Un testo sulla ricchezza e la povertà nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Beati voi poveri!". "Guai a voi, ricchi!" (S.A. Panimolle); - Ricchezza e povertà nell'Antico Testamento (G. Ibba); - Ricchezza e povertà nel giudaismo intertestamentario (F. Manns); - Ricchezza e povertà nei Vangeli e negli Atti (S.A. Panimolle); - Ricchezza e povertà nell'epistolario del NT e nell'Apocalisse (R. Fabris). "
Opera su don Giuseppe Ricciotti (1890-1964), Abate dei Canonici Regolari Lateranensi, grande biblista, docente universitario a Roma, figura ancora oggi poco nota. Il volume presenta la figura poliedrica dell'abate don Giuseppe Ricciotti, pioniere dei moderni studi biblici cattolici, formatore di numerosi biblisti, collaboratore dell'Enciclopedia Italiana, autore di moltissimi libri, fra i quali la famosa Vita di Gesu" (Mondadori). "
Il profitto e la circolazione delle ricchezze possono avvicinare il cielo alla terra? Fautori di una povertà rigorosa ed evangelica, i francescani sono paradossalmente indotti, proprio da questa scelta «scandalosa», a indagare tutte le forme della vita economica che stanno tra povertà estrema e ricchezza eccessiva, distinguendo tra proprietà, possesso temporaneo e uso dei beni economici. In che modo i cristiani devono fare un uso appropriato dei beni terreni? Per rispondere a tale interrogativo molti francescani, sin dal Duecento, scrivono sulla circolazione del denaro, sulla formazione dei prezzi, sul contratto e sulle regole del mercato, sottolineando l'importanza dell'investimento socialmente produttivo contro la tesaurizzazione improduttiva. In questo libro Giacomo Todeschini indaga lo sviluppo socio-economico in Occidente mediante la chiave interpretativa del concetto di ricchezza introdotto da San Francesco e poi lungamente lavorato, plasmato, in un certo senso snaturato, dalle abili e dotte menti dei suoi epigoni.
Come si crea la ricchezza? Gli autori indagano nella concretezza le qualità mentali e imprenditoriali dei celebri ricchi tramite l'analisi grafologica. Il volume è diviso in due parti. - La prima è dedicata agli economisti che hanno messo a fuoco non solo le leggi della prosperità ma anche le criticità che producono povertà: Adam Smith, Thomas R. Malthus, Karl Marx, Herbert Spencer, John M. Keynes, Milton Friedman, Joseph Schumpeter, Joseph Stiglitz, Paul Krugman, Amartya Sen. - La seconda è dedicata a imprenditori Alfred Nobel, John D. Rockfeller, Giovanni Agnelli, Alessandro Rossi (Lanerossi), Adriano Olivetti, Ingvar Kamprad (Ikea), Sam Walton (Walmart), Jeff Bezos (Amazon), Steve Jobs (Apple), Bill Gates (Microsoft); banchieri Amedeo Giannini (Bank of America), Muhammad Yunus; CEO Jack Welch (General Electric), Sergio Marchionne (Fiat); investitori Benjamin Graham, Warren Buffett; e speculatori George Soros. Gli Autori hanno saputo rendere l'intreccio tra la storia del pensiero economico e le sue applicazioni pratiche; avvincente come e più di un romanzo anche per coloro che non si intendono di economia ma che ne subiscono quotidianamente le ricadute nelle loro vite personali.
"Merito e non solo metodo. Questa frase racchiude il senso di questo volume sulla cruciale tematica dell'interpretazione della Sacra Scrittura. Trascorsi, ormai, trent'anni da quando la Pontificia Commissione Biblica ha dato alle stampe L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa - documento fondamentale che sdogana metodi e approcci - si avverte una duplice esigenza tra i biblisti e, in generale, tra i cultori della Parola di Dio. Da un lato, la necessità di una verifica sulla reale recezione delle proposte ermeneutiche offerte dal documento del 1993. Dall'altro lato, la volontà di misurarsi con l'attuale panorama degli studi e del più ampio contesto pastorale. I diversi contributi consegnano un ampio ventaglio di proposte e celebrano il diritto di cittadinanza di approcci differenti: si parte dall'imprescindibile metodo storico-critico, si passa per la retorica, la narrativa e le interpretazioni giudaiche, per poi entrare nei sentieri tracciati dalle scienze umane, giungendo infine alla lettura patristica, spirituale e specificamente teologica. "
IL LIBRO RIPORTA GLI ATTI DEL CONVEGNO NAZIONALE DI STUDIO DEL CENTRO NAZIONALE VOCAZIONALE SUL TEMA POVERTA E VOCAZIONI". " il libro riporta gli atti del convegno nazionale di studio del centro nazionale vocazionale. Quest'anno il centro nazio nale vocazionale ha affrontato un tema particolarmente stimolante: poverta e vocazione". La forza vocazionale di cristo povero non puo`aver perso il suo fascino, anche se nella nostra societa, tra i valori che regolano l'esistenza umana, quello che tende a dominare tutti gli altri e a comandare le scelte e`sicuramente quello economico.certamente la poverta di cui parla il convegno non h quella economica, ma quella evangelica. Si tratta dell'at tegiamento del povero davanti a dio, nella via evangelica che apre all'amore di dio e del prossimo, non di un consiglio o di un valore soltanto ma di uno spazio, di una dimensione della fede e della relazione con gesu`cristo signore. Il filo che collega la poverta alla vocazione e`la sequela di cristo, che " da ricco che era, - come scrive apostolo paolo ai corinzi- si e`fatto povero per noi, perchi voi diventaste ricchi per mezzo della sua poverta"(2cor 8,9) e che sceglie i poveri come destinatari privilegiati del suo vangelo. "
La cura dei poveri è stata una caratteristica del cristianesimo sin dalle sue origini, e in questo senso si sono espresse le moderne encicliche sociali dei papi. Il contesto economico è cambiato radicalmente dalla Rivoluzione industriale in poi. L'autore di questo libro ci aiuta a comprendere questo contesto, nella convinzione che la dottrina sociale della Chiesa trarrebbe beneficio da un'analisi delle fonti e dei vantaggi della creazione della ricchezza: bisogna creare benessere, non impoverire la società. Creare ricchezza significa migliorare la vita di tutti, ed è quindi un presupposto necessario per alleviare la povertà e procurare mezzi per migliorare il benessere materiale dei più vulnerabili. Prefazione di Salvatore Rebecchini.
Una ricerca straordinaria sulle condizioni di vita degli italiani, dal 1861 al 2011. Il libro ripercorre i 150 anni di storia unitaria documentando i successi e i ritardi con cui il progresso economico ha distribuito i propri benefici alla popolazione. Nel corso di un secolo e mezzo, un tempo breve quanto un battito di ciglia se si usa il metro della storia, il benessere degli italiani ha compiuto un balzo di dimensioni epocali: sconfitte la fame e la miseria, l'ignoranza e la malattia, gli italiani godono oggi di un benessere pari a quello di pochi altri paesi al mondo. Tuttavia non sempre e non tutti gli italiani sono riusciti a partecipare nella stessa misura alla parabola ascendente del paese. Le condizioni di vita (nutrizione, statura, salute, lavoro minorile, istruzione) si intrecciano in questa analisi alle variabili distributive, per comprendere le ragioni della straordinaria crescita del paese, della disuguaglianza distributiva e della vulnerabilità delle famiglie italiane.
Emmanuelle Suor Ricchezza della povertà
Una religiosa francese novantatreenne, che a sostegno della sua opera ha creato un’associazione che agisce in venti paesi, in questo volume racconta trenta anni di lotta, in ogni luogo del mondo con e per i poveri: i senza casa delle metropoli del “primo mondo” e chi vive nelle bidonville del terzo. Il suo occhio riconosce la ricchezza spirituale e culturale che dà senso alla vita che genera la capacità di essere fratelli.
Il commento dei Padri della Chiesa a due testi biblici – l’episodio del giovane ricco e la parabola del ricco stolto – consentono di comprendere in che modo le comunità cristiane dei primi cinque secoli elaborano il rapporto tra annuncio evangelico, beni terreni e istanze sociali.
Le dieci grandi figure che vengono qui convocate per comporre una ricca antologia di interpretazioni – Clemente, Origene, Cipriano, Ilario, Basilio, Gregorio Nazianzeno, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino e Cirillo – offrono un quadro delle diverse concezioni presenti nel cristianesimo primitivo.
«Poiché i Padri sono gli uomini della Parola biblica – scrive Maria Grazia Mara –ci troviamo così a seguire una traccia di storia dell’esegesi: un’esegesi che, mentre esprime nei testi della letteratura cristiana di cinque secoli l’attenzione e la preoccupazione della comunità cristiana per i fatti sociali, economici e politici, non perde mai di vista la storia della salvezza».