Tra le civiltà extraeuropee quella del Sol Levante rappresenta certamente una delle realtà più affascinanti per il complesso intreccio di storia, religione, filosofia, arte, e per le tradizioni centenarie ancora oggi presenti nella società giapponese nonostante la spettacolare fuga in avanti del Giappone contemporaneo. Il periodo trattato va dalle origini al periodo Edo, quando il Giappone si apre all'Occidente. La struttura segue fedelmente la falsariga della collana, con diversi capitoli dedicati ai personaggi, al potere e alla vita pubblica, agli aspetti religiosi e al culto dei morti, alla vita quotidiana. L'iconografia riunisce quanto di più interessante ha prodotto la cultura giapponese in tutte le sue sfaccettature, e il lettore vi troverà una profusione di rotoli, maschere, stoffe, giade, incisioni, porcellane, architetture e oggetti della cultura materiale.
Attraverso i dipinti, i disegni e le fotografie questo volume racconta la storia della lettura femminile dal Medioevo al XXI secolo. Il tema della lettrice ha affascinato gli artisti di tutte le epoche. Sono stati tuttavia necessari molti secoli perché alle donne venisse permesso di leggere ciò che volevano. Prima potevano ricamare, pregare, allevare bambini e cucinare. Ma nel momento in cui esse colgono nella lettura la possibilità di sostituire l'angusto mondo della loro casa con il mondo sconfinato del pensiero, della fantasia e del sapere, diventano una minaccia. Le donne che leggono sono pericolose perché in questo modo si sono appropriate (e forse lo fanno ancora oggi) di conoscenze ed esperienze originariamente non destinate a loro. Queste immagini di donne che leggono sono piene di bellezza, grazia ed espressività.
Il volume è storico e archeologico allo stesso tempo: gli autori attingono informazioni sia dagli scavi, alcuni condotti personalmente, sia dai documenti degli antichi cronisti spagnoli. Il risultato è dunque un'opera che documenta, con la mole delle illustrazioni, la ricchezza delle architetture e dei capolavori di oreficeria e che ci restituisce l'immagine del Perùù precolombiano con la sua società, le sue forme di culto, la sua politica, la sua economia.
Il volume è un importante strumento per conoscere il mondo e il contesto arabo prima dell'avvento del Corano, con una ricca documentazione della produzione artistica e culturale. A partire dai risultati degli scavi della città abbandonata di Al-Fau nel cuore dell'Arabia Saudita, gli autori ci introducono al mondo Arabo prima dell'avvento dell'Islam.
"Entità cosmica primordiale, principio animatore e ordinatore dell'universo, incarnazione della potenza dell'amore, tessitore di relazioni sociali, allegoria metaforica e religiosa: tutto questo è l'Eros nell'antichità classica."
La mostra vuole riportare a Firenze, dopo un oblio durato quasi un secolo, alcuni fra i dipinti più belli e significativi di Cézanne, che la città ebbe la fortuna di ospitare tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. In un'epoca in cui Cézanne era vivo, disprezzato da quasi tutti i critici e non ancora riconosciuto come "padre della pittura moderna", nelle case fiorentine di due giovani americani, Egisto Paolo Fabbri e Charles Loeser, erano conservati poco meno di 50 dipinti. Un gruppo sostanzioso di questi capolavori saranno esposti nelle sale di Palazzo Strozzi in una mostra che ripercorre le vicende dei dipinti e dei due brillanti e precoci collezionisti. Saranno proposte opere provenienti da musei e collezioni internazionali tra i quali spiccano quelle del Museo Pu¢skin di Mosca, del Museum of Fine Arts di Boston e ancora della National Gallery of Art di Washington.
Nel fervore di iniziative culturali e artistiche della Roma degli inizi del novecento spetta all'etnologo Lamberto Loria (1855-1913) il merito di aver raccolto, in occasione della Mostra di Etnografia italiana, tenutasi a Roma in Piazza d'Armi (attuale quartiere Prati) 1'eccezionale collezione di figure presepiali napoletane, circa mille bellissimi pastori che susciteranno l'interesse e l'ammirazione dei visitatori della mostra svoltasi nell'ambito dell'Esposizione Internazionale del 1911. All'inaugurazione, che avviene il 21 aprile, erano presenti i reali di casa Savoia e il principe di Connaught a sottolineare l'importanza dell'evento che rientrava nel più vasto e intelligente programma voluto da Giovanni Giolitti a sostegno dell'economia reso possibile grazie alla riscoperta dei valori e saperi tradizionali. Per questo nella mostra sarà presentato quanto di meglio era stato prodotto su1 territorio nazionale come il presepe napoletano con i suoi pastori del '700 e 800 raccolti dal Loria e dai suoi collaboratori in due anni. Si tratta di una collezione di inestimabile valore sintesi del nostro "patrimonio materiale e immateriale" che lega credenze profane e religiosità popolare, arte e artigianato destinata a costituire la collezione del Regio Museo di Etnografia che verrà istituito nel 1923.
Alla fine dei tempi il Signore giudicherà l'umanità tutta, assegnando i luoghi della felicità eterna e dell'eterna sofferenza ai giusti e ai dannati. La certezza del Giudizio divino e l'attesa di quel giorno hanno dato luogo a espressioni visive che si sono venute configurando e hanno acquistato sempre maggiore precisione e analitico dettaglio nel corso dei secoli. È una vicenda figurativa la cui piena autonomia inizia fra VIII e IX secolo, ed è testimoniata significativamente in Occidente come in Oriente, dalla Spagna (León) alla Russia (Vladimir). Questo libro ne percorre le fasi, dai tempi in cui metafore, immagini parziali o collaterali ne hanno visualizzato l'uno o l'altro tema, fino alle soglie di quella pietra miliare costituita dal grande affresco michelangiolesco della Cappella Sistina. La particolare struttura adottata per il volume si basa su un saggio suddiviso cronologicamente e sulla presenza, alla fine di ogni capitolo, di una serie di approfondimenti su monumenti specifici, curati dai maggiori specialisti della materia. In tal modo viene valorizzata una lunga e diversificata serie di testimonianze - dai codici miniati ai mosaici, alla scultura, all'affresco - offrendo una panoramica unica per ampiezza e documentazione.
Raffaello Sanzio (1483-1520), tra i più grandi artisti del Rinascimento, con i suoi capolavori ha influenzato profondamente la storia dell'arte. Questo libro raccoglie tutti i dipinti più famosi di Raffaello, come le decorazioni per i Palazzi Vaticani (1509-14) e la Madonna Sistina (1513-14), ma anche molte delle sue opere minori, compresi disegni e bozzetti. Un volume che ripercorre l'intera carriera del pittore, dai suoi natali artistici a Urbino (nelle Marche) alle prime pale d'altare, dal soggiorno a Firenze fino agli straordinari successi di Roma presso le corti di Papa Giulio II e Leone X.
Il testo descrive il percorso di teologia e spiritualita' della cappella Redemptoris Mater" del Palazzo Apostolico nella Citta' del Vaticano. "