Da uno specialista dei problemi di coppia, un saggio che riafferma il matrimonio come valore imprenscindibile in una società sempre più all'insegna del disimpegno. Questo libro analizza il problema della formazione della coppia, nel matrimonio e nella convivenza. Sempre più ci sono motivazioni (consce e inconsce) che spingono a considerare il matrimonio come un ideale utopico e la convivenza come l'unico possibile rimedio alle difficoltà del vivere insieme. L'Autore analizza il clima culturale che ha favorito questa deriva e le sue conseguenze psicologiche: anche in questo momento storico di sconvolgimento antropologico, il valore del matrimonio e della famiglia risponde alle esigenze profonde della persona e di una società a misura d'uomo. Il matrimonio, vissuto come sacramento, permette infatti di collocarsi in un orizzonte in cui vi è sempre un raggio di luce a rischiarare il cammino della coppia: Dio è presente e si è in tre a camminare.
Tutte le storie d'amore sono immense e tragiche. Abissi e vette. Quando una coppia si forma un uomo e una donna tentano un cammino che pare fatto di latte e miele. È anche la storia di Carlo e Anna. Nel tempo però le fragilità possono trasformare il piacere di stare insieme in uno stillicidio di incomprensioni e rivalse. Sono momenti difficili, a volte disperati, e possono portare alla separazione. Nello stesso tempo la crisi può essere occasione di rinascita e l'emozionante racconto contenuto in questo libro ci fa immergere in modo profondo nella vita di una coppia nei dieci giorni più simbolici della loro crisi. Sono giorni nei quali entrambi i coniugi possono operare scelte capaci di trasformare il loro amore. Oggi in Italia un matrimonio su tre culmina con una separazione e il saggio che segue svela le dinamiche psicologiche di ogni famiglia fornendoci utili consigli, indicazioni e strategie per affrontare la crisi della coppia.
La grande tentazione dell'uomo d'oggi è voler essere o almeno illudersi di essere onnipotente. Il limite naturale dell'inizio e della fine è talora vissuto con angoscia. Infatti essi non dipendono da noi esseri umani, ma da altri e dall'Altro: impongono pertanto che entriamo nella vita, e accogliamo la vita, "in punta di piedi". "Un bimbo ci è nato, un Figlio ci è dato", così canta la liturgia del tempo di Natale, riconoscendo con stupore la venuta di Dio nella carne umana. Ne deriva che il concepire, il nascere, l'attendere e il proteggere, l'accudire, e anche l'allattare e l'abbracciare, diventano gesti altamente spirituali. Questo volume è dedicato a chi desidera un figlio, a chi attende la sua nascita, a chi lo ha già tra le braccia e vive la meraviglia di essere madre, di essere padre... Per voi queste pagine tracciano un percorso fatto di continuo confronto con la parola di Dio, di meditazione e di preghiera; vi invitano a vivere la maternità e la paternità "in punta di piedi", cioè guardando al cielo, affidando a Dio la vostra attesa e i vostri figli con piena fiducia, cantando e pregando con Maria: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome".
"Anoressia" e "bulimia" sono due termini con i quali abbiamo ormai imparato a convivere e che ci sono diventati dolorosamente familiari. Indicano due opposte manifestazioni del profondo disagio psicologico vissuto da quegli adolescenti che non si piacciono, hanno un cattivo rapporto con il proprio corpo e il proprio aspetto fisico e sfogano sul cibo i problemi tipici della crescita e del passaggio all'età adulta. Finora se n'è parlato principalmente al femminile, ma nell'ultimo decennio, i cosiddetti "disturbi del comportamento alimentare" hanno interessato anche un numero non trascurabile di ragazzi e giovani uomini. Perciò, sia per i genitori, che spesso inconsapevolmente sono loro stessi corresponsabili delle difficoltà e delle insoddisfazioni dei figli, sia per gli insegnanti, che ogni giorno passano molte ore a contatto con gli adolescenti, diventa ancora più importante prendere coscienza della sempre maggiore diffusione del fenomeno e della differenza tra "comportamenti" e "disturbi" anoressici o bulimici. Se i primi, infatti, possono essere accettati come "segnali di crescita", i secondi sono vere e proprie malattie, e richiedono l'intervento di specialisti. Attraverso esempi concreti e analisi di casi clinici, Loredana Cirillo ed Elena Riva forniscono ai genitori, e più in generale agli adulti, spunti di riflessione e suggerimenti pratici su come confrontarsi con il malessere manifestato dagli adolescenti con l'alterazione del comportamento alimentare.
Adolescenti, alcol e droga. Il semplice accostamento di questi tre termini esprime tutta la drammaticità di un'emergenza sociale che coinvolge, in particolare, i tanti genitori alle prese con figli in quell'età "ingrata" in cui, ormai non più bambini, cercano faticosamente di costruirsi una propria identità ma, nel farlo, scelgono strade sbagliate. Federico Tonioni, esperto di dipendenze, ci guida in un percorso che ha un duplice obiettivo: farci conoscere meglio la natura e gli effetti delle sostanze di cui i nostri figli potrebbero abusare (cannabinoidi, cocaina, ecstasy, ma anche alcol, troppo spesso sottovalutato nella nostra cultura perché "legale"), spiegando quale sia il loro ruolo nella vita degli adolescenti, e sdrammatizzare paure che talvolta si rivelano eccessive, ridimensionando la gravità di alcuni fenomeni come lo spinello "occasionale" o la "prima volta". Affrontando gli interrogativi che tutti i genitori si pongono, l'autore ci insegna a riconoscere i segnali che devono allarmare e, nel contempo, a riflettere sul nostro compito di genitori, che dovrebbe continuamente rinnovarsi: i nostri ragazzi crescono, e anche noi siamo chiamati a crescere insieme a loro, concedendo sempre maggiori spazi di autonomia e di privacy senza però smettere mai di amare e di vigilare. La conclusione è un rassicurante ma fermo invito rivolto a tutti: quando si parla di droga, è giusto porsi tante domande, è invece sbagliato voler trovare a ogni costo delle risposte.
"Molti miei colleghi si prodigavano a studiare rimedi per la fragilità del matrimonio, per evitare il divorzio, per ridurre al minimo il danno per i figli, ma volevano farlo senza studiare il più importante fattore che tiene unita la coppia e rende durevole il matrimonio: l'amore appassionato che dura. [...] Ecco perche sono stato felice quando don Mariani mi ha mostrato il suo libro sull'innamoramento e ancor più lo sono oggi leggendo il suo 'Mi ami tu?' Egli sa che uno dei legami fondamentali che tiene insieme la coppia e la famiglia è l'amore dell'innamoramento, l'amore appassionato di chi ha liberamente deciso di sposarsi". (Fancesco Alberoni).
Una coppia di sposi, con tre figli, rilegge la propria esperienza con il metodo del discernimento degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio. «I pregi di questo libro non sono pochi. Prima di tutto è un testo che apre una strada inesplorata e innovativa. Ripropone infatti l’esperienza e il metodo degli Esercizi ignaziani alla luce della vita di coppia. Ma c’è un altro aspetto che mi piace in questo libro. L’accostamento di riflessioni interpretative e immagini illustrative gli conferisce una dimensione narrativa utile oltre che originale» (dalla prefazione di padre Silvano Fausti). La riflessione spirituale è infatti accompagnata dalla meditazione di dipinti di Chagall, Magritte, Köder, riprodotti in un fascicolo a colori che può essere tenuto a fianco del libro durante la lettura.
Questo libro presenta e propone l'esperienza e il metodo della Lectio Divina Coniugale, esposti dalla coppia che per prima li ha elaborati e sperimentati. L'intuizione di fondo è che la spiritualità coniugale consiste nel lasciarsi prendere per mano e guidare da Gesù sulla via della salvezza. Una via che, per due sposi, passa attraverso il dono reciproco per diventare un'intima comunione di persone, così da essere "una carne sola" (Gn 2,24). La Lectio Divina Coniugale è fatta insieme e porta, come coppia, a una lettura sapienziale del testo, che permette di leggere i fatti della vita di tutti i giorni alla luce del Vangelo. Una lettura che interroga la nostra vita di sposi, di genitori, per illuminare le scelte concrete di ogni giorno. Il metodo è semplice, efficace e ormai sperimentato da molte coppie; prevede un ritmo mensile, con momenti di condivisione con altre coppie in gruppo. Un dono per quegli sposi che sono alla ricerca di qualcosa di più" nella loro relazione di coppia.
Chiara è una bambina con paralisi cerebrale infantile di tipo tetraplegico e con una forma di epilessia (sindrome di Lennox-Gastaut). La sua malattia rientra tra quelle definite rare. Non parla, non si muove (un po' sgambetta), non può comunicare come dovrebbe o vorrebbe. Ascolta, ma non parla. Verseggia tanto. Ed è con questi pochi segnali che prova a comunicare. In una lunga notte insonne, il papà di Chiara interroga Dio: "Perché mi hai fatto un regalo rotto?". Il libro racconta questa storia di famiglia attraverso tre voci: la sua, voce di un padre che passa dall'iniziale senso di smarrimento alla determinata volontà di comprendere il modo di comunicare della sua bambina, che per quanto strano e di difficile interpretazione, esiste; le voci degli altri membri della famiglia; la voce di Chiara che racconta le cose con il suo punto di vista. Il risultato è che il regalo rotto resta rotto, ma il miracolo lo compie sulla famiglia: capire che l'unica cosa che conta è fare quello che si può fare, farlo con leggerezza e sorridere sempre. Una storia vera capace di commuovere e far ritrovare la speranza.
Siamo davvero pronti per un figlio? Questa domanda risuona probabilmente in ogni giovane coppia. Alle difficoltà del mondo esterno si sommano le insicurezze della coppia di fronte a un compito che può sembrare arduo. Ma la "generatività" di una coppia non è solo quella che si realizza nel mettere al mondo un figlio. La coppia genera non soltanto nel mettere al mondo il figlio e nell'offrirgli le cure necessarie, ma anche quando inserisce i figli tra le generazioni e permette la loro realizzazione personale. La "generatività" della coppia si realizza, infine, anche nella sua apertura ai legami sociali, quando fornisce guida e sostegno alla crescita delle nuove generazioni e non solo ai propri figli. Questo volume unisce storie vere di coppie accompagnate dall'autore in un percorso psicoterapeutico e riflessioni concrete e utili, capaci di far progredire in un percorso "a due".
Basato sugli studi più recenti, il libro è una guida completa a tutto ciò che i futuri genitori possono fare per accompagnare attivamente il nascituro in formazione e contribuire al suo sviluppo fisico, mentale ed emotivo. Con un'adeguata stimolazione sensoriale (stimoli uditivi, visivi, tattili, cinestetici ecc.) si stabilirà una "modalità di comunicazione affettuosa" con il bambino in gestazione, utilizzando le teorie psicologiche dell'apprendimento. Nella prima parte si presentano le ultime scoperte scientifiche sulla psicologia prenatale e si insegna come vivere la maternità in modo consapevole; riflettere sui miti e le realtà circa la gravidanza; dare voce al padre analizzando la gravidanza attraverso gli occhi dell'uomo. Nella seconda parte si presentano in dettaglio lo sviluppo del nascituro e tutte le attività che durante ogni trimestre papà e mamma, fratellini e sorelline possono realizzare per stimolare l'intelligenza del nascituro e rinforzare il legame emotivo della famiglia con il futuro bimbo.
Il testo propone alcune riflessioni per la famiglia riunita, seguendo la scansione dei ritmi dell'anno (ad esempio: inizio o termine dell'anno scolastico, natale, primavera ecc.) con una riflessione al mese, con domande per la comunicazione in famiglia, una piccola attività settimanale e una breve preghiera conclusiva. Il linguaggio è semplice, alla portata di tutti per accompagnarli nella profondità della propria esperienza, dei propri pensieri, desideri, gioie e dolori.