La figura della Vergine col suo bambino ha svolto un ruolo straordinario nella civiltà europea. Attraverso questa immagine, che assume forme diversissime, che è chiamata e invocata con nomi anche contrastanti, questa civiltà non ha pensato soltanto il proprio rapporto col divino, la relazione di Dio con la storia umana, ma l'essenza stessa di Dio. Perché Dio è generato da una donna? Pensare quella Donna costituisce una via necessaria per cogliere quell'essenza. E le grandi icone di quella Donna, come la Madonna Poldi Pezzoli del Mantegna, non sono illustrazioni di idee già in sé definite, bensì tracce del nostro procedere verso il problema che la sua presenza incarna.
Questo libro raccoglie quattro grandi testi teologici del filosofo - "Il Dio nascosto", "La ricerca di Dio", "La filiazione di Dio" e "Quattro prediche" che esprimono il paradosso fondamentale della ricerca mistica. La ricerca di Dio è uno dei tratti peculiari e distintivi della condizione dell'uomo sulla terra, una sorta di aspirazione naturale e legittima al felice compimento del destino del genere umano. Ma le vie percorse nella sua ricerca non possono essere quelle consuete dell'indagine razionale, che è circoscritta all'ambito del finito e di ciò che è valutabile per mezzo dei sensi e dell'esperienza.
Un saggio sulla celebre epistola di Locke sulla Tolleranza.
Questo volume raccoglie gli ultimi due corsi ufficiali tenuti da LËvinas alla Sorbona durante líanno accademico 1975-1976. Due cicli di lezioni che affrontano tematiche classiche del pensiero filosofico, come quella del rapporto tra il tempo e la morte e quello inerente il termine Dio., qui analizzate in relazione all'intrigo d'alterit‡ vissuto dall'uomo all'interno della propria soggettivit‡.
Nel primo corso , a partire da un dialogo serrato con il pensiero di Heidegger e di Bloch, LÈvinas sviluppa una formidabile riflessione che si propone di chiarire i rapporti che stabiliscono tra la morte e il tempo, In particolare, opponendosi all'impostazione heideggeriana, egli cerca di pensare la morte a partire dal tempo e non pi˘ il tempo a partire dalla morte.
Nel secondo corso LÈvinas riprende la sua lunga meditazione attorno al termine Dio, capovolgendo anche in questo caso la diagnosi di Heidegger: se fin dall'inizio la filosofia ha confuso Dio e l'essere, allora non Ë tanto il secondo ad essere caduto nell'oblio, quanto piuttosto il primo ad essere stato eclissato.
Queste lezioni rappresentano forse la miglior via d'accesso, di certo la pi˘ diretta ed interna, a testi complessi come "Altrimenti che essere" e "Di Dio che viene all'idea".
Le pagine di questo libro presentano di Descartes uno degli scritti più significativi, quelle Meditazioni metafisiche che hanno costituito il privilegiato punto di riferimento per gran parte del pensiero moderno, da Vico a Leibniz, passando per Malebranche e Spinoza. L’offerta in versione italiana, latina (1641-1642) e francese (1647) è un esplicito invito alla lettura di un classico della cultura filosofica e scientifica.
I "Saggi di teodicea", pubblicati anonimi nel 1710, presso l'editore Troyel di Amsterdam, sono l'opera filosofica di più ampio respiro che Leibniz abbia scritto. Essi contengono la dottrina leibniziana della teodicea (giustificazione di Dio rispetto allo scandalo del male), e hanno quindi per oggetto la tradizionale questione della necessità e della libertà in rapporto al problema dell'origine e del senso del male.