L’opera si presenta come cantiere aperto e sollecitazione per lavori futuri, condotti in modo inclusivo e comparato, perché le teologie possano arricchirsi reciprocamente. La fede oltre le religioni, la pluralità degli studi teologici con i suoi punti di arrivo, in continuo dinamismo, il decisivo lume dell’orizzonte verticale inclusivo nella rispettosa pluralità delle teologie in campo educativo, sono gli spazi di riflessione offerti dal volume. Giuseppina Battista richiama sovente l’opportunità di considerare i vari processi educativi e le teologie che li sostengono, come ‘processi educativi insieme’; insomma teologie delle confessioni cristiane e teologie che si rifanno all’esperienza di fede di Abramo, che possano essere ‘teologie insieme’ a servizio nel vasto campo dell’educazione. (Dalla presentazione di Sua Ecc.za Mons. Enrico dal Covolo)
Giuseppina Battista,
L’Autrice con lunghi anni di ricerca e di studio ha individuato nella pluralità delle antropologie e delle teologie uno spazio di straordinaria importanza per l’educazione che si apre alla trascendenza, colta nella pluralità delle riflessioni di teologia. Con l’attenzione alla ricchezza di questa pluralità, aperta allo scambio del dialogo e all’impegno della testimonianza di credenti, è nata l’idea e la realizzazione di questo volume. Un costante servizio educativo nella scuola statale e in varie Università Pontificie ha corredato il suo percorso di studiosa. Attualmente è docente invitata per il corso di Teologia dell’educazione presso la Università Pontificia Salesiana.
Il libro presenta una interpretazione, da un punto di vista pedagogico, della Parabola del figliol prodigo, molto studiata dall’esegesi biblica e teologica, ma non ancora in questa chiave. - Tale approccio pedagogico apre un orizzonte di lettura nuovo con esiti sorprendenti: soprattutto nella considerazione dell’assenza della madre. - Il commento si sviluppa approfondendo tre paradigmi educativi in successione: autoritario, libertario-permissivo, liberatore. Due Appendici finali completano il testo.
In questo libro è narrata la lunga e affascinante vita di Maria Montessori, autrice di una profonda rivoluzione umana e pedagogica. Tra le prime laureate in Medicina in Italia, ha elaborato un metodo educativo adottato oggi nei cinque continenti, che pone al centro l'autonomia e l'unicità di ogni bambino. Convinta sostenitrice del ruolo fondamentale dell'educazione dei più piccoli nella costruzione della pace, lottò affinché tutti gli esseri umani avessero gli stessi diritti. Non solo scienziata, ma cittadina del mondo dotata di un animo illuminato da una profonda umanità. Età di lettura: da 9 anni.
Ezio Franceschini (1906-1983) si laureò a Padova nel 1928, relatore della sua tesi Concetto Marchesi; insieme furono attivi nella Resistenza dal 1943 al 1945. Nel 1936 approdò alla Università Cattolica come professore incaricato di Storia della letteratura latina medievale, lì divenne di ruolo nel 1939 e insegnò per il resto della sua vita. La sua ricerca scientifica ebbe come obbiettivi privilegiati la sopravvivenza della sapienza pagana nel medioevo cristiano e la storia del movimento francescano nei suoi testi e nella sua spiritualità. Nel triennio 1965-1968, gli anni in cui si formò ed esplose la contestazione giovanile, fu rettore dell'Università Cattolica. Durante i sit-in parlava in piazza con gli studenti; partecipava alle loro assemblee; cercava sempre di capire e di aiutare, fedele al suo compito di educatore. Per raggiungere i ragazzi si serviva dei loro stessi mezzi di comunicazione: volantinaggio e cartelli, oltre le lettere normali e quelle pubblicate a stampa in «Itinerarium cordis», l'apposito foglio periodico di informazione interna per gli studenti dell'Università Cattolica. Le lettere e i messaggi, raccolti in questo libro, intendono mettere in luce l'affetto, la cura e la speranza, riposti nei suoi "cari studenti", e l'impegno con cui anche nelle situazioni dure continuava a insegnare l'esercizio lento e faticoso della libertà. Alcune sue riflessioni sui fatti e sui problemi dei giovani di quegli anni sono pure edite qui, tolte da appunti manoscritti.
Un percorso per educare i bambini alla morte fra emozioni e spiritualità.
I libri Montessori-Clementoni propongono alcune attività ispirate al metodo educativo sviluppato da Maria Montessori, scienziata italiana nota in tutto il mondo per il suo contributo in campo pedagogico. I bambini per appassionarsi alla lettura devono poter condividere esperienze di conoscenza interessanti e costruttive con gli adulti di riferimento. In questo libro le parole nominano oggetti o parti del corpo legati a diversi momenti della vita quotidiana in una "Casa dei bambini", la scuola Montessori per i piccoli dai tre ai sei anni, così chiamata perché educa in un ambiente a misura di bambino con attività liberamente scelte corrispondenti ai bisogni evolutivi dell'infanzia. Le parole qui sono uno spunto per arricchire il linguaggio dei bambini e un'occasione per avvicinarli al raffinato lavoro della mano nella scrittura corsiva: ai lettori la possibilità di condividere tutto ciò che le immagini evocano. Età di lettura: da 3 anni.
Nella stesura di questo lavoro c’è un solo punto di partenza: lo sguardo, sempre diverso ma vivo, di tanti bambini, giovani e adulti eredi di una o più culture in movimento nel Belpaese. Un transito di culture, questo, che produce inizialmente un senso di “stranierità”, il primo step di un processo in cui l’entrare in contatto con una persona di cultura straniera, sconosciuta, diversa, obbliga al “confronto/scontro” tra menti diverse.
I disagi che ciò comporta coinvolgono tutti (autoctoni, vecchi e nuovi arrivati), senza alcuna distinzione di sorta (studenti, dirigente, insegnanti, personale ausiliario, amministrativo, esperti esterni, incluso lo stesso mediatore interculturale).
Quanto accade nella Scuola, dunque, non è altro che lo specchio fedele di ciò che avviene fuori, nella vita di tutti i giorni.
Le nostre radici culturali, che devono pur restare quale tratto distintivo dell’identità di ciascun individuo, dovrebbero essere considerate una delle tante sfumature di una tavolozza di colori da cui tutta la collettività possa attingere e trarne giovamento, con l’obiettivo di cogliere il meglio di ogni cultura per una società interconnessa in cui ognuno possa occupare un posto, rivestire una funzione, quella più consona alle proprie caratteristiche, attitudini ed esperienze, per la realizzazione del bene comune. Meglio, quindi, educare alle sfumature, alla pluralità, insegnare che nelle diversità c’è più gusto.
Il metodo proposto in queste pagine, adottato e sperimentato dall’autrice, è da intendersi come un preparare il terreno a diventare fertile in una realtà sempre più plurale, a misura di differenze e in un mondo così “networkizzato” come quello di oggi, dove i confini spazio-temporali stanno scomparendo.
Perché nella mediazione interculturale ciò che conta non è il risultato, come dall’alto di una cattedra ci hanno insegnato, ma quello che accade proprio dal basso, in maniera orizzontale; appunto, tra i banchi di scuola.
Il metodo italiano per crescere bambini felici ed essere genitori sereni
Paola e Alessandra, una di Milano l’altra di Roma, hanno in totale cinque figli tra i 4 e i 15 anni e tre mariti, due dei quali ex, con cui (a fasi alterne) sono in ottimi rapporti. Giornaliste da una vita, madri da lustri, hanno scritto centinaia di inchieste sui problemi e le sfide che mamme, papà e famiglie affrontano ogni giorno. Sanno citare anche bendate gli studi su allattamento, educazione digitale, disturbi alimentari, problemi di sonno, capricci, buone maniere e tic; in più, nel tempo hanno capito che non c’è teoria che non venga aggiustata, arricchita e, a volte, smentita dalla pratica.
Tra il self-help e la docu-fiction autobiografica, Mammamia! è un manuale insolito: 88 racconti caldi e croccanti come i tasti del pianoforte, attinti senza remore dal ricordo, dal privato e dalla vita quotidiana delle autrici, che narrano in prima persona gioie e dolori di essere mamma e papà. Dalle notti in bianco alle battaglie sui minestroni, dalle chat di classe al (cyber)bullismo, dall’educazione digitale agli scomodi favoritismi tra fratelli, dal pudore improvviso di una figlia teenager fino ai timidi approcci con alcol & varie che l’adolescenza, puntualissima, porta con sé. Dai loro studi e dalla loro lunga (e rocambolesca) esperienza, Paola e Alessandra hanno tratto preziosi insegnamenti che condensano anni di sbagli, urla, tentativi, fallimenti e – finalmente – successi. Nascono così le 88 intense storie che trovate qui dentro: tutte personali, rapide da leggere, facili da ricordare. Flash di vita condensati, accorati, veri. Per imparare, riconoscersi, emozionarsi, commuoversi. E ridere fino alle lacrime.
Crisi è una parola a cui, in questi anni, abbiamo fatto l’abitudine. Una parola usata sempre in accezione negativa ma che, letta nella sua accezione di crinale, può trasformarsi in opportunità. Il senso di incertezza diffusa rende più radicali le domande di chi si affaccia alla vita adulta e, in una società frammentata, dove i saperi diventano sempre più tecnici e specializzati, le nuove generazioni faticano nella ricerca di senso, incapaci – per colpe non loro – di vedere il tutto in una prospettiva ampia e completa. Il rischio è di avere approcci ingenui ed estremi a domande complesse e di considerarsi in balia di un destino già scritto, di essere sopraffatti da un’effimera idea di eccellenza e gettarsi in una competizione violenta e sregolata. Petrosino e Massironi disegnano invece una strada di libertà personale e legami che si nutrono a vicenda, perché la realizzazione di ogni persona passa dalla vita delle comunità, dallo scambio tra pari età e tra generazioni.
Mentre gli adulti si stupiscono dei cambiamenti che avvengono nel mondo giovanile, i ragazzi chiedono a chi ha più anni e più esperienza di loro di risintonizzarsi su un nuovo modo di vivere, di prendere contatto con le novità di cui sono portatori, con le modalità che adottano per comunicare e con la fatica di sognare il futuro. Poiché non è obbligatorio fare «come si è sempre fatto», è necessario che gli adulti trovino la strada di stabilire con i ragazzi relazioni corrette basate sulla fiducia e sulla capacità di credere e dimostrare che è possibile fare percorsi comuni. Questo è però possibile solo se gli adulti sentono la necessità di rimettersi in gioco, affrontando le fatiche e accettando i limiti che accompagnano l'attività educativa.
Un manuale, un ricettario, un album dei ricordi di famiglia: un libro magico da personalizzare e da sfogliare con i nipoti. Immaginate un solo libro in cui trovare le più preziose foto di famiglia e la ricetta della torta "mitica- della nonna, ma anche qualche fantastica idea di lavoretti da fare nei giorni di pioggia, o consigli su come organizzare le vacanze coi nipoti: tutto questo è il Grande Libro dei Nonni, un volume dal formato piacevole da conservare per sempre nella libreria e consultare quando serve. Un libro speciale da acquistare e da regalare. Ricco di curiosità e informazioni utili per stare sempre meglio con i bambini, tra le sue pagine può anche custodire ricordi meravigliosi, foto, annotazioni che permettono di renderlo unico.