Cosa c’è di comune e cosa c’è di diverso nel modo di comunicare degli spagnoli, degli statunitensi, degli egiziani e dei giapponesi? Come possono comunicare tra loro e capirsi? Come un prodotto culturale – un testo letterario, un dipinto, un film – può essere compreso, apprezzato e “incorporato” all’interno di un’altra cultura? Queste domande appaiono oggi centrali nella teoria e nella ricerca sulla comunicazione poiché le questioni poste dalla comunicazione interculturale e transculturale consentono di illuminare la natura stessa della comunicazione umana. Affrontare questi temi esprime anche il senso di una responsabilità: favorire l’incontro tra le persone e le culture in un mondo sempre più interconnesso. I due autori di questo libro sono un esempio di questa sfida. Provengono da paesi diversi, parlano lingue native diverse e hanno insegnato in paesi diversi. Uno si occupa di linguistica, retorica e traduzione; l’altro di sociologia e di ricerca sui media. Realizzando questo studio transdisciplinare hanno cercato di mostrare come il dialogo e l’influsso reciproco tra le diverse discipline aiuti a comprendere meglio le dinamiche del trasferimento linguistico, comunicativo e culturale in cui l’essere della persona e l’essere della società sono sempre intrecciati.
Alberto Gil docente emerito di Teoria della traduzione presso l’Università della Saar (Germania). Docente di Linguistica e Transculturalità a Roma presso la Pontificia Università della Santa Croce e cofondatore del centro internazionale di ricerca Retorica e Antropologia che ha sede a Roma (www. rhetoricandanthropology.net/). Ha al suo attivo decenni di ricerca, pubblicazioni e docenza in linguistica, transculturalità e traduzione, come pure in teoria e pratica della comunicazione e in retorica.
Guido Gili professore ordinario di Sociologia della cultura e della comunicazione e prorettore dell’Università del Molise (Italia). Attualmente è docente di Sociologia presso la Pontificia Università Gregoriana e di Teoria generale della comunicazione presso la Pontificia Università della Santa Croce. È presidente della Società Scientifica Italiana Sociologia, Cultura, Comunicazione (www. ssi-scc.it). Le sue ricerche si concentrano sui temi della credibilità e della manipolazione, della post-verità, della comunicazione politica e della ecologia dei media.
Gli studi sul Concilio Vaticano II si arricchiscono di questo imponente Sommario: una visione d'insieme che darà un panorama per la ricerca autorizzata successiva, indicando a storici, teologi e studiosi piste mirate corrispondenti ai loro interessi scientifici. L'importante documento risulta composto di 4 Parti: la prima riguarda la Cronologia, la seconda le Persone, la terza gli Argomenti e l'ultima porta l'intestazione Varie. Il tutto rivela la sua ariosa e vasta struttura e un'immagine a conferma della grandezza dell'ultimo Concilio.
Viviamo in una realtà immersa nella tecnologia, ma una comprensione sistematica di cosa sia la tecnologia non è semplice né banale. A ben guardare la nostra contemporaneità, si affacciano alla coscienza numerose e talvolta inquietanti domande. Che cosa significa essere umani in un'epoca di incomprensibile complessità tecnologica? Come gestire lo sviluppo? Quali sono i limiti da porre? E come far sì che tali limiti siano davvero rispettati? Affrontare tali interrogativi significa analizzare il presente e indirizzare l'innovazione verso un autentico sviluppo umano. Paolo Benanti, che nei suoi studi cerca di mettere a fuoco il significato etico e antropologico della tecnologia, prova a fare il punto su cosa si debba intendere quando si parla di tecnica e tecnologia e a presentare al lettore le domande che questi concetti sollevano nella nostra epoca.
Le nuove tecnologie, la rivoluzione digitale, l'intelligenza artificiale hanno portato grandi cambiamenti, riducendo la penosità del lavoro, ma alimentando anche nuove e più sofisticate forme di discriminazione tra lavoratori. Di fronte a ciò, la dignità del lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori richiedono nuovi strumenti di tutela. Anche la Chiesa, coerente con la sua dottrina sociale, sollecita gli imprenditori a fare impresa in modo etico.
Domenico Marino, economista, insegna Politica economica all'Universita Mediterranea di Reggio Calabria, dove dirige il Centro Studi per le Politiche economiche e territoriali.
E' stato consulente della Presidenza del Consiglio per il lavoro sommerso e ha fatto parte della task force per le applicazioni dell'intelligenza artificiale alla P.A. dell'AGID.
Dal 2016 è presidente dell'Organismo indipendente di valutazione del Consiglio regionale della Calabria.
Tommaso Marino, docente di Matematica e Fisica al liceo scientifico, è autore di testi di informatica per la scuola secondaria di secondo grado. In collaborazione con l'Università degli studi di Torino, si occupa di Didattica della fisica e di divulgazione scientifica. Ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Azione Cattolica di Torino e, dal 1997, è segretario nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.
Due voci, quelle di Rafael Luciani e di Serena Noceti, che affrontano la "sinodalità2, un concetto astratto che deve essere costantemente ribadito, soprattutto in vista del sinodo dei vescovi. Due voci che rivelano due visioni intersecanti della sinodalità, che è soprattutto uno stile, un habitus, un modus vivendi et operandi: lo stile di un popolo che Dio raccoglie e invia come corpo ecclesiale di Cristo e tempio dello Spirito Santo. La sinodalità è una dimensione costitutiva e costituente della vita e della missione della Chiesa che deve essere recuperata e che richiede la costante revisione degli stili di vita, delle pratiche di discernimento e delle strutture di governo. Una conversione di mentalità che implica il ripensamento dei rapporti di autorità e di uguaglianza, e quindi il passaggio a un nuovo modo di procedere ecclesiale che si fonda sulla base che comprende tutti i fedeli che compongono il popolo di Dio.
Viviamo nell'epoca che sta riscrivendo alcuni parametri della nostra vita. Tra gli ambiti che sono sottoposti a ridefinizione, alcuni riguardano la parte più personale e intima di noi stessi: la nostra identità e, in particolare, la nostra identità sessuale. Cosa significa, oggi, conoscere, accogliere, comprendere e sviluppare la nostra sessualità? Quali elementi ci definiscono come maschio e femmina? Quale atteggiamento costruttivo possiamo e dobbiamo assumere nei confronti dell'omosessualità? E di fronte a tutto questo: cosa significa, oggi, crescere da ragazzi, adolescenti, giovani e adulti nella nostra identità sessuale e nel vero rispetto di quella degli altri? Un libro fatto di risposte e di proposte concrete per l'educazione per i genitori e i formatori.
Il libro raccoglie i contributi dei relatori che hanno partecipato al Meeting Internazionale "La Scienza per la Pace" svolto nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Teramo e nel Santuario di San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso. Papa Francesco ha rivolto a tutti i partecipanti un videomessaggio il cui testo introduce e accompagna il cammino di riflessione proposto. Con la presentazione di Dino Mastrocola, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Teramo e Presidente C.C.R.U.A e le conclusioni di Sua Eccellenza Mons. Lorenzo Leuzzi.
Il volume raccoglie i diversi interventi della Commissione Vaticana Covid-19 ? creata da Papa Francesco come risposta qualificata e rapida alla pandemia ? sviluppati in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita. Le Note offrono spunti di riflessione per intraprendere le azioni immediatamente necessarie per rispondere alla pandemia e per assicurare, come si sottolinea, una "guarigione globale e rigenerativa". Se infatti, si osserva, "le risposte si limiteranno unicamente al piano organizzativo e gestionale, senza riesaminare quelle premesse che ci hanno condotto alle attuali difficoltà, rendendoci tutti disponibili a una vera e propria conversione, non avremo quelle trasformazioni della società e del mondo di cui abbiamo assoluta necessità". La Prefazione è di Sua Eccellenza Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
L'"ecologia integrale" di papa Francesco richiama una conversione cristiana di base, secondo il disegno della fede e il magistero della Chiesa. La lente è quella del Vangelo, teso al recupero di una dimensione completa, solidale, protettiva verso la vita. Nulla può essere estrapolato dal proprio contesto senza che vi siano conseguenze per le altre forme viventi. Le attività umane si legano perciò in un intreccio complesso, a sua volta stretto intorno alla dimensione ambientale. La prospettiva dell'ecologia integrale definita dal pontefice è ampia, profonda e capace di contenere e interagire con la dimensione spirituale: ecco perché i fenomeni ambientali vanno analizzati e sviluppati in connessione al mistero della vita umana.
Il libro indaga il contributo che l'enciclica Fratelli tutti ha donato all'umanità, chiedendosi in modo particolare quale sia la migliore politica in grado di generare fratelli e costruire sociale.
Papa Francesco ha la piena percezione che solo una politica di altissimo livello può aiutarci ad affrontare il cambiamento d'epoca che stiamo vivendo.
Il volume si compone di due parti. La prima è dedicata ai fondamenti (la scrittura, l'antropologia, il testo di Fratelli tutti, evidenziando in particolare la valenza della parola "popolo"); la seconda prende in considerazione le scelte necessarie, partendo dalla prospettiva dell’impegno cattolico, per arrivare al ruolo dei partiti, alla necessità di ricostruire il Welfare State, per capire come l'ambiente possa essere un attrattore essenziale per le decisioni future.
Il volume si conclude con l’appello alla speranza.
MATTEO PRODI (1966), laureato in Economia e Commercio all'Universita di Bologna nel 1990, ordinato presbitero nel 1997, dal 2008 è professore di Morale sociale alla FTER e ha collaborato con UNIBO per seminari sull’Etica d’impresa.
Dal 2018 insegna anche presso la PFTIM — Sezione "San Luigi" ed è responsabile della Scuola di Impegno Socio-Politico della Diocesi di Cerreto Sannita. Ha pubblicato numerosi volumi con Cittadella Editrice, tra i quali ricordiamo Per una nuova umanità,
L'orizzonte di papa Francesco (2018), Rigeneriamo il mondo.
La visione "superiore" di papa Francesco (2019) e Fratelli, tra briganti e locandieri? Fraternità ed economia (2021).
Il volume rappresenta la terza tappa di un percorso voluto come proposta pastorale per gli Uffici diocesani per la pastorale della salute e per il dialogo con il mondo sanitario - nelle sue diverse espressioni presenti in Italia -, che chiede risposte di senso di fronte alle domande che quotidianamente l'essere-uomini pone. Il dialogo diventa poi più urgente e pressante quando la domanda viene posta dalla persona malata, e in questo periodo pandemico anche ulteriormente gravata dall'isolamento e dalla solitudine. Lo sguardo volutamente si allarga. Si intrecciano le dimensioni più operative con la riflessione teologica e le proposte spirituali: è l'integralità della persona che chiede attenzione.