Il bimbo in attesa, è lui a prendere audacemente l'iniziativa, rivolto alla mamma, ma rivolto a tutti noi afferma: "Voglio rompere l'apparente mutismo di un bimbo che nasce". Vale allora la pena tendere l'orecchio dell'anima, mettersi in umile e docile ascolto e raccontare la sapienza rispettosa, quella innocente e più vera dei più piccoli.
Ometti, signorine, piccole donne: sono solo alcuni dei titoli con cui oggi adultizziamo i bambini, e allo stesso tempo tendiamo invece a infantilizzare gli adolescenti: proprio quando sarebbe necessario lasciarli liberi, spingerli fuori casa per vivere la loro vita, li richiamiamo verso di noi. Ma perché operiamo questa manovra così pericolosa? Rossetti indaga questo aspetto tipico della contemporaneità fornendo risposte frutto di studi e ricerche sul campo e giungendo alla conclusione che noi adulti, genitori e non, temiamo la libertà degli adolescenti perché non siamo più in grado di darlo loro dei limiti entro cui fargli vivere quella libertà e farli crescere, e deleghiamo la costruzione dei limiti e degli strumenti di controllo alla scuola, alla tecnologia (vedi il registro elettronico o le app di parental control). Ci lamentiamo che i ragazzi hanno troppa libertà, ma siamo noi a non costruire intorno a loro un perimetro di sicurezza in cui quella libertà va necessariamente sperimentata, anche a costo di sbagliare, per permettergli di crescere in modo sano.
Il libro affronta il metodo educativo scout, analizzando e delineando gli elementi essenziali della sua pedagogia e, in modo particolare, evidenzia le principali caratteristiche nelle sue diverse fasi formative. Mette in evidenza l'importanza del fare squadra insieme, attorno ad un progetto educativo consolidato e ben fondato da un punto di vista psico-educativo e l'imprescindibile necessità di convergenza educativa nel rapporto tra capi scout, genitori e scuola caratterizzato dalla collaborazione, in modo da costruire strategie che generino legami per poter affrontare insieme le complesse sfide educative
«La formazione del clero non riguarda solo il clero. È irrinunciabile un fraterno camminare insieme con tutto il popolo di Dio per condividere "il pensiero di Cristo"» scrive l'arcivescovo Mario Delpini. In questo Quaderno si mettono in luce le occasioni di formazione offerte a tutte le componenti del popolo di Dio nella Diocesi di Milano, le possibilità di confronto, di formazione personale e comunitaria, secondo quanto indicato nella proposta pastorale dell'Arcivescovo, che invita la comunità intera a «offrire indicazioni, aiuti, discernimento, accompagnamento perché sia benedetto il Dio della vita, perché sia benedetta la vita». E continua Delpini nella sua Prefazione: «Queste parole di benedizione dobbiamo comprendere e imparare, lasciandoci provocare dalle domande e dalle tragedie del nostro tempo, dai pensieri che ci aprono orizzonti impensati, dalle provocazioni che ci mettono a disagio, dai luoghi comuni che sfidano l'invito al confronto con l'ostinazione a non pensare, a rifiutare il confronto».
"Senza preghiera non ci sarà sinodo". Queste parole di papa Francesco ricordano che ogni momento sinodale della Chiesa è innanzitutto un evento dello Spirito santo, un evento di preghiera e di grazia, in cui la Chiesa, oltre a essere parte attiva, riconosce e confessa la propria umana debolezza e invoca l'aiuto di Dio. È ciò che mettono in luce, ciascuna con tratti specifici, due preghiere della tradizione cristiana: l'"Adsumus", con la quale si apre ogni assise sinodale, e la "Nulla est, Domine", utilizzata in chiusura di sinodi e concili. Questo libro si presenta come un dittico scritto a quattro mani. La prima tavola, scritta da Luciano Manicardi, monaco di Bose e biblista, offre una rilettura meditativa delle due preghiere, attenta alle fonti bibliche, alle assonanze patristiche e alle dinamiche antropologiche e spirituali in gioco nelle assemblee ecclesiali: queste preghiere possono così diventare strumento utile per vivere con più consapevolezza ogni assemblea comunitaria e sinodale. Nella seconda tavola, il teologo Andrea Grillo articola una riflessione teologica di ampio respiro che alla luce del Vaticano II ridice l'identità ecclesiale in modo fedele alla tradizione e al contempo creativo: spinge così a ripensare le forme della ministerialità e a formare tutti alla responsabilità ecclesiale. Un libro ricco e denso che aiuta il lettore a scoprire l'affascinante sfida e la promessa di novità che ogni sinodo rappresenta per la Chiesa. Uno strumento rivolto a presbiteri, educatori e laici che guidano gruppi e animano assemblee in parrocchie, associazioni e commissioni che si riuniscono per "camminare insieme".
Un libro che fa bene al cuore, come una tazza di tè caldo in una giornata di gelo. Anche le cose che Gesù ha visto, toccato, utilizzato, hanno una storia da raccontare. Così, in questo volume prendono voce prima gli oggetti presenti nei Vangeli, e alla fine sarà Gesù stesso a raccontarsi. Sono storie di speranza, per ricordare la tenerezza che avvicina a Dio, e suggerire strade nuove per leggere e riscoprire la bellezza della Sacra Scrittura. I capitoli sono divisi in base ai tempi liturgici e possono diventare un valido strumento per la catechesi. Questa nuova edizione contiene un racconto inedito, una presentazione di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e la postfazione di don Emilio Salvatore, direttore della rivista “Bibbia Ieri e Oggi- della Elledici.
Questa proposta recepisce gli Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi della CEI 2014. Il progetto Con Te! si compone di 4 testi per i bambini e 4 guide a uso dei catechisti con la disponibilità di un sito web per accedere a contenuti multimediali. Il percorso, strutturato in 4 anni, è così suddiviso: 1° - Figli: l'essere creati e il primo annuncio del Vangelo; 2° - Discepoli: il cammino al seguito di Gesù; 3° - Amici: l'unione sacramentale con Gesù nell'Eucaristia; 4° - Cristiani: la cresima e l'appello alla missione. Voglio conoscerti e ascoltare ciò che hai da dire alla mia vita, Gesù! Sento che mi stai aspettando: per accogliermi, per abbracciarmi, per parlarmi. So che posso incontrarti in ciò che vivo ogni giorno! Come posso riconoscerti? Queste pagine mi aiutano a percorrere le vie del tuo amore, a scoprire le tue opere... a camminare e a crescere da figli di Dio. E tutto questo non da solo, ma con la mia famiglia, nella Chiesa e soprattutto... con Te! Queste pagine mi aiutano a diventare tuo amico, a ricevere con gratitudine il tuo perdono che cambia la vita, a entrare nella ricchezza della celebrazione dell'Eucaristia che sostiene il cammino della tua Chiesa e ci unisce in comunione con Te!
Se alcuni giovani vanno in crisi davanti alla scelta dei cereali da mettere nel latte, figuriamoci davanti a scelte ben più importanti. Il futuro gli appare spesso molto incerto. E allora, ha senso sperare? Le domande sull'identità, sul proprio posto nel mondo e sul rapporto con gli altri sembrano non trovare oggi una risposta soddisfacente. Eppure non possono essere evitate. Ne va della vita. Seguendo le domande più che le risposte, in un corpo a corpo con fragilità, talenti, libertà, vocazione e relazioni, il libro vuole tracciare un itinerario alla scoperta di sé e degli altri. Tra figure bibliche e suggestioni filosofiche, anche attraverso schede pratiche per la riflessione personale o di gruppo, il lettore è provocato a fare un viaggio alla scoperta di se stesso e del proprio progetto di vita. Perché, proprio in un tempo di incertezza, ha senso sperare. Con schede per la riflessione personale e le attività di gruppo.
La figura di Elia è centrale nei testi del Nuovo Testamento e spesso la sua storia è evocata nei Vangeli. Gli incontri dei Gruppi di Ascolto della Parola trarranno nuovi spunti e occasioni di riflessione da questo racconto che ha tanto da dire alla nostra vita, alla nostra fede e missione, così come ha detto tanto a Gesù e alla prima Chiesa cristiana.
La vicenda del profeta Elia, narrata nei Libri dei Re, racconta del cammino continuamente aperto di scoperta del vero volto di Dio e, quindi, del credente e della sua missione a vantaggio di tutte "le genti". Un percorso che trova il suo compimento in Gesù. Come è stato per Gesù, si tratterà infatti di lasciarsi condurre dalla Parola, per dare voce a Dio e diventare noi stessi sua voce. La lectio proposta, che contiene spunti di attualizzazione, va considerata come un servizio a quello Spirito che ha presieduto alla redazione della Scrittura, come uno strumento che, con discrezione, accompagna l'insostituibile e inafferrabile relazione di ciascuno e del Gruppo con il Signore.