svolge. Davvero si può scegliere di vivere in un'essenziale povertà? Basta questo per ridare senso alle nostre giornate? Quanto possono la quiete del cuore e la pratica del silenzio contro un immaginario sempre più frastornante e invasivo? Perché la disciplina della solitudine riesce a creare legami più autentici? Sono le esperienze concrete a fornire le risposte più esaustive: vicende di uomini e donne votati alla ricerca di Dio e alla lontananza dal mondo eppure immersi nel nostro tempo. Condividono lo smarrimento di comunità frantumate.
Edificato alle falde del Vesuvio, a pochi chilometri da Pompei, e attivo centro di promozione della spiritualità e della devozione giuseppina, è uno dei santuari più importanti fra quelli innalzati in onore del Custode di Gesù. Questo volumetto è uno strumento di conoscenza e di avvio per un cammino spirituale nel solco di san Giuseppe.
Un viaggio sorprendente alla scoperta di luoghi, personaggi, devozioni ed usanze che fanno di Roma la città dove l'anima incontra l'infinito.