Il libro raccoglie gli "Atti" delle prime e delle seconde "Giornate Patristiche Torinesi" (1994-1996). L'intento dell'iniziativa è quello di avviare un ampio diaologo tra studiosi del periodo tardo antico (di varia formazione, disciplina e tendenza) riguardo ad alcune "aree di laicità" che appassionano e tormentano la Chiesa da sempre, come l'economia e la gestione delle ricchezze, il lavoro e l'organizzazine della società, la condizione della donna o, come capita in questo caso, la politica e le sue istituzioni.
Una presentazione essenziale ed articolata di duemila anni di storia del cristianesimo attraverso gli eventi conciliari.
Il volume è il secondo di una collana – curata dall’autore assieme a E. Gatz – che, prendendo via via in esame la situazione della Chiesa e del Cattolicesimo nei singoli paesi europei, nel tempo che va dal dopoguerra alla fine del XX secolo, ne offre complessivamente un quadro d’insieme in grado di abbracciare l’intero continente. A tutt’oggi è disponibile il volume di Erwin Gatz e Josef Pilvousek, Chiesa e cattolicesimo in Germania.
La storia della Chiesa cattolica in Italia presentata dall’autore intende essere soprattutto storia "ecclesiale": evita la tentazione di privilegiare la storia politica, che rischierebbe di far identificare la Chiesa con un partito, ma non dimentica che la storia della società civile condiziona e spesso determina anche la storia della società religiosa. La vita della Chiesa è soprattutto segnata dalla vita liturgica, dai modi in cui il messaggio cristiano viene pensato e trasmesso, dall’evoluzione delle associazioni e dei movimenti, dai rapporti dialettici tra la religione prescritta e quella vissuta, dalla crisi delle vocazioni e dall’emergere di nuovi modelli di pastoralità di fronte alla secolarizzazione. Su ognuno di questi temi vengono presentati elementi di riflessione.
Note sull’autore
Maurilio Guasco (1939) è professore ordinario di Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università del Piemonte Orientale. Si occupa di storia politico-religiosa e collabora a vari periodici di attualità. Ha dedicato volumi e saggi ad alcuni protagonisti della crisi modernista (Murri, Buonaiuti, Loisy, Tyrrell), alla vicenda dei preti operai francesi, ai rapporti tra società civile e società religiosa in epoca contemporanea. Fra le sue ultime pubblicazioni, ricordiamo la Storia del clero in Italia dall’Ottocento a oggi (1997) e Politica e religione nel Novecento italiano (1999). Nel 1978 è stato tra i fondatori, e ne è direttore, del Quaderno di storia contemporanea. Ha curato, con E. Guerriero e F. Traniello, i volumi concernenti il ‘900 che hanno completato la Storia della Chiesa nota con il nome degli iniziatori, A. Fliche e V. Martin. È inoltre co-curatore della presente collana.
Nell'età aperta dal Concilio Vaticano II e segnata dal bilancio epocale della sua storia e delle sue prospettive che la Chiesa cattolica ha avviato con il grande Giubileo dell'Anno 2000, il Concilio di Trento appare nello stesso tempo vicino e remoto. Da un lato, esso ricorda l'età delle guerre di religione, dall'altro, con la solenne riaffermazione dell'identità cattolica, appare come il punto di partenza di un consolidamento e di un rinnovamento della Chiesa, premessa essenziale degli sviluppi successivi. Il libro si propone di offrire una guida per introdurre alla conoscenza dei principali aspetti del concilio e della sua opera.
i primi concili lateranensi nacquero dal sinodo romano dopo il sec. Xi come riflesso della crisi di rapporti tra le due potenze universali: papa e impero. I tre concili del xii sec.proclamarono l unita attorno al papa, il iv rafforzr l azione riformatrice e formulr la dottrina dell eucaristia. SONO PRESENTATI IN FORMA CHIARA E COMPRENSIBILE QUEI FENOMENI CULTURALMENTE FONDAMENTALI E ASSAI INFLUENTI SUL CORSO DELLA STORIA OCCIDENTALE CHE FURONO I CONCILI DELLA CHIESA CATTOLICA. QUESTO LIBRO RIPORTA DATI E CONSIDERAZIONI SUI QUAT
A partire dalle vicende dei paesi cattolici di lingua tedesca, il volume spiega in quale modo la comunità degli ex gesuiti, sopravvissuta all’abolizione della Compagnia di Gesù nel 1773, intercettò la cultura dell’Illuminismo e tentò di condizionarne gli sviluppi in senso cristiano, partecipando ai dibattiti politici e religiosi all’interno delle logge massoniche, agendo nei maggiori centri editoriali e rinnovando antiche strategie culturali e letterarie.