Tra i molteplici testimoni e maestri di antropologia cristiana che si sono succeduti lungo i secoli, ce n'è uno particolarmente capace di parlare al cuore e alla mente degli uomini e delle donne di oggi: si tratta di san Francesco d'Assisi
Non è tanto la sua dottrina a illustrare il mistero dell’uomo colto alla luce di Cristo: è soprattutto la sua vita e quindi, di riflesso, anche le sue parole.
Questo libro, partendo dagli Scritti e dall'esperienza spirituale di Francesco, fa emergere una visione antropologica coerente e originale, saldamente ancorata alla rivelazione biblica e, proprio per questo, profondamente attuale.
I fioretti di un francescano nel cuore delle periferie. Una testimonianza di fraternità sui passi di san Francesco. In questo libro pieno di umorismo e di speranza, frate Jack ci racconta alcune delle sue incredibili avventure. Seguendo la grande tradizione francescana, parte regolarmente in missione con un altro frate nei quartieri svantaggiati, zaino in spalla, senza programma, senza soldi, senza sapere dove dormire la sera. La Provvidenza organizza gli incontri più improbabili... La sua testimonianza ci incoraggia all'incontro con chiunque alla scuola di san Francesco d'Assisi. Una lettura che fa ardere il cuore! Prefazione di Carlos A. Trovarelli.
Nella ricostruzione, tra vero storico e verosimile letterario, di un Medioevo cortese, devoto al servizio d'amore come itinerario per giungere a Dio, Jacopa dei Settesoli non è solo l'amica e la protettrice di Francesco, ma una delle declinazioni del femminile sacro. La giovane matrona romana dalle trecce bionde, ricchissima e padrona del suo destino, stabilisce con Francesco un'intesa in cui l'amore è accettazione e valorizzazione della reciproca alterità come complemento e bene spirituale. La coralità dei Fratelli e delle Sorelle, un Oriente molto prossimo nei suoi scontri e nei suoi incanti, la difficile e controversa eredità di Francesco sono il contesto in cui si individua e si riscatta la figura di Jacopa, nella luminosa e coraggiosa fedeltà a se stessa, pur nell'esperienza di una vicenda d'amore straordinaria e assoluta.
Con questa pubblicazione portiamo a termine il progetto di offrire ad un ampio pubblico una doppia introduzione alle fonti su Francesco di Assisi: prima i suoi scritti, operazione effettuata nel volume precedente, numero 16 della collana, e adesso le agiografie antiche. Anche in questo caso l'approccio utilizzato dai cinque specialisti può essere qualificato di "alta divulgazione" per offrire chiavi semplici ma efficaci nell'introdurre il lettore nell'ampio e complesso materiale narrativo prodotto nel XIII secolo sulla figura del Santo assisiano.
Con questo libro Domenico Paoletti, frate Minore Conventuale, offre un ulteriore approfondimento intorno ai valori fondativi dello “stile di Francesco”, riassunti in tre parole-chiave, che sono anche i titoli dei tre libri che compongono una piccola trilogia: minorità, prossimità e accoglienza.
L’autore trova nella cifra dell’accoglienza una sintesi del suo percorso, capace di tenere insieme in modo semplice tre fondamentali motivi ispiratori: la fede cristiana, riscoperta nella Parola di Dio e depurata da ogni chiuso paternalismo dottrinale; il carisma francescano, riconosciuto come radicale riscoperta del vangelo; l’attenzione alla qualità umana dell’accoglienza, che riguarda la condizione di ogni persona che viene sulla terra e si pone come appello al riconoscimento della uguale dignità di ogni essere umano.
Il volume non vuole offrire un'analisi risolutiva e definitiva della regola, ma proclamare piuttosto che le famiglie francescane - per quanto diverse per tradizioni storiche e con strutture giuridiche autonome - (ri)trovano in questo testo la base della loro unità fondamentale: una consapevolezza che permette a tutti loro di dire che quel modello di vita evangelica è la nostra regola". " Nel 2009, ad Assisi, migliaia di frati appartenenti alle tre famiglie francescane si sono dati appuntamento per celebrare insieme la memoria della comune origine e proclamare che la Regola è oggi motivo di convergenza tra esperienze francescane diverse e tuttavia originate (e unite) dalla medesima fonte di vita. Dodici frati provenienti dalle tre famiglie che professano la regola di Francesco si commentano insieme il testo ispiratore della vita francescana.
Fra Giacomo era felice quando poteva condividere tempo di qualità con le sorelle clarisse: la relazione tra frati e clarisse ha a che fare con l'essenza della vocazione francescana; se coltivata e custodita nel modo giusto può essere anche oggi una parola nuova per la vita consacrata e per la vita della Chiesa.
Queste pagine offrono un esempio affascinante di rilettura sapienziale della realtà quotidiana, di discernimento concreto sulla vita fraterna alla luce della relazione con Dio. E aprono uno squarcio sulla vita interiore dell'autore, sul suo impegno di unificazione che gli permette di indicare con chiarezza punti di forza e rischi presenti nel vivere oggi la vocazione francescano/clariana.
Fra Giacomo Bini (1938-2014) è stato un frate Minore originario delle Marche, missionario per 15 anni in Africa quindi per sei anni Ministro generale dell'Ordine. Al termine del suo mandato si è molto impegnato per aiutare i frati a vivere con entusiasmo la vocazione francescana, in tutta la sua bellezza e radicalità.
Le fonti narrano che una notte del'anno 1216, San Francesco è immerso nella preghiera presso la Porziuncola, quando improvvisamente dilaga nella chiesina una vivissima luce ed egli vede sopra l'altare il Cristo e la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Essi gli chiedono allora che cosa desideri per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco è immediata: "Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe". "Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli dice il Signore - ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza". Francesco si presenta subito al pontefice Onorio III che lo ascolta con attenzione e dà la sua approvazione. Alla domanda: "Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?", il santo risponde: "Padre Santo, non domando anni, ma anime".
E felice, il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell'Umbria,annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: "Oggi voglio portarvi tutti in Paradiso!".
Il vero San Francesco d'Assisi, ripulito dalle incrostazioni delle ideologie che ne sminuiscono la portata.
Nel corso del 2021 sono stati pubblicati dalle Edizioni Frate Indovino otto volumetti di 144 pagine scritti da valenti autori (dal meteorologo Franco Prodi alla poetessa Marcia Theophilo, dal fisico Luca Fiorani all'astrofisico Guy Consolmagno, dai giornalisti Giulio Albanese e Michele Zanzucchi, dal vescovo Calogero Peri al teologo cappuccino Francesco Neri), che riprendevano una delle parole del Cantico delle Creature di san Francesco: Aria, Terra, Acqua, Fuoco... In conclusione, e a coronamento della collana, Frate Indovino pubblica un volumetto che raccoglie i preziosi contributi di altri valenti autori, che hanno scritto nel corso dell'anno degli apprezzatissimi articoli nella prima pagina del mensile Frate Indovino sullo stesso Cantico.
"MARTA e MARIA" due sorelle, due compagne di viaggio per ogni persona che voglia vivere una vita piena in Cristo e di Cristo. Perché Marta e Maria insieme? Perché contemplazione e lavoro, perché preghiera e azione insieme? Non voglio darti una risposta bensì invitarti a riflettere. Sarà l'esperienza di Francesco e Chiara ad indicarti, giorno dopo giorno, il senso del tuo pregare, del tuo lavorare, del tuo studiare e, mi auguro delle scelte che il Signore, nel silenzio ti suggerirà di compiere. Non aspettarti niente, non cercare niente, liberati dalla mentalità utilitaristica ed efficientistica del mondo, accetta di "perdere tempo", di sciupare alcuni minuti ogni giorno col Signore. Le risposte che cerchi verranno dopo e saranno un dono dello Spirito dell'Amore che soffia dove e come vuole. Cerca di metterti nell'obbedienza allo Spirito che ti parla nell'intimo del cuore e non arrenderti se ti accorgi che la tua preghiera e il tuo lavoro non sono vissuti come li vivevano Francesco e Chiara. Questi brevi pagine vogliono essere uno stimolo, un aiuto.
Probabilmente molte persone hanno potuto vedere san Francesco d’Assisi raccolto in preghiera; non era invece così immediato entrare nell’intimità della sua relazione con Dio. Un giorno, più o meno due anni prima di morire, Quando Francesco era già seriamente segnato da diverse malattie, sgorgò dalla sua anima un canto:
Altissimu, Onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l'honore et onne benedizione. Il canto era ritmato da un’invocazione ripetuta: "Laudato si’, mi’ Signore".
Questa preghiera, che nella sua essenza è un canto di lode al Signore, ancora oggi rimane come testimonianza del fatto che lodare, rendere grazie, servire Dio in umiltà sono momenti necessari per far crescere persone mature e formare cristiani autentici.