Ricco di date, nomi, luoghi e persone, ma soprattutto di una filigrana ininterrotta di eventi straordinari, il volume di Antonio Furioli mette in rilievo la persona di Giustino de Jacobis quale strumento salutare ed efficace di grazia nelle mani di Dio per la rinascita della Chiesa cattolica in Abissinia. Il suo straordinario itinerario missionario, iniziato a fine ottobre 1839, era culminato nell'agosto 1855 con il martirio di abba Gabra Mikael, prova inconfutabile dell'elevato grado di maturità umana e cristiana raggiunta dalla piccola comunità ecclesiale abissina coagulatasi attorno alla persona e al carisma fuori del comune di Giustino de Jacobis. Come Paolo di Tarso, Giustino de Jacobis ha testimoniato che la sofferenza non è stata una realtà cupa e ingrata del suo tenace impegno missionario in Abissinia, ma segno di una straordinaria fecondità apostolica, che ha caratterizzato una delle stagioni più geniali e feconde nella storia dell'evangelizzazione di questo antichissimo e nobile popolo africano.
Un'originale biografia di Massimiliano Kolbe a partire dai luoghi che lo hanno visto protagonista di scelte decisive.
"Santa Faustina Kowalska (1905-1938), l'apostola della Divina Misericordia, appartiene oggi al gruppo dei santi della Chiesa più conosciuti. Attraverso lei il Signore manda al mondo il grande messaggio della misericordia Divina e mostra un esempio di perfezione cristiana basata sulla fiducia in Dio e sull'atteggiamento misericordioso verso il prossimo. Arricchita da numerosi estratti dal suo famoso Diario, questa biografia autorizzata ci permette di conoscere la figura dell'umile suora polacca, ma anche la famiglia e le molte persone che hanno influenzato la sua formazione spirituale. Queste pagine, lette di per sé o per uno studio specifico del diario stesso, rappresentano un'introduzione autorevole a questa importante santa del Ventesimo secolo".
La vita di Giovanna d'Arco non è una leggenda, ma una meravigliosa realtà, anche se molti non hanno mai creduto nella sua missione sovrannaturale per salvare la Francia dall'occupazione inglese. Ci troviamo nel XV secolo, un secolo di lotte civili tra gli stessi francesi.
La storia di Giovanna d'Arco è una storia appassionante nella quale si manifesta in modo chiaro ed evidente il potere di Dio, che sceglie la persona più debole del mondo, una giovinetta che non sapeva né leggere né scrivere e nemmeno montare a cavallo, per dirigere gli eserciti di Francia e conseguire grandi vittorie. Per questo Dio le concesse la compagnia e i consigli permanenti di alcuni santi come san Michele arcangelo, santa Margherita di Antiochia e santa Caterina di Alessandria, che le parlavano e la consigliavano in tutto quello che doveva fare.
La storia dell’arte cristiana è costellata di raffigurazioni di santi, comunemente accompagnati da un complesso di simboli e segni distintivi. Come identificare i santi attraverso i loro simboli tradizionali? E perché un determinato simbolo è associato a uno o più santi? Quale significato si cela dietro ai simboli che caratterizzano l’iconografia dei santi? Il volume, ricco e completo, effettua il «restauro culturale» di un patrimonio prezioso, offrendo un repertorio di facile consultazione e corredato di numerosissime immagini.
Il volume è fonte di informazioni di tipo enciclopedico per gli studiosi nonché miniera quasi inesauribile di notizie e curiosità per tutti gli appassionati.
Sommario
Introduzione. I. Allegorie. II. Eventi storici. III. Eventi miracolosi. IV. Animali. V. Segni peculiari di professioni. VI. Strumenti di martirio. Bibliografia. Indice delle illustrazioni. Indice dei santi. Indice dei simboli.
Note sugli autori
ROCCO PANZARINO, nato a Grumo Appula (BA) nel 1944, ha studiato teologia a Roma nella Congregazione dei Servi della Carità (Guanelliani). Vive a Fasano (BR), dove, per oltre venticinque anni, ha collaborato con l’Editore Schena, con cui ha pubblicato: I Santi del Calendario secondo il Martirologio Romano (22009); Dio, Sezione aurea, Bellezza (2005); Tra le corde dell’anima. Quadri Parole Idee in esposizione (2006).
MARZIA ANGELINI, nata a Mesagne (BR) nel 1975, ha conseguito la laurea in architettura e il dottorato di ricerca in conservazione dei beni architettonici presso l’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Studiosa di storia dell’architettura e di iconografia, con particolare riguardo al restauro dei monumenti, attualmente è funzionario architetto presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto.
INSIEME e con Maria De Mola, i due autori hanno pubblicato Guida all’arte sacra nel territorio di Fasano (Faso Editrice, Fasano 2011).
Il testo descrive in modo analitico le malattie di sette santi - l'apostolo Paolo, Francesco d'Assisi, Giovanni di Dio, Alfonso Maria de' Liguori, Camillo de Lellis, Teresa di Lisieux e Giovanni Calabria - e del beato John Henry Newman. In alcuni casi, soprattutto per le figure più recenti, vengono illustrate le diagnosi o le descrizioni della sintomatologia, mentre per le più remote sono presentate, sulla base della documentazione rinvenuta, le più probabili ipotesi diagnostiche. Il tutto senza indulgere in alcun modo al "dolorismo" di certa tradizione agiografica, ma evidenziando come la malattia possa essere stata evento determinante per le scelte esistenziali o compagna della vicenda biografica pur senza interferire nella dimensione della santità. Il volume offre inoltre un breve profilo "patografico" di circa cinquanta tra santi, beati e venerabili per i quali sono documentate una o più patologie significative e un glossario con i nomi delle malattie e dei termini medici utilizzati.
Nonostante la sua profonda sensibilità per l'argomento, Agostino non mai ha composto alcun trattato sistematico dedicato all'amicizia. Questo tema tuttavia percorre diverse pagine dei suoi scritti, e la sua riflessione arriva sino a innovare, grazie alla ricchezza dell'esperienza cristiana, il contenuto che la tradizione classica gli attribuiva.
Il percorso che qui viene proposto intende verificare la particolare declinazione delle relazioni interpersonali che hanno arricchito la vita del vescovo d'Ippona. La scelta è stata tuttavia di privilegiare i testi rispetto all'ambizione di una ricostruzione della sua teoria dell'amicizia e delle sue definizioni. Per questo, al lettore è affidata la fatica e la bellezza di accostare direttamente le pagine agostiniane, seppure delicatamente guidato e accompagnato da brevi introduzioni e da un sobrio apparato di note, attraverso i quali è facile cogliere qualche ipotesi interpretativa.
Ambrogio Sansedoni (1220-1287), appartenente per nascita alla classe dirigente del Comune di Siena, abbraccia la vita religiosa nell'Ordine dei Predicatori e diviene famoso predicatore. Odile Redon inserisce la sua figura, in vita e in morte, nel contesto della storia senese: animazione delle confraternite, al servizio dei poveri e dei malati, contrasto all'usura, liberazione dall'interdetto che aveva colpito la città ghibellina, suscitando un moto popolare e comunale di gratitudine, che si esprime nella corsa di cavalli premiata con un palio. La ricostruzione del percorso volto al riconoscimento della santità attraverso fonti documentarie e agiografiche costituisce uno degli aspetti più innovativi di questo volume, che, dall'osservatorio particolare di una famiglia e di un suo illustre esponente, getta luce sulla storia sociale, politica, religiosa di Siena.
In edizione latino italiana, un opera di grande ricchezza per l'esegesi e il commento biblico, che ha riscosso nei secoli un grande successo. Fra i libri dell'Antico Testamento, l'Ecclesiaste è quello che ha in ogni tempo suscitato particolarmente interesse per l'identità del suo autore, per l'organizzazione non sistematica della materia e, soprattutto, per la visione pessimistica sia della vita che dell'intera realtà. "Vanità delle vanità e tutto è vanità": è la frase che, come sconsolato ritornello, scandisce i passaggi più intensi e significativi. San Bonaventura commenta il Libro con tale sapienza da ottenere presso i posteri un successo straordinario, testimoniato dalla quantità dei codici giunti fino a noi e dalle numerose imitazioni. L'opera è preceduta da un'ampia introduzione, in cui il santo presenta le due città all'interno delle quali ognuno deve scegliere la propria collocazione: la Babilonia della libidine perversa e la Gerusalemme delle celesti delizie. Quindi, dopo aver illustrato le quattro cause dell'opera (materiale, finale, efficiente e formale), commenta brevemente il prologo al commento dell'Ecclesiaste, scritto da san Girolamo.
È bello e consolante "celebrare" i frutti di autentica vita cristiana della diocesi di Spoleto-Norcia attraverso il tempo: perché la grazia dello Spirito che vivifica e santifica la Chiesa è come un fiume carsico che scorre sotterraneo e di tanto in tanto appare in superficie, dando origine a figure particolarmente significative. L'800 è stato nella valle spoletina un tempo straordinario nel quale diverse figure di uomini e donne afferrati dallo Spirito hanno seguito il Signore con cuore indiviso e generosità apostolica, rendendo particolarmente visibile la fecondità del Vangelo.
Tra gli strumenti pastorali per vivere il Giubileo non poteva mancare un testo dedicato ai Santi, a tutti quegli uomini e quelle donne che in ogni tempo e in diverse parti del mondo hanno incarnato nella loro esistenza il volto della misericordia. Essi non si sono limitati a esprimere la loro testimonianza mediante le opere di misericordia ma, come scrive papa Francesco, "sono entrati nelle profondità della misericordia" e per questo hanno sentito l'urgenza di esprimerne la bellezza nella loro vita di santità. La lettura e la meditazione delle loro testimonianze, raccolte in questo volume, possa esserci di aiuto a vivere quest'Anno Giubilare nell'incrollabile certezza e fiducia dell'Amore misericordioso del Padre.
«Figlia mia, non aver paura. Questo dolcissimo Iddio è con voi, riposa in voi e vi deve bastare». Così nel gennaio 1917 Padre Pio scrive a Giuseppina Morgera, una giovane donna di famiglia borghese che il Frate di Pietrelcina conosce a Napoli e a cui, fra il 1915 e il 1919, invia più di quaranta lettere di direzione spirituale. Sono anni decisivi per la vicenda spirituale di Padre Pio (nel settembre 1918 riceve le stimmate). Queste lettere – rimaste a lungo inedite e riproposte ora in una nuova accurata edizione – costituiscono un documento straordinario per tutti coloro che vogliano approfondire la conoscenza e la devozione per questo Santo, «uno dei più generosi dispensatori della misericordia divina» (Giovanni Paolo II). In coedizione con le Edizioni Padre Pio.