Il pensiero politico di Norberto Bobbio, il massimo teorico del diritto e il massimo filosofo della politica della seconda meta del Novecento. Una raccolta di contributi opera di noti accademici che insieme, ma ciuascuno dalla sua prospettiva peculiare, hanno indagato il pensiero e l'insegnamento bobbiano. Il nesso istituito tra democrazia e diritto, diritto e ragione, ragione e pace, pace e diritto - e piu specificamente tra pace e diritti umani -, in sintesi, il suo neo-illuminismo, formano l'insegnamento piu prezioso di Bobbio, la ragione principale del suo fascino, e dello straordinario ruolo civile e politico, e non solo culturale, da lui esercitato per oltre mezzo secolo nell'affermazione e nella difesa dei valori della liberta, della giustizia, della democrazia.
Il volume presenta in una nuova traduzione due fra i testi più importanti per la ricostruzione della vita e delle gesta del condottiero macedone: il "Romanzo di Alessandro" (III a.C.-I d.C.), che assembla materiali storici e leggendari eterogenei, e la "Vita di Alessandro" (115 d.C. circa) in cui Plutarco mette in luce il carattere del condottiero, le sue virtù di magnanimità, di nobiltà d'animo, di coraggio, ma anche la sua ira, i suoi scatti capricciosi e violenti, la sua nervosa e incontenibile passionalità.
"Queste lettere, che sono ora un cinguettante duetto e ora il lungo, sommerso addio di due vecchi, stanchi coniugi, vorrei fossero lette e recepite come un'unica lettera a due voci sul matrimonio, anzi meglio sulla deontologia matrimoniale." (Antonio Debenedetti)
"Una biografia diversa. Nessun isolamento dell"eroe', ma, anzi, una premura costante di leggerlo per intero entro la trama storica del suo tempo. È la storia dell'Europa romantica, coi suoi ideali religiosi e morali; l'Europa della progrediente rivoluzione industriale e borghese; l'Europa dei movimenti liberali e nazionali, e anche, già, della lotta di classe imminente; l'Europa che Romeo rievoca in pagine magistrali su Ginevra, Londra, Parigi di allora e che richiama a tante questioni dell'Europa di oggi. Si dissolve la visione tradizionale di un Cavour miracoloso demiurgo dell'unità italiana e altrettanto abile e spregiudicato curatore degli interessi sabaudi e di quelli della borghesia." (Giuseppe Galasso)
Dal racconto di un protagonista amato, odiato, contestato, difeso, insultato e infine ucciso in circostanze ancora misteriose e non chiarite, la storia della rivolta degli afroamericani contro il razzismo e la discriminazione. Malcolm X: un'infanzia segnata dall'assassinio del padre da parte di un'organizzazione razzista, la vita nei ghetti neri, la violenza dei bianchi, la maturazione politica, la rivolta per affermare i propri diritti e l'adesione all'Islam, la repressione dello Stato, le divisioni nel movimento, l'estremismo come risposta a un'ingiustizia assurda e spietata. Un libro che ha fatto conoscere al mondo il pensiero e la storia di uno dei maggiori leader dei neri d'America del XX secolo. Introduzione di Alessandro Portelli.
Come ha potuto Al Capone, piccolo teppista di New York, diventare il "nemico pubblico numero uno", capo indiscusso di una vera e propria "corporation" del crimine i cui tentacoli si stendevano su tutto il territorio americano? Questa biografia risponde a questo e ad altri interrogativi, tracciando un quadro del tumultuoso scenario urbano degli Stati Uniti negli anni Venti. Seguendo il gangster nella sua scalata sociale, Kobler disegna il ritratto di un uomo e di una società, gettando luce sui modi in cui si articolava il potere criminale e sulla corrotta inefficienza della giustizia e dell'amministrazione americana negli anni ruggenti.
A quarant'anni dalla scomparsa, John Fitzgerald Kennedy rimane il presidente americano che, nonostante la brevità del suo mandato - tragicamente interrotto da un attentato i cui retroscena sono ancora avvolti nel mistero - ha lasciato un segno indelebile nella storia degli Stati Uniti. Membro di una delle famiglie più ricche e influenti del paese, uomo intelligente, sensibile e coraggioso, seppe affrontare le sfide del suo tempo con grande umanità e prudenza. Questa biografia ripercorre le tappe della sua fulminea carriera: dalla prima, incerta campagna elettorale per il Congresso alla trasformazione in brillante uomo politico dal fascino irresistibile, dall'impegno come senatore del Massachusetts al vittorioso confronto con Nixon nel 1960.
In quest'opera l'autore presenta la storia del dittatore tedesco rigorosamente come storia della società che lo rese possibile. Rinunciando ad ogni spiegazione facilmente personalistica, Hitler viene visto non come causa prima dell'apocalisse nazista, ma come suo articolato epicentro, sulla base delle strutture politiche e delle forze sociali che ne consentirono la conquista e l'esercizio del potere. La personalità del dittatore diventa dunque la chiave interpretativa di un intero periodo storico.
Più di tante altre grandi protagoniste della storia Maria Luisa d'Austria, figlia dell'imperatore Francesco I, moglie di Napoleone e infine duchessa di Parma e Piacenza, è una figura enigmatica di sovrana che visse molte esperienze e di cui non è facile cogliere, dietro la formalità dei resoconti d'epoca, la vera natura. In questa biografia Antonio Spinosa ne rivela fortune e miserie, senza farsi tentare dall'agiografia ma senza dimenticare l'umana comprensione per una donna che fu più volte vittima della ragion di Stato. Al di là dei ritratti ufficiali, la futura sposa di Napoleone ci viene presentata come "una creatura puerile, timida, goffa, di orizzonti assai limitati". Una creatura che comunque raramente poté scegliere.
Le imprese dell'uomo che ha rivaleggiato con gli eroi di Omero e con gli stessi dèi, ispirando il modello leggendario che ha appassionato l'Occidente, dagli imperatori romani a Napoleone. Robin Lane Fox, che firma anche la nuova prefazione aggiunta in questa edizione, ha collaborato come consulente storico al film di Oliver Stone dedicato ad Alessandro Magno.
«La figura di Federico ha attirato l'attenzione dei suoi contemporanei e di coloro che vissero subito dopo il grande Svevo. Di fronte al cumulo delle fonti, il rischio è dunque quello dei borgesiani cartografi dell'impero cinese che ossessionati dall'assoluta precisione finirono per disegnare una mappa 1:1 del territorio. Resta ancora invece da fare in parte la ricostruzione delle relazioni e del confronto tra Federico e il suo mondo, quel cinquantennio a cavallo fra i due secoli, il XII e il XIII, in cui l'Europa apre gradualmente le sue città e le sue scuole a un 'sapere nuovo', a maestri che insegnano con nuovi modi e nuove ragioni nuove discipline", a una visione del mondo naturale ed etico che cambia lo stile della vita collettiva e individuale».
Chi si cela dietro l'enigmatica immagine di Alessandro Magno? Quali eventi hanno deviato la sua vocazione di letterato e filosofo, trasformandolo nello spietato conquistatore eretto a modello da Cesare e Napoleone? Alessandro appare in questo ritratto come una sintesi di figure storico-mitiche: un "io" molteplice e contraddittorio costruito mettendo insieme l'ira furiosa e l'amicizia disinteressata di Achille, la resistenza al dolore di Eracle, la liberalità e la tolleranza di Ciro il Grande. La sua ansia intellettuale e la sete di conquista scaturiscono dalla medesima pulsione, per cui le sequenze del crescendo espansionistico sono luoghi fisici e insieme tappe di un percorso conoscitivo che si arresterà solo davanti all'Oceano Indiano.