Che cosa hanno in comune il cannocchiale di Galileo Galilei e la bacchetta magica di Harry Potter? Per scoprirlo, il volume, in una nuova edizione completamente rivista e ampliata, ci accompagna in un viaggio ai confini fra scienza, magia e fantasia, dove incontreremo Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel, Kant alle prese con l'esistenza degli spiriti, Coleridge immerso nella letteratura di viaggio e Frankenstein affascinato dai segreti dell'alchimia e della chimica. Tutto questo insieme a molte altre storie, da Atlantide all'Antartide, e a tanti straordinari personaggi, da Einstein a Lovecraft, tra ippogrifi e pietre filosofali, profezie e leggi naturali.
Fra il 1965 e il 1974, il divorzio ha rappresentato uno dei principali temi della discussione pubblica e del confronto politico italiano, sul quale si sono contrapposte differenti idee di famiglia, società, paese; laici contro clericali, "fanfascisti" contro "instancabili cornificatori". In occasione dei cinquant'anni dal referendum del 12 maggio 1974, il volume ripercorre la lunga e travagliata storia della legge che lo ha introdotto in Italia - dagli antefatti alla sua approvazione nel 1970, fino alla dura battaglia referendaria per la sua abrogazione combattuta quattro anni dopo - ricostruendo il clima di un'Italia in rapida trasformazione e dando voce ai protagonisti attraverso uno straordinario apparato documentario e iconografico. Agli scatti giornalistici e alle foto d'autore si affiancano, così, materiali realizzati da partiti e movimenti, articoli di quotidiani e rotocalchi, nonché fumetti, film, canzoni e fotoromanzi, anch'essi trascinati nello scontro che ha costituito uno spartiacque nella recente storia italiana.
I nove mesi di occupazione nazifascista di Roma (10 settembre 1943-4 giugno 1944) hanno rappresentato la vicenda più drammatica della storia recente della capitale. Il crollo dello Stato monarchico dell'8 settembre 1943 determinò le condizioni per l'emergere di una Resistenza che si concretizzò nella guerriglia promossa dai reparti d'avanguardia dei partigiani in tutte le otto zone in cui fu divisa la città. All'interno della "guerra totale" nazifascista fatta di stragi, deportazioni, fucilazioni, prigioni e camere di tortura, i Gruppi di azione patriottica del Partito comunista e del Partito socialista e le Squadre d'azione cittadina del Partito d'Azione promossero una leva di forza e ribellione contro il terrore nazifascista, avvalendosi del sostegno della popolazione civile animata dal desiderio di riscatto dal ventennio fascista. La Roma che decise di combattere vide slanci e cadute, successi e limiti, ma riuscì a esprimere con la lotta armata la necessità militare, politica e morale di una scelta di libertà, che fu a fondamento della Repubblica e che nel 2018 avrebbe contribuito al conferimento alla capitale della Medaglia d'oro al valor militare per la guerra di Liberazione.
Descrizione delle calamità che Dio scatenerà realmente sulla terra alla fine dei tempi o narrazione metaforica volta a dare speranza e consolazione a coloro che vivono una vita di sofferenza? Secondo Bart Ehrman, l'Apocalisse di Giovanni non è né l'una né l'altra. E forse non riflette pienamente neanche il messaggio di Gesù, tanto da rischiare di non essere nemmeno inclusa nel Nuovo Testamento. Ciò nonostante, in un'epoca come la nostra, segnata da fame, migrazioni di massa, epidemie, guerre e riscaldamento globale, e da un atteggiamento fatalistico e d'impotenza rispetto alle crisi che siamo chiamati a fronteggiare, può valere la pena tornare a riflettere sui temi e sulle suggestioni che questo testo straordinario continua a suscitare.
Come sarebbe guardare il mondo attraverso gli occhi di un gatto? Il legame tra l'uomo e questo animale è così speciale e di lunga durata che ci sembra di conoscerlo bene. In effetti, spesso i tratti che gli assegniamo sono umani e spieghiamo i suoi comportamenti sulla base dei nostri. E se invece non interpretassimo correttamente il modo in cui percepisce la realtà? In un racconto avvincente, Jessica Serra conduce un'esplorazione nella mente dei gatti, attingendo agli ultimi progressi dell'etologia e a innovativi test comportamentali per svelare il loro sorprendente mondo cognitivo: la percezione del tempo, il labirinto delle emozioni, l'istinto al servizio dell'intelligenza, persino la sensibilità alla musica (soprattutto rock!), le grandi doti terapeutiche e antidepressive e la fenomenale capacità di orientamento. Il risultato è un ritratto vivido della loro vita interiore che dischiude tutta la bellezza e genialità del mondo felino e ci fa comprendere gli enormi benefici della loro presenza nella nostra vita.
Un mito della storia del teatro - Marcel Marceau - racconta la sua giovinezza, la sua formazione di attore e ci introduce alla sua arte del silenzio, all'essenza stessa delle sue creazioni. Ma soprattutto - e sono le pagine più toccanti - ci racconta la Francia occupata dai nazisti, l'antisemitismo, la scelta della Resistenza, il suo impegno nel mettere in salvo i bambini ebrei, l'appassionata opposizione alle assurdità di tutte le guerre. Affidata alle figlie solo poco prima della sua morte, questa autobiografia, arricchita da più di cento immagini e da dettagliati apparati bibliografici e cronologici, è una testimonianza intensa e vivace dell'artista che ha dato vita al celebre clown Bip e ne rivela tutta la profonda umanità e grandezza.
Eleonora Duse (1858-1924) è stata una delle più grandi attrici di tutti i tempi, studiatissima eppure ancora misteriosa. Il suo stile era tanto lontano dalla norma che talvolta gli spettatori, vedendola in scena, rimanevano sconcertati e diffidenti - per poi innamorarsene. Fu anche direttrice di compagnia e capocomica, creatrice di spettacoli e non solo di interpretazioni. Insieme a Pirandello, è stata forse l'artista più grande e innovativa del teatro italiano. E tuttavia resta da decifrare il segreto della sua presa sul pubblico, della sua tecnica, del suo fascino, e resta da capire quale fosse il suo progetto, e quali i bisogni, le strategie, e le ferite da cui faceva nascere i suoi spettacoli. Eleonora Duse ha trasformato il senso stesso del fare teatro, dandogliene uno nuovo: non più cultura, o piacere, o arte, ma scossa, profondo sconvolgimento esistenziale. Una rivoluzione silenziosa, che questo libro indaga attraverso documenti, lettere, storie, testimonianze, racconti, e attraverso le immagini - i ritratti in studio, i disegni, le caricature - anch'esse indizi di un percorso da scoprire.
Un originale viaggio a fumetti alla scoperta dei misteri del cervello e della mente.
Da più di cento anni, in tutti i paesi del mondo il protagonismo delle donne è diventato un elemento costitutivo della vita politica, culturale e religiosa che ha fatto emergere ingiustizie non più tollerabili e ha posto interrogativi da cui dipende la qualità della vita di tutti. Nei vari ambiti religiosi esso si configura anche come una richiesta, se non già come un'assunzione, di leadership. Ne sono espressione le sette testimonianze raccolte in questo libro, che mettono in luce, oltre al volto di un'Italia multireligiosa per molti ancora inedita, anche quanto la questione della leadership religiosa riguardi - come qualsiasi altra questione che abbia a che fare con la vita delle donne - il loro vissuto strettamente individuale. È pur vero però che, ben diversamente che per gli uomini, per le donne l'accesso all'esercizio di leadership religiosa non può essere ricondotto soltanto all'individualità di ciascuna, cioè a quella che comunemente va sotto il nome di vocazione, ma rappresenta sempre anche un gesto politico: in tutti i sistemi religiosi, infatti, vigono precisi interdetti che interessano la partecipazione delle donne alla sfera del culto, all'esercizio dell'autorità o anche solo della parola autorevole.
Il Medioevo è un tempo ancora poco definito e uno spazio dai confini labili, una dimensione storica scarsamente conosciuta che continua a essere lo specchio deformante del nostro presente: "cose da Medioevo" si dice, come se non appartenessero ai giorni nostri. Per orientarsi in un Medioevo spesso invisibile a occhio nudo, ma che sottende tutta la nostra storia, bisogna quindi immergersi nel passato con un inventario d'autore e seguirne i percorsi, fatti di storie, personaggi, luoghi e intersezioni, cercando di dipanare una fitta trama di false credenze. Il risultato è il viaggio inusuale e sorprendente che ci propone questo libro.
Non potremmo desiderare guida migliore di Lars Chittka per un'introduzione alle meraviglie dell'intelligenza delle api. Le capacità comunicative delle api, intese come collettività, sono note ai più; pochi invece sanno quanto siano intelligenti come individui. In un racconto appassionante, Lars Chittka ci illustra le incredibili risorse cognitive e la sofisticata mente di queste piccole creature, che riconoscono i fiori e i volti umani, mostrano emozioni di base, sono in grado di contare e utilizzare strumenti semplici, risolvono problemi e imparano dall'osservazione degli altri.
Esplorando la complessità di un insetto le cui esperienze sensoriali possono essere paragonate a quelle degli esseri umani, Nella mente di un'ape ce ne rivela il mondo, straordinario e davvero sorprendente.
Oggi le donne sono al potere. Dirigono imprese, governano paesi, comandano eserciti. Ne hanno conquistato il diritto. Ne sono capaci. Sono bravissime. Ma nulla va dato per scontato. I Greci hanno saputo immaginare ragazze eroiche, madri autorevoli, regine guerriere. Ma i Greci hanno anche inventato l'autogoverno di cittadini guerrieri, la demokratia. Il popolo è maschio e dev'essere virile. Ed ecco che le donne potenti diventano impossibili. La filosofia e la legge naturale attribuiscono loro incapacità decisionale, inettitudine al comando, sottomissione, vigliaccheria, incostanza, mollezza. Il maschio è focoso, impetuoso, audace, imperioso. La femmina è fredda, intelligente, vile, timida. L'uomo è un animale politico. La donna è un animale domestico. Aristotele organizza queste idee in un sistema di pensiero. Il cristianesimo ne diffonde i principi e ne rafforza il rigore. La donna antica era irresoluta. La donna cristiana diventa irrazionale. Alla fine del Settecento, emergono nuovi diritti che appartengono a ogni individuo in quanto essere umano. È il progetto emancipatorio dei Lumi in tutto il suo splendore. È la premessa della qualità democratica moderna. È il nostro orizzonte.
L'avvincente storia dell'uomo dalle sue origini nell'Africa tropicale fino all'ascesa e caduta delle grandiose civiltà e città preindustriali, con una particolare attenzione ai mutamenti radicali e agli effetti devastanti determinati da eventi quali l'avvio dell'agricoltura e la domesticazione degli animali o i lunghi periodi di siccità. Un libro che ci fa capire come lo studio del passato, pur lontanissimo dal mondo di oggi, possa assumere un particolare valore alla luce dell'attuale situazione di crisi climatica globale, miseria diffusa e crescente divario tra ricchi e poveri
Le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l'umano arrancare. Con vivacità e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. Negli ultimi decenni, però, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non è più "una cosa da uomini" né una risorsa espressiva di uso marginale, ma è sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. Ecco perché la nostra è stata definita «l'epoca d'oro dell'ingiuria».
I manifesti sono stati, assieme ai comizi, il principale strumento della comunicazione politica della seconda metà del Novecento. Attingendo ai diversi repertori simbolici della politica, alle avanguardie artistiche, alla propaganda bellica, alla pubblicità, al fumetto e ai linguaggi della protesta, hanno raccontato le stagioni e gli avvenimenti salienti dell'Italia repubblicana, dal ritorno alla democrazia all'avvento della seconda Repubblica, sino a oggi. Intrecciando il piano storico all'analisi del linguaggio iconografico di più di cento manifesti, realizzati dal 1945 al 2018 da alcune delle firme più importanti dell'illustrazione, della grafica e della pubblicità italiana - tra cui Dudovich, Steiner, Jacovitti, Crepax - ma anche da ignoti militanti, il volume ricostruisce l'evoluzione della grafica e della comunicazione politica seguendo il filo di parole, simboli, personaggi e slogan che hanno alimentato i sogni e le paure di milioni di italiani, rivelandone origini e significati, plagi e trasformazioni.
Se la mattina del 21 aprile 753 a.C. qualcuno si fosse trovato sulla cima del Palatino, terra di greggi e di pastori a un passo dal guado del Tevere, avrebbe assistito a una scena decisamente singolare: in un silenzio irreale, rotto solo dai versi degli uccelli, un uomo aveva impugnato il timone di un aratro, si era coperto il capo con un lembo della toga e aveva iniziato a tracciare un solco circolare sulla superficie vergine del colle. Di lì a poco, l'ipotetico osservatore lo avrebbe sentito proclamare con voce solenne, davanti a un pugno di seguaci, il nome scelto per la città di cui aveva appena disegnato il perimetro: Roma. Il libro racconta la storia e la leggenda di quell'uomo, che i suoi discendenti chiamarono Romolo: le sue origini, che lo riconducevano a un eroe venuto dall'altra parte del mare, le peripezie che lo avevano condotto sino a quel giorno e le gesta da lui compiute nei lunghi anni che lo videro alla testa della sua fondazione, destinate a cambiare per sempre la storia del mondo.
Roma è sotto assedio. Un lungo assedio criminale che comincia già dopo la breccia di Porta Pia, con l'imponente lottizzazione e con gli scandali della Banca Romana; si rafforza con la presenza di mafiosi di caratura internazionale dediti allo spaccio di droga dopo la fine della Seconda guerra mondiale; si organizza con la comparsa della banda della Magliana e infine dilaga con l'inchiesta Mafia Capitale, che ha puntato i riflettori su un'associazione a delinquere arrivata al cuore della politica e dell'amministrazione capitolina, e che tuttavia la Corte di cassazione non ha ritenuto di qualificare come mafia. Solo a Roma convivono forme tanto eterogenee di malavita, dalla violenza di strada alla criminalità locale evoluta in organizzazione mafiosa, o che agisce con modalità mafiose, alle mafie storiche come cosa nostra, camorra e, soprattutto, 'ndrangheta. Sotto attacco continuo, la città non è stata mai definitivamente espugnata da un solo potere criminale. Per la prima volta, questo libro, a firma di uno fra i massimi esperti di criminalità organizzata, fa luce sul groviglio di interessi e sull'anima oscura della città, lì dove traggono forza i poteri che per conquistarla si sono di volta in volta alternati, combattuti e alleati.
Molti cristiani credono nell'aldilà e pensano che sia descritto nelle pagine della Bibbia. In realtà, nell'Antico Testamento, come pure negli insegnamenti di Gesù e dei suoi seguaci, non c'è alcuna traccia di ricompense e punizioni eterne, di diavoli inquietanti o di angeli dai riccioli biondi. In questo suo nuovo libro, Bart Ehrman ripercorre la lunga storia dell'aldilà, dall'epopea di Gilgamesh, attraverso la cultura giudaica e classica, fino agli scritti di Agostino, concentrandosi in particolare sui primi secoli cristiani. Scopriamo così che dell'aldilà non c'è mai stata un'unica concezione greca, ebraica o cristiana, bensì svariate, e per giunta in contrasto fra loro, ciascuna legata com'era all'ambiente sociale, culturale, storico che l'aveva prodotta. Soltanto nel corso dei primi secoli dopo Cristo si è invece venuta consolidando una nozione di inferno e di paradiso piuttosto univoca. Ovviamente, in quanto storico, Ehrman non può certo fornire una risposta sui nostri destini dopo la morte, ma invitandoci a riflettere sull'origine delle idee di aldilà ci svela i vari modi in cui l'uomo ha elaborato nel tempo questo tema.
Che significato aveva il cerchio di pietre di Stonehenge? Come è stato ritrovato l'esercito di terracotta di Xi'an? Chi era l'uomo sepolto nel Tempio delle Iscrizioni a Palenque? Si può fare un'archeologia del mondo contemporaneo? L'archeologia ci mette in contatto con il nostro passato, raccontandoci luoghi, monumenti, rituali, episodi, persone. Ma non è tutto qui. Perché l'archeologia non è altro che un modo di fare storia, concentrato sugli aspetti materiali delle vicende umane, e può affrontare persino gli argomenti più delicati e scottanti del mondo attuale. Da Lucy a Ötzi, da Tutankhamon a Childerico e a Riccardo III, fino ai migranti che dal Messico si spingono verso gli Stati Uniti, il libro racconta in modo semplice e chiaro queste e altre storie, spaziando in tutti i continenti e attraversando tutte le epoche, dalla preistoria ad oggi, e ci fa conoscere alcuni tra i più importanti archeologi e i loro metodi di lavoro. Una ricca selezione di immagini dei luoghi, degli oggetti e dei protagonisti delle varie indagini aiuterà il lettore a immergersi in un viaggio appassionante nello spazio e nel tempo.
Partendo da Omero e viaggiando con Alessandro Magno, Danielle Jouanna ci accompagna alla scoperta di un mondo, il nostro, attraverso l'immagine che ne avevano i Greci. È l'alternanza di terra e mare, l'esplorazione di luoghi sempre più lontani e fantastici, mentre gli scienziati tentano le prime misurazioni. Dal paese degli Iperborei alle Colonne d'Ercole, con descrizioni dettagliate e racconti immaginari, i Greci cirivelano una volta di più il fascino della nostra piccola Terra.
«Ma davvero tu credi che la Luna non sia lì quando nessuno la guarda?», così Albert Einstein esprime tutte le sue perplessità al collega e futuro biografo Abraham Pais. Esse riguardano i fondamenti della meccanica quantistica, la nuova finestra che i fisici hanno spalancato sul mondo naturale all'inizio del Novecento. Una visione molto lontana dal senso comune, che mette in discussione persino il concetto di realtà oggettiva. Gli interrogativi di Einstein sono uno degli elementi principali del confronto intorno alla meccanica quantistica, a sua volta uno dei dibattiti più elevati e profondi nella storia della cultura umana. La vicenda dei quanti, delle sue stranezze, dei suoi paradossi, della sua estrema precisione, delle sue domande filosofi che sulla realtà e sull'oggettività ha attraversato tutto il XX secolo. E non ha raggiunto ancora un approdo sicuro. La discussione è più che mai aperta e va di pari passo con i risultati empirici e le straordinarie tecnologie che ha prodotto. La domanda resta aperta: «Ma davvero tu credi che la Luna non sia lì quando nessuna la guarda?».
Dopo il secolo della chimica e quello della fisica stiamo vivendo nel millennio delle scienze della vita, della biologia. Icona di questo periodo è un’affascinante doppia elica di straordinaria bellezza: il DNA. Dalla descrizione del vivente alla sua sintesi, dalla rivoluzione genomica ai test genetici diretti al consumatore, tutte le scienze (filosofia, giurisprudenza, economia, medicina) ne sono rivoluzionate. Le applicazioni biotecnologiche del DNA sono capaci di cambiare la prospettiva di che cosa sia umano.
Per quanto possa apparire strano ai nostri occhi, non era affatto scontato che il cristianesimo diventasse la principale religione del mondo occidentale. Sarebbe potuta tranquillamente rimanere una setta giudaica fra le tante, come i sadducei o gli esseni, per esempio. In che modo allora una religione che all’inizio contava poche decine di fedeli illetterati, attivi per giunta in una parte remota dell’impero, è potuta diventare la religione ufficiale di Roma, capace di convertire circa trenta milioni di persone in soli 350 anni? Come ha fatto una religione perseguitata a soppiantare culti e pratiche rituali consolidati e a imporsi come la principale tradizione culturale dell’Occidente? Nel Trionfo del cristianesimo Bart D. Ehrman affronta questo “enigma storico” in un racconto appassionante e fondato su un’attenta analisi delle fonti antiche, mostrando come un gruppo ristretto di personaggi carismatici fu in grado di mettere a punto una brillante strategia sociale e di sfruttare la forza dirompente del messaggio cristiano per conquistare il cuore e la mente degli uomini e delle donne dell’epoca. Così facendo, Ehrman confuta una serie di convinzioni consolidate sulla trasformazione culturale più importante cui il nostro mondo occidentale ha assistito, una vera e propria rivoluzione che ha influenzato l’arte, la musica, la letteratura, la filosofia, l’etica, l’economia e il diritto.
Antico sogno dell'uomo, nel dopoguerra la conquista della Luna divenne un obiettivo di interesse strategico e propagandistico per ciascuno dei due blocchi di qua e di là dalla Cortina di ferro: ultimo gradino d'una scalata allo spazio poggiata sull'esperienza degli scienziati nazisti e motivata dalle nuove esigenze militari. Grazie al genio di Sergej Korolëv i sovietici vinsero tutte le tappe di un'eroica epopea, ma sul traguardo dovettero arrendersi alla sorte e alla maggiore potenza degli americani.
«Gli storici hanno scelto due grandi eventi del passato per scandire i tempi della storia: la caduta dell’Impero romano nel 476 d.C., per l’inizio del Medioevo, e la scoperta dell’America il 12 ottobre del 1492, per l’inizio dell’età moderna. Gli storici del futuro avranno due avvenimenti a disposizione per segnare l’inizio di una nuova era: il 6 agosto 1945 (la bomba atomica) e il 20 luglio 1969 (la conquista della Luna)». Piero Angela
Per millenni gli uomini sono stati stregati dal fascino della Luna e hanno immaginato un’infinità di modi per raggiungerla. Questo libro racconta la straordinaria storia della sua conquista, tra scienza e tecnica, fantasia e creatività, culminata nel “grande balzo” di Neil Armstrong, a nome di tutta l’umanità.
«Prendete e mangiate, questo è il mio corpo [...]. Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue». Con queste parole Gesù istituisce la comunione. Oggi, però, sappiamo che l'eucaristia cristiana nasce dagli antichi simposi. Si è discusso a lungo su cosa si mangiasse e si bevesse nella Chiesa delle origini: formaggio, pesce o verdure? Latte, succhi o miele? Oppure soltanto pane? Lievitato o azzimo? Vino rosso o bianco? Solo per l'officiante o anche per i fedeli? In epoca moderna i dubbi non hanno fatto che aumentare: non sarebbe più igienico usare un calice personale? Il vino può essere anche analcolico e la farina senza glutine? E cosa si deve usare nei paesi in cui non si trovano né grano né vino? Vanno bene anche Coca-Cola, noci di cocco e succhi di frutta? Anselm Schubert racconta la storia dell'eucaristia dal primo Cristianesimo a oggi concentrandosi perla prima volta sugli alimenti utilizzati. Ne risulta una brillante ricostruzione che fa vedere con altri occhi il Cristianesimo e il suo rito più solenne.
Un'introduzione al libro più venduto, più letto, più venerato... e più frainteso della storia occidentale.
«In questo libro la Bibbia viene considerata come una raccolta di testi che possono essere studiati nello stesso modo in cui si studiano le altre opere letterarie, utilizzando qualunque dato si renda disponibile per ricostruire il passato. Ciò equivale a dire che non proverò a convincervi a credere o a non credere in ciò che afferma la Bibbia; mi limiterò a descrivere il suo contenuto e la sua origine. Non dirò se la Bibbia è o non è la parola di Dio ispirata; spiegherò come si è formata, qual è il contenuto dei libri che la compongono e come li hanno interpretati gli studiosi. Per il lettore credente queste informazioni potranno rivelarsi forse utili, ma lo saranno certamente al lettore (credente o no) appassionato di storia e letteratura, in particolare della storia e della letteratura dell'antico Israele». (Bart D. Ehrman)
Mussolini è vivo nel ricordo degli italiani, nelle librerie e in molti negozi di souvenir. Ma Mussolini è vivo anche nella memoria collettiva mondiale, che spesso non sa neppure di fare riferimento a lui. Il termine “fascista”, da lui coniato e riferito alla sua persona, è onnipresente e serve a identificare tutto quanto può essere considerato di destra, autoritario e populista. Ma chi è stato Mussolini? Il despota spietato che resse l’Italia dal 1922 al 1945 con il pugno di ferro derubandola del suo futuro? Il modernizzatore che per il suo paese conquistò un impero innalzando l’Italia al rango di grande potenza? L’alleato più importante di Hitler, che lo considerava suo maestro e con lui mise il mondo a ferro e fuoco? Una marionetta, una vittima del Führer? Il dittatore carismatico, colui che ha costruito uno Stato totalitario di tipo nuovo, fondato sul consenso e sul più cupo, lucido terrore, che è servito da modello per molti altri autocrati?
Che cosa raccontava la nutrice al piccolo Cicerone prima di metterlo a letto? Quali barzellette circolavano nelle botteghe dei barbieri di Atene? Nell'antichità, esattamente come oggi, nella vita di tutti erano presenti fiabe, facezie, fake news. Soltanto in pochissimi casi, tuttavia, questa "letteratura orale", considerata triviale e poco seria, è riuscita ad approdare alla pagina scritta, e spesso solo sotto forma di allusioni. Non tutto è perduto, però: combinando filologia e folklore si può tentare di ricostruire questo capitolo dimenticato della vita degli antichi. Ad aiutarci saranno le storie che, dal Medioevo fino a oggi, rispecchiano i racconti popolari di Greci e Romani, con differenze altrettanto significative delle somiglianze. Seguendo così le tracce narrative del dio Pan e di un gatto diabolico, del poeta Archiloco e del bluesman Robert Johnson, di imperatori, lupi cattivi e molti altri ancora, il libro getta nuovi squarci di luce sull'"enciclopedia culturale" degli antichi e, contemporaneamente, ci permette di comprendere meglio la nostra.
Il premio Nobel è uno dei più prestigiosi riconoscimenti culturali che possa essere tributato a una persona. Ma è ben lungi dall'essere un vaccino contro le cantonate... fisici, chimici, medici e letterati, tutti premi Nobel, ne sono stati vittime. Il libro racconta in modo brillante e divertente le bizzarre teorie e i clamorosi errori di alcuni premi Nobel.
Pochi periodi storici hanno suscitato, fra gli studiosi così come fra la gente comune, interessi e giudizi contrastanti come il Medioevo. Il libro di Chris Wickham getta uno sguardo nuovo sulla storia del continente europeo fra il 500 e il 1500, facendo piazza pulita dei tanti luoghi comuni che nel tempo hanno finito per incrostarsi su questi dieci secoli.
Nostradamus ha davvero previsto con secoli di anticipo le due guerre mondiali, l’assassinio di Kennedy, la Guerra Fredda, l’attacco alle Torri Gemelle? In L’officina di Nostradamus, Paolo Cortesi ricostruisce il mondo intellettuale e l’ambiente culturale in cui il celebre astrologo francese – alle prese con clienti entusiasti e caustici colleghi – visse e operò. Attraverso un’attenta analisi delle fonti testuali, le Profezie vengono così ricondotte alla loro dimensione storica e ne viene restituito il messaggio originario, che appare in piena sintonia con il XVI secolo piuttosto che con il futuro.
«Questo libro rappresenta per me la sintesi di molti decenni di riflessione sul bello. E aggiunge al dibattito una nuova dimensione: quella della conoscenza scientifica tanto della contemplazione dell’opera d’arte, quanto della sua creazione. Con le neuroscienze infatti si apre un nuovo campo di ricerca sull'opera d’arte, per cui si può parlare ormai di una vera e propria “neuroscienza dell’arte”. Comprendere come il nostro cervello intervenga nella relazione tra l’essere umano e l’opera d’arte è divenuto possibile e promettente. Ed è il percorso che io vi propongo in questo mio nuovo libro». J.-P. Changeux
Per capire chi siamo, e dove andiamo, dobbiamo sondare il passato profondo. È lì che si trovano le ragioni del presente e le premesse del futuro. La tecnologia è entrata nella nostra vita quando abbiamo costruito i primi strumenti. Da allora essa ha modificato l’evoluzione del nostro corpo e della nostra mente. Abbiamo generato mondi fantastici che ci hanno unito ed emozionato. Narrazioni che ci hanno esaltato, ponendoci al centro dell’universo. Sistemi di relazioni che hanno reso la nostra vita più interessante. Contenendo e coordinando le pulsioni individuali, siamo diventati un grande e potente organismo sociale. Ora però l’umanità deve affrontare nuove sfide. Fra queste la convivenza reciproca, e il rapporto con il mondo “naturale”, su un pianeta che si fa sempre più piccolo e sempre più segnato dalle tracce del nostro passaggio. Toccherà alla nuova intelligenza artificiale, costruita a nostra immagine e somiglianza, portare a termine quel lungo processo di autodomesticazione che abbiamo iniziato decine di migliaia di anni fa, quando abbiamo creato società piramidali, fondate prima sul dominio delle conoscenze e poi sulla fascinazione del potere?
Una scoperta straordinaria ha scosso le fondamenta della cosmologia e della fisica delle particelle: l’universo è permeato di una sostanza sconosciuta e inafferrabile, diversa da qualsiasi forma di materia mai osservata con i telescopi o misurata nei laboratori. Si chiama materia oscura e costituisce una delle sfide più complesse e importanti della scienza moderna. Nel libro, che ha vinto in Francia il premio Ciel & Espace come miglior testo di astronomia, Gianfranco Bertone, prendendo in prestito concetti e idee dall’arte e dalla letteratura, illustra in termini non tecnici la corsa in atto in tutto il mondo per rivelare la natura della materia oscura e le implicazioni di vasta portata di questa incredibile scoperta.
“Eretici!” ripercorre l’avvincente storia di alcuni grandi pensatori del Seicento che sfidarono l’autorità - talvolta rischiando la scomunica, la prigione e persino la morte - per gettare le basi della filosofia e della scienza moderne.
La Rivoluzione del 1917 rappresentò un mutamento politico, economico, sociale e culturale, ma allo stesso tempo conservò anche forti elementi di continuità conia struttura profonda della storia russa. Stephen A. Smith - esperto in materia a livello internazionale - presenta un racconto dell'evoluzione della Russia, dai primi segni di crisi del regime zarista, travolto dalla modernizzazione industriale della fine del XIX secolo, alla "rivoluzione dall'alto" scatenata da Stalin nel 1928.
Posto che i vangeli sono stati scritti alcuni decenni dopo la sua morte, in che modo Gesù è stato ricordato in questo lasso di tempo? In quale misura, nella tradizione orale, i suoi insegnamenti, gli episodi della sua vita e i racconti della sua passione sono stati modificati e inventati? Unendo la conoscenza delle fonti con il piacere della narrazione, e grazie anche all'ausilio di discipline quali l'antropologia, la sociologia e la psicologia, Bart D. Ehrman affronta il ruolo cruciale giocato dalla memoria nel trasmettere, plasmare e, in qualche caso, inventare le storie sul Gesù storico, in questo libro destinato a cambiare il modo in cui leggiamo i vangeli.
Protagonista di romanzi, film, fumetti, lo scienziato pazzo - archetipo nato con la scienza moderna e, dunque, vecchio di secoli - in fondo non è altro che la caricatura di uno scienziato "normale". Motivati dal desiderio di conoscere, infatti, gli scienziati hanno spesso condotto esperimenti pericolosi, ridicoli, addirittura macabri, che ai nostri occhi possono apparire folli: cadaveri pietrificati, teste trapiantate, elettroshock e lobotomie cerebrali, ingestione di droghe e lavaggio del cervello. Il libro presenta una carrellata di questi personaggi e dei loro esperimenti incredibili... ma veri!
Elemento essenziale nella vita dell'universo, la luce stimola da sempre la curiosità umana più di ogni altro aspetto della natura. Gli antichi non la concepivano come indipendente dagli oggetti, limitandosi a discutere i meccanismi della visione. Dal Seicento, invece, lo studio si è spostato sull'essenza della luce, di cui si sono gradualmente comprese natura fisica e proprietà. Nell'Ottocento, Maxwell spiegò il fenomeno come propagazione di un campo elettromagnetico, ma solo con Planck ed Einstein se ne palesò il carattere duale, ossia quello insieme di onda e di quasi-particella (quanto indivisibile di energia). Il volume, oltre a raccontarne la storia e le basi scientifiche, spiega le principali applicazioni -illuminazione, led, laser, telecomunicazioni - nonché le più recenti scoperte, come la rivelazione delle onde gravitazionali, merito del laser, e si chiude con un capitolo dedicato alla luce nella pittura.
Secondo la teoria degli antichi astronauti, gli extraterrestri hanno raggiunto il nostro pianeta nel passato, lasciando evidenti tracce del loro passaggio. Ma qual è l'origine di questa teoria? Per scoprirlo prepariamoci ad affrontare un lungo e affascinante viaggio, che ci porterà a incontrare la storia della scienza e della tecnica, filosofi e movimenti spirituali, la fantascienza e la pseudoscienza, il cinema, la radio, i fumetti e molti altri settori del sapere umano e, forse, anche extraterrestre.
Gli oggetti d’impresa hanno fatto la nostra storia, plasmato l’immaginario, segnato un progresso tecnologico o accompagnato una storia d’amore. Utili e belli, ben disegnati. Potenti e misteriosi, sono figli dell’industria, di grandi visioni, di piccoli traguardi, e di tante invenzioni. Raccontano la creatività e l’ingegno italiani, che hanno dato forma al nostro futuro. Sono anche nei musei, ma si possono toccare. Please, touch!
In che modo, e perché, si rideva nella Roma antica? Come agiva il riso nella cultura dell'élite romana? Qual era il suo compito politico, intellettuale, ideologico? E che cosa ci dice di come funzionava la società? In questo libro, Mary Beard esplora le varie forme della comicità a Roma, gettando nuova luce su alcuni celeberrimi classici, dalle commedie di Plauto all'inquietante "Asino d'oro" di Apuleio. In queste pagine non si parla solo di letteratura, ma del riso nella vita quotidiana, fra barzellette e scherzi burloni, fra uomini comuni e imperatori, fra scritte ingiuriose e motti di spirito, perché ridere è anche una questione di potere.
Protagonista della vita intellettuale del secondo Novecento, impegnato su più fronti come traduttore, recensore, corsivista, consulente editoriale, e per alcuni anni anche professore di Letteratura, Giorgio Manganelli si rivela fin dal suo testo d'esordio (Hilarotragoedia, 1964) uno scrittore unico per l'originalità con cui rivisita i generi letterari, per la sorvegliata intensità espressiva delle sue pagine e per la forza della riflessione che accompagna costantemente la pratica della scrittura. Prendendo le mosse da alcuni nodi della biografia, il volume ripercorre i diversi capitoli della sua produzione: i momenti teorici dedicati al gesto sacro e menzognero dello scrivere (e del leggere); la sperimentazione e le provocazioni delle pagine creative; lo sguardo sul reale dei corsivi e dei racconti di viaggio. Ne emerge il ritratto di un autore che, nutrito dell'"amara sapienza dell'ombra", ha saputo trasformare la fatica dell'esistere nel gesto rituale da offrire al dio ridicolo e sconcio della Letteratura, e con lui ridere di sé e del mondo.
Dal 1943 al 1957, l’ancor giovane scrittore, giornalista ed editore Leo Longanesi visse l’ultimo e febbrile spicchio della sua esistenza. Presto affiancato da Montanelli, Prezzolini e Ansaldo, si trasformò nel più arguto megafono dei connazionali passati dal fascismo al post-fascismo, senza mai farsi “contaminare” dalla Resistenza. Il “Borghese”, la rivista politicamente scorretta da lui fondata nel 1950, diventerà uno degli snodi fondamentali di questa “destra carsica”, sdoganata poi nel 1994 da Berlusconi.
Nel 1989, la realizzazione di un mondo senza guerre sembrava a portata di mano; oggi, oltre al terrorismo e ai conflitti locali, torna a incombere il pericolo di una terza guerra mondiale. Come spiegare tale parabola? Losurdo traccia una storia inedita e coinvolgente dell'idea di pace dalla rivoluzione francese ai giorni nostri. Da questo racconto, di cui sono protagonisti i grandi intellettuali (Kant, Fichte, Hegel, Constant, Comte, Spencer, Marx, Popper ecc.) e importanti uomini di Stato (Washington, Robespierre, Napoleone, Wilson, Lenin, Bush Sr. ecc.), emergono i problemi drammatici del nostro tempo: è possibile edificare un mondo senza guerre? Occorre affidarsi alla non violenza? Qual è il ruolo delle donne? La democrazia è una reale garanzia di pace o può essa stessa trasformarsi in ideologia della guerra? Riflettere sulle promesse, le delusioni, i colpi di scena della storia dell'idea di pace perpetua è essenziale non solo per comprendere il passato ma anche per ridare slancio alla lotta contro i crescenti pericoli di guerra.
Vasco da Gama raggiunse l'India via mare nel 1498. Se il suo nome rinvia all'epopea delle scoperte geografiche, questo libro ne ricostruisce la vita e le imprese sottraendole all'ingannevole leggenda che s'iniziò a formare intorno alla sua figura quando era ancora in vita fino a farne, secoli dopo, un eroe nazionale portoghese. Così, una ricerca storica diviene un'occasione per riflettere su questioni più generali come l'invenzione dei miti e il modo in cui il nazionalismo se ne serve.
Non lo chiamavano ancora così, "pi greco", né tantomeno usavano quello che oggi consideriamo un simbolo universale, pi greco ; ma egizi e sumeri sapevano che il rapporto tra il diametro e la circonferenza di un cerchio è una costante; i greci che è un numero illimitato non periodico e lo chiamarono irrazionale. Ma fu Archimede, a Siracusa, a studiarlo, a darne un valore molto preciso e a concepire l'idea, moderna, di limite. Che storia, quella di pi greco! Ha coinvolto in un crescendo appassionante di studi tutti i più grandi matematici. Ma ha anche catturato la curiosità dei poeti e attraversato la storia dei popoli. Ancora oggi, mentre i computer calcolano milioni dei suoi decimali, pi greco fa parlare di sé, tanto da diventare il primo e finora unico numero cui il mondo intero dedica una giornata di festa: il Pi Greco day!
Quali sono i processi intellettuali e biologici che presiedono alla nascita di un'opera musicale? è possibile capire da un punto di vista scientifico in che modo e per quali ragioni un compositore, un musicista o un direttore d'orchestra scelgano di mettere insieme una nota con l'altra? più in generale, quale relazione sussiste tra le strutture elementari del nostro cervello - le molecole, le sinapsi, i neuroni - e le attività mentali complesse, come la percezione del bello o la creazione artistica? E dunque: che cos'è la musica? che cos'è un'opera d'arte? quali sono i meccanismi della creazione? che cos'è il bello? Due protagonisti assoluti della cultura contemporanea, Pierre Boulez - il grande compositore e direttore d'orchestra - e Jean-Pierre Changeux - il neurobiologo che ha fatto del cervello l'oggetto privilegiato delle sue ricerche - affrontano questi interrogativi, insieme al musicologo Philippe Manoury, in un dialogo che rappresenta un inedito e originale tentativo di fondare una "neuroscienza dell'arte".
La scienza e la tecnologia hanno fornito straordinari contributi al miglioramento della qualità della vita dell'uomo. Ciò nonostante da più parti della nostra società emerge il desiderio di uno stile di vita più naturale e la nostalgia di un passato idealizzato. I bei tempi antichi, i sapori di una volta, i rimedi della nonna, la genuinità di certi prodotti, l'armonia con la natura sono richiami che esercitano un fascino irresistibile su molti individui. L'aggettivo "naturale" è oramai sinonimo di bontà, salute, sicurezza, genuinità ed è spesso associato a diverse attività umane: agricoltura, alimentazione, medicina, cosmesi, sessualità ecc. Ma siamo sicuri che tutto ciò che è naturale sia davvero buono? E ciò che viene chiamato naturale è davvero tale? L'autore analizza in modo critico tutti questi aspetti, al di là delle prese di posizione ideologiche e degli slogan commerciali.
«Questa introduzione al Nuovo Testamento non si rivolge solo ai credenti, ma a tutti. E perciò non ne affronta lo studio alla luce di un determinato punto di vista confessionale. Lo affronta invece in una prospettiva storica, alla ricerca di che cosa possiamo sapere dei contenuti del Nuovo Testamento, dei suoi autori, dell’epoca in cui scrissero e delle questioni che cercarono di affrontare. Nella convinzione che un’indagine storica di questo tipo si riveli preziosa per tutti, credenti e non».
Esiste il libero arbitrio? Secondo molti scienziati e filosofi, le nostre decisioni sono determinate nel cervello prima di affiorare alla coscienza, e per questo sfuggono al nostro controllo. Analogamente, secondo parecchi psicologi sociali, le situazioni in cui ci troviamo predeterminano in modo meccanico le nostre scelte. Ma la scienza ha davvero confutato il libero arbitrio? Secondo Alfred R. Mele - noto filosofo americano con grandi competenze di psicologia e neuroscienze -, in realtà, le prove scientifiche non sono affatto così univoche. In questo breve libro, che si rivolge soprattutto ai non specialisti, Mele spiega perché non c'è ragione di pensare che il libero arbitrio sia soltanto un'illusione.
Sullo sfondo tormentato e vitale dell'Inghilterra del XVII secolo - guerre civili, regicidio e tirannia, peste e incendio di Londra - si stagliano le figure dei padri fondatori della Royal Society, con le loro vicende biografiche e conquiste intellettuali. Ingegni sublimi, ma soggetti a umane e talora meschine passioni, che li indussero a opporsi l'un l'altro talora con sorprendente acrimonia. Dallo sconcertante "divino" Newton al poliedrico ma dispersivo Hooke, dal pio astronomo reale Flamsteed al mondano Halley, dal grande architetto Wren al nobile Leibniz, e poi Huygens, Hevelius e altri ancora. Il libro illustra i traguardi scientifici di quei geni e i loro difficili ma stimolanti rapporti anche con i maggiori scienziati che operavano in Francia, Germania e Olanda. Erano gli anni in cui la scienza, nata in Italia con Galileo, emigrava in quei paesi dove, benché afflitta talora da alchimia e superstizione religiosa, trovava un terreno propizio allo sviluppo di un metodo di ricerca rigoroso. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi.
Come sorge il senso del tempo? Sin dagli albori del pensiero umano ciò ha rappresentato un mistero. Negli ultimi anni però la psicologia e, in particolare, le neuroscienze hanno fatto passi da gigante nel definire e descrivere i meccanismi che regolano la nostra percezione del tempo. Nel volume - in Germania per mesi in cima alle classifiche dei libri più venduti Marc Wittmann ci racconta le frontiere più avanzate di queste ricerche senza indulgere a tecnicismi e con esempi tratti dalla vita quotidiana, nella convinzione che la nostra esperienza del tempo racconti qualcosa di noi e che il nostro senso del tempo rifletta la nostra esperienza collettiva, la nostra vita. Perché davvero il tempo siamo noi.
Qual è l'attendibilità storica dei vangeli? Come si sono formati e su quali informazioni si basavano? Come si è arrivati ai diversi racconti orali e scritti della straordinaria vicenda di Gesù? Per rispondere a queste domande, nella prima parte del libro gli autori propongono una teoria critica della memoria e della tradizione; nella seconda, invece, suggeriscono una lettura antropologica dei testi, alla quale si accompagna un esame storico. L'intento è riscoprire le tracce degli eventi, incorporate ma spesso nascoste nelle testimonianze dei vangeli. Sulla figura di Gesù, subito dopo la sua morte, vi fu una molteplicità di informazioni trasmesse da gruppi che avevano conoscenze parziali ed erano dislocati in zone diverse della Terra di Israele. A partire da questo dato, gli autori ricostruiscono la mappa dei luoghi da cui provengono le fonti su cui si basa ciascun vangelo.
Ettore Majorana è stato un fisico profetico per la sua epoca. Alcuni dei suoi lavori sulle particelle elementari, sulle forze nucleari e sull'antimateria sono stati compresi solo negli anni Sessanta. Altri restano ancora da decifrare. Un genio che aveva "doni che era il solo al mondo a possedere", secondo le parole di Fermi. Ma doni del genere - si sa - hanno i loro contrappesi: Majorana non sapeva vivere fra gli uomini e all'età di trentun anni decise di sparire. Una notte di marzo del 1938, s'imbarcò su un postale che collegava Napoli con Palermo e si volatilizzò. Il suo corpo non è stato mai ritrovato. Ammaliato da questa figura misteriosa, Etienne Klein si è messo sulle tracce del fisico siciliano e ce ne racconta la vicenda in questo libro intenso e personale, che si legge come un romanzo.
Perché scrivere bene, in modo adeguato alle situazioni e alle richieste della società, della scuola e dell'università, è così complicato? Quali sono le principali difficoltà della scrittura di oggi? E i dubbi più ricorrenti? E davvero possibile migliorarsi? Se sì, in quale modo? Il libro risponde a questi e ad altri interrogativi, adottando un'impostazione diversa da molti altri manuali di scrittura: partendo, cioè, dai reali problemi della scrittura nel terzo millennio, ai quali viene dedicato ampio spazio, proponendo strategie, soluzioni pratiche ed esercizi stimolanti e innovativi. Il tutto nella convinzione che il dovere di comporre testi possa anche trasformarsi nel piacere di scrivere. Prefazione di Luca Serianni.
Cosa possono avere in comune Galileo Galilei, l'emblema della scienza moderna, e Harry Potter, il maghetto uscito dalla penna di J. K. Rowling? Provate a scoprirlo in questo viaggio ai confini tra scienza, magia e fantasia, dove incontrerete anche Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel e Leopardi attento studioso di materie scientifiche, Kant alle prese con la questione dell'esistenza degli spiriti e Frankenstein affascinato dai segreti dell'alchimia e della chimica. Tutto questo insieme a molti altri racconti, tra ippogrifi e pietre filosofali, visionari e profeti, analisi scientifiche e ricerche storiche. Con una riflessione sul modo in cui dovremmo insegnare, trasmettere e divulgare la cultura scientifica e i valori della scienza moderna.
I cristiani credono in un racconto quello evangelico e vivono di esso. Il volume parla della storia di questo racconto, dal principio fino a oggi. È un racconto strano. Nessuno può fornire la certezza che esso sia vero e accoglierlo equivale quindi a fare una scommessa sulla propria vita. Ma il racconto, senza essere fondato, pretende di dare un fondamento all'esistenza umana che ne viene illuminata. La certezza deriva dalla luce che promana da esso, non da quella che noi proiettiamo su di esso. La cultura contemporanea non conosce invece altra certezza che quella fondata sulla luce che l'uomo proietta sulle cose, usando della propria ragione senza la guida di un altro. Il racconto genera quindi una lotta che e questa è una stranezza ancora più grande non tende tuttavia a eliminare l'avversario, ma a caricarsi dei suoi dubbi, senza distruggerli, anzi cercandovi una benedizione nascosta.
Pur rimanendo una delle nostre aspirazioni più grandi, la certezza di ciò che avverrà è quasi sempre impossibile da garantire. D'altro canto, da Galileo in poi si è sviluppata l'idea che gli eventi accidentali - "il caso", insomma siano una modalità intrinseca dell'ambiente in cui viviamo. Ciò nonostante, se per gli eventi naturali la casualità ha un significato strettamente fenomenico, per gli eventi sociali essa è fortemente determinata da scelte illusorie, pregiudizi e aspettative irrazionali. Che cosa si può realisticamente fare? Gli autori provano a rispondere a questo interrogativo a partire dall'esempio di fatti della vita comune, come i giochi d'azzardo, o di eventi naturali pericolosi, come i terremoti, o delle fonti di energia e del loro consumo. Prefazione di Carlo Rovelli.
Nel disordine che colpisce l'Europa con la Grande Guerra, la crisi del sistema parlamentare apre in Italia la strada al fascismo. Sul piano internazionale esso si muove tra Francia e Gran Bretagna da una parte, Germania dall'altra. Le sfide si susseguono su diversi terreni: delitto Matteotti, Patti lateranensi, depressione del 1939, imprese coloniali, guerra civile spagnola, legislazione razziale, seconda guerra mondiale. All'iniziale non belligeranza segue l'allineamento alla Germania, fino al crollo del regime di Mussolini. È in questo ampio scenario che si colloca il problema delle relazioni tra dittatura e monarchia. Qual è il significato della "diarchia"? Come si configura il dualismo di Stato e partito? V'è stata la "fascistizzazione" dello Stato e della società civile? Quale ruolo ha svolto la Corona, e perché, nella fine del regime e nel capovolgimento dell'alleanza bellica? Perché e come il Re ha lasciato Roma? Quale lettura dare della Resistenza, e come si giunge alla Repubblica? Infine, quali sono oggi le condizioni della democrazia repubblicana?
Rampollo di una delle famiglie più in vista della Vienna fin-de-siècle, ingegnere aeronautico, volontario nella prima guerra mondiale, maestro di scuola elementare, giardiniere in un monastero, architetto, professore a Cambridge... genio. Quante vite si nascondono dietro lo sguardo leggermente beffardo con cui Ludwig Wittgenstein ci osserva dalla copertina di questo libro? Per rispondere a quest'interrogativo, Michael Nedo, che a Wittgenstein ha dedicato la propria esistenza, ha raccolto in questo volume foto, lettere, citazioni, taccuini, appunti, memorie di parenti e amici del filosofo austriaco, nel tentativo di rivelare la complessa interazione tra la vita e l'opera, l'ambiente culturale e quello familiare, siglando così il suo tributo a una delle figure più originali ed enigmatiche del Novecento.
Un omaggio al genio e alla creatività degli italiani, ma soprattutto un'occasione unica per ripercorrere un secolo e mezzo di campagne pubblicitarie create e diffuse nel nostro paese. Dal lontano 1863, quando il farmacista Attilio Manzoni ebbe l'idea di fondare la prima concessionaria italiana di spazi pubblicitari - A. Manzoni & C. -, fino agli esempi più recenti. Una storia, quella della pubblicità italiana, che s'intreccia inevitabilmente con l'evoluzione dei costumi, del gusto e delle correnti artistiche del momento e che Vanni Codeluppi ricostruisce in questo libro - da leggere e da sfogliare - attraverso oltre cento immagini interamente a colori.
Per l'italiano medio come per quello colto, la figura e l'opera di Giuseppe Verdi potrebbero apparire un dato acquisito, parte integrante dell'identità nazionale. Forse, però, a duecento anni dalla nascita, non è più così. O forse l'immagine di un grande artista necessita comunque di un processo continuo di messa a fuoco. Sulla scorta di una ricerca internazionale che negli ultimi decenni si è dimostrata vivacissima, il libro di Raffaele Mellace propone una ricognizione completa del personaggio Verdi e del suo teatro musicale, con la sommessa ambizione di aggirare le secche del taglio tradizionale "vita/opere". La biografia verdiana è accostata attraverso la geografia delle città decisive per la vicenda dell'uomo e dell'artista, nel percorso politico tra Risorgimento e Unità, e nelle dinamiche della vita professionale e di quella privata. Il teatro di Verdi è discusso nel complesso dei suoi fondamenti estetici e drammaturgici e dei suoi riferimenti ideali, decifrato nel microcosmo abitato dai suoi personaggi, seguito dal primo all'ultimo titolo, senza tralasciare i lavori non operistici. Una serie di apparati completa il quadro dotando il lettore/spettatore di importanti strumenti d'indagine.
Una nuova storia dell'Inquisizione in Italia dall'istituzione del Sant'Uffizio nel 1543 per opera di papa Paolo III alla fine del XVIII secolo. Le procedure, le vittime, i processi più significativi, il fenomeno della censura e il confronto con l'Inquisizione spagnola vengono ripercorsi in questo libro che non ha mancato di suscitare accesi dibattiti in Italia e all'estero - con particolare attenzione all'ingombrante sistema di comando. Partendo da alcuni casi emblematici, Christopher Black racconta in modo vivace e coinvolgente quale sia stato il ruolo che questa famosa - per alcuni famigerata istituzione ha svolto nella vita religiosa e sociale italiana, sfatando alcuni pregiudizi legati alla "leggenda nera" che ancora circonfonde l'immagine vulgata dell'Inquisizione.
Radiazioni misteriose, extraterrestri, reperti archeologici rivoluzionari, dispositivi elettronici fantascientifici, macchine che controllano il clima e che fanno rivivere il passato... sono solo alcune delle scoperte e delle invenzioni che avrebbero potuto modificare radicalmente la nostra vita, se solo fossero state reali. Il libro analizza con rigore storico una serie di false scoperte scientifiche, immaginando cosa sarebbe successo se fossero state vere. Un viaggio insolito e intrigante all'interno della scienza che mostra aspetti poco noti della ricerca e dei ricercatori.
Falsi vangeli, false lettere, false apocalissi, anche fra i libri del Nuovo Testamento, impiegati come armi per affermare alcune convinzioni religiose o per contrastarne altre. In questo nuovo volume Bart D. Ehrman ci conduce in un viaggio nei primi quattro secoli dell'era cristiana, mettendo in luce un altro aspetto di quella "battaglia per le Sacre Scritture" di cui aveva già delineato i contorni nei Cristianesimi perduti: la pratica della contraffazione. Una storia di fede, dunque, ma soprattutto di libri falsi e di falsi apostoli, di imposture patenti e di mezze verità sullo sfondo turbolento e affascinante dei primi secoli cristiani.
Ripercorrere le vicende dell'Italia unita dalla nascita e lungo un sessantennio che, pur tra crisi significative, conducono il giovane Stato nazionale a divenire una potenza continentale: questo è il senso del presente volume. In tale quadro, demografia, economia, partecipazione popolare, cultura, politica coloniale, alleanze internazionali, partiti e movimenti, fino alla prova decisiva della Grande Guerra, sono altrettanti tasselli di un processo storico ricostruito in una prospettiva sempre attenta alla comparazione con la realtà europea. I primi passi, le difficoltà, infine il successo del fascismo, il suo confronto con socialisti, liberali, popolari, nazionalisti, comunisti, monarchia, costituiscono i momenti di un percorso il cui svolgimento fa emergere le condizioni, le circostanze e le responsabilità che consentono a Benito Mussolini di conquistare la guida del governo.
Martedì 8 settembre 1964, Paolo VI annunciava ufficialmente la presenza di uditrici al Vaticano II e, il 25 dello stesso mese, entrava in aula la prima donna, la francese Marie-Louise Monnet. Dal settembre del 1964 all'agosto del 1965 furono ventitré le donne chiamate a partecipare al Concilio, dieci religiose e tredici laiche. Sebbene nelle intenzioni di molti padri conciliari la loro presenza rivestisse un carattere perlopiù simbolico, inaspettatamente il ruolo svolto da queste ventitré donne andò ben oltre, lasciando segni importanti negli stessi documenti conciliari.
Il secolo scorso ci ha abituati a credere che il mondo sia una nostra costruzione, una specie di "allucinazione collettiva", mediata tramite la storia dello sviluppo culturale dell'umanità. Inserendosi in un dibattito inaugurato in Italia da Maurizio Ferraris. Markus Gabriel uno fra i più brillanti filosofi dell'ultima generazione apparsi sulla scena internazionale argomenta contro questo orientamento in favore di un nuovo realismo, una sorta di ritorno alla verità, in cui i fatti esistono, senza che con ciò si sia fissato fin dal principio in cosa essi consistano.
Tra la fine dell'estate e l'autunno 1921, Pavel A. Florenskij teneva un corso decisivo per gli studenti dell'Accademia teologica di Mosca. Nei difficili tempi della smobilitazione generale, portava avanti il suo insegnamento di storia della filosofia con un atto di profonda onestà intellettuale e di resistenza. Forse temendo che potessero essere le sue ultime lezioni - siamo all'indomani della Rivoluzione, in pieno processo di nazionalizzazione dei beni religiosi - Florenskij ha tentato di riprendere tutti gli argomenti affrontati in lunghi anni di ricerca filosofica e teologica. Il privilegiato incontro con gli studenti che amava è rimasto indelebile in una preziosa serie di appunti: di recente riscoperti in Russia, vengono qui restituiti ai lettori nella loro prima traduzione integrale.
Ebraismo e cristianesimo, in Italia domestici ma semisconosciuti fra la gente comune, sono grandiose costruzioni intorno alle quali è tuttavia possibile un'informazione critica e concisa, un penetrante sguardo su origini e mitologie, debolezze congenite e complicazioni.
E' ciò che propone questo testo, che si presta a una lettura non necessariamente legata all'ordine formale dei capitoli e che vuole essere stimolo all'apertura culturale, anche sugli ampi contesti originari di queste religioni.
Il volume ripercorre, con linguaggio chiaro e non accademico, le vicende che nei secoli hanno condotto allo sviluppo di un profilo unitario – sul piano culturale (religione, lingua, tecnologia) e materiale (commercio, produzione, tecnica) – del popolo italiano. In tale quadro, il Risorgimento è visto come il risultato di un lungo processo di incubazione e di selezione: esito condizionato dai passaggi precedenti e ad essi inevitabilmente legato, ma insieme frutto dell’iniziativa perspicace di quanti, superando robusti ostacoli, sono riusciti a conseguire credibilità etico-politica e vigore militare nell’arena europea. Ampia parte del saggio analizza l’incidenza del principio di nazionalità, l’ipotesi federalista, il ruolo di personalità come Carlo Alberto, Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini, Pio IX, Gioberti, Cattaneo, nonché il rilievo degli elementi elitari, popolari, dinastici, internazionali che hanno condotto al 1861 (nascita del Regno d’Italia), con la sua ineludibile appendice di Porta Pia (1870).
Le questioni bioetiche, il dialogo con il mondo ebraico e musulmano, la riforma liturgica, il ruolo stesso della chiesa nella società contemporanea, hanno rappresentato negli ultimi anni il terreno di un confronto, talvolta aspro, tra le diverse "anime" della chiesa italiana. Questo volume - che sintetizza alcuni spunti emersi in un incontro di riflessione promosso da un gruppo di cristiani lo scorso maggio a Firenze - propone una riflessione comune e allargata sulle ragioni fondamentali della vita cristiana oggi, indicando nel Vangelo la migliore risposta al disagio ecclesiale di tanti.
Perché Annibale subito dopo Canne non sferra l'attacco finale marciando su Roma? Cosa si cela dietro la morte improvvisa e oscura (anche ai medici) di Scipione Emiliano? E che relazione c'è con la morte di poco successiva dell'ambizioso tribuno della plebe Marco Livio Druso? Perché Cesare non si sottrae al suo destino di morte? E infine quale serial killer si aggira per la corte di Augusto? Quattro misteri della storia di Roma antica, quattro enigmi rimasti insoluti che per la penna di Luca Canali, fra i massimi conoscitori del mondo classico, rivivono e trovano una loro possibile spiegazione nel quadro di un più ampio discorso sul senso, sui limiti e sulle sfide che il fare storia pone all'uomo del terzo millennio.
Un album di famiglia dell'ecologia come riflessione di confine tra scienza, filosofia e politica: un album fatto di oltre trecento autori e di circa settanta voci tematiche che abbracciano oltre due millenni di storia delle idee, da Pitagora ai no-global. Autori e concetti legati da un filo comune: il riferimento al rapporto tra uomo e natura come chiave di conoscenza scientifica del mondo e di comprensione filosofica del senso e dei limiti dell'avventura umana. Completano il dizionario due saggi, in cui Della Seta e Guastini propongono punti di vista non coincidenti sulle radici e sull'odierno valore del "pensare ecologico".
Gli esperimenti mentali occupano un ruolo centrale in un ampio spettro di discipline filosofiche e scientifiche, chiarendo e risolvendo nel "laboratorio della mente" puzzles complicati, problemi e idee. Questo libro vuole invitare il lettore a partecipare attivamente a questa tradizione ricca e spesso sorprendente, che ha visto impegnati Galileo, Einstein, Hume, Mach, Newton, Platone, Wittgenstein, Zenone. Ogni esperimento è seguito da una discussione che ne analizza le possibili conseguenze. Nel capitolo conclusivo Martin Cohen esamina in generale il metodo dell'esperimento mentale, offrendo suggerimenti a quanti si vogliano cimentare in nuove esplorazioni servendosi di questa tecnica antica.
Passando in rassegna il reale impatto della globalizzazione economica in ogni parte del mondo, dall'Africa all'Asia, dalla Russia all'America Latina, Amy Chua dimostra come in ciascuna di queste regioni il libero mercato abbia concentrato una ricchezza sproporzionata nelle mani di una ristretta minoranza etnica, diventando così oggetto di un odio da parte della "maggioranza impoverita" che spesso si traduce in atti di efferata violenza. Ma queste sono davvero situazioni locali? Non sono piuttosto interi paesi ad essere "minoranze economicamente dominanti", a livello regionale e globale? Gli Stati Uniti non rappresentano forse oggi la principale "minoranza economicamente dominante" del mondo?
Chi è Vladimir Putin? Chi è l'ex spia del KGB che in modo imprevedibile, quasi all'improvviso, è diventato presidente della Russia postcomunista? In questo libro-confessione il nuovo leader russo si racconta per la prima volta al pubblico occidentale, ripercorrendo l'intera sua vita dagli anni di scuola all'ingresso nel partito comunista, dall'attività di agente segreto nella Germania orientale ai discussi rapporti con la famiglia Eltsin e all'elezione a presidente. Ne emerge l'inedito ritratto di un uomo e di un politico ancora poco conosciuto in Italia, che si trova oggi a guidare una Russia dal presente travagliato e dal futuro incerto.