Come un fratello anziano, che dopo aver a lungo camminato guardando ai maestri che lo precedevano, si volge a quanti vengono dopo di lui per offrire loro la sua esperienza, così Enzo Bianchi ci insegna l’arte dimenticata della lotta spirituale, della scelta e della resistenza alla tentazione. Il relativismo etico e la cultura imperante, fanno sognare uno stile di vita esente dal rischio e della fatica e sembrano rendere fuori luogo e fuori tempo la riflessione sul- la necessità della lotta interiore. Eppure senza di essa, senza un esercizio di discernimento tra il bene e il male, non è possibile edificare una personalità umana e spirituale robusta. Per ogni credente la lotta spirituale è più che mai essenziale per pervenire a una vita piena e compiuta, per fare della propria vita un capolavoro.
Il volume prende in esame l'importanza della bioetica, con l'obiettivo di comprendere i motivi per cui è diventato un tema così precocemente obsoleto. L'intento dell'autore (scrittore e poeta, docente di bioetica presso l'Università La Sapienza di Roma e il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum) è di riabilitare questo importante argomento, proponendo dapprima una concisa analisi degli ostacoli allo sviluppo della bioetica e offrendo poi quelle che secondo lui possono essere le soluzioni al problema, come l'assunzione nella bioetica del linguaggio filosofico e della letteratura tout court.
In questa pubblicazione l'autore raccoglie i suoi interventi, tenuti in qualità di Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, sull'agire salvifico del Signore. Il volume è diviso in cinque capitoli: nel primo si riporta il solenne atto di celebrazione del XXV anniversario della Costituzione del Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari, come espressione della sollecitudine della Chiesa per i malati; il secondo capitolo si concentra sul valore della vita umana, bene fondamentale su cui si snoda tutto il Vangelo. Il terzo capitolo si sviluppa attorno ad un aspetto specifico di questo Evangelium Vitae, cioè quello della salute umana, analizzata nella sua dimensione teologica, filosofica, giuridica e pratica. Il quarto capitolo si sofferma su varie tematiche del campo medico-sanitario, che vengono rilette alla luce della Parola di Dio. Nell'ultimo capitolo, infine, l'autore spiega il senso ed le modalità dell'impegno della Santa Sede per l'uomo sofferente. Un utile sussidio rivolto a tutti gli operatori sanitari per aiutarli ad essere fedeli al Vangelo e vicini a tutti coloro che soffrono.
Dopo i suoi studi biblici sul Credo, sul Padrenostro, e sulla costituzione della Chiesa come serva di Dio, pubblicati sempre dalla L.E.V., Santos Sabugal, (sacerdote agostiniano, stimato esperto di esegesi biblica e catechesi), offre in queste pagine un nuova analisi esegetica e teologica su un altro tema solidamente radicato nella tradizione biblica, vale a dire il peccato e il sacramento della Riconciliazione. In particolare questa duplice tematica non viene analizzata nell’ambito di tutta la letteratura testamentaria, ma specificatamente in quella evangelica, e nel preciso contesto del messaggio storico di Gesù. Ne risulta dunque uno studio, rivolto a tutti i fedeli (religiosi e laici), con finalità non solo esegetica, ma anche pastorale, capace di risvegliare nei peccatori la coscienza delle proprie colpe e di ricordar loro l’amore di Dio e la gioia del Suo perdono
Cinquanta anni fa si apriva il Concilio Vaticano II. Il travaglio storico e la riflessione pensosa che lo avevano preparato trovavano espressione nella voce di teologi che contribuirono al profondo rinnovamento della teologia morale cattolica. A cento anni dalla nascita di una delle più autorevoli figure di moralisti di quel tempo, Josef Fuchs s.j., questo studio si pone in continuità con la sua riflessione e le istanze conciliari in essa presenti. Il testo parte dalla domanda sul come essere discepoli di Cristo nella storia, con l’attenzione al rilievo della vita di fede per la capacità di moralità dei credenti, in funzione del necessario discernimento su tutto quanto impegna la responsabilità personale e sociale nel contesto odierno. Sono in questione il modo di capire la vita della città, l’attenzione alla complessità della storia e delle culture, la cura di interpretare correttamente la natura e il mondo umano, il compito di orientare, con criteri di senso eticamente riconoscibili, lo sviluppo tecnologico nelle sue componenti intenzionali mai neutre. Ne risulta, per la teologia morale, il primario compito di ricerca sui temi e problemi che si pongono oggi, con una fondamentale finalità di formazione delle coscienze.
Le tematiche inerenti l'etica sessuale sono sempre di grande attualità e costituiscono uno dei nodi problematici della Chiesa contemporanea, costantemente interpellata dal desiderio di una loro profonda rielaborazione teologico-morale. Se il Vaticano II ha indubbiamente aperto una nuova stagione, le spinte di rinnovamento coraggiose, nello slancio iniziale, sono state poi modeste nei successivi sviluppi e, in qualche caso, persino regressive. Ne è risultato mortificato quel rapporto tra sessualità e persona che era stata la grande intuizione conciliare. Tale personalismo deve costituire il nuovo paradigma ermeneutico, l'unico che possa ridare smalto a un insegnamento morale oggi appannato e, in gran parte, non più seguito dalla maggior parte dei credenti. Non si tratta di "adeguarsi" ai tempi o di vivere un certo relativismo morale ma di comprendere come il tempo che si vive, che è in sé dono di Dio, si fa anche chiave ermeneutica del suo agire nella storia e della diversa sensibilità morale con cui questo viene percepito. Il testo si presenta come una riflessione sistematica in tema di morale sessuale e matrimoniale, costituendo un vero e proprio manuale. Fa sintesi delle numerose problematiche morali che oggi ruotano attorno ai temi trattati e si rivolge non soltanto agli addetti ai lavori, ma al più ampio pubblico.
Argomento attualissimo, il rapporto tra l'uomo e gli animali si esprime nella vita contemporanea in modo talvolta squilibrato, distorto. Il volume lo affronta con un approccio interdisciplinare in tre momenti. Il primo offre una panoramica storico-critica delle modalità attraverso cui, in Occidente, è stato pensato tale rapporto. Il secondo, di carattere teologico-morale, dà conto della possibilità di un'autentica teologia morale. Infine, un breve vademecum delinea una nuova relazione tra l'uomo e gli animali, che tiene conto di alcune problematiche odierne: la coscienza e l'auto-coscienza degli animali, i diritti degli animali, la sperimentazione animale, il vegetarismo e il veganismo, gli zoo.
E' possibile vivere e pensare moralmente senza riconoscere esplicitamente l’esistenza di Dio? Esiste una specificità della morale cristiana ed eventualmente a quale livello di riflessione e di ricerca va collocata? E soprattutto: che disciplina è la teologia morale? Sono queste le domande che le analisi e le interpretazioni presenti in questo libro portano a formulare. L'obiettivo è quello di "ri-avviare" una riflessione sull'identità della teologia morale in modo da superare quel modo basculante, dilemmatico, di fare ricerca che impedisce di individuare un terreno comune di incontro, di dialogo, di confronto, a quanti indagano, sulla scia delle direttive conciliari, la "dimensione cristiana dell'esperienza morale" e a quanti, viceversa, in linea con la manualistica neoscolastica, puntano la loro attenzione sulla "dimensione morale dell'esperienza cristiana". Due itinerari, due modi di fare ricerca teologico-morale, che non si contrappongono, ma si implicano, si integrano, si illuminano a vicenda. A partire da una simile visione e impostazione, l'autore discute sui temi e i problemi più fondamentali e controversi attuali: bibbia e morale, teologalità e moralità della teologia morale, rapporto tra etica teologica ed etica filosofica, e altri ancora.
La crisi ecologica è crisi etica. Oggi non è più ovvio che la terra debba offrire cibo per ogni uomo. Non è detto che l'aria sia cosa buona per i polmoni. Non è scontato che l'accesso all'acqua debba essere garantito a tutti, gratuitamente. Non è neppure condiviso che le risorse del creato siano al servizio della vita di ogni uomo e non possano essere accaparrate dai più scaltri.
In tale confusione d'interessi, l'etica ecologica ha bisogno di ripensarsi. È in gioco il rapporto con le esperienze elementari del vivere: terra, aria, acqua e fuoco sono doni che vanno al cuore della relazione con Dio, coi fratelli e col mondo.
Alla comunità cristiana si apre la strada di un rinnovato incontro con le fondamentali domande dell'uomo: che senso hanno i doni del creato? Per chi sono? Come promuovere la comunione e la fraternità tra gli uomini?
Le pagine del volume intendono smascherare logiche di ingiustizia e di privilegio che si perpetuano in campo ambientale. E portano a rivedere, nella fede, l'approccio umano con i beni essenziali della creazione.
Sommario
Prefazione (L. Infanti De La Mora). Introduzione. I. «La creazione geme e soffre nelle doglie del parto fino ad oggi» (Rm 8,22). Fondamenti di un'etica teologica. II. «Il cibo ad ogni vivente» (Sal 136,25). Valore della terra e fame umana: un connubio da ricostruire. III. Nel «sussurro di una brezza leggera» (1Re 19,13). L'aria, respiro di vita. IV. «L'acqua è nostra!» (Gen 26,20). Il mondo con l'acqua alla gola: è merce o diritto? V. «Ridistribuzione delle risorse energetiche» (Civ 49). Il fuoco dell'energia alla prova della condivisione. VI. «Giocavo sul globo terrestre» (Pr 8,31). In conclusione: la conversione ecologica. Bibliografia.
Note sull'autore
BRUNO BIGNAMI è docente di teologia morale a Crema, Cremona, Lodi e Mantova. È presidente della «Fondazione don Primo Mazzolari» di Bozzolo (MN). Con le EDB ha pubblicato Mazzolari e il travaglio della coscienza. Una testimonianza biografica (2007) e ha curato l'edizione critica di due opere di Mazzolari: Preti così (2010) e Il Samaritano. Elevazioni per gli uomini del nostro tempo (2011).
Il volume tratta il tema della logica insita in tutti i rapporti affettivi di amore, approfondendo il mistero del Dio che si manifesta all'uomo come amore (Deus Caritas est). Il volume, prendendo le mosse dalla definizione di amore così come si è andata affermando e precisando nei secoli, affronta il tema del rapporto dell'amore a Dio e dell'amore al prossimo; approfondisce il significato delle varie tipologie di amore: l'amore filiale, sponsale e di amicizia; spiega la differenza tra amore naturale e l'amore soprannaturale; dibatte Il tema del disinteresse e della reciprocità.
L'uomo mangia e beve non solo per una necessità fisiologica. Certo, l'alimentazione è essenziale per la sopravvivenza, ma molto presto nella storia essa è diventata un valore aggiunto in grado di influenzare la qualità stessa della vita. L'autore prende le mosse dal Medioevo, quando il piacere legato al cibo, o meglio la ricerca di tale piacere viene identificata dal cristianesimo come uno dei sette peccati capitali, la gola, le cui radici sono ricondotte al peccato originale. Ha così inizio un itinerario storico, in cui la gola accompagna l'uomo nella sua evoluzione culturale, rispecchiandone inclinazioni, aspirazioni, contraddizioni. Da sinonimo di ingordigia e voracità a principale spunto di fantasie utopiche, da pomo della discordia tra protestantesimo e cattolicesimo, fino alla sua rilettura moderna in chiave di scienza gastronomica e fenomeno di costume, la gola mostra tutta la sua ambiguità e un'inesausta capacità di suscitare le discussioni più accese. A tavola si mangia, si beve, ma si fa anche molto altro... Il libro è arricchito da uno splendido corredo iconografico, immagini tanto belle a vedersi quanto funzionali a una più efficace comprensione del discorso storico.
Attraverso un itinerario storico-teologico, lo studio affronta il tema dell'oggettività del discernimento in vista della decisione a partire dalla riflessione sul conflitto di valori sorta in seno al dibattito sull'enciclica Humanae Vitae