Dopo le raccolte di brevi omelie HO DATO LORO LA TUA PAROLA per i tempi forti dell'anno liturgico e MI CHIAMERANNO BEATA per le feste della beata Vergine Maria, ecco l'ultimo volumetto della triade TU SOLO IL SANTO per le feste del Signore, disseminate lungo il corso dell'anno liturgico. Le semplici riflessioni che propongo possono essere utilizzate sia in chiave personale per la meditazione della Parola di Dio, sia come spunti e suggerimenti per preparare l'omelia. Benedetto XVI, nell'esortazione apostolica Verbum Domini sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, ha scritto: "Deve risultare chiaro ai fedeli che ciò che sta a cuore al predicatore è mostrare Cristo, che deve essere al centro di ogni omelia" (n. 59).
Il libro vuole essere un sussidio per i sacerdoti che vogliono migliorare l'efficacia della loro predicazione, avendo come obiettivo la conversione di quanti li ascoltano; e anche per tutti coloro che vogliono essere strumenti sempre migliori nella comunicazione della Parola di Dio. Non è certamente un trattato scientifico di oratoria sacra, ma nemmeno la classica guida eminentemente pratica. Gli autori desiderano trasmettere, su base sistematica, le loro esperienze maturate nella comunicazione efficace della bellezza del messaggio cristiano, nonché la gioia che scaturisce dalla consapevolezza di essere collaboratori del grande comunicatore, il Logos divino.
Il sussidio presenta la Via crucis tradizionale (14 stazioni), seguendo la narrazione del Vangelo di Giovanni, per imprimere, pregando, la passione di Cristo nel nostro cuore. Lo fa attraverso differenti modalità: il canto, la lode, il silenzio, l'ascolto della Parola, la meditazione, l'attualizzazione nella vita quotidiana, l'invocazione. Questa Via crucis, che si può pregare a casa, in famiglia, personalmente o in comunità, in chiesa come assemblea, presenta differenti moduli per ogni stazione, da utilizzare nella forma più utile. Cinque sono le azioni suggerite: contemplare il volto di Cristo, tappa dopo tappa; ascoltare la Parola, che sempre annuncia la salvezza; pregare, invocando aiuto e chiedendo misericordia; spezzare, condividendo la vita quotidiana della gente di oggi; invocare Maria, donna e madre, come la chiama Gesù. È una Via crucis tradizionale nella sostanza, contemporanea nella forma. Nella Via crucis sono suggeriti ritornelli e invocazioni in canto la cui musica è inserita in appendice. Si potranno anche ascoltare inquadrando un QRcode.
Nella messa celebriamo il mistero della fede. Ma che cosa si nasconde dietro questo mistero? Che cosa significa l’eucaristia per la vita quotidiana? E come si fa a trovare il centro della vita e a vivere di esso?
Sauer, a partire dalla propria attività pastorale, racconta con grande apertura e autenticità il suo cammino spirituale, che nel corso degli anni l’ha condotto a una progressiva comprensione della Cena del Signore. Non un discorso astratto, dunque, ma una sincera testimonianza arricchita da numerose esperienze personali, per accompagnare i lettori a scoprire il cuore della fede, quello che è il mistero al centro della vita.
Un’ottima guida per comprendere il significato profondo del “segno” eucaristico, riflettendo sui momenti più importanti della celebrazione.
Wolfgang Sauer, 1948, è stato padre spirituale nel seminario di Friburgo, cappellano degli universitari ad Heidelberg e referente dell’arcidiocesi di Friburgo per la pastorale degli stranieri. Dal 2011 al 2017 direttore spirituale della Scuola cattolica di giornalismo, nel 2015 è stato nominato canonico onorario dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga.
Nel compiere l'itinerario della Via Crucis si contempla tutta la vita di Gesù, che trova nei giorni della Settimana Santa il suo pieno compimento. In questo percorso ci accompagnano le meditazioni di Charles de Foucauld, che cercò per tutta la sua esistenza di vivere in piena adesione a Cristo. Guardiamo a lui come a un fratello maggiore nella fede, che ci prende per mano nel cammino di sequela.
Le diciotto omelie che compongono il volume, pronunciate dal fondatore dell'Opus Dei nelle principali ricorrenze dell'anno liturgico, tracciano un compiuto programma di vita cristiana. In continuo riferimento all'esempio di Gesù che sulla terra «passò facendo il bene» (Atti 10, 38), l'autore guida il lettore lungo cammini di santità che non si distaccano dalla realtà della vita quotidiana. «San Josemaría», scriveva mons Javier Echevarría nel prologo a questa nuova edizione critica della raccolta, «diede il libro alle stampe con il proposito di esporre i principali misteri della nostra fede con il dono delle lingue che il Signore gli aveva concesso e che continua a rendere accessibili gli insegnamenti della Chiesa a persone delle più varie mentalità. Ci viene offerta l'occasione di approfondire i contenuti della dottrina cattolica, per incarnarla sempre più nella nostra esistenza e per diffonderla tra molti altri uomini e donne». Prologo di mons. Javier Echevarría, prelato dell'Opus Dei.
Può, un libro rivolto a chi non indossa più la talare e l'àbito della sua consacrazione, diventare un libro di spiritualità? Può, una veste che si logora e passa, segnalare una verità eterna e che cambia la vita? Può una tradizione secolare, multiforme e che si adatta ai luoghi e alle persone, essere espressione dell'unica fede in Cristo Signore? Può un sacramentale di stoffa raccomandare al Cielo chi lo indossa e difendere dalle tentazioni chi lo ama? A partire dalla propria intuizione e storia, ma attraverso la storia e le leggi e la vita ecclesiastiche, l'autore risponde a tutte queste domande; offre la premessa di antropologia soprannaturale che conduce sia a una vita virtuosa sia ai segni; approfondisce e unifica il tema; difende da inconsistenti obiezioni l'uso dell'àbito; si appoggia a tanti fulgidi esempî; ed infine esalta e suggerisce il santo equilibrio cattolico. De habitu sancto ovvero La fede fa l'àbito rompe parecchi luoghi comuni, primo fra tutti quello che l'àbito non faccia il monaco.
La Via Crucis alla luce dell'Amoris Laetitia mette a fuoco il rapporto tra il mistero della gioia dell'amore familiare e il Vangelo della Croce di Gesù. Seguire Gesù lungo la via della Croce significa farsi discepoli di un Dio che ha da offrire, proprio a questa concreta famiglia umana del terzo millennio, una parola di rinascita e di speranza che è vera perché radicata nel mistero di Pasqua, quando dalla Croce è scaturito un amore gratuito, capace di rinnovare e rigenerare quello che sta a fondamento di ogni rapporto sponsale.
Il patrimonio di bellezza della Messa tridentina spiegato attraverso 101 domande e risposte. Prefazione Card. Leo Raymond Burke.
Nel 1950 comincia la sua esperienza di predicazione alla radio, con Radio Vaticana e con la RAI. Dal gennaio 1955 inizia la sua intensa e appassionata attività di apostolato televisivo (che durerà 17 anni), inventando e conducendo tre rubriche "La Posta di Padre Mariano", "In famiglia" (dal 1958) e "Chi è Gesù?" (dal 1959). Con la sua simpatia, la sua schiettezza e serenità, la sua saggezza e spiritualità profonda guadagna presto una grandissima popolarità, lasciando nel cuore degli italiani un ricordo indelebile. Alla fine del 1971 gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 marzo 1972. Papa Benedetto XVI lo dichiara Venerabile il 15 marzo 2008.
La Via Crucis è un cammino di contemplazione e di preghiera sui passi di Gesù, l’Uomo della Croce, che percorre l’ultimo tratto della sua vita terrena affrontando la passione e la morte come momenti rivelativi del Regno di Dio e dell’amore del Padre. Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13,1). Quanto aveva insegnato e proclamato, ora lo vive fino alle estreme conseguenze.