Una grammatica per lo studio efficace della lingua spagnola: regole e peculiarità, pronuncia, sintassi, formazione delle frasi, espressioni idiomatiche e forme verbali irregolari. 100 esercizi con relative soluzioni per valutare il livello di apprendimento.
Nella vita scrivere bene è un ottimo biglietto da visita, ancora di più da quando l'era digitale ha moltiplicato i nuovi usi della scrittura. Il libro fornisce una cassetta degli attrezzi utili per gestire al meglio l'espressione scritta. Si troveranno numerosi precetti e consigli pratici alla portata di tutti: come organizzare e presentare al meglio un testo, quali regole seguire per rendere più efficace e personale la scrittura, come arricchire il proprio vocabolario, come usare con successo gli strumenti della retorica.
Non è possibile pensare con chiarezza se non si è capaci di parlare e scrivere con chiarezza. Sono parole del filosofo John Searle, teorico del rapporto fra linguaggio e realtà istituzionali. Le società vengono costruite e si reggono essenzialmente su una premessa linguistica: sul fatto cioè che dire qualcosa comporti un impegno di verità e di correttezza nei confronti dei destinatari. Non osservare questo impegno mette in pericolo il primario contratto sociale di una comunità, cioè la fiducia in un linguaggio condiviso. L'antidoto è la scrittura civile, cioè quella limpida e democratica, rispettosa delle parole e delle idee. Scrivere bene, in ogni campo, ha un'attinenza diretta con la qualità del ragionamento e del pensiero. Implica chiarezza di idee da parte di chi scrive e produce in chi legge una percezione di onestà.
"La rivelazione di Dio è attestata in un libro, la Bibbia, che è anche letteratura: in essa si possono trovare molteplici generi letterari, che rispecchiano il modo abituale di comunicare. Nel corso del tempo questa 'biblioteca' è diventata la fonte di ogni comprensione del mistero di Dio nella sua manifestazione agli umani. Dalla letteratura biblica sono sorte nuove forme letterarie per dire il medesimo mistero. Anzitutto la teologia nelle sue diverse articolazioni, che si è modellata in forma ora poetica, ora narrativa, ora argomentativa. Se nella tradizione scolastica si è prestata attenzione soprattutto a quest'ultima modalità, non sono mancati teologi che hanno richiamato la necessità di dare spazio alla poesia e alla narrazione. Il libro di Ballarmi dà conto dei tentativi di dire l'evento della rivelazione secondo i molteplici registri dell'espressione umana. Infatti, rinchiudere il Mistero nella sola argomentazione sarebbe ridurlo alla misura della ragione privandolo della ricchezza del sentimento". (Giacomo Canobbio)
Il volume, che coniuga agilità di trattazione e approfondimento critico, traccia una storia della cultura letteraria a Roma dagli albori alla magnifica stagione dei "classici", destinata ad allungarsi nei secoli sino alla frantumazione dell'impero e alla nascita delle identità nazionali in Europa. Tenendo conto soprattutto delle esigenze imposte dai programmi dei corsi di laurea triennali, nella loro esposizione gli autori si sono impegnati a collegare sempre la scelta delle informazioni a un'analisi problematica delle forme letterarie in continuo sviluppo, sullo sfondo delle dinamiche sociali e politiche ben rispecchiate dai mutamenti di gusto del pubblico. Questa seconda edizione si caratterizza, oltre che per una serie di aggiustamenti e integrazioni, per una preziosa appendice dedicata alle fonti elettroniche, al giorno d'oggi indispensabili per uno studio più approfondito e consapevole della storia letteraria latina.
I dialetti non sono forme degradate dell'italiano, ma sistemi linguistici in sé compiuti. Questo libro ne ricostruisce la storia, ne evidenzia la straordinaria ricchezza e sottolinea l'intreccio vivo che lega l'italiano alle altre varietà linguistiche del nostro Paese.
'Si dice o non si dice?' Più di una volta la risposta secca si o no lascia dubbiosi, perfino scontenti. Perché lo spazio linguistico dell'italiano è vasto come una galassia e non si può ridurre tutto alle due stelle fisse del sì e del no. Per orientarsi, ci vuole una mappa tridimensionale. Come questa, che spalanca al lettore la terza - decisiva - dimensione: quella del dipende. Moltissimi sì e no, in effetti, dipendono da una serie di fattori: dalla situazione, dal mezzo di comunicazione, dall'interlocutore, dal tipo di testo, dagli effetti che si vogliono ottenere. A me mi piace? Sì? No? Dipende! Penso che sei? Sì? No? Dipende! Al ragazzo della V B e al senatore della Repubblica diremo no: nel tema sui "Sepolcri", nell'intervento a Palazzo Madama, non è proprio il caso di esprimersi così. Ma alla persona che chatta in rete, al romanziere che ricrea il dialogo tra due amici, diremo: sì, va benissimo. La grammatica non è piatta: la lingua ha, come i parlanti che la abitano, una sua profondità che è utile e bello cogliere. Questo libro indica, caso per caso, come muovercisi dentro con la consapevolezza di fare sempre la scelta più felice.
Italiano adulto. Adulta è ormai la lingua, che nel tempo è cresciuta e cambiata, a dispetto di chi la preferiva com'era. E linguisticamente adulti sono gli italiani, che quasi tutti parlano e scrivono una lingua a lungo maneggiata a stento o per nulla. E perciò tanti sentono ora il bisogno di conoscere meglio l'italiano, di avere una risposta ai dubbi e un rimedio agli errori. Questo libro è per loro, per i loro problemi di pronuncia, di grafia, di uso di nomi e pronomi, dei verbi e della sintassi. E allora: si dice edìle o èdile? Annaffiare è giusto scritto così? E qual è il femminile di assessore? Come fa il congiuntivo di stare o il passato remoto di temere? Ci vuole il congiuntivo dopo credere? Si può dire finalmente a me mi? La "Grammatica dell'italiano adulto" è un manuale di pronto soccorso linguistico, ma anche un piccolo strumento per riflettere sulla nostra lingua.
Il volume si articola in tre parti - Contesti di insegnamento - apprendimento dell'italiano L2; Insegnare la lingua, insegnare la grammatica; Progettazione e realizzazione di percorsi didattici -, dedicate agli elementi fondamentali del processo di insegnamento - apprendimento: gli attori e i luoghi (tipi di pubblici, istituzioni e altre agenzie formative dedicate), l'oggetto (la lingua), i metodi e le tecniche (modelli operativi, comunicazione e gestione della classe). La struttura modulare del testo ne consente l'adozione a diversi livelli della formazione universitaria: corsi di laurea di primo e secondo livello, master, corsi di specializzazione.
Perché non tutte le regole concepibili sono realizzate nelle lingue del mondo? In altre parole, come si spiega il mistero delle "lingue impossibili"? La sorprendente risposta a tale enigma lega i limiti di variazione tra le lingue alla struttura neurobiologica del cervello, obbligandoci a ripensare la natura stessa della mente e le modalità di apprendimento nell'uomo. Questo libro dà anche conto delle ultime sensazionali scoperte nel campo delle neuroscienze cognitive: ora si apre la strada per accedere ai contenuti linguistici direttamente dall'attività elettrica della corteccia cerebrale, senza aspettare che il suono venga articolato. Prefazione di Noam Chomsky.
Quante volte in un giorno usiamo la parola "sì"? Ma quanti di noi sanno che si tratta di un termine fondamentale nella biografia della nostra lingua, che risale alle dispute sull'uso del volgare, tanto che Dante chiamerà l'italiano la "lingua di sì"? E quanti conoscono la storia di "darsena" o "magazzino" e di tutti gli altri arabismi che nel Duecento cominceranno a contaminare l'italiano, per via dei commerci che intrattenevano col mondo islamico le fiorenti Repubbliche marinare? Un viaggio nella nostra lingua, ricco di curiosità su molte parole di uso comune, ma anche una storia delle idee che, nel corso dei secoli, intorno ad alcune parole e non ad altre si sono consolidate e diffuse, diventando il "materiale mentale" degli uomini e della loro epoca. Sono questi episodi e frammenti di vita e di pensiero, di mode e di costumi, che ci dimostrano come la storia non scivoli per slittamenti graduali, ma attraverso momenti forti, indirizzi culturali marcati, innovazioni che ribaltano il già detto, che accolgono o rifiutano il passato. E questo vale tanto per "laudare" e "metafora" quanto per "okay" e "seconda Repubblica". Un linguista rigoroso e appassionato ci guida attraverso le 100 parole, divertenti o oscure, indispensabili o fantasiose, che hanno fatto dell'italiano e degli italiani quello che sono oggi. Ogni capitolo una parola, ogni parola il pretesto per una storia che, in qualche modo, ci riguarda.
Il volume presenta una ricognizione completa e aggiornata sul tema della semiotica letteraria, con un confronto serrato tra teoria e pratica e un taglio fortemente operativo, ricco di esempi ed esercitazioni mirate. La presenza di schede di approfondimento rende il testo fruibile anche al lettore che non conosce i principi della disciplina. Alla base, la convinzione che oggi più che mai, nell'epoca dei linguaggi ricombinanti e audiovisivi, saper analizzare un testo "antico" e complesso come quello letterario sia una competenza non solo utile, ma sempre più necessaria in un largo numero di ambiti di applicazione.