Dove va la Chiesa? È questa la domanda a cui Enzo Bianchi dà risposta in questo libro. Di certo non una domanda facile o che permetta vie d'uscita semplici o repliche di comodo. Bianchi intraprende un percorso attraverso tematiche e parole chiave che durante le pagine ritornano più volte, si intrecciano e vengono contemplate da diverse prospettive, come in un volo dall'alto che permette di ricostruire una mappa reale e completa del territorio sorvolato. Le parole di Bianchi sono il frutto della meditazione di una vita e affrontano temi come la conversione al Vangelo, le urgenze per la Chiesa di oggi, il primato della Parola e l'ascolto, la fraternità, la lotta alla mondanità, il discernimento, la sinodalità e il futuro della Chiesa, la crisi delle vocazioni e la crisi della fede e - tra le domande fondamentali - quale speranza la Chiesa può offrire agli uomini e alle donne di oggi. Un testo denso, chiaro e profetico allo stesso tempo, scritto nella consapevolezza che - per usare le parole di papa Francesco - essere Chiesa significa "vivere insieme, mescolarci, incontrarci, prenderci in braccio, appoggiarci, partecipare a questa marea un po' caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio".
Un corso di esercizi spirituali finora inedito, tenuto dal cardinale Martini a Galloro nel maggio 2007, sul cammino di Paolo verso Gerusalemme. Una ricchissima competenza biblica, messa a servizio del prossimo con la consueta umiltà, accanto a un'intensa esperienza di preghiera accompagnano il lettore lungo le vicende dell'apostolo, in viaggio verso la città santa. Attraverso la forma del dialogo costante con il Signore, Martini tocca le fondamenta della fede, scardinando certezze acquisite, rovesciando punti di vista, per giungere al cuore del Verbo di Dio che si è fatto carne con noi e per noi. Perché il viaggio di Paolo è immagine del viaggio di tutti noi, chiamati a lasciarci travolgere da un amore che è totale e solo può dare compimento al nostro essere più profondo.
Dal 28 al 31 agosto 2023, a Chiavari, si è svolta la 73ª Settimana Liturgica Nazionale dal tema: "E' bello per noi essere qui". Bellezza e verità del celebrare cristiano. Con la lettera apostolica Desiderio desideravi del 29 giugno 2022, papa Francesco ci ha invitati a riscoprire ogni giorno la bellezza della verità della celebrazione cristiana, (DD 21), in quanto la liturgia celebra e attualizza, nell'oggi sacramentale, le "mirabilia Dei", celebra la bellezza dell' Amore di Dio in tutti i misteri di Cristo che hanno il loro centro nel mistero pasquale.
Liturgia e bellezza sono un binomio inscindibile dal quale non si può prescindere.
La bellezza della liturgia si realizza nella sua verità perché garantisce la possibilità dell'incontro autentico con Cristo e la cura simbolico-rituale costituisce la norma per custodire una realtà più alta cui giungere.
La vita cristiana è la vita dell'uomo come figlio di Dio in Cristo per mezzo dello Spirito Santo. Essa è nella sostanza un dono di Dio, che richiede però la libera accettazione e collaborazione da parte dell'uomo. Si sviluppa in ogni fedele come vita vissuta, susseguente alla autocomunicazione di Dio in Cristo, all'interno della comunità ecclesiale sotto la guida autorevole dei Pastori. La teologia morale costituisce la comprensione scientifica e l'esposizione sistematica di questa vita. Ricordando le parole del Concilio Vaticano II, la teologia morale deve illustrare scientificamente «l'altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo» (Optatam totius, n. 16). Questo è stato il principio architettonico che ha ispirato la preparazione del presente manuale: spiegare teologicamente gli elementi fondamentali della vita cristiana. L'opera è stata concepita anche come sussidio per lo studio della teologia morale fondamentale. Essa si rivolge prevalentemente a coloro che realizzano gli studi istituzionali di teologia in Seminari o Facoltà ecclesiastiche, oppure compiono studi di analoga natura negli Istituti Superiori di Scienze Religiose. Tale finalità ha comportato la scelta metodologica di presentare con chiarezza gli elementi offerti dalla Rivelazione e dalla dottrina cattolica per una piena comprensione della vita cristiana, distinguendoli dalle diverse impostazioni filosofiche e teologiche. Tuttavia, l'opera non è una mera esposizione "teologicamente neutrale", ma un tentativo di esporre la teologia morale cattolica sulla base dei più recenti sviluppi dell'"etica delle virtù".
L'autore, utilizzando un linguaggio accessibile, valuta con criteri di discernimento laici e scientifici l'affidabilità storica dei Vangeli. Esamina la quantità e concordanza dei manoscritti antichi, le tracce semitiche del testo greco e il criterio di concatenazione degli eventi. Infatti il capovolgimento dal dramma del Venerdì Santo alla testimonianza della divinità di quel Crocifisso si può spiegare solo con gli incontri reali dei discepoli col Risorto. E così i racconti della nostra infanzia che ci potevano sembrare un po' leggendari acquistano i contorni nitidi e documentati della storia. Con gli stessi criteri storico scientifici un capitolo del volume indaga anche la coincidenza fra la Sindone e il Sudario di Cristo.
Nell'Anno della Preghiera verso il Giubileo, LEV presenta una collana di testi sul pregare a firma di autori di notorietà internazionale. La collana è curata dal Dicastero per l'Evangelizzazione - Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo. Prefazione di papa Francesco.
Quest'opera monumentale, divisa in due parti (Dalle Origini all'Esilio e Dall'Esilio al 135 dopo Cristo), intende riferire, servendosi di una forma narrativa piana e gradevole, gli avvenimenti accaduti al popolo d'Israele secondo la Bibbia e i documenti profani.
Nei capitoli di questo volume Romano Guardini espone le sue riflessioni sull'ansia del vivere come motivo esistenziale e spirituale. Sono pensieri che non nascono da preoccupazioni teoretiche, ma da una dolorosa sollecitudine per i problemi e le minacce che incombono sui singoli e sull'umanità. L'autore mette in discussione le fondamenta di alcuni idoli della cultura di massa, prima fra tutti l'idea di un incessante progresso economico e tecnico-scientifico che erroneamente si presume anche umano. All'acuta osservazione dei fenomeni che inaridiscono la fede si affiancano riflessioni filosofiche sulla struttura del potere, la libertà, la capacità di decisione richiesta dal pluralismo, l'avvilimento del valore dell'uomo. Ne risulta una prospettiva sulla civiltà e sulla cultura che ancora oggi interpella l'intelletto, la volontà, la fede.
In nome di quella trasparenza tante volte invocata da Papa Francesco per la Chiesa, il libro apre spiragli di luce su una grave problematica interna alla vita consacrata femminile: gli abusi di potere, di coscienza o sessuali all'interno di ordini, monasteri e istituti, che portano donne e ragazze a spegnere il fuoco della vocazione e abbandonare il percorso religioso intrapreso, anche dopo anni. Sono loro stesse, suore o ex suore, che stanno per lasciare o hanno già lasciato quella che per anni è stata la loro "casa-, a raccontare ciò che hanno subito: mobbing, ricatti, manipolazioni, discriminazioni in base alla nazionalità, violazione del foro interno (cioè dei segreti della propria coscienza), problemi di salute sottovalutati o usati come pretesto per l'emarginazione. Il volume raccoglie - in forma assolutamente anonima - le testimonianze di donne di tutto il mondo e di diverse età che, dopo anni di silenzio, per paura o perché sotto forte pressione psicologica, hanno deciso di far sentire la loro voce, in modo da poter aiutare chi ancora non ha il coraggio di reagire. Un "velo-, come quello tolto dal proprio capo, che ora cade per rivelare storie altrimenti nascoste. Per questo, il libro offre anche degli spunti sui percorsi di "rinascita-, quindi sugli strumenti del Diritto canonico o della psicoterapia in supporto e a tutela delle consacrate oppure sulle iniziative all'interno della Chiesa che aiutano queste donne a riprendere la vita in mano e ad andare avanti, a volte anche ricominciando il cammino religioso. Voglio rendere omaggio a queste donne che hanno coraggiosamente accettato di parlare e dare la loro autentica testimonianza. Dobbiamo ascoltarle, sentirle e prendere coscienza che la vita consacrata, nella sua diversità, come altre realtà ecclesiali, può generare sia il meglio che il peggio. Dalla prefazione di suor Nathalie Becquart.