Dopo essere stato per decenni una palla al piede dell'economia nazionale, il Mezzogiorno è oggi chiamato a riconoscere spazio al mercato e alle logiche imprenditoriali, divenendo la frontiera di un'Italia inedita e ricca di potenzialità. È questa la tesi sostenuta da Piercamillo Falasca e Carlo Lottieri, persuasi che tale obiettivo possa essere raggiunto sposando l'idea di un federalismo fiscale per il Sud. Anziché invocare una maggiore redistribuzione a loro favore, la classe politica e l'opinione pubblica meridionale devono accettare la sfida della competizione tra territori, rinunciare allo status quo e proporre al Centro-Nord uno "scambio": alla riforma federale e all'abolizione di ogni sussidio si accompagni l'abbattimento generalizzato e per dieci anni dell'imposta sul reddito di impresa per chi investe al Sud. Il costo per l'erario sarebbe sostenibile e si creerebbero quelle condizioni favorevoli allo sviluppo economico che mezzo secolo di trasferimenti miliardari non ha prodotto. Il sogno degli autori è quello di veder sorgere nel Mezzogiorno una nuova Irlanda, calda e multicolore, tra Pompei e la Valle dei Templi: una "tigre mediterranea" quale solo una svolta coraggiosamente federalista e in direzione del mercato può permettere.
L'amministratore delegato della banca Unicredit, Alessandro Profumo, nel 2007 ha guadagnato 9 milioni e mezzo di euro, 25 mila euro al giorno. Quanto un lavoratore medio in un anno. Il dibattito sugli stipendi dei manager sta diventando centrale in tutti i Paesi sviluppati. Solo in Italia se ne discute pochissimo, come se l'argomento fosse ritenuto sconveniente. Questo libro affronta il tema in profondità, analizzando una raffica di casi che lasciano allibiti i piccoli azionisti, i dipendenti e gli stessi clienti delle società quotate in Borsa. Perché nel 2007 le buste paga dei cinquanta manager più pagati sono cresciute del 17 per cento (in un anno in cui sono andati male Borsa e bilanci) mentre quelle dei lavoratori dipendenti solo del 2,3 per cento? Le retribuzioni dei top manager sembrano aver strappato ai salari il titolo di "variabile indipendente". Perché nella classifica dei manager più pagati d'Italia ci sono spesso i grandi azionisti o loro famigliari? Forse perché i capitalisti italiani riescono a comandare nelle aziende con così poche azioni che se dovessero vivere di dividendi sarebbero poveri. Gli autori raccontano, in un linguaggio semplice e ricco di storie, come gli stipendi dei manager aiutino a capire la crisi profonda dell'economia italiana, e di un'industria che sembra non tenere il passo con la competizione internazionale.
L'allevamento del tonno rosso (Thunnus thynnus) rappresenta, ormai da oltre un decennio nel Bacino del Mediterraneo, un'attività produttiva consolidata e contraddistinta da un estremo dinamismo, per le imprese e gli operatori coinvolti nelle filiere dei Paesi produttori. Un altro aspetto positivo è legato alla crescita degli scambi commerciali registrati a livello internazionale sia in termini di volumi che di valori. Anche in Italia l'allevamento del tonno rosso ha riscosso un certo successo polarizzandosi nelle regioni meridionali. Tuttavia, a fianco di componenti positive non trascurabili è importante sottolineare anche la presenza di alcune ombre, che offuscano almeno in parte lo scenario complessivo, legate ai peculiari aspetti inerenti l'impatto che tale attività produce sulla specie e sull'ambiente marino.
Una guida che contiene una precisa e aggiornata documentazione sulla situazione e la natura del mercato del lavoro, e illustra tutte le tecniche più aggiornate di ricerca di lavoro. Il lettore viene guidato nel bilancio delle proprie competenze, nell'apprendimento delle giuste tecniche per l'acquisizione delle informazioni, nella definizione del proprio obiettivo professionale, nella conoscenza approfondita del settore di lavoro che gli interessa e enlle tecniche di ricreca più aggiornate e più adeguate al proprio stile di vita.
Gary Becker è stato un pioniere nell'applicare l'analisi economica allo studio del comportamento umano in aree come la discriminazione, il matrimonio, le relazioni familiari e l'educazione, dove si riteneva che il comportamento fosse dettato principalmente dalla consuetudine e dall'irrazionalità. La ricerca di Becker sul capitale umano - pubblicata in tempi in cui la stessa espressione capitale umano era ancora nuova e fortemente controversa - è divenuta presto un classico ed è stata considerata dal comitato del Nobel come il contributo più notevole di questo studioso alle discipline economiche. Per la prima volta tradotto in italiano, "II capitale umano" studia le conseguenze economiche prodotte, in termini di assunzioni e livelli salariali, dall'investimento in istruzione e formazione individuale.
La storia economica indiana moderna inizia nel 1947 con l'indipendenza dal Regno Unito. Fino agli anni ottanta, l'India ha favorito il controllo pubblico delle imprese e sottomesso quelle private a divieti e obblighi di licenza. In seguito ha virato verso la liberalizzazione e l'apertura internazionale, che accelerano dagli anni novanta. Oggi, l'India ha un'economia prevalentemente basata sui servizi, anche avanzati. Rispetto alla Cina, ha un'industria piccola e poco competitiva e un'apertura internazionale limitata. Il peso della povertà, inoltre, rimane alto. Per rispondere a queste sfide e mantenere una crescita sostenuta, all'India occorrono infrastrutture, occupazione diffusa e completamento delle riforme. Il libro di Chiarlone racconta questa storia e chiarisce in modo sintetico, ma preciso, le caratteristiche (e i limiti) di quello che oggi all'Occidente appare come il "miracolo indiano".
Dalla guerra fredda fra Stati Uniti e Unione Sovietica alle mille guerre fredde che capita di dover affrontare tutti i giorni nella vita professionale e personale: questo libro, scritto da due esperti di negoziazione dell'Harvard Negotiation Project, passa dalle modalità di rapporto in ambito internazionale a quelle in ambito privato. E ne mette in luce i problemi comuni, vale a dire quelli psicologici e di atteggiamento mentale. In decenni di negoziati fra USA e URSS, infatti, tutte le difficoltà tecniche si dimostrarono superabili con relativa facilità, dai test sulle armi nucleari alla corsa al riarmo, mentre i problemi più insidiosi si manifestarono su un altro piano, quello della comunicazione carente, dei pregiudizi, dei fraintendimenti: esattamente quanto succede a tutti noi nel momento in cui dobbiamo trovare un accordo con qualcun altro. Roger Fisher e Scott Brown descrivono principi e comportamenti che contribuiscono a instaurare una relazione positiva che sfoci nella soluzione di contrasti, siano essi politici, lavorativi o strettamente personali.
L'evento nelle sue molteplici varianti, istituzionale o di prodotto, esclusivo o di massa, di business o culturale, rappresenta oggi lo strumento di comunicazione che meglio si adatta alle esigenze di imprese ed enti che intendano lanciare un nuovo brand, promuovere un servizio, far conoscere un'idea. È sempre più un irrinunciabile strumento per trasformare i valori e l'immagine in un'esperienza concreta, vissuta emotivamente dai suoi partecipanti. I capitoli illustrano in modo sistematico le caratteristiche principali, tutte le diverse fasi organizzative, una possibile classificazione; ne approfondiscono i particolari creativi, operativi, produttivi, economici, finanziari, normativi, amministrativi, tecnici, di comunicazione, suggerendo soluzioni pratiche, modelli e formule contrattuali. Ogni evento è una realtà affascinante, un episodio, una situazione a sé, diverso perché concepito con parametri e caratteristiche necessari alla sua specificità.
Questo libro presenta il grande tema della flessibilità nel mondo del lavoro rivolgendo l'attenzione alle categorie sociali più coinvolte dal fenomeno, i giovani e i protagonisti dei nuovi lavori emersi nell'ultimo decennio soprattutto. L'accesso al mondo del lavoro, purtroppo per molti giovani italiani, non avviene in base al merito, ma ad altri fattori che potremmo definire di tipo familiare. Molto spesso è la famiglia di provenienza a determinare lo sbocco professionale dei ragazzi e quindi anche la mobilità sociale. Una recente ricerca rivela che i figli di imprenditori, professionisti, dirigenti, impiegati di livello elevato, pubblici e privati, hanno una probabilità di permanere nella stessa categoria, 17 volte superiore ai ragazzi di altra condizione. In altri paesi equiparabili all'Italia, come la Germania, le probabilità sono 7 volte superiori e negli Stati Uniti 6 volte circa. Il mondo del lavoro oggi è caratterizzato da una molteplicità di novità e innovazioni. Molti sono i cambiamenti intervenuti che hanno mutato il volto del mercato del lavoro rispetto al passato, quando l'omogeneità e una chiara identificazione dell'apparato produttivo e della forza lavoro costituivano l'elemento distintivo del sistema di produzione dominante.
Ogni organizzazione desidera assumere i candidati migliori, così come ogni candidato all'assunzione desidera potersi esprimere al meglio delle proprie possibilità. Al centro di questo intreccio di aspettative si trova il selezionatore, la cui competenza nell'utilizzo di una serie di tecniche e di strumenti decide l'efficacia della selezione. Il testo ripercorre un percorso di selezione reale descrivendo i differenti momenti in cui si articola: la definizione del profilo del candidato, il reclutamento e la convocazione, il colloquio, i test, le prove di gruppo, la stesura del profilo psicoprofessionale e la valutazione, il colloquio con la linea e l'assunzione. Per ciascun passaggio vengono proposti esempi di materiali diagnostici, brani di colloqui e schede di valutazione che consentono di riconoscere le molteplici attività che il selezionatore è chiamato a svolgere, evidenziando le opzioni disponibili, esplicitando le ragioni delle scelte suggerite e ipotizzando i risultati ottenuti.