Il tema dell'Eucaristia, fonte e culmine della liturgia e della vita cristiana, è talmente vasto che rischia di portare alla confusione mentale con accavallamenti e sovrapposizioni. Questo studio cerca di fare ordine e chiarezza con un'equilibrata sintesi teologica, sulla base di un'analisi accurata della fonte biblica, dello sviluppo storico del rito liturgico, della riflessione teologica, degli interventi magisteriali e dell'attenzione ai testi del Concilio Vaticano II.
Un saggio intelligente e documentato che analizza in tutte le sue sfaccettature la prassi di battezzare gli infanti, una prassi antica come la chiesa, ma la cui liceità e sensatezza viene periodicamente - e, soprattutto, in tempi recenti - messa in dubbio dal dibattito teologico. Alle fondamentali linee di comprensione teologica, indispensabili per inquadrare la questione con sapienza e spirito critico, l'Autore affianca un insieme di spunti e criteri per la prassi pastorale, a beneficio di parroci, operatori laici, ma anche ad uso dei semplici genitori.
Il tema del libro intercetta molteplici discipline teologiche e delle scienze umane e tutte dipendono o si riferiscono a quelle parole apparentemente inequivocabili di Gesù sul matrimonio. Il libro che il lettore si accinge a prendere tra le mani, paradossalmente, sostiene la tesi che proprio quelle parole apparentemente inequivocabili di Gesù sono state equivocate da molto tempo, si badi, non tanto sul loro significato, bensì sulla loro destinazione. Ma ogni parola è dialogica ed efficace se va a segno! E, perché possa andare a segno, è importante non sbagliare il bersaglio, cioè il destinatario. Forse il disagio, non solo attuale ma di sempre, provocato dalle parole di Gesù sul divorzio e sul matrimonio indissolubile non è soltanto dipendente dalla radicalità del suo dire ma, ancor di più, dall'errata destinazione di quelle parole.
La pratica della somministrazione della Santa Eucaristia sulla mano è autorizzata dalla Chiesa o semplicemente tollerata? Mons. Laise, unico vescovo argentino a rifiutare pubblicamente tale prassi liturgica, spiega in queste pagine, attraverso minuziose ricerche documentali, come questa pratica sia stata tollerata, e affronta la moderna prassi della Comunione sulla mano dal punto di vista storico, liturgico e pastorale. Nella "Memoriale Domini" si decreta che "il Sommo Pontefice non ha ritenuto opportuno cambiare il modo tradizionale con cui viene amministrata ai fedeli la santa Comunione", esortando così "Vescovi, Sacerdoti e fedeli a osservare con amorosa fedeltà la disciplina in vigore [...] Se poi in qualche luogo fosse stato già introdotto l'uso contrario, la sede apostolica, affida alle conferenze episcopali il compito di vagliare attentamente le eventuali circostanze particolari, purché sia scongiurato ogni pericolo di mancanza di rispetto all'Eucaristia o di deviazioni dottrinali su questo Santissimo Sacramento".
Don Luca Ferrari, responsabile del Servizio Confessioni nella GMG di Roma nel Giubileo del 2000, raccoglie, in questo volume, gli stimoli abbondanti e suggestivi offerti da papa Francesco sulla Riconciliazione. Il patrimonio della fede della Chiesa su questo sacramento viene così riletto alla luce dell'esperienza maturata in questi anni nelle chiese, nelle strade e nelle piazze insieme ai volontari di "Giovani e Riconciliazione", per testimoniare e diffondere la gioia del Perdono. Il testo prende il via da racconti personali e muove verso l'universale per spiegare che cos'è la Confessione, anche alla luce dei documenti della Chiesa, e fa proposte concrete per viverla all'insegna della verità e della festa. Le domande più frequenti, i dubbi e i timori vengono affrontati e "sfatati", spesso con un efficace "bottaisposta", diventando occasione per approfondire e spiegare.
Un confessore di ieri e uno di oggi campeggiano sulla copertina di questo libro. Dall'altro lato della grata ieri c'erano molti penitenti. Oggi, quanti ce ne sono? Le ricerche sociologiche e il senso comune ci dicono che la Confessione - nonostante le esortazioni dei Papi - non gode di buona salute. Ma se si va a verificare sul campo, non mancano le sorprese. Aldo Maria Valli ha sentito la voce di chi amministra il sacramento, o dovrebbe amministrarlo, e di chi lo riceve o vorrebbe riceverlo o non lo riceve più. Alla fine di questa inchiesta - che non ha pretese scientifiche - almeno un dato è evidente: la Confessione, a causa delle sue molte e complesse componenti, non è un sacramento "in crisi" da oggi, ma lo è da sempre, specie se con la parola crisi intendiamo non uno stato patologico, ma la ricerca di forme più efficaci di celebrazione.
La celebrazione dell'Eucaristia è al centro di una rinnovata considerazione pastorale, che coinvolge l'intero movimento catechistico. Questo studio analizza in tale prospettiva i "Catechismi per l'iniziazione cristiana" nelle varie età e il "Direttorio per le Messe con la partecipazione dei fanciulli". Ne risulta un manuale teorico-pratico per i catechisti e gli animatori liturgici, per riportare al centro del messaggio catechistico la celebrazione domenicale, spesso lasciata ai margini o proposta senza troppa convinzione.
Il volume nasce dalla preziosa e straordinaria esperienza che l'autore ha avuto modo di fare durante le due Assemblee sinodali sulla famiglia, in qualità di esperto e consultore, in ogni fase dall'inizio alla conclusione. A tal proposito, all'interno del volume, vengono esposti i temi e i problemi che le due Assemblee sinodali hanno affrontato durante l'itinerario complesso e coraggioso che la Chiesa ha intrapreso nello spirito della collegialità e della sinodalità, auspicato dal Concilio Vaticano II, a cinquant'anni dalla sua celebrazione. Dai lavori sinodali è emersa con chiarezza la volontà condivisa di sostenere, alla luce della parola di Dio, la realtà delle famiglie di oggi e le sfide che debbono affrontare. Questo cammino comporta gradualità, pazienza, amore, in particolar modo quando si tratta di accompagnare verso l'integrazione coloro che sono segnati dalla fragilità.
La confessione è il sacramento che dona la beatitudine dello Spirito, ridona l'innocenza al peccatore e riconcilia con se stessi. Grazie ad essa viviamo l'esperienza di presentarci nudi davanti a Dio ed essere rivestiti dalla sua misericordia. Eppure in molti credenti, la confessione suscita paura, ansie, un senso negativo e oscuro che la rende qualcosa di lontano e faticoso; per altri invece è un esercizio inutile perché il cuore va lasciato libero di vagabondare e nelle nostre vite non esiste nessuna reale colpa. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, guida i lettori in una riflessione sul valore della confessione per fugarne i possibili timori e far loro riscoprire la bellezza dell'"abbraccio di Dio". Riflettere sul valore delle confessione per riscoprirne la bellezza.
"Questo libro nutre alcune ambizioni: vuole aiutare a riflettere, in chiave di storia della salvezza oggi, sulla vita e dei ragazzi e degli adolescenti, offrendo elementi che possono aiutare i loro educatori (pastori, catechisti, genitori, animatori di pastorale giovanile, responsabili delle associazioni ecclesiali...) a far sviluppare la loro crescita "integrale", anche dopo la recezione dei sacramenti dell'iniziazione.
Un simposio in ottica educativa, con una problematica che si pone di fronte ad una enorme sfida: La formazione morale della persona attraverso il sacramento della Riconciliazione. Da prospettive diverse gli interventi offrono un percorso di riflessione e di azione.
Un prete si confessa ad alta voce: è bello e liberante chiedere perdono a Dio e ai fratelli. È la confessione del teologo Valentino Savoldi che, partendo dal significato del verbo "confiteor" (mi abbandono, mi affido, lodo), rivede il sacramento della riconciliazione e la sua vita alla luce della provvidenza divina e loda il Signore. Canta la misericordia di Dio nelle ferite dell'uomo e mostra il metodo migliore per vivere la confessione come una festa. Il libro si snoda in otto brevi capitoli ed è destinato ai sacerdoti perché possano trovare gioia nel celebrare il sacramento della misericordia e ai fedeli perché non si accostino al confessionale con un arido elenco di peccati ("la lista della spesa"), ma inizino la loro confessione lodando Dio.