Viaggio alla scoperta della vita, del pensiero e delle azioni di Paolo VI, un cristiano coraggioso e un instancabile apostolo della Chiesa, un Papa temporalmente lontano, ma fondamentale per la storia della Chiesa e per i cambiamenti importanti che sono avvenuti con l'avvento della modernità. Tra racconti, approfondimenti e le parole dello stesso Paolo VI, la scoperta risulterà ricca e profonda. In appendice alcune delle sue preghiere più note.
Paolo VI è stato l'ultimo papa italiano. Il suo successore, Giovanni Paolo i, ha governato la Chiesa per poche settimane. E il 16 ottobre 1978 venne eletto Karol Wojtyla, primo papa non italiano da più di quattro secoli. Giovanni Battista Montini è stato un papa immerso nella storia d'Italia: ne ha vissuto le vicende con intensità a partire dal suo ambiente bresciano fin da giovane, percependole anche come sfide alla Chiesa. Si è insistito sul «genio italiano» di Montini non per ridurlo ai confini nazionali, ma per sottolineare la vicenda di un papa italiano che realizza un'apertura al mondo dopo il Vaticano II, non solo con i viaggi, ma con gesti, riforme e decisioni importanti. Questo volume non vuole essere una biografia di Montini. Si vogliono approfondire alcuni aspetti decisivi della sua storia personale e del suo governo: insomma, cogliere il suo «genio italiano» al servizio di quell'«internazionale» particolare che è la Chiesa cattolica. Giovanni Paolo II, pur con la sua storia lunga e particolare, si pose in forte continuità con papa Montini, con cui, tra l'altro, il card. Wojtyla ebbe un rapporto molto profondo. Un passaggio decisivo per capire il cattolicesimo tra il XX e il XXI secolo è, quindi, provare a comprendere meglio Giovanni Battista Montini.
Il libro - in seconda edizione riveduta e ampliata - ricostruisce il percorso di Giovanni Battista Montini dalla formazione bresciana nei primi decenni del Novecento agli anni romani come assistente della Fuci e nella segreteria di Stato accanto a Pio XI e Pio XII, dalla nomina ad arcivescovo di Milano all'elezione al soglio pontificio, dal compimento del Concilio Vaticano II agli anni tormentati della sua attuazione. Con scavo documentario analitico, una scrittura chiara e l'uso di innovative categorie interpretative - ad esempio la "Chiesa totalitaria" della prima metà del secolo -, l'autore mostra come nella biografia di Montini si rifranga, non senza conflitti e tensioni irrisolte, un cambiamento di paradigma della Chiesa stessa: la fuoriuscita dal sogno di un ritorno a un regime di cristianità e la necessità di porre in dialogo, grazie alle riforme conciliari, il mistero teologico della Chiesa con il Moderno. Al punto che non è improprio affermare che l'avvenire della Chiesa coincide con "il montinismo del futuro".
Uno sguardo sulla natura misteriosa e divina dell’amore, dell’amore umano, temporale, ma con la sua radice profonda innestata sull’eternità. Un amore sensuale e spirituale insieme, un amore accogliente e generativo, strumento dell’atto più alto e misterioso della Creazione di Dio: la vita umana. Ripercorrendo la corrispondenza di padre e madre, dei genitori con il figlio e i documenti che Montini-Paolo VI ha dedicato all’amore, alla coniugalità, alla famiglia e alla procreazione, questo sguardo si compone in una visione. Non è senza significato che la santità di Papa Montini sia proclamata proprio nel cinquantesimo dell’enciclica più grande e insieme contestata, l’Humanae Vitae. La sua appare così, in questo sguardo sull’amore e sulla vita, anche nella sua dimensione sacerdotale, come una poetica. Una poetica dell’umano comprensibile a tutti.
Alla tredicesima settimana di gravidanza Vanna rompe le acque a seguito di un esame invasivo. Il destino della piccola Amanda, che porta in grembo, parrebbe segnato. La perdita di liquido amniotico, secondo le conoscenze mediche, induce l’aborto. E se pure la bambina dovesse nascere, presenterebbe gravissime patologie perché tali condizioni impedirebbero il corretto sviluppo degli organi vitali. Questa presa di coscienza è molto dura da digerire per Vanna, che è un’infermiera e nutre grande fiducia nella Medicina.
Ma dopo aver girato quattro ospedali e accusato il precoce fallimento della terapia di amnioinfusione, quando tutto sembra perduto, la giovane mamma e suo marito Alberto non esitano a riporre per la prima volta la propria confidenza in Dio. Ciò avviene grazie a un medico e a un’ infermiera che, di fronte alla resa sul piano umano, suggeriscono a Vanna e ad Alberto di chiedere un aiuto soprannaturale al beato Paolo VI, al secolo Giovanni Montini (1897-1978), oggi ricordato come il Papa che, attraverso l’enciclica Humanae Vitae, più di ogni altro ha sottolineato il valore della vita umana come dono di Dio da rispettare e amare fin dal concepimento. I due sposi accolgono con fiducia l’invito e loro attorno si forma con tempestiva naturalezza una rete di parenti e amici che pregano a sostegno della gravidanza di Vanna, per l’intercessione di papa Montini. E Amanda nasce, prematura di tre mesi, ma perfettamente sana, la notte di Natale 2014. La natura miracolosa di questo evento, riconosciuta dalla Chiesa – queste pagine riportano anche le valutazioni dei periti che hanno studiato il caso –, ha permesso la canonizzazione di Paolo VI.
Al centro di questo saggio vi è un momento particolare della storia recente della Chiesa: i movimenti di contestazione sorti anche all’interno di gruppi cattolici attorno al 1968 e la reazione di Paolo VI di fronte ai fermenti di questa protesta tutta ecclesiale ed interna. In quegli anni una chiesa in aggiornamento – che usciva cioè dal Vaticano II trasformata nella liturgia, nell’organizzazione interna, nella comprensione di sé e del suo rapporto con la società moderna – incontrò i fermenti della contestazione sessantottina e assistette così alla nascita di un vero e proprio dissenso ecclesiale.
Si ripercorrono qui gli avvenimenti e si passano in rassegna i protagonisti, guardando anche al movimento generale di pensiero, alle sue radici, all’ancoramento al concilio da un lato e al Sessantotto dall’altro, ai principali temi emersi e agli sviluppi successivi.
Di fronte a questa straordinaria vitalità come reagiva il papa? L’autore coglie tutto il sentire di Paolo VI, ascoltando la sua viva voce e l’espressività sempre ricca, partecipe ed evocativa della sua parola. Nelle esortazioni di papa Montini emerge uno sforzo di comprensione raro e davvero umanissimo, che rende la sua figura molto più contemporanea a noi di quanto si possa pensare.
La storia di un uomo straordinario che da semplice prete diocesano entrò in servizio in Vaticano, fu nominato arcivescovo di Milano e poi eletto papa Paolo VI.
Paolo VI era un Papa del secolo scorso. Ha guidato la Chiesa in un momento importante della storia e l'ha condotta verso i tempi moderni. È stato un cristiano coraggioso e un esempio per tutti. Età di lettura: da 4 anni.
«Se qualcuno mi chiedesse quale era la virtù più evidente in Paolo VI, direi che era la virtù del Perdono. Lui possedeva un grande senso del Perdono... Non aveva mai una parola di condanna per nessuno, sempre scusava. Mi ha detto: "Guarda che per un sacerdote la prima virtù dev'essere quella del perdono, perché il sacerdote è il dispensatore del perdono di DIo; e se noi non conosciamo la misericordia di Dio nei nostri confronti, come possiamo dispensare il perdono e la misericordia di Dio agli altri? Noi sacerdoti dobbiamo essere i primi a sentire in noi l'opera del perdono di Dio. Io non devo mai condannare nessuno, devo essere sempre il ministro del perdono"»
mons. J. Magee, segretario di Paolo VI
Scrivere un «Ritratto» non significa scrivere una biografia, ma delineare un Volto. Se poi si tratta di un Santo, allore il Volto è quello di un innamorato di Cristo, che si va plasmando nella contemplazione, nell'adorazione e nella carità operosa per la «sua Chiesa» e per l'intera umanità. Ed è anche un Volto che permette a Cristo di rivelare alcuni tratti del Suo stesso volto.
Antonio Maria Sicari
Con un gesto profetico, in pieno Anno Santo del 1975, Paolo VI lanciò il seme di redenzione della Esortazione apostolica "Gaudete in Domino", sulla gioia cristiana. Suscitò stupore che un Papa anziano avesse sentito la felice necessità interiore di indirizzare una specie di inno alla gioia divina, per suscitare una eco nel mondo intero e anzitutto nella Chiesa. Questo fa capire che Paolo VI possedeva il segreto della vera gioia cristiana, radicata nella fede e nella speranza. Per Paolo VI la vita cristiana non può essere senza gioia. Se la vita cristiana comprende la Croce, la rinuncia, la mortificazione, il pentimento, il dolore, il sacrificio, pure non è mai priva di un conforto, di una consolazione, di una gioia interiore, che non mancano mai quando le nostre anime so-no in grazia di Dio. Sì, noi cristiani dobbiamo sentirci felici. La salvezza che Cristo ci ha meritato, e con essa la luce sui più ardui problemi della nostra esistenza, ci autorizzano a guardare ogni cosa con ottimismo. Per questo si è voluto riproporre il testo profeti-co di Paolo VI sulla gioia. Perché dalla meditazione di queste pagine sappiamo riscoprire le ragioni della bontà di Dio in ogni avvenimento, in ogni quadro della storia e dell'esperienza.
Biografia di Giovanni Battista Montini, il papa dal carattere schivo e riservato, ma uomo sensibile, aperto all'amicizia e alla gioia. La gioia cristiana è stata elemento essenziale della sua spiritualità e della sua vita, alla quale ha dedicato un documento, Gaudete in Domino, che egli stesso definì «una specie di inno alla gioia divina». Paolo VI è il papa che ha saputo gestire con intelligenza, avvedutezza e coraggio l'utopia di Giovanni XXIII traghettando nel mondo la Chiesa del Concilio. È stato il primo papa del Novecento a varcare i confini italiani, a tornare dopo 2000 anni in Terra Santa, a viaggiare in Africa, America, Oceania, Australia e Asia, fino ai confini della Cina.
Le meditazioni di Montini offrono un itinerario spirituale per fare della propria esistenza una vita di sequela di Gesù dentro le vicende e le sfide del tempo. Sono pagine ormai lontane negli anni, in un tempo storico decisamente diverso da quello contemporaneo, ma che conservano una freschezza spirituale e un'efficacia evangelica straordinarie. Sono pagine che possiedono ancora la forza di accompagnare un giovane o un adulto a scoprire (o riscoprire) la propria vocazione e a viverla giorno dopo giorno. Si tratta, se si vuole, di un "manuale", nel senso più bello del termine, che si fa compagno di strada a chi intende dare alla propria vita un senso e una direzione secondo il Vangelo di Gesù. Si tratta di una regola di vita che mette ordine nel cammino di chi intraprende la strada del discepolo con il desiderio di essere pienamente se stesso nella relazione con la propria biografia, con l'altro e con la storia.