Le calzature, le strade e la consuetudine di mangiare sdraiati e in più persone sullo stesso letto rendono consueto nel mondo antico il gesto di lavare i piedi all’ospite di riguardo o al padrone di casa. Documentato, per esempio, nel Convivio di Platone, nel Satyricon di Petronio, in Plutarco, nel vangelo di Luca e nel libro della Genesi, quel gesto diventa centrale nel capitolo 13 del vangelo di Giovanni, dove Gesù lava i piedi ai suoi discepoli nel contesto della cena.Destro e Pesce lo interpretano come un «rito di inversione di status», nel senso che in qualsiasi cultura un inferiore può assumere il ruolo di un superiore entro una precisa condizione rituale finalizzata a delineare con maggiore coscienza gli obblighi di ciascuno. Nel caso della lavanda dei piedi, il rituale di inversione è finalizzato a rilanciare un progetto di utopia all’interno della comunità che Gesù spera i suoi discepoli formino dopo la sua morte, imitando la sua scelta servile. Solo il rito, infatti è in grado di palesare il modello proposto dal Vangelo – la subordinazione reciproca e l’amicizia – di renderlo comprensibile e di indicarlo come base normativa del gruppo.
Questo volume, coraggioso e provocatorio allo stesso tempo, parte da un dato di fatto: oggi la liturgia è in stato di sofferenza. Dopo l'entusiasmo suscitato dal rinnovamento liturgico conciliare, in questi ultimi anni la liturgia sembra essere lentamente scivolata ai margini degli interessi principali della Chiesa. Il suo ruolo nell'educazione della fede è del tutto irrilevante. In una stagione ecclesiale fortemente caratterizzata dalla volontà di papa Francesco di rinnovare a fondo la Chiesa, si vive un assurdo paradosso: una Chiesa in uscita e una liturgia in ritirata. Ma, notano Enzo Bianchi e Goffredo Boselli, non è possibile pensare a un rinnovamento della Chiesa senza che vi sia al contempo un rinnovamento della vita liturgica. La liturgia è intrinseca alla vita di fede. La Chiesa evangelizza come celebra. Per questo, la vita di fede non può dirsi pienamente cristiana se non è plasmata dalla preghiera della Chiesa. Da qui la necessità di rimettere al centro delle nostre comunità e dell'evangelizzazione la liturgia, perché non c'è cristianesimo senza liturgia e non c'è Chiesa senza liturgia.
In questo volume dell'Opera omnia di Giovanni Moioli, il quarto, vengono pubblicati sedici contributi - relazioni, articoli e voci di dizionari - da lui dedicati a temi centrali nella sua esperienza e nella sua riflessione: la preghiera, la mistica e la liturgia. I testi, scritti tra il 1961 e il 1984, documentano come l'interesse per queste tematiche abbia caratterizzato il suo percorso teologico per quasi venticinque anni. Un quarto di secolo di grande rilievo per la teologia e per la vita della Chiesa: è il periodo che precede, accompagnae segue il Concilio Vaticano II. Nella riflessione di Moioli emerge progressivamente un rapporto sempre più stretto tra la comprensione della preghiera e il quadro complessivo della teologia cristiana: la cristologia, la teologia, l'antropologia e, forse, tutti i trattati teologici. Sino al punto che sembra legittimo porre due questioni: quale contributo può offrire la teologia della preghiera alla comprensione della singolarità di Gesù, dell'esperienza dell'uomo e del suo rapporto con Dio? Quale collocazione deve avere la teologia della preghiera nella presentazione della fede cristiana? Sullo sfondo, si intravedono le questioni relative all'unità della teologia, alla definizione dell'identità e dei rapporti tra le singole discipline teologiche, alle ricadute che tutto questo può avere sulla formazione del cristiano.
Il volume raccoglie salmodie inedite per la liturgia domenicale. Ogni salmo musicato è accompagnato da una suggestiva illustrazione fotografica.
Meditazioni quotidiane per il tempo di Quaresima e di Pasqua 2017.
Àncora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano. Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinchè la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.
Da sempre la Chiesa ha messo in risalto i misteri dell'infanzia di Cristo. Tra le varie forme di devozione al piccolo Gesù si è diffusa, a partire dal XVII secolo, la venerazione a Gesù Bambino di Praga. Questa semplice Coroncina, rivelata dal Signore stesso ad una monaca carmelitana, è un aiuto a meditare sui misteri dell'infanzia di Gesù, narrati nei Vangeli di Luca e di Matteo, e uno stimolo per imparare dal Signore a seguire "la via dell'infanzia spirituale", che Dio rivela ai piccoli e ai semplici.
Àncora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano. Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinchè la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.
Àncora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano. Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinchè la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.
Come dice Silvano Maggiani nella Prefazione, la ricerca dottorale di José Pereira Silva (Dom Jeronimo) si colloca nella scia de "Lo Spirito della Liturgia", "La formazione liturgica" e "I Santi Segni", di Romano Guardini, volti a far comprendere il mondo liturgico. L'autore prende in esame in particolare la funzione dell'apparato orale nella Liturgia, cogliendo la "delicatezza" del verbale e del non verbale nell'azione liturgica che nasce dal celebrare e dalla capacità di comprendere la ricchezza contenuta nell'azione, nei riti e nelle parole e la sua possibilità di far pensare. Agire e riflettere costituiscono la base della ricerca di Pereira Silva.