Verso la metà del IX secolo si diffuse in tutta Europa una notizia strabiliante: nella remota Galizia, all’estremo confine nord-occidentale della penisola iberica, grazie a un prodigio divino era stato rinvenuto il sepolcro dell’apostolo san Giacomo il Maggiore! Questa scoperta suscitò un incredibile entusiasmo che si rafforzò nel corso dei secoli successivi, attirando sul luogo sacro folle sempre maggiori di pellegrini, non solo del vecchio continente, ma anche dal Vicino Oriente e addirittura dall’Africa, tanto che Compostella divenne la terza meta di pellegrinaggio, dopo la Terra Santa e Roma, e sulle strade del santo cammino si formarono la storia, la cultura, la civiltà stessa dell’Europa. Andrea Conti ha ricostruito le vicende del ritrovamento della tomba e delle spoglie dell’apostolo; soprattutto ha ricostruito la genesi di un fervore collettivo che ha indirizzato nei secoli del Medioevo migliaia di pellegrini appartenenti a ogni ceto sociale verso quelli che si ritenevano i confini del mondo, con una devozione che ancora oggi non accenna a diminuire, ma che sembra rinnovarsi continuamente.
L'autore
Andrea Conti è nato e vive a Siena. Ha conseguito il magistero in Scienze Religiose nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze e svolge la professione di insegnante. Studioso di storia della Chiesa, ha pubblicato La spada e la roccia. San Galgano: la storia, le leggende (Milano, 2007), scritto con Mario Arturo Iannaccone.
Questa Guida artistico-spirituale al Sacro Monte di Varallo è il testo da tenere tra le mani per fare il pellegrinaggio alla Nova Jerusalem di Varallo Sesia. "Il pellegrinaggio è una forma eminente della tradizione religiosa universale e cristiana in particolare. L'uomo e la donna lasciano per un po' di tempo la casa e il lavoro usato, per compiere un viaggio esteriore che sia da stimolo a un cammino interiore e poter ritornare così alle sorgenti della fede" (dalla presentazione di mons. F. G. Brambilla).
Descrizione dell'opera
La libertà di culto concessa ai cristiani nell'anno 313 con l'editto degli imperatori Costantino e Licinio ha dato origine a una «buona pratica» di devozione e penitenza - il pellegrinaggio in Terrasanta - che ha prodotto resoconti e guide di viaggio spesso arricchiti da minuziose descrizioni dei luoghi.
Con comodità e relativa sicurezza, i pellegrini potevano percorrere le strade mantenute in efficienza dall'apparato amministrativo dell'Impero Romano per le necessità del servizio postale, che per il suo funzionamento disponeva di dettagliati documenti itinerari.
Quel poco che è sopravvissuto al naufragio pressoché totale degli scritti di carattere pratico dell'antichità permette oggi di ricostruire il canovaccio essenziale del percorso sul principale asse di collegamento tra l'Europa e la Terrasanta nel IV secolo, momento di esplosione del pellegrinaggio cristiano.
Il volume prosegue una collana di brevi saggi di tema teologico, filosofico, storico, archeologico o di spiritualità, affrontati da specialisti di grande competenza, noti e meno noti, che offrono uno sguardo inedito sull'aspetto preso in considerazione. Si tratta di argomenti di interesse culturale che spesso intersecano l'attualità.
Sommario
Introduzione. I. LA STRADA ROMANA. II. ITINERARI, GUIDE E MEMORIE DI VIAGGI. Itinerari scritti. L'Itinerarium Antonini. Carte itinerarie. La Tabula Peutingeriana. Memorie di pellegrinaggi. L'itinerario di Eteria. III. IL DIARIO DI VIAGGIO DEL PELLEGRINO DI BORDEAUX. Itinerarium Hierosolymitanum o Burdigalense. Inquadramento storico. Analisi dell'itinerario. L'autore. IV. LA VIA DEI PELLEGRINI NEL IV SECOLO. Bitinia. Galazia. Cappadocia. Cilicia. Siria. Fenicia. I luoghi santi. La Città Santa. Pellegrinaggio al Giordano. Pellegrinaggio a Hebron. Conclusione. Note. Mappe e itinerari. Bibliografia.
Note sull'autore
GIOVANNI UGGERI è professore ordinario di Topografia antica all'Università La Sapienza di Roma. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è direttore del Journal of Ancient Topography, la rivista che pubblica studi di topografia e urbanistica del mondo classico.
Un sussidio ad uso del pellegrino in Terra Santa che ricalca il cammino ideale che, prendendo lo spunto dalla vita pubblica di Gesù, parte dal deserto, si svolge in Galilea (Nazaret, Cafarnao e la regione del lago di Tiberiade) e si conclude a Gerusalemme.
Il libro contiene brani biblici scelti in relazione ai luoghi e ai paesaggi del pellegrinaggio, accompagnati da un breve commento per favorire la meditazione e la preghiera personali. Oltre all’introduzione e alle proposte per la riflessione, sono stati inseriti alcuni testi dei Padri della Chiesa, uomini di fede degni di essere ricordati per la loro esperienza umana e soprattutto per la loro santità. Tra tutti un posto particolare spetta a san Francesco, che per primo ci ha aiutato a scoprire il valore del pellegrinaggio e della preghiera.
La presente guida intende offrire una traccia per riscoprire e comprendere più a fondo il contesto ambientale, storico, culturale e religioso in cui operò l'Apostolo Paolo per annunciare la Buona Novella ai popoli di quella che è l'odierna Turchia. Nel testo vengono infatti ripercorse sul piano topografico quelle strade, regioni, città, privilegiate da Paolo per portare il messaggio della nuova fede, e ne vengono evidenziate le caratteristiche storiche, culturali, urbanistiche, monumentali ed archeologiche. L'autore tuttavia non si è limitato alla descrizione dei monumenti di età classica, ma ha voluto dare spazio anche a quelli paleocristiani, a quelle strutture ecclesiastiche che costituiscono uno dei patrimoni architettonici ed artistici più prestigiosi dell'umanità. Ne risulta una guida dettagliata, completa di carte topografiche e immagini a colori, rivolta a tutti i coloro che intendono avvicinarsi più concretamente ai luoghi e al contesto storico dell'annuncio della nuova fede da parte dell'apostolo Paolo.
Coltivare un'umanità proiettata verso una dimensione plurale è possibile per mezzo dei sistemi educativi che hanno la possibilità di divenire il motore di una società nuova. Le analisi e le proposte pedagogiche scaturite all'interno di questo lavoro vogliono richiamare l'essere umano verso dinamiche esistenziali di autenticità e di senso, invitandolo per mezzo di una educazione propriamente intesa a declinare l'invito della modernità a chiudersi in se stesso e a cercare fatui soddisfacimenti nella materialità e nell'omologazione, quanto piuttosto ad aprirsi con autenticità al dialogo con l'altro.
Profilo dell’opera
La Galilea è una regione poco menzionata nell’Antico Testamento: nel libro di Isaia è detta “terra delle genti”, cioè terra pagana, eppure il profeta stesso annuncia che da essa sorgerà la luce capace di illuminare tutta la storia. Profezia che si è compiuta nel Nuovo Testamento (Mt 4,12-17), facendo della Galilea “terra della luce” per tutte le nazioni.
L’Autore ha una lunga esperienza d’insegnamento “sul campo”: da anni, infatti, guida i suoi studenti nella lettura della Bibbia percorrendo i luoghi stessi in cui essa è stata rivelata e laddove, da sempre, grazie al contesto naturale e alle antiche testimonianze storiche e archeologiche, parla a ogni generazione di credenti.
Il volume coniuga, quindi, lunghi anni di studio con l’esperienza diretta. Ne risulta un’opera di notevole interesse, capace di fornire informazioni dettagliate e precise. Per ogni località esaminata è fornito un inquadramento storico-geografico fondamentale, la cronologia e la situazione attuale degli scavi, un esame della relativa letteratura (biblica e non) e una descrizione delle rimanenze in situ. Il testo è inoltre corredato da un ricco apparato iconografico e cartografico.
L’Autore
Pietro A. Kaswalder ofm insegna esegesi dell’Antico Testamento e geografia biblica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Ha pubblicato studi a carattere esegetico, storico, geografico e archeologico. Per le Edizioni Terra Santa ha pubblicato: “La Terra della promessa. Elementi di geografia biblica” (Milano, 2010).
Eremi arroccati su rupi scoscese, abbazie immerse nel verde, monasteri che proteggono tesori, certose solitarie e cattedrali imponenti. In Italia, come in nessun altro Paese al mondo, la spiritualità riesce a fondersi con l'arte, la storia, la natura e la tradizione. Un viaggio attraverso i monasteri e i santuari del Bel Paese può essere perciò un affascinante itinerario, carico di messaggi segreti, fonti di conoscenza e spunti di riflessione. Sapevate, ad esempio, che la Sacra di San Michele, in Piemonte, si erge al centro di una via di pellegrinaggio lunga più di duemila chilometri, che unisce quasi tutta l'Europa occidentale da Mont Saint-Michel a Monte Sant'Angelo? O che i Certosini di Firenze producono liquori di altissima qualità, utilizzando antichi metodi di distillazione? O, ancora, che il Santuario della Nostra Signora del Deserto, nei pressi di Savona, è così attento ai suoi ospiti da proporre persino ostie senza glutine? Questa guida vi condurrà alla scoperta di simboli religiosi, ricche biblioteche che custodiscono antichi segreti, prodotti tipici e raffinati, concerti ambientati nella suggestiva atmosfera di un luogo di culto. Senza dimenticare l'emozione di trovarsi a pochi passi dalla Sacra Sindone o dalle spoglie di san Francesco e santa Chiara, alla ricerca di cripte, catacombe e cappelle tra le più celebri del mondo.
Meta di pellegrini da tutto il mondo, al centro di una contesa millenaria, Gerusalemme è la città santa per le tre grandi fedi monoteiste. Da conoscitore, e soprattutto da innamorato della città, Franco Cardini ci guida in una passeggiata che servirà da viatico a chi ha solo un giorno per vederla o a chi è venuto per trascorrervi tutta la vita. E per noi dipana il filo della storia - dal cammino del Cristo verso il Golgotha fino alla Porta di Giaffa e al Santo Sepolcro, dalla Valle di Josafat al Monte degli Olivi, dal Muro del Pianto fino alle discoteche di oggi - allineando eventi ed immagini di ieri e di oggi, alla ricerca dello spirito di quella che resta una città-mistero.
Chi ha percorso il Cammino di Santiago conserva ricordi che sono solo suoi. Ma ci sono immagini, come quelle di Léonnard Leroux, che per originalità e bellezza aiutano tutti a rivivere quell'avventura, dai Pirenei fino alla tomba dell'apostolo Giacomo, e poi ancora oltre, fino a raggiungere Finisterre. Foto che hanno il potere di evocare, e che indicano la strada a chi sogna soltanto di partire. Oltre cento scatti per ricordare o scoprire luoghi, stagioni, opere d'arte, curiosità. E paesaggi. Perché gli 800 chilometri di sentieri e strade sterrate che conducono a Santiago sono vivi da oltre mille anni, e continuano a far parlare di sé. E a suscitare il desiderio di mettersi in cammino.
Il più recente e aggiornato studio sul fenomeno della religiosità popolare condotto a partire dai dati dell'indagine sociologica svolta durante l'Ostensione del corpo di Sant'Antonio nel 2010.
Contenuto
Uno studio sulla religiosità popolare condotto a partire dall’indagine sociologica svolta durante l’Ostensione del corpo di sant’Antonio nel 2010 a Padova. Le riflessioni di sociologi, giornalisti, filosofi e teologi, evidenziano come la religiosità popolare non sia residuo del passato, bensì capace di rigenerarsi entrando in relazione con le domande dell’uomo contemporaneo. 200 mila persone in 6 giorni (15 - 20 febbraio 2010) si sono recate alla Basilica di Padova per venerare i resti mortali di sant’Antonio: 60 % donne 64,3 % età tra 30 e 59 anni 41,7 % diplomati 23,7 % laureati Interventi di: A. Castegnaro, U. Sartorio, I. De Sandre, L. Berzano, M. Marzano, G. Giordan, S. Fadel, A.M. Valli, A. Fabris, C. Dotolo, A. Matteo.
Destinatari
Tutti gli interessati al fenomeno della religiosità popolare e della devozione antoniana.
Autore
ALESSANDRO CASTEGNARO, Presidente dell’Osservatorio Socio-Religioso Triveneto, membro del Consiglio Scientifico della sezione «Sociologia della Religione» dell’AIS, insegna Sociologia nella Facoltà Teologica del Triveneto. Tra le ultime pubblicazioni: Religione in standby, (Marcianum Press 2008) e, come curatore: Apprendere la religione, (EDB 2010), C’è campo? Giovani, spiritualità, religione (Marcianum Press 2010). UGO SARTORIO ha insegnato teologia fondamentale e dal 2005 è direttore del «Messaggero di sant’Antonio». Dal 1988 al 1997 e di nuovo dal 2006 è alla direzione della rivista «Credere Oggi». Tra le ultime pubblicazioni: Fare la differenza. Un cristianesimo per la vita buona (Cittadella 2011), Tra notizia e spiritualità. Editoriali sul filo (Cittadella 2012), Scenari della fede. Credere in tempo di crisi (EMP 2012).
Un unico cammino sui passi di San Francesco che da nord e da sud raggiunge Assisi. Un pellegrinaggio per entrare in contatto con la sua straordinaria esperienza di vita, che non smette di affascinare e di interrogare gli uomini di ogni tempo.
Otto tappe da La Verna verso Assisi
Dieci tappe da Greccio ad Assisi (con le varianti per Perugia e per Terni)
Mentre si attraversa il cuore dell’Italia – l’Umbria, la Toscana e il Lazio – per ogni tappa viene indicato il percorso, le mappe, i chilometri, le ore di cammino, dove trovare ospitalità e i luoghi da visitare.
E ancora le informazioni per richiedere la credenziale del pellegrino, documento ufficiale della Via, che consente di ricevere il Testimonium Viae Francisci al termine del cammino.
La figura di San Francesco e i suoi luoghi sono presentati nell’introduzione
L'autore
Paolo Giulietti, classe 1964, è da vent’anni prete della diocesi di Perugia, dove svolge il servizio di vicario generale. Dal 2001 al 2007 è stato responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI. La passione per il pellegrinaggio l’ha portato più volte in cammino a Santiago, a Roma, a Gerusalemme, a Loreto e in tante altre destinazioni sacre d’Italia e d’Europa. Dal 1996 è assistente spirituale della Confraternita perugina di San Jacopo di Compostella, che da oltre trent’anni promuove il pellegrinaggio e assiste i pellegrini nei suoi hospitales lungo il Camino Francés, la Via Francigena e ora anche laVia di Francesco. Ha pubblicato per Terre di Mezzo A piedi a Gerusalemme, una guida per il pellegrinaggio inTerra Santa. È presidente del Consorzio Umbria & Francesco’s Ways, nel quale cura soprattutto la fedeltà ai contenuti spirituali e culturali dellaVia di Francesco.
Gian luigi Bettin, classe 1975, curioso di tutto ciò che è sulla terra, per i primi trent’anni della sua vita ha fatto suo il motto “il mondo è un ponte, attraversalo ma non costruirci la tua casa sopra”, letto su una moschea durante un viaggio in India. Ha viaggiato molto, ma il suo carattere mutevole, e una buona dose di epicureismo, lo hanno portato a “sistemarsi” in Umbria, da dove, da solo e con amici, parte per continue spedizioni a piedi in Italia e all’estero. Da circa cinque anni lavora come consulente di turismo per enti pubblici, Comunità montane e Consorzi. Ha collaborato ad alcune pubblicazioni sul territorio dellaValnerina, e dal 2009 fornisce il suo contributo alla promozione e tutela dellaVia di Francesco.