Caterina Labouré, questa giovane contadina del centro della Francia, appartiene a quella immensa schiera di credenti che hanno avuto il dono di poter vedere, dentro questo mondo, il dischiudersi dell'amore risanante di Dio nei frammenti decaduti della creazione. Con gli occhi della fede è stata attenta allo svelarsi del mistero di Dio attraverso le sue origini umili; nella chiamata a dedicarsi a lui nel servizio dei poveri; nell'abbraccio mistico della Vergine Maria che le consegnava una missione; nella tribolazione di non essere creduta e messa in disparte; nel nascondimento di una vita incolore per il mondo, ma per la fede ricca di sorprese. Questo nuovo libretto intende mostrare l'intimo nesso tra le vicende umane con il destino eterno dell'uomo, di cui la biografia di santa Caterina è stata ed è una trasparente testimonianza.
Novembre 1982: in diecimila marciano dietro al Vescovo di Acerra, mons. Riboldi. Manifestano con lui, con coraggio, contro la Camorra e contro il suo potere. Molti, oggi, lo ricordano come il loro "25 aprile". Tra questi, l'autore. A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana. La sua fu una voce che si fece sentire in Parlamento, in dialogo (e in polemica) con i politici, faccia a faccia con i criminali che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale. La lotta di mons. Riboldi fu un successo? Non del tutto. Essa avviò una presa di coscienza che fu indispensabile per i successi giudiziari contro la Camorra, ma restò anche, in parte inascoltata, perché egli voleva una riforma del vivere civile di Acerra, di Napoli, di tutta la Campania. E questa non è ancora venuta. Un libro per conoscere un eroe del passato, ma anche per scoprire quanto resta da fare. Prefazione di Mons. Antonio Di Donna.
Madre Speranza è certamente una figura molto complessa: per la lunghezza dell sua vita (quasi 90 anni) e per le numerose peripezie personali ed apostoliche che ha dovuto affrontare, sia in Spagna che in Italia, a Collevalenza. La Beatificazione però ci obbliga moralmente, per la gloria di Dio e per il bene della anime, a conoscere meglio la sua storia attraverso questo libro che ripercorre la sua vita e ripropone il messaggio si Gesù, amore misericordioso.
Don Bernardo Antonini (1932-2002) ha quasi sessant'anni (36 dei quali da sacerdote), quando, nell'ottobre 1991, riceve ufficialmente dal suo vescovo il mandato a recarsi in Russia quale presbitero fidei donum. In quella terra, da lui amata e ammirata, contribuirà a far rinascere la Chiesa cattolica, come rettore e docente nei nuovi seminari di Mosca e San Pietroburgo (poi anche in Kazakhstan), lasciando la tangibile testimonianza di instancabile apostolo del Vangelo che il tempo non riesce a cancellare.
Mettere nero su bianco le storie più dolorose della propria vita, prendendo in prestito le parole e le immagini delle favole. Grazie a principesse, orchi e animali parlanti, alcuni giovani impegnati nel percorso terapeutico per superare la dipendenza dalle droghe sono riusciti a rileggere alcuni passaggi critici della loro vita, intraprendendo un cammino di guarigione e consapevolezza. Si erano persi per strada, ma attraverso le loro storie dalle righe storte, dolorose e attorcigliate hanno scoperto talenti sepolti dalla poca autostima e potenzialità nascoste da esperienze sbagliate. I 9 racconti contenuti nel libro aprono squarci sul disagio giovanile che spesso conduce all'abuso e alla dipendenza da sostanze, e allo stesso tempo regalano spunti di riflessione preziosi.
«Come l'incontro con don Giussani ha riorientato la tua vita fino a farti decidere di imboccare strade inattese, di assumere impegni imprevisti e di realizzare cose che mai avresti immaginato di fare?». È la domanda cui rispondono Plinio Agostoni, Arturo Alberti, Pier Paolo Bellini, Pier Luigi (Pigi) Bernareggi, Giancarlo Cesana, Paolo De Carli, Giovanna Rossi, Eugenia Scabini, Mario Dupuis, Marco Lucchini, Paolo Massobrio, Luigi Negri, i Servi di Dio Andrea Aziani ed Enzo Piccinini, José Miguel Oriol, Walter Ottolenghi, Robi Ronza, Lia Sanicola, Aldo Trento, Alda Maria Vanoni, Emilia Vergani, Antonio Villa e Peppino Zola. In queste pagine scorrono testimonianze di vita molto diverse fra loro, ma tutte raccontano di esperienze, fatti e opere che senza quell'incontro con don Gius (così veniva chiamato confidenzialmente don Giussani dai suoi amici e allievi) non ci sarebbero state. In un tempo di stasi culturale e ideale, e quindi anche sociale e politica, come quello in cui viviamo, l'esperienza cristiana può ancora una volta produrre impensabili novità, anche in campo pubblico. In tale prospettiva questo libro è un segno di speranza in un cambiamento che può accadere. L'augurio, per ogni lettore e lettrice, è che susciti, risusciti o confermi il desiderio di vivere appieno la propria vita con impegno lieto e fecondo. Prefazione di Mons. Massimo Camisasca.
Il frutto più bello della Canonizzazione di Santa Rita nel maggio del 1900 è stata la nascita di una nuova vocazione per il monastero di Santa Maria Maddalena, lo stesso di Rita. La richiesta veniva da Genova, dalla Parrocchia di Nostra Signora della Consolazione, con lettera firmata dall'agostiniano, padre Ferriello, che si dichiarava padre spirituale di una giovane parrocchiana, Maria Teresa Fasce. Prefazione di Natalina Todeschini
È possibile una filosofia cristiana dopo Heidegger? La fenomenologia di Jean-Luc Marion può essere una risposta a questa domanda. La fortuna di questo filosofo contemporaneo ha ampiamente valicato le Alpi. In Italia sono già apparse raccolte degne di nota sui suoi scritti e sulla sua visione filosofica. Dal filosofo parigino sono state recepite le indagini sull'indolo e l'icona, le categorie della fenomenologia della donazione, le analisi del fenomeno erotico, gli studi sui grandi nomi della fenomenologia. Sono rimasti però in sordina l'impianto generale e il punto cardinale della sua ricerca filosofica: la ricerca su Dio attraverso un radicale rinnovamento dell'apologetica. A tale compito si presta il presente volume. Esso si offre come uno strumento di equipaggiamento: non pretende di sostituire la lettura di Marion, ma vuole suscitarla, incoraggiarla e sostenerla. Presentando la sua ricerca bibliografica, la sua idea innovativa di filosofia (cristiana), il suo dialogo poliedrico con le fonti e offrendo un glossario dei termini principali, vuole aiutare ogni lettore ad attraversare la sapiente architettura della meditazione di Marion cogliendone la ricchezza e la profondità, alla scoperta di una filosofia che - meditando sulla soglia - costruisce un'apologetica volta non più a dimostrare l'esistenza di Dio ma a suscitare il grato riconoscimento della sua donazione discreta e generosa. Perché in lui tutti noi già viviamo, ci muoviamo ed esistiamo.
Il nome Borgia accende l'immaginario e rinvia spesso a narrazioni da saga, in cui un onnipresente cocktail fatto di delitti, intrighi, scandali e vizi ha alimentato nel tempo una sterminata letteratura e trasposizioni artistiche di vario tipo. Ma oltre agli arcinoti Rodrigo, Lucrezia e Cesare ? i protagonisti maggiori della «leggenda nera» dei Borgia ?, il celebre casato annovera anche rappresentanti mirabili, tra cui svetta la figura ricca e complessa di Francesco. Da politico di spicco della Corona spagnola a terzo Generale dei gesuiti, la sua fu una vita poliedrica. Uomo pragmatico e di governo, dotato però anche di grande profondità spirituale, è stato decisivo per Ignazio di Loyola e il decollo della Compagnia di Gesù. Dopo una panoramica sul contesto e la storia personale del protagonista, il libro si addentra nella sua interiorità, approcciando l'espressione matura dell'intima fisionomia borgiana: il Diario spirituale. L'Autrice esce dagli stereotipi univoci e riduttivi entro cui il «santo Duca» è stato a lungo costretto, mostrando anche quanto ancora egli sia interessante per l'oggi.
"STD - sub tutela Dei" era il motto adottato fin da giovane da Rosario Angelo Livatino. Con questa fiducia in Dio ha vissuto una ordinaria quotidianità, come emerge da quanto annotava quotidianamente nelle sue agende. La fede vissuta nel quotidiano connota la sua professione di magistrato che diventa il luogo dell'offerta a Dio di sé, non senza un lungo travaglio interiore, cosciente del "calice" che gli è messo davanti, dei pericoli a cui lo espongono le sue indagini. Tale coscienza è all'origine di un «brutto periodo per il morale» fino a quando accetta la probabilità del "sacrificio" della sua vita. Chiede di poter accostarsi al sacramento della Cresima, maturando progressivamente una disposizione martiriale. Nel suo «Picciotti, che cosa vi ho fatto?» risuona il profeta Michea, associato il Venerdì Santo al Cristo morente: «Popolo mio, che male ti ho fatto?». Una invocazione che penetrerà nel cuore degli assassini e porterà due di loro a chiedere perdono. Dopo avere incontrato i genitori di Livatino, san Giovanni Paolo II pronunciò parole durissime contro la mafia, invitando i responsabili alla conversione. Appello rinnovato da papa Francesco, come a dire che la vittoria sulla mafia è la consegna di sè a Cristo, distanti dal rischio di perdere la vita credendo di guadagnarla. Volume realizzato in occasione della mostra promossa da Libera Associazione Forense, Centro Studi Rosario Livatino, Centro Culturale Il Sentiero. A cura di Guido Facciolo, Matteo Filippi, Roberta Masotto, Salvatore Taormina, Carlo Torti, Carlo Tremolada, Paolo Tosoni.
"Mi chiamo Manuel Foderà. Ho un carattere allegro, socievole e molto scherzoso. La mia giornata, oltre allo studio, la dedico al Signore scrivendo tante preghiere che mando ai miei amici sacerdoti, suore, seminaristi e vescovi e a tutti quelli che soffrono...". Chi si presenta così è un bambino volato in cielo a soli nove anni, dopo aver lottato contro il tumore con il sorriso e la preghiera. Era convinto di avere una missione da compiere per conto di Dio: far conoscere e amare il suo grande amico Gesù. Questa edizione, oltre alla storia del "piccolo guerriero della Luce", contiene le testimonianze di quanti hanno conosciuto Manuel in vita e di chi si è sentito protetto da lui, già angelo in cielo.
La presente Festschrift, pensata dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce per omaggiare il prof. B. Estrada nel suo 70° compleanno, raccoglie venti contributi in lingua inglese, spagnola e italiana, frutto del lavoro di studiosi appartenenti a diverse istituzioni accademiche internazionali. Il volume, articolato in due parti, è stato ideato seguendo le due principali aree di ricerca che hanno contrassegnato il lavoro accademico del prof. Estrada: i Vangeli insieme agli Atti degli Apostoli e l'epistolario paolino. La Parte Prima raccoglie undici studi di L. Sánchez Navarro, V. Balaguer, E. Manicardi, I. Galdeano, J. C. Ossandón Widow, M. Orsatti, C. Jodar Estrella, C. Broccardo e M. Stroppa, L. García Ureña, P. N. Anderson e del compianto M. A. Tábet. La Parte Seconda, dedicata all'epistolario paolino, consta di nove studi di D. A. Hagner, J. L. Caballero, F. Bianchini, A. Pitta, J. Chapa, E. González, J. M. Granados Rojas e G. De Virgilio.