Il partito politico è al centro di una vera e propria rivoluzione. Stanno cambiando profondamente le sue funzioni, i suoi uomini, la sua presa sulla società e le istituzioni. In questo libro interrogativi inquietanti e nuovi scenari su un attore fondamentale della democrazia.
Pubblicato per la prima volta nel 1967, in un clima che annunciava le agitazioni studentesche e sindacali degli anni seguenti, questo libro fu accolto con diffidenza e, in molti ambienti, con imbarazzato silenzio. I temi fondamentali sono quelli dei libri e degli articoli con cui Giuseppe Maranini denunciava i vizi della democrazia italiana: la "dittatura" del parlamento, la debolezza del governo, lo strapotere dei partiti, le carenze della costituzione repubblicana. L'autore ricostruisce con questo libro una storia politico-costituzionale dell'Italia unitaria dal 1848. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Corbaccio, 1995 (Collana Storica) ISBN 88-7972-155-0
Che cosa davvero è cambiato nell'Italia di questi anni? A volte abbiamo la sensazione di essere risucchiati in un gorgo di trasformazioni tumultuose, a volte quella di tenere i piedi ancora affondati in una paludea stagnante. Mutamenti, anche radicali, vi sono indubbiamente stati, ma è tuttora problematico interpretarli. Abbiamo assistito a una rivoluzione "dal basso" (una società che cerca di uscire dal guscio di istituzioni invecchiate) o "dall'alto" (le forche caudine dell'euro)? Il volume esamina i cambiamenti intervenuti in alcune istituzioni e politiche cruciali nell'Italia dell'ultimo decennio
Dagli stati nazionali all'Europa unita: la storia dell'integrazione, il funzionamento degli organismi di governo, le politiche e le prospettive di una grande costruzione istituzionale.
Strade, scuole, traffico, trasporti: su questo e su molto altro si concentra l'attività di comuni e province. Compiti, poteri, struttura organizzativa di chi amministra i luoghi in cui viviamo.
Il volume ripercorre la storia del concetto di democrazia come "carta d'identità" dell'Occidente, e ricostruisce i mutevoli significati che nel corso del tempo sono stati attribuiti ai principi dell'eguaglianza politica, della sovranità popolare e dell'autogoverno dei cittadini. Pur restando orizzonte insuperabile della convivenza civile, la democrazia si trova ad affrontare nel mondo contemporaneo nuove sfide, che hanno il volto minaccioso di una globalizzazione dei processi produttivi capace di scatenare, per reazione compensativa, forme di orgoglio etnico e di fondamentalismo religioso.