L'autrice del libro ha viaggiato per l'America latina, l'Africa e l'Europa per intervistare i poveri, gli esperti, i dirigenti delle compagnie, allo scopo di riportare la storia complessa dell'approvvigionamento idrico che va risolta oltre il semplice scontro tra servizio pubblico e fornitura privata o fusioni tra i due. La domanda di fondo è: le decisioni sull'approvvigionamento idrico e sull'accesso all'acqua devono essere prese dai cittadini nelle società democratiche, o dalle compagnie private e dalle multinazionali? L'acqua è un diritto dell'uomo o soltanto un altro bene commerciabile? Il testo cerca di rispondere a queste domande.
Nella societa contemporanea l'uomo e rappresentato sempre piu come individuo e il suo lavoro come opera accessoria rispetto all'identita del singolo. In tale contesto e possibile il riconoscimento della dignita umana del lavoro? O il lavoro e destinato ad essere infinitamente demoralizzato"? "
In che maniera viene socialmente visto il legame tra politica e piccola impresa? Quali sono le politiche che gli imprenditori richiedono alla classe dirigente? Qual è la reale cultura politica della piccola imprenditoria italiana? A queste ed altre domande cerca di rispondere il libro di Paola Bordandini, attraverso un'indagine all'interno della struttura della piccola impresa italiana.
Questo scritto del 1934 è un'indagine approfondita sui formarsi della società capitalistica. Fanfani contesta la tesi weberiana: il capitalismo è il frutto di rivolgimenti economici intervenuti tra la fine del Medioevo e l'inizio del Rinascimento che alterano il generale atteggiamento verso la ricchezza, piuttosto che il risultato del più tardo affermarsi del calvinismo. L'autore dimostra, in sostanza, che la sola fede religiosa non fu decisiva per il decollo economico dei singoli paesi. E sostiene che le forme assunte dal capitalismo nella sua attuazione storica non sono compatibili con una corretta concezione cristiana delle attività economiche.
A che cosa serve l'economia? E in particolare: l'economia è al servizio degli uomini o viceversa? Per cercare di rispondere a queste domande, Giorgio Ruffolo ci guida con sapiente estro e divertenti digressioni attraverso gli aspetti cruciali della scienza economica, considerata nei suoi stretti legami con la tecnica, la moneta e la politica. Verremo, quindi, catapultati nel Paradiso terrestre nel momento in cui l'uomo scacciato da Dio scopre la tecnica, assisteremo alle grandi turbolenze monetarie che hanno investito in misura e modalità diverse ogni periodo storico, e infine diventeremo spettatori e attori della guerra, non conclusa, che il capitalismo ha ingaggiato sfidando il potere politico.
Il territorio di Milano assiste in questi anni a trasformazioni inedite negli assetti produttivi e nella composizione sociale della sua popolazione. Questo libro intende cogliere un'istantanea di tale mondo produttivo attraverso un percorso fra decine di imprese di cui viene raccontata la storia. Un simile percorso, insieme fotografico e narrativo, è introdotto da due saggi di carattere generale: uno, storico, disegna uno sfondo allo spaccato contemporaneo tracciando un quadro delle peculiarità del tessuto produttivo milanese dal medioevo all'Ottocento; l'altro, sociologico ed economico, offre un paesaggio d'insieme del contesto produttivo attuale connettendo la scala locale alle spinte e ai flussi imposti dalla globalizzazione.
Il volume offre un suo punto di vista sull'evoluzione della storia delle idee economiche e sui cambiamenti fondamentali intercorsi nell'arco dei secoli: dal mercantilismo a Smith, da Ricardo al marginalismo, da Marshall a Keynes al monetarismo. Cambiamenti che non costituiscono un lungo percorso in direzione della "verità economica", ma piuttosto visioni alternative sul benessere delle società e degli uomini.
Sono molti i temi, legati alle attuali incertezze economiche, trattati dai due autori: la genesi e il declino del ceto medio, dalla rivoluzione mercantile alla globalizzazione; il crepuscolo del consumatore borghese, avverso al rischio e in grado di trasferire valori da "classe media" alla generazione successiva; la nascita delle nuove enormi catene commerciali, la crisi della fabbrica industriale in Occidente; la rivoluzione del low cost e il suo farsi sistema; i nuovi ceti medi che ormai abitano in Cina, Brasile, Sudafrica, Russia; la scomparsa dei privilegi di welfare del ceto medio tradizionale, schiacciato da un nuovo contratto sociale: Stato minimo e welfare low-cost. Problemi che investono tutto l'Occidente, ma cosa significano per l'Italia?
Questo volume raccoglie una parte delle molte migliaia di pagine pubblicate dalla rivista CNS (Capitalismo Natura Socialismo) dal 1991 ad oggi. La rivista, nata nel solco dell'interesse suscitato anche in Italia dalla rivista omonima edita da James O'Connor in California, ha cercato di dare risposta alla domanda se il capitalismo sia compatibile con la difesa della natura e dell'ambiente intesi come base vivente della stessa vita degli esseri. Gli articoli raccolti in questo volume contengono molti segni di questi cambiamenti e testimoniano che le grandi crisi ecologiche, esacerbate dalla globalizzazione neoliberista, trovano tuttavia origine nel capitalismo e nelle sue leggi di accumulazione illimitata.
"Bhagwati, il più incisivo e persuasivo difensore del libero commercio, demolisce le classiche false interpretazioni a sostegno del protezionismo e usa le moderne teorie della politica commerciale per suggerire un modello di approccio bilanciato al commercio e alle politiche sociali. Tutto questo in un libro breve, vivace e di piacevole lettura." Robert M Solow, Massachusetts Institute of Technology Premio Nobel 1987 per l'economia Jagdish Bhagwati è uno dei più eminenti economisti mondiali. Insegna alla Columbia University, è consigliere speciale alle Nazioni Unite sulle questioni della globalizzazione e consigliere dell'Organizzazione mondiale del commercio.