Omero, Aristotele, Eliano e molti altri autori dimostrano che nel mondo antico era diffusa la credenza nella fecondazione degli animali attraverso il vento. Può sembrare eccessivo stabilire una relazione fra questa forma di concepimento in grado di transitare per bocca, naso, pelle bagnata o apparato digerente e la gravidanza di Maria per opera dello Spirito Santo, ma molti padri della Chiesa non la pensavano così e non hanno esitato a fare questo collegamento. Essi, infatti, ritenevano che l'antica credenza nella fecondazione attraverso il vento conferisse credibilità alla gravidanza di Maria per opera dello Spirito santo o del «vento santo» e la usarono per difendere la nascita verginale di Gesù. L'antica concezione forniva infatti un contesto plausibile e accettabile a un auditorio greco-romano già orientato a credere alla capacità fecondante del vento.
Dal padre aveva appreso la disinvoltura a convivere con le truppe. Dalla madre il carattere passionale e l'arroganza di casta non disgiunta dalla capacità di sedurre anche i ceti subalterni. Dal nonno Augusto aveva ereditato il senso dell'autorità e il rispetto per la tradizione dei valori romani. Ma Agrippina era donna e, se una donna del I secolo d.C. voleva emergere, doveva pilotare nell'ombra l'azione del marito. Lorenzo Braccesi ricostruisce le inclinazioni politiche, i vertici di gloria, le vicende d'amore e di disperazione di Agrippina, personalità dirompente della dinastia giulio-claudia.
La traduzione greca della Bibbia ebraica è, com'è noto, la prima e più importante traduzione apparsa nella cultura occidentale, il cui significato difficilmente potrebbe essere sottovalutato: senza Bibbia greca la storia europea sarebbe stata totalmente diversa, per non dire che nessun cristianesimo sarebbe mai stato possibile. Una delle novità dello studio di Tessa Rajak consiste nel mostrare come le traduzioni bibliche greche siano servite per secoli da dispositivi di sopravvivenza culturale delle comunità giudaiche, e come ciò implichi un profondo cambiamento di prospettiva che comporta di riscrivere tutto un periodo di storia culturale ebraica non di rado presentato come racconto cristiano. Ne emerge un'immagine del giudaismo della diaspora che spesso si trovò a dover cambiare atteggiamento nei confronti della cultura dominante e dei poteri imperialistici in cui via via venne a trovarsi, come del resto mostrano sia la lingua della traduzione greca della Bibbia, sia i testi che vennero a costituire la nuova raccolta biblica...
Con le guerre civili si concludono i sette secoli della repubblica e comincia la nuova storia dello stato romano che dominerà l'area europea e mediterranea fino al v secolo. Ricostruendo le fondamentali tappe dell'evoluzione dell'Impero l'autore si sofferma in particolare sul ruolo strutturale svolto dalle legioni romane dislocate nelle varie province, a partire dal momento in cui l'esercito divenne permanente. A esse, infatti, gli imperatori dovranno tre fondamentali aspetti del loro potere: il mantenimento della pace all'interno dei territori e la sicurezza dei confini attraverso il ricorso, sovente, a brutali pratiche di repressione di ogni focolaio o movimento di resistenza che rischiasse di rimettere in discussione la pax romana-, un'importante funzione di controllo e approvvigionamento delle risorse, di interventi di natura fiscale e rimessa finanziaria; e infine, ,una funzione di intermediazione culturale, se è vero che, al seguito delle legioni, fu la cultura romana in tutte le sue espressioni - da quella architettonica e ingegneristica a quella politica e letteraria, da quella religiosa e istituzionale a quella artistica e filosofica - a raggiungere popoli lontani e diversi, che venivano cosi progressivamente incorporati all'interno di un sistema di valori e riferimenti unitario e omogeneo.
Un giorno il tiranno di Siracusa convocò il poeta Simonide e gli domandò che cosa fosse un dio. Simonide richiese un giorno di tempo per pensarci. Trascorsi ormai diversi giorni, il tiranno pretese una risposta, ma il poeta ammise: "Più tempo passo a riflettere sulla questione, e più oscura mi sembra". Gli dèi di Simonide li conosciamo bene anche noi: il saggio Zeus e la gelosa Era, Ares il violento e la sensuale Afrodite, il dispettoso Ermes, la casta Artemide e tutte le altre divinità che dall'Olimpo incombevano sugli uomini. Eppure, la questione che era oscura per il poeta greco non è più semplice per noi: chi sono, davvero, gli dèi olimpici? Perché sono sopravvissuti a quel mondo che li venerava nei templi e cantava nei poemi? La giovane studiosa Barbara Graziosi parte da qui per una ricognizione storica, antropologica e culturale, che dall'antica Grecia, dove la religione e i suoi riti fecero da spina dorsale alla nascente democrazia, arriva fino a noi. Seguire le trasformazioni degli Olimpici nelle varie civiltà ed epoche che hanno attraversato significa leggere in trasparenza la storia del lascito culturale del mondo greco, che anche dopo la dissoluzione della potenza di Atene ha continuato a circolare e a ibridarsi con le culture di altri popoli sia verso Oriente (l'Egitto alessandrino ma anche i paesi arabi e l'Estremo Oriente) sia verso Occidente... Con e-book scaricabile fino al 31/12/2015.
"Ci sono luoghi", ha scritto il poeta Iosif Brodskij, "che, esaminati su una mappa, ti fanno sentire per un breve istante un'affinità con la Provvidenza, luoghi in cui la storia è inevitabile, luoghi in cui la geografia provoca la storia". Il bacino del Mediterraneo è costellato di simili luoghi e per millenni ha prodotto alcune delle più sorprendenti vicende storiche e culturali del pianeta. Questo libro è la più completa e aggiornata sintesi interpretativa dell'evoluzione del Mediterraneo, dai primi insediamenti umani e l'origine dell'agricoltura e della metallurgia fino al sorgere delle antiche civiltà: egizia, levantina, minoica, micenea, fenicia, etrusca, greca arcaica. Il Mediterraneo possiede requisiti non comuni che ne spiegano il precoce sviluppo: è il più grande mare interno del mondo ed è prossimo al nucleo fluviale nei pressi del quale si sono diffuse le prime civiltà. Non c'è quindi da meravigliarsi se le società che vi si affacciavano si siano rivelate eccezionali, e che, come importanti campagne archeologiche hanno evidenziato, il "Mare di mezzo" custodisca le fonti più ricche e preziose per lo studio delle culture antiche.
Quello del diritto è il campo in cui il mondo greco e quello romano si rivelano più lontani. Da una parte, la società greca, dove le città-stato organizzano la loro vita interna per lo più in base a leggi non scritte, tanto che si deve parlare di 'diritti' greci, piuttosto che di 'diritto' greco. Dall'altra parte, la società romana, con una legislazione e una scienza del diritto che hanno dato l'impronta alla cultura giuridica del nostro mondo. Le preziose ricostruzioni di Bretone e Talamanca restituiscono i due diversi modelli di interpretazione e regolamentazione dei rapporti tra individui e istituzioni.
È un romanzo breve sulla vita della moglie di Ottaviano Augusto, madre di Tiberio, nonna di Claudio, bisnonna di Caligola, trisavola di Nerone, anima della dinastia dei Cesari, signora di Roma per 67 anni: dal matrimonio con Ottaviano Augusto, nel 38 a. C., fino alla morte, avvenuta nel 29 d. C. Il libro si compone di 12 capitoli che rappresentano altrettanti "quadri" della vita di Livia. Il testo è costruito con continui richiami - espliciti e non agli autori della Roma augustea. Tutti i riferimenti a fatti e persone hanno agganci storici, seppur romanzati, e si può trovare per ciascuno di essi almeno una fonte. Nella finzione del racconto viene evocato un antico codice latino degli inizi del III secolo d. C., il cui testo (che avrebbe anche utilizzato Machiavelli come fonte per il suo Principe) sarebbe stato scritto per confutare la descrizione negativa che di Livia danno Tacito e altre fonti dell'epoca di Tiberio, interessate a denigrare Livia.
Chi erano davvero gli eroi e le eroine della guerra di Troia? Quali sono le storie più autentiche e segrete delle figure cantate nell'Iliade e nell'Odissea? Questo libro racconta in modo nuovo i protagonisti della grande epopea omerica che tutti abbiamo studiato a scuola. Ma racconta anche quello che Omero non dice, scavando nella miniera di leggende, spesso frammentarie ed enigmatiche, che gli antichi ci hanno lasciato. Così, intorno agli amori di Achille, agli inganni di Ulisse, alle avventure favolose di Elena, rinasce tutta una costellazione di eroi perduti.
Fra il IV e il VI secolo la società antica subisce grandi cambiamenti, legati all'affermazione del cristianesimo, alla divisione definitiva dell'impero in due parti, con l'emergere della nuova città di Costantinopoli nella metà orientale, e infine alla caduta dell'impero romano d'Occidente, travolto dalle invasioni barbariche. Com'era la vita quotidiana in quella turbolenta epoca di transizione? Il libro ce la restituisce in tutta la sua ricchezza e in rapporto ai diversi strati sociali.
Il mito di Arianna è così celebre da esserci quasi familiare. La sua silhouette attraversa le rovine di gigantismi mitologici: figure che hanno colonizzato in modo ipertrofico l'immaginario della cultura occidentale; lei minuta fra le statue ciclopiche del padre Minosse, del fratello Minotauro e della prigione, il labirinto, in cui era rinchiuso. Tuttavia, se anche si muove leggera nel cono di luce di questo mondo famoso, Arianna è intessuta nell'ombra e quando si afferra la sua veste è pronta a sfuggire, negandosi all'interpretazione. È stata, nella sua madrepatria, una dea del labirinto e ha visto i coetanei muoversi in cerchio, seguendo una misteriosa coreografia inventata da Dedalo. Ha amato follemente Teseo, senza esserne in verità mai ricambiata. Ha scelto di tradire la famiglia, di lasciare dietro di sé la patria, per salire su una nave ateniese sperando di diventare, un giorno, regina di Atene. Si è spenta, invece, sulla riva del mare di Nasso, dopo l'abbandono. È morta di parto a Cipro. Si è mutata in statua sulla piana di Argo, per aver incrociato lo sguardo pietrificante della gorgone Medusa. Il dio Dioniso l'ha scelta, infine, come compagna e le ha regalato una nuova vita fra le stelle. Molti destini diversi, a volte persino dissonanti fra loro, per un personaggio fra i più noti della mitologia antica. Questo libro vuole restituire al lettore tutte le anime di Arianna e infonderle un po' di nuova vita...