Il libro di Sciascia è stato scritto "a caldo" nel 1978. Mentre, in una gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a "leggerle". Riuscì in tal modo a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella edizione del 1983, Sciascia scriveva: "questo libro potrebbe anche esser letto come opera letteraria". Ma l'autore (membro della Commissione parlamentare d'inchiesta) lo ha vissuto come "opera di verità".
Più di quarant'anni sono trascorsi da quando fu varato il primo progetto europeo, la Comunità Carbone e Acciaio. Da allora, tra fasi alterne di euroscetticismo ed eurottimismo, molte cose sono cambiate e importanti traguardi sono stati raggiunti. La stessa Comunità si è allargata dagli originali 6 ai 9 ai 12 e, con l'ingresso di Austria, Finlandia, Norvegia e Svezia si allargherà ancora ai 16 dal prossimo gennaio 1995, mentre i paesi ex-comunisti dell'Europa orientale già bussano alla porta. Capire l'Europa per imparare ad essere europei è lo scopo di questo volume di Giuseppe Mammarella.
Il rapporto della letteratura sud-africana con la storia travagliata dell'apartheid; l'originalità, l'indipendenza, il desiderio di rinnovare di una letteratura a molti sconosciuta vengono tracciati dall'autore, professore di letterature e civiltà africane presso l'Università di Montpellier.
L'autore esamina cinque professioni (ingegneria, architettura, management, psicoterapia e pianificazione urbana) per illustrare il modo in cui i professionisti, nella realtà operativa, affrontano la soluzione dei problemi. Schon sostiene che, nel far fronte alle sfide giornaliere lanciategli dal proprio lavoro, essi ricorrono a quel genere di improvvisazione che si apprende nel corso della pratica più che a formule imparate durante gli studi universitari. L'autore propone così una nuova epistemologia della pratica professionale fondata sulla "riflessione nel corso dell'azione".