Il volume è dedicato agli affreschi dell’oratorio di San Bernardino da Siena di Clusone, che hanno per argomento, all’esterno, la danza macabra e il trionfo della morte; all’interno, gli episodi salienti della vita di Gesù.
Un nuovo tassello per la collana Arte e Fede, che offre un percorso all’interno di cicli pittorici significativi presenti in Italia, facendo dell’arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità. I testi sono impreziositi da riproduzioni fotografiche a colori delle opere.
Questo volume presenta il ciclo pittorico della Passione nella chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano considerata la cappella Sistina di Milano.
Un nuovo tassello per la collana Arte e Fede, che offre un percorso all’interno di cicli pittorici significativi presenti in Italia, facendo dell’arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità. I testi sono impreziositi da riproduzioni fotografiche a colori delle opere.
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra ‘’Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80’’ presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello (2012) e Gli ultimi giorni negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto (2012).
Il catalogo si propone come uno strumento di catechesi utilissimo per riflettere a fondo sui contenuti dell'Anno della fede. Oltre al percorso della mostra prodotta da Itaca, il volume contiene un contributo di Roberto Filippetti sulla domanda di Assoluto nella letteratura moderna e contemporanea, una ricca antologia di testi sulla fede nei Padri della Chiesa a cura di don Francesco Braschi e don Giuseppe Bolis, e un'ampia selezione di brani tratti dal magistero di Benedetto XVI.
«La mostra «Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani» intende innanzitutto ribadire ciò che sta all’origine della fede di ogni uomo: il dono di grazia che scaturisce dall’incontro con il Cristo, morto e risorto, unico salvatore dell’uomo. Questo incontro è possibile oggi poiché Egli è il vivente, ed è per riscoprirne la «gioia ed il rinnovato entusiasmo» che il Papa, come ha ricordato nella Lettera apostolica Porta fidei, ha indetto l’Anno della fede».
Dall’introduzione di Rino Fisichella
Una sintesi che attraversa duemila anni di arte e propone una documentazione essenziale sul rapporto fra cristianesimo e bellezza. Gli artisti infatti, come ebbe a dire Paolo VI, «sono capaci di tradure il messaggio divino nel linguaggio delle forme e delle figure, rendendo sensibile il mondo invisibile».
Descrizione
Nella civiltà dell’Occidente, come in ogni cultura storica, le origini dell’arte sono collegate al sacro: ai riti collettivi, alla fede personale, alle pratiche devote e alle esperienze mistiche. Il sacerdote e storico Timothy Verdon, formatosi alla Yale University (USA) e oggi direttore del Museo dell’Opera di S. Maria del Fiore a Firenze e dell’Ufficio d’arte sacra dell’Arcidiocesi fiorentina, analizza questo rapporto, rammentandone le basi teologiche, le tappe evolutive, i maestri e i capolavori. Guardando non solo all’Italia, ma all’Europa intera, il libro narra i modi in cui, secolo dopo secolo, la fede dei cristiani ha plasmato opere di autentica bellezza.
Luca Nannipieri propone un’originale rilettura dell’opera di Antoni Gaudì, il cui più grande capolavoro non fu tanto, secondo l’autore, la Sagrada Familia in sé, quanto l’aver concepito l’opera come una cattedrale dell’Europa moderna e aver costruito con essa e insieme a essa un popolo composto da credenti e non credenti, che ha contribuito e contribuisce ancora, a quasi cento anni dalla sua morte, al lavoro del genio catalano.
Gaudì era consapevole di non poter, pur forte del suo genio, riuscire da solo nell’impresa e sapeva che essa richiedeva il popolo, la massa, la massa dei credenti, ma anche dei non credenti, che riconoscevano in quella chiesa non ancora sorta, in quell’ipotesi di cattedrale, qualcosa di importante per loro. Per la loro identità, per il loro avvenire. Ed è proprio la creazione di questo popolo la vera utopia realizzata di questo grande genio cristiano.
l’Autore
Luca Nannipieri, saggista, collabora ai quotidiani «Il Giornale», «Europa» e all’edizione toscana del «Corriere della Sera». Il suo ultimo libro edito da Jaca Book è La bellezza inutile. Monumenti sconosciuti e il futuro della società (2011). È direttore del Centro studi umanistici dell’abbazia di San Savino, un centro di ricerca per lo studio dei beni culturali che vivono in stato di degrado o abbandono e delle comunità che vi lavorano attorno.
Gli ultimi giorni apre una collana agile ed elegante che offre un percorso all’interno di cicli pittorici significativi (a volte trascurati) presenti in Italia, facendo dell’arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità. I volumi, accessibili a tutti, hanno al loro interno riproduzioni fotografiche a colori delle opere.
Questo primo libro fornisce una lettura degli affreschi di Luca Signorelli nella cappella Nova o di san Brizio nel Duomo di Orvieto, dedicata al tema del Giudizio Universale. La prima parte del libro presenta un’analisi di carattere artistica, mentre la seconda è volta all’interpretazione dei significati dell’opera; a conclusione è posta una breve scheda di riflessione critica.
Destinatari
• Appassionati d’arte, credenti. Sono destinati a un pubblico non specialistico.
L'autore
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello (2012) e Gli ultimi giorni negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto (2012).
È dedicato alla Cappella Baglioni affrescata dal Pintoricchio il secondo volume della collana “Arte e Fede”, che offre un percorso all’interno di cicli pittorici significativi presenti in Italia, facendo dell’arte un canale comunicativo privilegiato per riflettere sui grandi temi della spiritualità. I volumi, dal basso prezzo di copertina, hanno al loro interno riproduzioni fotografiche a colori delle opere.
Per molti anni questa cappella è rimasta sconosciuta ai più, anche a causa della sfortuna critica del Pintoricchio, dovuta in gran parte al giudizio negativo di Giorgio Vasari. A partire dall’Ottocento l’opera del pittore è stata riscoperta e rivalutata sotto una nuova e più corretta luce.
La prima parte del libro presenta un’analisi di carattere artistica, mentre la seconda è volta all’interpretazione dei significati dell’opera; a conclusione è posta una breve scheda di riflessione critica.
Destinatari
• Appassionati d’arte, credenti. Sono destinati a un pubblico non specialistico.
L'autore
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello (2012) e Gli ultimi giorni negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto (2012).
Questo volume, che si inserisce nella ricca collana della Libreria Editrice Vaticana dedicata al rapporto tra arte e religione, prende in esame l'arte di Raffaello Sanzio, focalizzandosi in modo specifico sulle sue Madonne, soggetto particolarmente amato e raffigurato nel corso di tutta la sua vita. In particolare l'autore, stimato critico d'arte e di cinema, analizza le Madonne del Santi, rivelandone fondamentali informazioni, quali la committenza, il contesto storico-artistico, il profondo significato religioso, senza tuttavia appesantire la lettura. Il volume, arricchito inoltre da diverse riproduzioni a colori delle opere raffaellesche, risulta di particolare interesse sia per gli storici e critici d'arte, sia per i non specialisti che, grazie a queste pagine, possono entrare nel mondo di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano.
L'Associazione Di.Segno riunisce un gruppo di artisti e di educatori accomunati dalla passione per la bellezza e dal desiderio di comunicarla. Questo libro racconta come attraverso le attività svolte negli anni 2005-2010 si sia fatto strada un nuovo modo di vedere le cose che si intende proporre ad artisti, educatori, studiosi e appassionati. I due Simposi internazionali sull'origine dell'affresco, nati dalla collaborazione con il Master in Architettura, Arti Sacre e Liturgia dell'Università Europea di Roma - Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum", hanno offerto ampia documentazione di una comune tensione alla bellezza nella tradizione artistica delle due sponde dell'Adriatico. Il primo simposio ha messo in luce le comuni radici balcanico-adriatiche presenti nella città macedone di Ochrid, la "Roma dei Balcani"; il secondo la nascita di un nuovo linguaggio formale nell'incontro tra Oriente e Occidente, fino alla rivoluzione pittorica di Giotto.
Il libro affronta l'arte del Beato Angelico (fra Giovanni da Fiesole) dal punto di vista teologico e dalla particolare esperienza di frate domenicano dell'artista. Così abbinate alle 40 tavole a colori, riproducenti opere del Beato Angelico, l'Autore presenta la teologia che soggiace a ciascuna di esse insieme alla formazione domenicana del «beato pittore del vangelo».
Catalogo della mostra che dal 16 ottobre 2011 al 19 febbraio 2012 sarà esposta presso il Museo dei Frati Cappuccini di Milano in occasione del decimo anniversario della sua fondazione. La mostra raccoglie opere di frati pittori appartenenti all'Ordine delle Province del Nord Italia, oltre che opere custodite nel Museo.
"Si voleva abbellire la rampa e la cripta per rendere visibili le tappe del pellegrinaggio di ogni cristiano. La cripta, che splende della gloria di Cristo, nasconde proprio in Lui il tesoro che il pellegrino cercava: la tomba di padre Pio. L'oro offerto dai fedeli non si è lasciato come tale, ma è stato trasformato in foglia d'oro e utilizzato dall'arte ( in totale meno di 3 kg). Esso rende testimonianza a cristo dicendo ad ogni pellegrino, soprattutto in questi tempi, che padre Pio voleva suscitare negli uomini, tramitae la misericordia di Dio, l'amore per Cristo, affinché ognuno potesse offrire la propria vita a Lui".