Nelle codificazioni moderne, generalmente l'analogia viene presentata come strumento per colmare le lacune di legge. La formulazione del can. 19 del vigente Codex Iuris Canonici presenta l'analogia secondo una formulazione letterale che offre la possibilità di accostarsi a questo antico strumento della scienza giuridica secondo un diverso approccio. Dopo una parte introduttiva dedicata all'analogia nel pensiero metafisico classico e allo sviluppo del ragionamento analogico nella storia del diritto occidentale, l'attenzione della ricerca si sofferma sul modo in cui l'analogia è stata intesa nella codificazione del diritto canonico mostrando continuità e discontinuità rispetto alla tradizione. Infine, viene proposto un inquadramento dell'analogia nel diritto canonico a partire da una rinnovata attenzione al significato giuridico della realtà.
Il manuale "Diritto della sicurezza sociale" oltre all'esposizione dei principi generali del sistema previdenziale e assistenziale ispirati all'idea della sicurezza sociale e della tendenza alla completa attuazione di quest'ultima, riferisce la disciplina legislativa delle varie forme di tutela previdenziale e la relativa problematica tenendo conto delle soluzioni date dalla giurisprudenza costituzionale e ordinaria. Il manuale, dunque, tiene conto, da un lato, della tendenza alla universalizzazione della tutela destinata a realizzare, in attuazione del principio costituzionale di solidarietà (secondo comma dell'art. 3 Cost.), la liberazione dal bisogno anche per chi non è lavoratore al fine di garantire lo sviluppo della persona umana e l'effettivo godimento dei diritti civili e politici. D'altro lato, il manuale si caratterizza per essere opera destinata agli studenti, utile però anche agli operatori del diritto, ma non si limita a rendere conto della disciplina legislativa nella sua costante evoluzione e della giurisprudenza. Ed infatti, propone anche una ricostruzione concettuale dei singoli istituti nel tentativo di superare la farraginosa complessità della legislazione per fornire quelli che potrebbero essere strumenti utili alla sua interpretazione. A ciò si aggiunga che il manuale è arricchito da riferimenti bibliografici utili non solo agli studenti che hanno interesse ad un approfondimento critico di istituti particolari, ma anche per quanti sono impegnati nella redazione di tesi e di tesine. Edizione interamente riveduta e aggiornata, anche alla luce delle novità del d.lgs. 21 dicembre 2021, n. 230 e della legge di Bilancio 2022 (l. 30 dicembre 2021, n. 234).
Testimone vivente della radicalità del Vangelo e del messaggio del Concilio, Eduardo Francisco Pironio, ultimogenito di 23 figli, nacque in una famiglia molto religiosa di immigrati friulani in Argentina. Il suo stile, la sua coerenza e la sua fede furono elementi di distinzione che lo resero ben presto, come pastore, stretto collaboratore di papa Paolo VI e di Giovanni Paolo II, in particolare a servizio dei religiosi e dei laici.
Una comune spiritualità e impostazione pastorale lo legarono anche al futuro papa Francesco, quando era ancora cardinale, il quale diceva di lui: «Quando doveva dare qualcosa, un consiglio, o altro, lo faceva con tutto il cuore».
Chiude il volume una ricca sezione fotografica a colori.
Se c'è un'eredità che il Novecento ci ha consegnato e che non è stata ancora del tutto meditata è quella del "pensiero dialogico". Casper non propone una storia compiuta di questo orientamento teorico, ma piuttosto cerca di risalire alla sua genesi, di ricostruirne gli inizi, segnati dal timbro fondativo di Rosenzweig, Ebner e Buber, accomunati da un radicale anti-idealismo. La concretezza dell'uomo, di ogni singolo nel suo nucleo di sacra irriducibilità, va sempre e comunque salvaguardata dall'aggressione del pensiero sistematico e insieme va salvata l'autenticità della Rivelazione nella sua peculiare dimensione verbale. Con puntualità e finezza interpretative, Casper penetra progressivamente nel progetto dei tre grandi pensatori, individuando nella filosofia dialogica - che affronta il tema della "relazione delle relazioni", ovvero il rapporto con il Tu assoluto - il cuore della loro proposta teorica. Secondo l'autore, fra i tre spetta senza alcun dubbio a Rosenzweig una posizione di preminenza teoretica poiché fu sin dall'inizio lo spirito più universale, e la sua opera, condensata in particolare nella Stella della redenzione, è filosoficamente compiuta. Il volume traccia anche i possibili frutti della lezione dialogica sul futuro del cristianesimo in rapporto alle religioni universali. Una lezione che, in termini più generali, è un correttivo radicale, una risorsa per far fronte al male e al rischio delle tragedie che incombono sull'umanità.
L’ottava edizione del Trattato di psichiatria forense si conferma in due tomi, complementari e integrati reciprocamente.
I temi trattati nel primo volume si riferiscono alla dottrina della responsabilità e dell’imputabilità; alla nozione e ai contenuti dell’infermità di mente; alla tipologia, criteriologia e metodologia peritali; ai disturbi gravi di personalità, alla vittimologia e alla testimonianza; agli usi e ai finalismi delle misure di sicurezza psichiatriche; al dibattito irrisolto circa i rapporti tra la “cura” e il “controllo” del malato di mente autore di reato; ai possibili rapporti tra comportamento criminale e disturbi mentali diagnosticati sotto il profilo categoriale, psicopatologico e funzionale.
Il secondo volume è dedicato ai temi della minore età; alla consulenza in ambito civile; agli accertamenti peritali nel diritto canonico; alle complesse tematiche relative alla valutazione del danno biologico; all’applicazione degli istituti di protezione negli ambiti della disabilità psichica; ai problemi del consenso e agli aspetti deontologici ed etici dell’agire psichiatrico e psicologico; ai complessi risvolti della responsabilità professionale in ambito sia penale, sia civile; ai difficili rapporti tra scienze umane e sistema della giustizia; infine, al dibattito sempre vivo sulla c.d. “prova scientifica” nelle discipline forensi.
Lo studio analizza i conflitti tra le associazioni private di fedeli e l'autorità ecclesiastica nel Diritto Canonico latino, conflitti basati su rivendicati diritti di legittimità ed opportunità nell'agire da parte di entrambe le parti e giuridicamente fondati sul can. 323 che sancisce sia l'autonomia delle associazioni private che la vigilanza ed il governo dell'autorità. Esso parte dall'analisi di questi concetti per fornire un quadro di come sono applicati nel vigente ordinamento canonico. Viene poi studiato il processo che porta alla nascita della nuova forma giuridica delle associazioni private, non presenti nel precedente Codice, per giungere ad analizzare la normativa promulgata. La ricerca prosegue esaminando alcuni casi di conflitti reali, anche recenti, trattati dai Dicasteri della Curia Romana o dal Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Si giunge così alle ultime due parti della ricerca ovvero: l'analisi delle possibili azioni che l'autorità può compiere per tentare di sanare il conflitto - soffermandosi in modo approfondito sulla questione del commissariamento delle associazioni private e su altri provvedimenti come la rimozione del moderatore - e, dall'altra parte, le possibili azioni che può compiere l'associazione per difendere i suoi diritti in risposta all'azione dell'autorità.
Il volume presenta le linee teoriche e le prospettive applicative di un nuovo approccio integrato alla relazione bambino-insegnante, inquadrata all'interno del più ampio contesto delle relazioni bambino-adulto. Le finalità dell'approccio, ispirato alla teoria dei sistemi evolutivi, sono sia preventive sia di recupero. Tali finalità sono perseguite attraverso un lavoro specificamente centrato sulla relazione che si instaura - e si trasforma nel tempo - nei contesti scolastici tra il bambino e l'insegnante. Questi è visto come adulto significativo di riferimento, investito dal compito di prendersi cura degli alunni dal punto di vista della crescita tanto cognitiva quanto socio-affettiva. L'opera offre interessanti spunti di riflessione e strumenti operativi a insegnanti, direttori di istituto, consulenti in psicologia, operatori che a vario titolo si occupano del disagio infantile, nonché a genitori di alunni della scuola dell'obbligo.
Un compendio sullo Spirito Santo, sui suoi doni e frutti, sulla sua azione sacramentale e carismatica nella storia, nella vita della Chiesa e di ciascuno di noi. Per i più maturi è una "coscientizzazione" straordinaria. Per i neofiti, un'introduzione completa e biblicamente fondata alla Terza Persona della Trinità.
Da diversi anni affluiscono al Santuario di Marienfried, situato nella parrocchia di Pfaffenhofen (Germania), pellegrini provenienti non solo dalla Germania, ma anche dall’estero. Vogliono pregare, ma anche conoscere l’evento storico da cui il Santuario ha avuto origine e il suo significato religioso. Con il presente scritto si intende rispondere a tali esigenze. Agli avvenimenti di Marienfried si sono interessati sia il Vescovo locale di Augsburg che i teologi, i quali hanno fatto un rapporto all’autorità competente. La Chiesa non ha preso ancora una posizione definitiva sull’autenticità del Messaggio di Marienfried. “Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi... Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere” (Mt 7, 17-20). I frutti di Marienfried già si possono vedere: sono i pellegrini che vi si recano sempre più numerosi, attirati dai “miracoli nelle anime” che la Madre Celeste, Mediatrice di tutte le grazie, compie silenziosamente.
«Queste pagine accusano la distanza da un approfondito scavo biblico dei testi; non mi appartiene la profondità degli esegeti, che peraltro hanno tutta la mia stima e la mia gratitudine. Li considero una benedizione per tutti noi che li abbiamo avuti compagni di viaggio preziosi dai giorni del Concilio a oggi.
Oltre la distanza da una raffinata esegesi, d’istinto si potrà cogliere nel mio commento una sproporzione tra testi più a lungo commentati e altri meno approfonditi. La sproporzione viene dalla vita, la mia. Che mi ha portato a sostare più a lungo, anche per ragioni pastorali, su alcuni passaggi del Vangelo e meno su altri.
Sono innamorato – la parola è degna e bellissima – innamorato di Gesù di Nazaret, del rumore leggero dei suoi passi e a volte penso con emozione al movimento che è scaturito dai suoi passi, dal suo viaggio. Dal suo viaggio i nostri viaggi. Non saremmo quello che siamo, non ci troveremmo al punto in cui siamo, non avremmo la visione del mondo che abbiamo se non avessimo sentito il rumore dei suoi passi e se non lo avessimo seguito, pur con tutte le infedeltà che ci segnano, per acuto di nostalgia».
I messaggi ai “piccoli figli della Divina Volontà” sono terminati nel 2017, ma il Signore ha continuato a far sentire la sua vicinanza con visioni e locuzioni per guidare i suoi figli in questo tempo di tenebre morali e spirituali.