Chiara d'Assisi fu la prima donna a scrivere una regola originale per le donne, rifiutandosi di declinare al femminile una preesistente regola maschile: una regola stupefacente, piena di dolcezza, tesa a comprendere più che a giudicare e punire. Di lei scrissero soprattutto uomini: il biografo, il papa e le gerarchie ecclesiastiche, scrissero tutti per farla dimenticare. Chiara consumò la vita dietro le mura del monastero di San Damiano. Contrariamente a quanto avrebbe desiderato, fu costretta alla clausura, ma la sua solitudine fu abitata da molti affetti e da una fortissima tensione spirituale. Nelle pagine di Chiara Frugoni, le voci fresche e vivaci delle consorelle e dei testimoni laici del processo di canonizzazione raccontano una santa assai diversa dal ritratto agiografico ufficiale. Accanto a loro, parla Chiara stessa, questa volta ascoltata con orecchio fine di storica dalla Frugoni, che intreccia fonti scritte e figurate: miniature, tavole, affreschi, alcuni dei quali restaurati con risultati sorprendenti. Documenti noti, tra le cui pieghe si nascondeva una biografia diversa.
Ci sono ritratti nascosti, bellissimi, realizzati con l'inchiostro simpatico dell'umiltà, invisibili solo in apparenza. Basta il calore di una candela e la follia di chi sa fissare un foglio bianco convinto di potervi leggere qualcosa per rivelarne i contorni. E quando i contorni emergono non puoi che ammirare e ringraziare. Ciò che questo piccolo testo proverà a descrivervi è la vita di un giovane appassionato che seppe, con entusiasmo, prestare tutte le sfumature del suo quotidiano a Dio. Bastò quel gesto di ordinario coraggio, il suo piccolo SI, per permettere all'Artista divino di farne uno stupendo capolavoro. Oggi San Gabriele dell'Addolorata è tra i santi più conosciuti, pregati e amati del mondo. Dio con i suoi piccoli, fa veramente le cose in grande!
In questi otto secoli, ormai, che ci separano dalla vicenda umana e spirituale di Celestino, tanti sono i messaggi che molti hanno cercato di mettere in evidenza ripercorrendo la storia del Santo Eremita divenuto Papa. Si è parlato, giustamente, di invito per la Chiesa a un perenne rinnovamento, a essere più spirituale, meno legata al potere terreno. Si è parlato di messaggio, per tutti, a una santità radicale. Ma forse il messaggio più forte e più attuale é proprio quello legato alla grande indulgenza che Celestino volle lasciare con la Perdonanza, piccolo giubileo che anticipava di pochi anni il grande giubileo del 1300.
La Casa editrice Sovera presenta, in edizione aggiornata ed ampliata, il volume Padre Pio. Il Confratello di Angelo Maria Mischitelli. Il libro pubblica le testimonianze dei confratelli raccolte dall'autore in forma di interviste. Padre Pio è visto, nel recinto claustrale di un convento di Cappuccini di un paese lontano dal mondo, nella sua dimensione domestica di frate "speciale" in convivenza con altri frati, coscienti che il Confratello, pur residente in locali ristretti e isolati, era conosciuto nel mondo, venerato da tanti, studiato da molti, discusso da alcuni.
Il libro presenta una nuova edizione della più antica biografia di sant'Ambrogio (339/340-397). L'opera, risalente agli inizi del V secolo, fu scritta da Paolino, testimone oculare degli ultimi anni della vita del santo. Grazie al proprio lavoro come notarius - una sorta di segretario che metteva per iscritto quanto Ambrogio dettava -, Paolino seppe garantire al proprio racconto precisione documentaria; rimanendo legato a un'impostazione agiografica, concesse ampio spazio a episodi miracolosi e straordinari. Il filo conduttore della narrazione è la grazia di Dio, che ha scelto Ambrogio come campione dell'ortodossia, strenuo difensore dei diritti della Chiesa, modello di vescovo totalmente dedito al proprio ministero pastorale.
San Filippo Neri (1515-1595) è tra coloro che, nel Cinquecento, hanno maggiormente contribuito alla riforma della Chiesa. Uomo dalla gioia contagiosa, capace di unire alte forme di devozione alla contingenza del quotidiano, Filippo Neri provava per l'Eucaristia una venerazione particolare. Proprio il rapporto tra il santo e l'Eucaristia è al centro di questo volume. Dopo un primo capitolo dedicato al racconto della vita del Santo, l'attenzione dell'autore si sposta infatti sulle origini della pietà e sulla devozione di Filippo Neri verso il SS.mo Sacramento e sulla straordinaria importanza che Essa ha rappresentato nella sua vita. Adriano Castagna si sofferma inoltre sui fenomeni mistici del santo legati all'Eucaristia, pur nella consapevolezza che la vera devozione non è da ricercare esclusivamente in estasi o ratti straordinari, ma in un rapporto intimo nel quale la creatura accoglie con devozione, amore e riconoscenza il suo Creatore.
Il presente volume illustra la plurisecolare vicenda della trasmissione dell'opera di San Giovanni da Capestrano mediante la ricostruzione della tradizione letteraria - sia manoscritta sia a stampa - del trattato sull'autorità del Papa e del Concilio. Attraverso queste pagine sarà possibile riscoprire l'universo religioso, politico e culturale del tempo e respirare l'atmosfera creata dal Grande Scisma d'Occidente. "In un tale contesto, scrive Bernard Ardura nella Prefazione - l'importanza del trattato di San Giovanni da Capestrano si manifesta immediatamente e in tutta la sua ampiezza. Le sue riflessioni e in particolare l'impossibilità, per lui, che un Papa cada nell'eresia, sono una bella e profonda riflessione illuminata dal lumen fidei".
"Nei Santi diventa ovvio: chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino". È con questo giudizio che papa Benedetto XVI ha voluto concludere la sua prima lettera enciclica "Deus Caritas est". In questo libro l'autore offre una esemplificazione di questo "duplice movimento" dell'amore. Due principi (Elisabetta d'Ungheria, Viadimir Ghika), un soldato (Lorenzo della Risurrezione), un professore universitario (Federico Ozanam), un'educatrice (Elisabetta Anna Seton), una suora della carità (Caterina Labouré), una fanciulla (Laura Vicuña), due protagonisti della vita sociale e politica (Dorothy Day e Giorgio La Pira) rappresentano un campionario storico molto variegato, ma tutti hanno assecondato lo stesso duplice "movimento": quello dell'amore di Cristo che li affascinava e li attraeva (un vero irmamoramento) e quello dell'amore del prossimo al quale si sentivano interiormente destinati. Diversi erano i poveri - incontrati nella spianata di un castello medievale, o nelle carceri di regime, o alle porte di un convento, o in un corteo di operai -, ma identica fu la passione (come quella di Cristo, che fu un intreccio di operosa attività e di patimento salvifico e di indicibile trasporto d'amore) vissuta dai santi.
Nei momenti di difficoltà c'è sempre un santo a cui appellarsi per ottenere un aiuto dal cielo. Se l'unica preghiera è quella verso Dio, i santi, con le loro vite esemplari sono intercessori validissimi presso di Lui. A loro si deve venerazione e gratitudine, a loro possiamo rivolgerci per ottenere protezione e grazia. Qui sono raccolte le storie dei santi più noti protettori dei mestieri e di particolari fasi della vita, in un agile compendio utile per avvicinarci a queste figure così importanti per la fede, che tanto hanno ispirato l'arte e la cultura.
Il presente volume offre una antologia ragionata di Angela da Foligno. Al suo interno si intrecciano contenuti di letteratura e mistica con espressioni che sembrano fatte apposta per stimolare la comprensione del Liber "vetta" delle testimonianze di esperienze mistiche e pregevole opera letteraria della tarda latinità". Il fascino dell'esperienza mistica angelana - dice mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno nella presentazione - "sta tutto nella scoperta di una frattura dentro di sé, con il creato, con i fratelli e con Dio - cioè nella presa di coscienza del peccato - e nel cammino lungo, accidentato ed estremamente avvincente fatto per sanarla con il balsamo della misericordia divina". In Angela la misericordia "agisce consentendole l'unione dell'anima con Dio".
Il titolo di questo scritto richiama le parole di papa Francesco pronunciate durante la sua visita pastorale a Torino il 21 giugno 2015. In brevi capitoli il libro presenta la figura di don Bosco tratteggiandone i valori appresi in famiglia e dal mondo contadino dell'800 astigiano e guardando il santo da una prospettiva particolare: quella di portatore di un messaggio d'attualità per i giovani di tutto il mondo. Scrive l'autore nella presentazione: "Grosse novità non ci sono... Tuttavia credo che questa pubblicazione potrà essere utile per chi desidera avvicinarsi al santo dei giovani".
Tutti i testi disponibili in lingua italiana utili per conoscere la figura di santa Chiara di Assisi in un unico volume. Le opere provengono da codici datati fine XII - XVI sec.: gli scritti di santa Chiara, i primi documenti ufficiali, le "Legende" minori (latine, in volgare, in tedesco e olandese), le testimonianze sulla santa, la corrispondenza con Chiara e alcuni documenti curiali, i testi liturgici latini e quelli poetici in italiano, sermoni per i fedeli. L'oggetto principale di queste fonti è dunque la persona di Chiara d'Assisi e al tempo stesso l'immagine che su di lei si è andata costruendo nei secoli, un'immagine di santità a cui si sono ispirate, e ancora oggi si ispirano, centinaia di donne inventando e riproponendo, di epoca in epoca, il loro modo di vivere. Le fonti rivelano la figura umana e religiosa di Chiara, una donna volitiva, dotata di intensa affettività e dal carattere deciso che impara a servire con affetto materno e ama le sorelle come fossero delle figlie. Un dono per i vicini e i lontani, non solo nel suo tempo, ma anche ai giorni nostri.