«Gesù Cristo [...] si è fatto povero per voi» (cfr 2Cor 8,9). Con queste parole l'apostolo Paolo si rivolge ai primi cristiani di Corinto, per dare fondamento al loro impegno di solidarietà con i fratelli bisognosi. La Giornata Mondiale dei Poveri torna anche quest'anno come sana provocazione per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente». Il nuovo sussidio ufficiale, predisposto per tutte le diocesi, le parrocchie, i movimenti, le associazioni, il mondo del volontariato, per prepararsi a vivere la Giornata Mondiale dei Poveri (13 novembre 2022).
I Santi sono sempre stati molto attenti alla presenza dell'Angelo custode e lo pregavano frequentemente, ricevendone grandi benefici. Diceva San Giovanni Bosco: "Il desiderio del nostro Angelo custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che noi abbiamo di essere aiutati".
Dedichiamogli nove martedì consecutivi, in cui pregarlo e invocarlo con gratitudine e fiducia; il martedì è il giorno che la tradizione dedica alla memoria degli Angeli e "nove" ricorda il numero dei Cori angelici.
Il nostro Angelo custode certamente gradirà la nostra riconoscenza e non si farà vincere in generosità, ottenendo da Dio, per noi e per i nostri cari, abbondanze di grazie e di benedizioni.
Il teologo gesuita Francisco Suarez (1548-1617), nel suo De Angelis (VI e XIX) ha stabilito che le funzioni dell'Angelo custode, verso ciascuno di noi, possono essere riassunte in sette compiti ben precisi:
1. liberarci dai pericoli, che minacciano il nostro corpo o la nostra anima;
2. guidarci a compiere il bene e a evitare il male;
3. allontanare da noi i demoni, le tentazioni e i cattivi pensieri;
4. presentare a Dio le nostre preghiere;
5. pregare per noi;
6. correggere i nostri difetti e favorire la nostra conversione;
7. accompagnarci nell'incontro finale con Dio, per condurre la nostra anima in cielo. E, qualora dovessimo purificarci in Purgatorio, l'Angelo custode avrà il compito di consolarci, nell'attesa del nostro ingresso in Paradiso.
L'Angelo custode ha sempre cura di noi, in ogni momento della nostra esistenza, poiché questo è il compito che Dio gli ha affidato e lui, per amore del Signore, lo svolge con grande carità e diligenza. Egli è il nostro più caro amico. Ognuno di noi, però, è libero di accogliere o di rifiutare Dio e il suo aiuto, che ci proviene anche dall'Angelo posto al nostro fianco; per questo, più noi invochiamo con la preghiera il nostro Angelo, più lui, sentendosi interpellato da noi, può operare in nostro favore.
Abbiamo bisogno di sentirci sorridere dal Cielo! Attraverso questo piccolo strumento di preghiera potrai fare questa esperienza, contemplando delle bellissime immagini di Cristo, Maria e degli angeli sorridenti. La Parola di Dio e le meditazioni dell'autore ti accompagneranno in questo intimo momento di preghiera.
L'autore ci offre delle pagine dense di spunti di riflessione, per aiutarci a meditare, mistero dopo mistero, la storia della nostra salvezza e nello stesso tempo per consentirci di ottenere il coraggio necessario ad affrontare le difficoltà della vita che, come abbiamo sperimentato nei tempi più recenti, possono essere anche particolarmente dure. Quest'ultimo aspetto ci fa capire la scelta di porre l'icona della Madonna del Lume come filo rosso che unisce i vari misteri del Rosario.
Don Aprile ha il dono di saper alternare in una danza leggera, piacevole e spontanea prosa e poesia, con grande semplicità. Ogni vocazione è vocazione all'amore e in queste pagine ci sono tante testimonianze vocazionali di sacerdoti, suore e laici. Non storie straordinarie colme di effetti speciali, ma resoconti molto semplici di vite quotidiane, ordinarie, di cui l'apparente banalità viene riscattata dalla ricerca di senso, in percorsi simili ai nostri, in cammino verso la verità che si incarna in Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Il libro propone tutti gli strumenti necessari per vivere la devozione suggerita da Gesù alla beata Alexandrina Maria da Costa dei sei primi giovedì del mese. Una pratica che mette al centro l'Eucaristia e l'adorazione al Santissimo Sacramento. La beata Alexandrina, apostola dell'Eucaristia, ci consegna le parole e le preghiere che Gesù stesso le ha detto. Un breve profilo biografico incentrato sulla vita mistica ce la fa conoscere, la preparazione alla Confessione, alla Comunione e sei schemi di adorazione - uno per ogni primo giovedì - permettono di accostarsi con semplicità a questo cammino sacramentale e di consolidare e arricchire il proprio rapporto con Gesù Eucaristia.
Nella preghiera del "Padre nostro" chiediamo a Dio di non soccombere, di non cadere nel momento della prova e anche di non cedere alla tentazione più grande, quella che ci allontana da lui. La traduzione e il senso della frase "e non abbandonarci alla tentazione" sono stati nei secoli motivo di discussione e di confronto, fino a giungere all'ultima versione, presente nel Messale Romano pubblicato nel 2021. Don Achille Morabito in questo libro ripercorre la storia del testo del "Padre nostro" offrendo un'interessante e feconda chiave di lettura di questo passaggio così complesso.
Le Monache Agostiniane di Urbino hanno curato "La Coroncina per la Vita" che, dopo un'introduzione sul significato della vita, propone 4 venerdì di preghiera (ognuno con un tema: scienza, radici ebraiche, cristianesimo, spiritualità) per il mese di luglio ma che possono essere riproposti in qualsiasi giorno dell'anno. Alla fine di ogni capitolo è presente un QR-code per scaricare la preghiera e portarla con sé sul proprio dispositivo digitale. In appendice la biografia e la spiritualità di madre Angela Tamanti, detta l'"ostetrica del cielo" per le numerose grazie a favore della vita nascente per le quali ha interceduto e intercede. In appendice: madre Angela Tamanti "l'ostetrica del cielo". Prefazione dell'arcivescovo di Urbino monsignor Giovanni Tani.
Originale commento della prima parte del Padre nostro, che, a partire dalla Sacra Scrittura, dà spazio alle molteplici voci che l'anno commentato lungo il corso dei secoli: - credenti e non credenti - cristiani e non cristiani. Ne risulta una meditazione appassionata e appassionante e per molti versi provocatoria.
Un piccolo libretto tascabile che ci aiuta a recitare il Santo Rosario.
Il Quaderno della Formazione Permanete del Clero vuole essere uno strumento per preti e diaconi per raccogliere e vivere la proposta dell'arcivescovo Delpini a essere discepoli di Gesù che pregano e insegnano a pregare. È grazie alla preghiera personale e comunitaria che il cammino di una Chiesa sinodale trova senso e riceve forma e forza, come sottolinea l'Arcivescovo. La preghiera per dimorare in Gesù, per essere docili allo Spirito, è «principio di pace e di fortezza», è sollecitudine e cura per le sorelle e i fratelli.